Mondo: Ehammer salta su Roma con 8,34

02 Giugno 2025

Dal weekend internazionale, focus sui risultati degli atleti stranieri iscritti al Golden Gala di venerdì 6 giugno. Il meglio dell'attività in America, Africa, Asia ed Europa.
di Marco Buccellato

A quattro giorni dal Golden Gala Pietro Mennea, diamo uno sguardo d'assieme sulle recentissime uscite di alcuni dei protagonisti della quinta tappa della Wanda Diamond League. La miglior prestazione tecnica nei salti è stata realizzata dallo svizzero Simon Ehammer, 8,34 nel lungo del decathlon di Götzis, dove ha chiuso terzo con lo score-record nazionale di 8.575 punti. In avvicinamento a Roma, anche l'8,25 dello svedese Tobias Montler in Grecia venerdì scorso, e l'8,01 del tedesco Simon Batz sabato a Essen.

NENE WORLD LEAD VERSO ROMA. Altro picco di un atleta in procinto di esibirsi all'Olimpico, il 43.76 del sudafricano Zakithi Nene  sabato a Nairobi, miglior prestazione mondiale dell'anno con mezzo secondo tolto al personale. E' il secondo sudafricano a scendere sotto i 44 secondi, dopo Wayde Van Niekerk, che troneggia con il suo record mondiale di 43.03. Tra le sprinter iscritte ai 200 del Golden Gala, viaggio da oltre oceano (da Philadelphia) per la statunitense Jenna Prandini (22.82) e per l'ivoriana Jessika Gbai (22.85). Seguendo il programma della serata allo Stadio Olimpico, proseguiamo con il salto con l'asta femminile: delle big in pedana a Roma, l'unica a gareggiare è stata la svizzera oro europeo indoor Angelica Moser, salita al primato stagionale all'aperto di 4,73 nel meeting tedesco di Gräfelfing. Tra le discobole, Valarie Allman ha vinto ieri a Dresda con 67,84 davanti all'olandese Jorinde Van Klinken (anche lei al Golden Gala, 65,57 ieri). A Dresda anche le due tedesche che vedremo all'Olimpico, Kristin Pudenz (64,01) e Marike Steinacker (63,15). Le ostacoliste giamaicane Andrenette Knight (54.86) e Rushell Clayton (55.14) hanno gareggiato nel Grand Slam Track di Philadelphia (55.14 per lei), così come la britannica Lina Nielsen (57.14).

WOO IN ASIA. Il campione mondiale indoor di salto in alto Woo Sang-Hyeok si è laureato campione asiatico a Gumi, in Corea del Sud, superando i 2,29. Dopo l'alto, i 1500 uomini, dove l'unico tra gli iscritti del Golden Gala a gareggiare tra sabato e domenica è stato lo svizzero originario del Sud Sudan Dominic Lobalu, che ha presto parte al meeting di Nizza correndo la distanza in 3:42.56. Tra i pesisti in gara a Roma, otto giorni da ricordare per lo statunitense Payton Otterdahl, primo a Zagabria, Rabat e Bydgoszcz con la punta di 21,97 in Marocco. Tra le iscritte ai 5000 metri, anche la francese Sarah Madeleine ha gareggiato ieri a Nizza, migliorando il personale sui 1500 metri in 4:04.92. Tra le iscritte nei 1500 metri, successo della polacca Veronika Lizakowska in 4:01.99 venerdì a Bydgoszcz.

OSTACOLISTI IN MASSA, KERLEY IN SPAGNA. Da Philadelphia a Roma, oltre all'azzurro Lorenzo Simonelli, altri quattro specialisti hanno gareggiato nel Grand Slam Track. Si tratta degli statunitensi Cordell Tinch (sua la world lead in 12.87), secondo in 13.10, di Daniel Roberts (13.30), Freddie Crittenden (13.58) e del polacco Jakub Szymanski (13.67). L'ultima gara dell'argento olimpico di Tokyo Fred Kerley , due volte vincitore al Golden Gala, è stata sabato scorso a Santa Cruz de Tenerife, dove ha vinto nei 200 metri in 20.17 davanti al connazionale Brandon Hicklin (20.45), anche lui sui blocchi dei 100 metri all'Olimpico. Ferdinand Omanyala ha invece corso i 100 metri a Nairobi (terzo in 10.07), ultimo step verso Roma.

IL MEGLIO DELLA SETTIMANA. Risultati notevoli soprattutto nella velocità, partendo dalla doppia world lead dei 100 uomini maschili, dove il ghanese Abdul-Rasheed Saminu ha migliorato il primato nazionale fino a 9.86 nella fase qualificatoria NCAA di Jacksonville, una prestazione eguagliata ieri a Philadelphia da Kenny Bednarek, vincitore anche dei 200 metri in 19,95 ventiquattr'ore prima. Miglior prestazione 2024 anche nei 100 donne, con il bronzo olimpico Melissa Jefferson scesa a 10.73 sulla pista del Franklin Field di Philadelphia, dopo aver migliorato il personale anche nei 200 (21.99). Tra i migliori risultati della prima giornata, il 44.51 di Matthew Hudson-Smith nei 400, 1:43.38 del canadese Marco Arop sugli 800, 49.12 di Marileidy Paulino nei 400 donne e 12.44 dell'ostacolista giamaicana Ackera Nugent.

Detto di Nene, l'altra doppia gemma del Kip Keino Classic di Nairobi è arrivata, come atteso, dalle gare di martello, vinte dai canadesi campioni olimpici Ethan Katzberg (82,73 per la world lead 2025) e Camryn Rogers (77,93). In archivio altri risultati di rilevanza, come la nuova sorpresa del miler USA di origini keniane Jonah Koech (dopo i 1500 di Rabat si migliora anche sugli 800 in 1:43.32) e il primo sub-10 dell'australiano Lachlan Kennedy (9.98).

SCINTILLE PRE-NCAA. Dalla Division I Ovest di College Station, clamoroso 9.75 con appena 2,1 metri al secondo di vento favorevole per il campione NCAA indoor Jordan Anthony. Dal disco, 72,12 del primatista mondiale Mykolas Alekna, cui da Slovenska Bistrica ha risposto Kristjan Ceh, che ha allungato ancora il personale fino a 72,36. Altri ottimi risultati dalla sessione texana delle qualificazioni NCAA: due decimi di miglioramento nei 200 di Garrett Kaalund (19.85), 13.13 dell'ostacolista Kendrick Smallwood 13.13, 9.94 di Kalen Walker nei 100 metri, doppio personale di Madison Whyte nello sprint (11.02 e 22.26). Nella Division Est di Jacksonville, world lead nei 100 donne per la nigeriana Tima Godbless in 10.91 (e la trinidegna Leah Bertrand 10.92 in un'altra batteria), poi migliorata di diciotto centesimi da Melissa Jefferson a Philadelphia, e world lead anche nei 200 uomini vinti da T'Mars McCallum in 19.83 in una sessione di quarti di finale (semifinali e finale nell'atto conclusivo NCAA in guigno) con ben sei sprinter sotto i venti secondi (tre legali e tre ventosi): a cifra 19 anche Makarawu (Zimbabwe) in 19.9e e la novità USA Croal (19.95). 

CAMPIONATI ASIATICI. La Cina hadominato il medagliere nella cinque giorni di Gumi. Detto del 2,29 di Woo, ricordiamo il 48.00 dei 400 ostacoli del qatariano Samba, l'86,40 del giavellottista pakistano campione olimpico Nadeem (alla prima gara dopo Parigi), il 17,06 del cinese Zhu Yaming nel triplo e l'8,22 del connazionale Shu Heng nel lungo, il 30:48.44 nei 10.000 della kazaka ex-keniana Daisy Jepkemei, 5,77 del filippino John Obiena nell'asta. 

GÖTZIS. Memorabile 50 esima edizione dell'Hypo-Meeting austriaco, dove la statunitese Anna Hall torna a vincere a due anni di distanza con un superlativo record della manifestazione di 7.032 punti, pareggiando la seconda prestazione di sempre (settima assoluta) della svedese Carolina Klüft, centrando nelle sette fatiche anche il miglior 800 metri di sempre in un eptathlon (2:01.23) e 1,95 nell'alto. Per il vincitore del decathlon, il norvegese Sander Skotheim, c'è la settima prestazione di sempre e il primato nazionale di 8.909 punti. Nel resto dell'attività europea del fine settimana, emergono il 9.99 del britannico Eugene Amo-Dadzie a Londra, il primato svizzero nel salto con l'asta maschile dell'U23 Valentin Imsand, 5,82 a Sion e il ritorno del cubano Juan Miguel Echavarria (prima gara all'aperto dalla finale olimpica di Tokyo) che in Spagna è atterrato a 8,26.    

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