Mondo: Adams invicibile, Powell sconfitto

15 Luglio 2014

A Lucerna il rientrante Asafa Powell va k.o. in 10.30, vittoria n.52 per Valerie Adams. Gatlin 9.82 a Linz. Ai campionati francesi la Billaud sfreccia sugl ostacoli.

di Marco Buccellato

Powell col freno, 10.30.

Il ritorno di Asafa Powell a Lucerna si quantifica in 10.30, tempo controvento, ottenuto perdendo dal connazionale Julian Forte (10.24) e da Adams (St.Kitts, 10.29). Tutto il fior fior di velocisti in gara nelle tre serie è andato piano rispetto alle previsioni, complice le condizioni ambientali poco favorevoli all'esplositività degli sprinters. Il più veloce è stato il "caimano" Hyman, vincitor di un'altra serie in 10.23. Basti pensare che Aikines-Aryeetey, britannico appena convocato per l'europeo, ha corso in 10.42. Piano anche sui 200 (20.60 per il vincitore Van Niekerk sul campione di Giamaica Dwyer e su uno spento Spearmon, 20.81). Crono alla mano, buon riscontro per l'americano Aleec Harris nei 110hs in 13.28. Donne: meno in ombra dei maschi nei 100, ma la Ahye (11.09) ha battuto la Bartoletta-Madison (11.20). La Ahye ha vinto anche i 200 in 22.77, dove si segnala il mesto sesto posto della pluriolimpionica Veronica Campbell-Brown (23.13). Nei 100hs le duellanti di Mosca, Pearson e Rollins (12.90 e 12.95), sono state messe d'accordo dalla Castlin (12.81), reduce dalla brutta gara di Glasgow. Nell'alto, 1,95 della tedesca Jungfleisch. Ancora Germania nel giavellotto, col progresso della 20enne Hussong (63,34). Invincibile: è Valerie Adams, ancora un 20,42 come a Losanna (e altri tre lanci ben oltre i 20 metri), per la vittoria consecutiva numero 52.

Linz: Gatlin 9.82, Rodgers 9.92
 
Al settimo sub-10 della stagione, dove è imbattuto, Justin Gatlin ha migliorato il record della veloce pista austriaca, a due centesimi dal suo primato mondiale stagionale. All'altezza del ruolo anche l'altro statunitense campione nazionale Michael Rodgers, secondo in 9.92, una delle migliori performances della carriera. Un meeting, quello di Linz con molte vittorie firmate USA: da Claye, cimentatosi nel lungo e vincente con 8,19, alla novità dei campionati USA McLean (20.41 sui 200), al 45.33 del quartermiler/altista Harris, al 5,76 di Hollis nell'asta. Tra le donne, 800 a copertura integrale USA (le prime sei), e soprattutto il buon ritorno di Nia Ali nei 100hs con 12.80 dopo alcune prove incolori.

Titoli in Europa

Prima ondata di campionati nazionali in Europa: questa settimana, in copertina c'è la rassegna di Francia, a Reims. Il personaggio è Cindy Billaud, l'ostacolista che sabato in batteria ha eguagliato il record nazionale dei 100 hs che detiene, da quasi cinque lustri, Monique Ewanje-Epée. In finale, la Billaud ha quasi replicato al centesimo, vincendo in 12.58. Alla connazionale, l'impresa del 1990 portò fortuna, tant'è che esattamente due mesi dopo conquistò l'oro continentale a Spalato. L'anno scorso la Billaud sfiorò l'obiettivo, vincendo il titolo in 12.59. Non ha mai partecipato a un Europeo outdoor. Nella gara maschile, è arrivata puntuale la vittoria di Pascal Martinot-Lagarde, ancora prossimo ai suoi limiti, in 13.10. Tra i risultati maschili, 17,16 di Rapinier nel triplo, 5,80 di Lavillenie, 1:45.47 di Bosse, 10.14 e 20.53 di Lemaître.

Al femminile, 6,86 della Lesueur nel lungo e 11.08 della Soumaré nei 100  ma con vento appena oltre i limiti. Mondiale stagionale, infine, per il marciatore Diniz sui 10000 metri, 38:08.13. Balcani: ai campionati serbi di Novi Sad 20,66 per il pesista Asmir Kolasinac e 49.73 per il bronzo iridato dei 400hs Emir Bekric. Nella croata Varazdin, ancora il peso in vetrina con Nedzad Mulabegovic capace di 20,67. Più a Est (Slovacchia), gran martellata (75,27) di Martina Hrasnova.

Panorama sul continente

Irlanda su più fronti: ai Morton Games disputati alla periferia Nord di Dublino, un buon mezzofondo con vittorie del miglior ottocentista locale English (1:45.30), e un ottimo miglio andato allo statunitense Leer in 3:51.82. Novità cronometriche estoni: il mezzofondista Tiidrek Nurme ha corso i 3000 a tempo di primato nazionale in 7:48.24 perdendo dal messicano Barrios (7:44.21) e dall'americano Dunbar (7:45.09, personale). Ottimo miglio anche per Molly Huddle (4:26.84), mondiale stagionale che avrà breve vita. A Cork, Barrios invece perde dal neozelandese Robertson (7:41.37/7:45.25). Dagli ostacoli, 40.41 di Culson.

Occhio a Petr Svoboda: il ceco campione d'Europa indoor dei 60hs nel 2011, dopo aver annunciato il ritiro per problemi legati ai troppo infortuni, sta tornando e nei giorni scorsi ha ottenuto il minimo europeo in 13.74. In crescita anche Baba (2,30). Coppa russa a Yerino: i gemelli Rybakov in evidenza sui 10000 (Yevgeniy 28:02.79 e Anatoliy 28:03.59), e la sorpresa dell'allieva Kristina Sivkova vincente sui 100 in 11.38. Dalle donne senior, 22.61 della quattrocentista Renzhina. Finlandia: record nazionale nei 100hs (12.98, in batteria) per Nooralotta Neziri, oro europeo junior nel 2011 e bronzo a Tampere agli Europei under 23. Un bel personaggio, con mamma finlandese e papà macedone di etnia albanese. Evora di ritorno: tornato all'efficienza fisica, l'ex-olimpionico di triplo è planato a 16,91 in Spagna.

Oltre oceano

Canada double: nell'Ontario, 1:59.70 di Melissa Bishop nella terza tappa della Canadian Track League. Nel quarto step, a Vancouver, il miglio trova una nuova leader nell'altra statunitense Sarah Brown (4:26.67), mentre la Bishop bissa in 2:00.06. Nell'asta, la junior kiwi Liza McCarney sale a 4,40 (sarà ai Mondiali junior di Eugene). In Cina, nel Grand Prix nazionale di Jinan 8,16 del lunghista Gao Xinglong e 4,61 nell'asta di Li Ling.

Giovanissimi a Nanchino, junior a Eugene

L'Olimpiade giovanile (16-28 agosto) assume contorni definiti: per la Germania, talenti soprattutto da lanci e salti. Stesse identità tecniche per la Russia, che ha già selezionato nove elementi (il meglio al femminile). Eugene: nell'imminenda del Mondiale juniores, apprendiamo che la prodigiosa eptatleta british Morgan Lake sarà in gara dopo aver considerato l'opzione (poi scartata) di partecipare ai Giochi del Commonwealth. E' di oggi la notizia che la Lake gareggerà (nell'alto) anche ai campionati europei a Zurigo.

La squadra britannica comprende 46 elementi, tra cui la stessa Lake e la velocista Henry, che rappresentano le carte migliori. Germania: sono in 57, con punte nei concorsi e nelle prove multiple. Ungheria: la meglio gioventù magiara lancia il martello, con due grossi nomi sia tra i ragazzi (Halasz e Bence Pasztor) che tra le ragazze (Gyuratz e Bacskay). Russia: 28 elementi, con i calibri migliori distribuiti tra marcia, salti, lanci e prove multiple.

Americhe: Giamaica nella continuità. Tutti i sette allievi andati a medaglia ai Mondiali allievi di Donetsk (cinque all'oro) figurano nel team selezionato per Eugene. USA: sono 89, comprendenti otto dei medagliati a Donetsk e con 17 alla seconda rassegna mondiale junior. Gli sprinter Trayvon Bromell e Kaytlin Whitney sono tra i più attesi. C'è Mary Cain, tornata a gareggiare con le pari età dopo l'esperienza mondiale di Mosca. Bahamas: viaggio per 22, con la velocità settore di punta, come prevedibile. Africa: infornata d'obbligo di talenti dal Kenya, alcuni già a grandi livelli, e 24 elementi dall'Etiopia con personaggi già ascesi a vari lievlli di popolarità quali Dawit Seyoum, Yomif Kejelcha, Tsegaye Mekonnen e Senbere Teferi.

EuroBritish: Farah x 2

La squadra di Gran Bretagna e Nord Irland per l'Europeo di Zurigo è fatta: 74 elementi, una squadra con abbondanza di scelte in alcune specialità, come i 100 maschili: dentro Chambers, Aikines-Aryeetey e Dasaolu, fuori Gemili (selezionato sui 200) e Kilty (per la staffetta). Sui 200 anche Talbot, nei 400 la novità del 20enne Hudson-Smith con Rooney, e ancora Osagie, O'Hare e il portentoso campione europeo junior dei 1500 Wightman nel mezzofondo veloce, il mitico Mo Farah alla ricerca di un altro "uno-due" storico su 5000 e 10000. Tra i "must" maschili, anche Sharman, Greene, Rutherford, Tomlinson, il ritorno in squadra di Idowu, il primo europeo per un astista dal fisico poderoso, Thoirs. Nella squadra femminile, un trio fantastico di giovanissime, Asher-Smith e le due Williams, 61 anni in 3, competerà sui 200. Ohuruogu sui 400, Judd-Sharp sugli 800 ma non la Meadows, il ricambio anche sui 1500 con Muir e Weightman assieme alla England, l'esperienza della 41enne Pavey nei 5000-10000, e ancora Porter-Ofili, Child, Johnson-Thompson, Proctor e Sayers.

EuroFrance: allez Zurich
 
Il team transalpino, diramato oggi in una prima ampia scrematura, è ancora suscettibile di ingressi fino a domenica: i nomi migliori, tra gli uomini, sono quelli di Lemaître e Vicaut nello sprint, Bosse sugli 800, Mekhissi-Benabbad su siepi e 1500, Tahri su 5000 e 10000, i fratelli Martinot-Lagarde sui 110hs, Lavillenie nell'asta, Rapinier e Compaore nel triplo, Mayer nel decathlon, Diniz nella marcia. Donne: Soumare (sprint), Billaud (100hs), Lesueur (lungo) e Robert-Michon (disco) le punte.

 

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