Mondo, Chicago maratona-spettacolo

14 Ottobre 2013

La grandezza di Chicago nei numeri. Flash sulle altre maratone e corse su strada nel mondo.

Chicago dei record

Un dato collettivo come preludio ai tanti rilevamenti offerti dalla splendida maratona di Chicago di ieri: in ben 39.115 hanno raggiunto il traguardo, portando a termine una delle più belle 42 km della stagione, graziata da una giornata di cielo terso e da temperature ideali. Ora le spettacolari note individuali, ad iniziare dal fenomenale Dennis Kipruto Kimetto, un atleta che solo tre anni fa, a 26 anni, dopo una giovinezza passata nell'agricoltura, grazie a un incontro casuale è stato portato alla corsa. Ricapitolando, il 2:03:45 del 29enne kenyano riscrive la storia del record della maratona dell'Illinois a un anno dal 2:04:38 dell'etiope Tsegaye Kebede, vincitore di una corsa dove gli atleti di Addis Abeba monopolizzarono il podio maschile. Si tratta anche del primato sul suolo americano, naturalmente in corse con percorso certificato per l'omologazione (Boston, come sappiamo, non lo permette).

Ieri, con i kenyani in giornata di grazia e con Abshero unico rappresentante dell'Etiopia che conta, tutt'altra musica, con il favoloso un-due-tre dei kenyani (terzo Kitwara in 2:05:16, escluso dal podio lo scorso anno). Con 2:03:45, e una gara divisa in due metà cronometricamente perfette, Kimetto sale al terzo posto delle graduatorie assolute della distanza, realizzando la prestazione nunero quattro, preceduto solo dai due crono del primatista mondiale Wilson Kipsang (2:03:23 e 2:03:42) e dal vecchio primato di Patrick Makau (2:03:38). Kimetto è anche il miglior esordiente di sempre nella storia della maratona, 2:04:16 un anno fa a Berlino, dove pochi mesi prima aveva anche stabilito il record del mondo sui 25 km in 1:11:18.

Ancora numeri travolgenti da Chicago: Emmanuel Mutai ha realizzato la miglior prestazione di sempre di un secondo classificato in 2:03:53 (il "record" era freschissimo, il 2:04:05 di Eliud Kipchoge a Berlino), è il quinto specialista a scendere sotto le due ore e quattro minuti (mai riuscito a due atleti nella stessa gara prima di ieri), e con la prova di ieri ha portato a otto le prestazioni inferiori alle due ore e sei minuti, preceduto statisticamente solo dagli etiopi Gebrselassie e Kebede.  
 
Jeptoo

Quella di Rita Jeptoo Sitienei (2:19:57) è appena la quinta prestazione nella storia della Chicago femminile, ma la 32enne atleta di Eldoret si prende la soddisfazione di issarsi in vetta alle graduatorie 2013, essere la diciottesima specialista a scendere sotto il muro elitario delle due ore e venti minuti (è successo per 24 volte in totale), e corrobora la sua posizione nel top planetario sulla distanza cogliendo un altro successo in una maratona di prestigio mondiale dopo quello di Boston in primavera. Diciassette maratone in carriera, le prime nel 2004, dove colse il successo nella maratona di Milano in 2:28:11.

Dietro la Jeptoo, il gran 2:20:48 dell'altra kenyana Jemima Jelagat (oltre due minuti e mezzo di progresso) e due prestazioni-super di specialiste europee: la 39enne russa Mariya Konovalova-Pantyukhova, miglioratasi fino a 2:22:46, guidando il gruppo di testa fino al 25° km, e la sorprendente bielorussa Aliaksandra Duliba, una 25enne di Minsk dal passato statisticamente poco significativo, che è giunta quarta col record nazionale di 2:23:44. In primavera, la Duliba aveva vinto a Los Angeles, su un percorso con declivio di oltre 120 metri, in 2:26:08, battendo un nome prestigioso quale Deena Kastor di ben sei minuti e mezzo.

C'è un primato anche nella competizione "wheelchair" dove l'australiana Tatyana McFadden vince per la terza volta consecutiva nel tempo-record di 1:42:35.

Asterischi

Per Kimetto la gara si è specchiata in due metà identiche (1:01:52 e 1:01:53), mentre la Jeptoo ha incalzato il cronometro soprattutto nella seconda parte (un 1:08:42 da incorniciare), transitando a metà percorso in 1:11:15 e facendo sfracelli a partire dal 35° chilometro, I migliori statunitensi sono stati Dathan Ritzenhein, quinto in 2:09:45 dietro al quarto kenyano Micah Kogo (2:06:56), ma davanti a gente come Abshero e Mosop, e Clara Santucci-Grandt, una 26enne del West Virginia con trascorsi di discreti piazzamenti in tanti campionati nazionali sulle lunghe distanze su strada, nona in 2:31:39. Rita Jeptoo non si ferma: sabato prossimo sarà impegnata a Nairobi in un cross di 8 km contro l'argento olimpico, e quasi omonima, Priscah Jeptoo, mentre nei 12 km del percorso maschile è annunciato il miglior miler kenyano, Asbel Kiprop. Quanto al primatista del mondo maschile, Wilson Kipsang, la sua prima uscita dopo il record di Berlino sarà nella 15 km olandese di Heerenberg a inizio dicembre.

Eindhoven e Colonia

L'aspettativa di grandi tempi e di un ennesimo primato della corsa, come nelle ultime edizioni, è svanita appena iniziato a piovere nelle ore precedenti il via. La pioggia è aumentata via via d'intensità precludendo le ambizioni cronometriche di alcuni, ma non quelle di successo dell'etiope Yemane Tsegay Adhane, primo in 2:09:11, che ha interrotto una striscia di successi kenyani lunga 14 edizioni. Adhane (2:04:48 di personale) puntava a un crono tra 2:04 e 2:05, ma rimanda alla prossima occasione la resa dei conti contro il cronometro. A otto secondi (2:09:19) l'altro etiope Bazu Worku, terzo in 2:09:39 il 21enne Belay Bentayehu Assefa, che per cinque secondi ha lasciato fuori dal podio il quarto etiope Sisay Lemma (2:09:44). Meno interessante la corsa femminile, vinta da Ruth Wanjiru in 2:34:48. Nella diciassettesima edizione della maratona di Colonia vincono i kenyani Nicholas Chelimo (2:09:45, nove secondi su Henry Chirchir, solo terzo il vincitore uscente Duncan Koech in 2:10:10) e Janet Rono (2:28:36). Tra le donne, la polacca Agnieszka Gortel ha chiuso seconda in 2:30:28, mentre la tedesca Sabrina Mockenhaupt ha vinto la mezza maratona 1:10:54.

Le altre maratone

Nella Dong-A International Marathon di Gongju (Corea) il kenyano Joel Kemboi Kimurer (ex-tesserato per l'Atletica Riccardi) si è imposto col nuovo personale di 2:07:48 precedendo il connazionale Boniface Mbuvi (2:09:06) con altri due kenyani sotto le due ore e dieci. Ottime prestazioni femminili a Melbourne, dove l'australiana Lisa-Jane Weightman ha migliorato record della corsa e primato personale in 2:26:05, superando la kenyana Eunice Kales (2:27:19). Il proposito del giapponese Yuki Kawauchi di vincere la terza maratona della carriera sul suolo australiano si è infranto davanti al kenyano Dominic Ondoro, che lo ha superato di quasi un minuto (2:10:47 contro 2:11:40). Poznan: in Polonia vincono David Kiptui Tarus in 2:13:08 e la bielorussa Maryna Damantsevich in 2:36:02. Nella francese Metz, 2:13:32 di Mark Tanui.

In Argentina, primati della corsa a Buenos Aires grazie ai kenyani Julius Karinga (2:11:02) e Lucy Karimi (2:34:32).

Kibiwott-"World Best" a Groningen

Sulla poco allestita distanza delle quattro miglia, la kenyana Viola Kibiwott ha realizzato la miglior prestazione mondiale sulla distanza a Groningen (Olanda), coprendo il percorso in 19:14, sei secondi sotto il limite dell'ex-iridata di cross Emily Chebet, ieri in gara e seconda classificata in 19:17, tre secondi sotto il suo stesso primato. Come anticipato la settimana scorsa, al via c'erano anche l'ex-iridata dei 1500 metri Maryan Jamal (quarta), e Haile Gebrselassie, battuto di soli due secondi dal giovane connazionale Yenew Alamirew (17:30) e di uno dallo junior eritreo Osman. "Primatino" anche sul fronte continentale: il britannico Andy Vernon (quarto) ha corso la miglior prestazione europea in 17:37.

Chepkirui gran tempo

Il tempo realizzato ieri nella Asics 10 km di Berlino dalla kenyana Joyce Chepkirui (30:37 con passaggio in 15:05 a metà gara) è il sesto di sempre sulla distanza e il secondo sul suolo europeo. Il primato del mondo è distante 16 secondi (30:21 di Paula Radcliffe), mentre la miglior prestazione stagionale appartiene a Tirunesh Dibaba con 30:30. Eccellente anche la seconda, l'etiope Tadelech Bekele, con 30:38, settima nelle liste all-time e la più veloce di sempre tra le "non vincitrici". Tra gli uomini, quarto successo consecutivo del primatista del mondo su strada Leonard Patrick Komon in 27:48.

Record anche a Boston

Nella Boston Athletics Association Half Marathon di ieri, successi dell'argento mondiale di maratona Lelisa Desisa (primo a Dubai e Boston quest'anno) e della neozelandese Kimberly Smith, che hanno anche realizzato i nuovi primati del percorso rispettivamente in 1:00:34 e 1:09:14. La Smith si è anche assicurata il montepremi di centomila dollari per aver dominato il circuito B.A.A. Distance Medley, mentre il successo nel circuito maschile è andato al kenyano Stephen Sambu, giunto terzo ieri in 1:00:41 con lo stesso tempo del secondo, l'altro kenyano Daniel Salel.

Strada francese

Più che buono il 1:05:03 con cui la kenyana Sarah Chepchirchir ha preceduto la connazionale Cynthia Jerotich (1:05:08) nella 20 km di Parigi. Sempre in Francia ottima 10 km maschile a Rennes con dominio etiope esteso a tutto il podio: primo Kinde Atanaw in 27:45, secondo Azmeraw Bekele in 27:51, terzo con lo stesso tempo Azmeraw Mengistu (per le informazioni di questa settimana si ringraziano Juck, Jonik, Nakamura, Race-News-Service).

Lavillenie chiude

Ultimi salti per il campione olimpico di salto con l'asta Renaud Lavillenie, che ha onorato la Coppa di Francia a Saint-Etienne superando la misura di 5,70. Alcuni giorni fa si sono conclusi a Tianjin i Giochi del Sud-est Asiatico, con buoni riscontri nelle staffette veloci: i giapponesi hanno vinto l'oro maschile in 38.44, le cinesi quello femminile in 43.66. Da segnalare il primato nazionale del giavellottista di Taipei Huang Shih-Feng (82,11), battuto però da cinese Zhang Qinggang (82,97, primato della manifestazione). Altre notizie sul fronte atleti: Anna Chicherova, appena operata in artroscopia a un piede, al 99% tornerà a saltare nella stagione estiva. L'ostacolista tedesco Matthias Bühler (13.34) emigra negli USA e raggiunge il World Athletics Center di Phoenix in Arizona, gestito dall'ex-iridato di getto del peso John Godina. Bühler si allenerà sotto la guida dello stesso coach del primatista mondiale dei 110 ostacoli Aries Merritt.

Previews: Amsterdam e Toronto

La Amsterdam Marathon di domenica prossima si presenta con nomi quali Wilson Chebet (vincitore delle ultime due edizioni e alla quarta partecipazione consecutiva), Getu Feleke (2:04:50 di personale) e Bernard Kiprop Koech (2:04:53). A Toronto ambizioni di primato della corsa (2:22:43 di Korene Jelila) per la etiope Netsanet Achamo Abeyo, che l'anno scorso mancò la partecipazione a causa di un infortunio. Tra gli uomini, il kenyano Henry Kemo Sugut (2:06:58) proverà a migliorare il record maschile della manifestazione, detenuto da un altro kenyano, Kenneth Mungara, con 2:07:58.

Marco Buccellato



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