Mondo: Astana, parte il World Indoor Tour Gold

28 Gennaio 2024

Tobi Amusan lancia il circuito Gold con il record africano nei 60hs (7.77). Duplantis 5,80. Nilsen 6,01 negli USA. Noah Lyles apre con 6.63.
di Marco Buccellato

In Kazakistan il primo dei sette meeting del World Indoor Tour Gold (il secondo martedì 30 gennaio a Ostrava), con subito protagonista la primatista mondiale dei 100 metri ostacoli Tobi Amusan, che ha abbassato il record africano dei 69 ostacoli a 7.77. L'acuto della nigeriana è stato quello tecnicamente migliore tra il tris di migliori prestazioni mondiali del meeting di Astana, tutte a firma africana. Nel miglio donne il 4:23.76 dell'etiope Diribe Welteji, nei 3000 maschili il 7:33.80 del connazionale Samuel Tefera. Tra gli altri risultati, 6.55 dello sprinter statunitense Demek Kemp (solo sesto Andre De Grasse in 6.66), e l'atteso esordio di Armand Duplantis, che con un totale di tre salti (due a buon fine, uno sbagliato) ha vinto la gara con 5,80, prima di sbagliare tre volte a sei metri.

NILSEN 6,01, BOSTON FAVOLOSI 5000. Uno dei migliori avversari dello svedese, Chris Nilsen, ha invece portato la world lead del salto con l'asta a 6,01 nel meeting di Vermilliom negli Stati Uniti. Con K.C. Lightfoot, Nilsen è il secondo atleta a superare i sei metri nel primo mese del nuovo anno. Sempre dagli USA; il Thomas Terrier Classic di Boston ha offerto grandi risultati venerdì nelle due sessioni migliori dei 5000 metri maschili, dove cinque atleti sono scesi sotto i tredici minuti e si sono registrati record nazionali a pioggia. La serie più veloce è stata vinta dal sudafricano Adrian Wildschutt in 12:56.76 (record nazionale), davanti al 22enne statunitense Nico Young (12:57.14) e al britannico Sam Atkin (12:58.73 per la terza prestazione europea di sempre). Nell'altra serie 12:57.52 del keniano Edwin Kurgat sull'altro british George Mills, alla seconda prestazione europea all-time in 12:58.68, e sul favorito Yared Nuguse, terzo in 13:02.09. Primati: oceanico per il neozelandese George Beamish (13:04.33), asiatico U23 per il giapponese Keita Sato (13:09.45), primati nazionali per il belga Heymans (13:03.46), l'olandese Foppen (13:08.60), l'irlandese Coscoran (13:12.56) e l'austriaco Frey (13:24.39). C'è ache la world lead nel miglio per il miler USA Colin Sahlman (3:53.17) e il 3000 del britannico Jack Rowe (7:38.35). 

RECORD FEMINILE U20. Seconda giornata a Boston con il primato del mondo U20 nei 5000 per l'etiope Senayet Getachew Sekhol, che in 14:42.94 ha migliorato il ventennale record di Tirunesh Dibaba (14:53.99 a Boston ma nell'impianto di Roxbury). Ottimi crono per le piazzate Fentaye Belayneh (14:43.25) e Aynadis Mebratu (14:44.94), quarta con record nazionale e seconda prestazione europea di sempre al coperto la spagnola Marta Garcia in 14:46.37. Ritirata la protagonista attesa in chiave USA, Alicia Monson.

STEFANIDI BATTUTA DA UNA U20. La greca Ekaterini Stefanidi, vincitrice di ogni oro possibile in carriera, ha gareggiato ieri a Seattle, chiudendo la gara di asta a parità di misura (4,64) con la statunitense Hana Moll, che ha vinto la gara migliorando il primato nazionale U20 al coperto,) (vanta già 4,65 all'aperto per il primato ufficiale). Nel meeting (pista gigante di 307 metri) sesto posto di Laura Pellicoro nel miglio in 4:37.28. Nell gara uomini, 3:51.73 per Luke Houser. Altra presenza italiana con vittoria: ad Albuquerque successo e doppio primato personale al coperto per l'azzurro delle categorie giovanili e U23 Gabriele Tosti, miglioratosi prima con 15,55 poi con l'ultimo salto a 15,76.

LYLES 6.63, AROP WORLD LEAD. Il triplice campione del mondo Noah Lyles ha esordito a Gainesville, 6.70 in batteria e 6.63 in finale, nei 60 metri. La vetrina del weekend USA continua con il Razorback Invitational di Fayetteville, con protagonista la britannica Amber Anning, che in due giorni ha prima migliorato il record nazionale al coperto dei 200 in 22.60 (più veloce in un'altra serie l'U20 statunitense JaMeesia Ford in 22.58), poi ha portato la world lead dei 400 metri a 50.56. Tra gli altri risultati, il più veloce 800 uomini d'inizio stagione a firma del canadese campione del mondo Marco Arop (1:45.50), le altre world lead nei 400 per lo statunitense William Jones (45.24), nella 4x400 donne con Arkansas (3:25.59 con la Ford in ultima frazione), e nell'eptathlon i 4.528 punti di Allie Jones 4.528 punti, uno score poi migliorato oggi nel meeting di Aubière. Infine, 2,27 nell'alto del giamaicano Beckford, 6,76 dell'argento mondiale del lungo Tara Davis-Woodhall, 8,06 di Malcolm Clemons nel lungo uomini, 5,80 di K.C. Lightfoot nell'asta, 7.07 della giamaicana 20enne Brianna Lyston sui 60 piani. 

MIGLIORI PRESTAZIONI 2024. Anche sugli 800 donne la miglior prestazione dell'anno, a Louisville (2.00.84 di Addy Wiley), e quella del peso con maniglia dell'iridata di Eugene Brooke Andersen con un lancio da 24,53, cui non è finita troppo distante l'altra lanciatrice USA Rachel Tanczos in Ohio (24,32). Ennesima world lead a Champaign, per il decatleta bahamense Ken Mullings, che ha vinto l'eptathlon con uno score di 6.340 punti, affacciandosi alla soglia delle venti migliori prestazioni di sempre. C'è anche quella dei 600 metri maschili a Clemson, dove il marocchino Oussama El Bouchayby ha centrato il terzo crono all-time in 1:14.88. Infine, a New York 2,28 nell'alto a per Shelby McEwen, 6,54 della quotata lunghista Quanesha Burks, 3:53.55 di Adam Fogg nel miglio. In Sud America, ultima world lead dal nuovo continente con l'8,16 del lunghista colombiano Arnovis Dalmero a Cochabamba.

OSAKA RECORD.
Esito eccezionale della maratona femminile di Osaka, con protagonista l'etiope Worknesh Edesa che ha abbassato il record della corsa a 2h18:51 e pareggiato il personale in 2h18:51 e trascinato la giapponese Honami Maeda al record nazionale e primato d'Asia in 2h18:59 al termine di una gara storica per la grande tradizione giapponese di maratona, in cui la nipponica ha tolto tredici secondi al primato di 2h19:12 di Mizuki Noguchi (Berlino 2005). Terza l'altra giapponese Mizuki Matsuda in 2h23:07 (deteneva il record della corsa, vinta per tre volte in carriera), personale e standard olimpico centrato per la tedesca Katharina Steinruck (sesta in 2h24:56). Le posizione si ribaltano nella mezza maratona: vince la giapponese Yuka Ando in 1h08:18 sull'etiope Desta Burka (1h08:20). A Marrakech vince il 38enne Sammy Kitwara in 2h07:55 sui marocchini Chitachem (2h08:45) e Houdadi (2h09:38). Tris di marocchine nella 42 km donne, con nell'ordine Kaoutar Farkoussi in 2h27:58 e le due over-40 Fatiha Benchatki in 2h28:29 e Kaltoum Bouaasayriya in 2h29:17. Mezza donne a Rahma Tahiri in 1h08:34.

ON THE ROAD. Nelle altre corse del weekend, vittorie keniane a Buri Ram (Thailandia) con Mathew Samperu (2h09:54) sul più noto John Mwangangi Nzau (2h11:07), e Sharon Arusho (2h27:59) su Caroline Jepchirchir (2h30:11). In Oman (Muscat) vincono ancora i keniani, Vitalis Kibiwott in 2h10:12 e Caroline Kimosop in 2h33:05. Nella mezza, 61:17 di Norman Kipyeko e 70:50 di Beatrice Begi.A Dhaka (Bangladesh) 2h12:09 di Joseph Munyoki e 2h32:33 e3ll'etiope Lense Debele. Nella 10 km di Ibiza successi di Gideon Ronoh in 27:41 sull'oro mondiale U20 dei 5000 metri (nel 2018) Edward Zakayo (27:49) e primato della corsa per Mirriam Chebet in 30:40 davanti all'etiope, protagonista della stagione del cross, Likina Amebaw, seconda in 30:57. 

CROSS IN AFRICA. Il Discovery cross country di Eldoret porta le firme di Cornelius Kemboi (10km in 29:25) e di Catherine Reline (8km in 26:32), che ha sconfitto con sedici secondi di margine la big del mezzofondo prolungato mondiale Margaret Chelimo. A Gaborone tappa in Botswana del Continental Tour Gold: successi di Sesebo Matlapeng in un arrivo serrato contro l'altro botswaniano Othusitse Gabolwele, e per la francese Alessia Zarbo con larghissimo margine su Ketsiso Joseph.

OLYSLAGERS 2.03. Sensazionale esordio dell'altista argento olimpico a Tokyo e bronzo mondiale a Budapest Nicola Olyslagers, che a Canberra ha eguagliato record nazionale e d'Oceania con 2,03. Altro primato nazionale nei 100 donne vinti da Torrie Lewis in 11.10. Nella stessa sede, record d'Oceania U20 per l'800ista Peyton Craig in 1:45.77. Dall'Oceania anche un miglio vinto dal neozelandese Sam Tanner in 3:55.11 a Wanganui, e il record continentale U18 del velocista 16enne Gout Gout in 20.69 a Brisbane, un primato già suo con il 20.87 dello scorso anno a soli quindici anni. Ancora outdoor: martellata da minimo olimpico per un solo centimetro del francese Yann Chaussinand, 78,21 nel dipartimento oltremare di Réunion.

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