Mondo, 7 giorni di attività estera

16 Settembre 2013

In Francia il Decastar e i Giochi Francofoni. Harting ancora vicino ai 68 metri. Tornano le mezze maratone, preludio alle grandi maratone d'autunno.

Il Decastar a Talence

Successi della campionessa del mondo Hanna Melnychenko e del bronzo iridato Damian Warner nell'edizione numero 37 del Decastar disputato nella Gironda francese, l'ultimo appuntamento stagionale del Challenge IAAF di prove multiple. Per l'ucraina, che chiude l'anno con tre vittorie su cinque eptathlon disputati, un punteggio di 6.308 punti, appena 20 punti sulla polacca Karolina Tyminska, seconda. Terzo posto per l'argento mondiale Brianne Theisen-Eaton (6.252 punti). A seguire la tedesca Claudia Rath (6.235) e la ceca Eliska Klucinová (6.223). Nel decathlon, che ha visto il ritiro del campione olimpico e mondiale Ashton Eaton nel corso della prima giornata per un problema alla schiena, la vittoria del canadese Warner (8.161 punti) è giunta al termine di un'annata in cui lo specialista nord-americano ha vinto ben tre dei quattro decathlon disputati, a partire dall'Hypomeeting di Götzis in maggio.

Warner ha preceduto, dopo aver chiuso la prima giornata in svantaggio, il sudafricano Willem Coertzen (8.118) e l'olandese Eelco Sintnicolaas (8.018). Quarto il campione europeo Pascal Behrenbruch con 7.938 punti. L'olimpionico di salto con l'asta Renaud Lavillenie, che puntava a completare le dieci gare e a migliorare la miglior prestazione di asta in un decathlon (5,76), è riuscito a entrare in classifica (quattordicesimo con 6.676 punti) ma ha fallito il "record", assestandosi a 5,47. Nel Challenge IAAF, la vittoria nel decathlon è andata al bielorusso Andrey Kravchenko proprio davanti a Warner, terzo Behrenbruch. Nell'eptathlon primato in classifica per la Melnychenko, davanti alla Theisen-Eaton e alla tedesca Rath.

Harting chiude con 67,89

Nella giornata conclusiva dei Campionati Europei Militari di Warendorf, il campione olimpico e mondiale di lancio del disco Robert Harting ha vinto il titolo con un lancio eccellente di 67,89. Il vice-campione del mondo Malachowski è stato meno brillante, terzo con 61,80, battuto anche dall'altro tedesco Jasinski. A parte il 19,30 nel peso femminile di Christina Schwanitz (e l'ultima passerella della carriera per Nadine Kleinert, seconda con 17,79), e il 20,32 del polacco Jakub Szyszkowski nella gara maschile, nessun altro risultato di particolare interesse. Robert Harting ha annunciato, nell'occasione, un cambio nella guida tecnica. Cessata l'attività di guida Werner Goldmann, il campione olimpico si affiderà a Torsten Schmidt, 38 anni, che in carriera raggiunse la finale olimpica a Atene 2004.

Ritorno della Špotáková
 
A meno di quattro mesi dalla nascita del primo figlio, la primatista mondiale e campionessa olimpica di lancio del giavellotto Barbora Špotáková ha gareggiato nel Memoriál Jana Mazance a Domažlice, effettuando un solo lancio, misurato a 62,33. Nelle altre gare, 21,09 del pesista Ladislav Prášil, miglior lanciatore europeo della stagione dopo il campione mondiale Storl, e 82,39 del giavellottista Petr Frydrych.

Giochi nazionali cinesi, conclusione

Nelle ultime due giornate delle gare di Shenyang, ancora in evidenza il velocista Zhang Peimeng, semifinalista a Mosca nei 100 metri, che ha eguagliato il record nazionale dei 200 in 20.47. Nei concorsi maschili, 17,26 del triplista Cuo Shao (settima prestazione 2013), e 2,29 dell'altista Wang Yu.

In quelli femminili, gara serrata tra Xie Limei (14,39) e Li Yanmei (14,35). Altri due risultati dall'Oriente: ai campionati thailandesi di Bangkok, l'uzbeka Svetlana Radzivil ha superato l'1,94 nel salto in alto, mentre a Giakarta la saltatrice indonesiana 22enne Maria Natalia Londa ha migliorato di quasi 40 centimetri il primato nazionale di salti triplo, arrivando a 14,11.

I Giochi Francofoni a Nizza

Il medagliere del programma di atletica premia i francesi padroni di casa con 33 medaglie (11-15-7) su polacchi (undici medaglie ma sette d'oro) e i canadesi (21 medaglie ma solo sei d'oro). Molto buoni i risultati dalle gare di martello, con successi del campione del mondo Fajdek (78,28) e dell'argento mondiale Anita Wlodarczyk con 75,62. Nei salti, in evidenza gli altisti con tre atleti sopra i 2,30: il vincitore canadese Drouin (bronzo a Londra e a Mosca), e i due appaiati al secondo posto, il francese Hanany e il romeno Donisan. Ancora, il successo di Yoann Rapinier nel triplo con 17,11, e la doppietta della polacca Anna Jagaciak con 6,68 e 13,92. Asta donne alla francese Lotout (4,40), mentre con la stessa misura la belga Fanny Smets (seconda) ha migliorato il primato nazionale. Il gibutiano Ayanleh Souleiman, bronzo a Mosca sugli 800, ha vinto un 1500 particolarmente tattico con un crono vicino ai 4 minuti.

North City Games a Newcastle

Atletica-spettacolo sulla pista sopraelevata, come a Manchester. Tra i "risultati", il 12.67 di Sally Pearson nei 100 ostacoli (su Porter e Harper-Nelson), poi bissato dalla vittoria sui 150 metri in 17.20 (solo un centesimo su Natasha Hastings), il 10.17 controvento del britannico Dasaolu nei 100, e il 14,90 nei 150 metri dell'americano Mike Rodgers. Vince ancora David Oliver nei 110 ostacoli, ancora sul connazionale Wilson e sul primatista del mondo Aries Merritt.

Strada, mezze maratone nel mondo

L'autunno americano si prepara agli eventi-clou della maratone di Chicago e New York: l'avvio del calendario delle corse su strada della seconda parte della stagione è coinciso con una buonissima mezza maratona a Philadelphia, vinta da Stanley Kipleting Biwott in un ottimo 59:36, ottava prestazione dell'anno e la migliore della stagione sul suolo USA. Biwott vanta personali quali 58:56 nella mezza, e un 2:05:12 sui 42 km con cui trionfò a Parigi la scorsa stagione. Sotto l'ora anche il nome praticamente nuovo Cyprian Kimurgor Kotut, che è giunto secondo in 59:59. Terzo in 1:00:04 Edwin Kipyego, quest'anno primo nella mezza olandese a L'Aja. Poca fortuna per il britannico Lemoncello, nono in 1:04:36. Assai bravo, invece, il 17enne eritreo Ghirmay Ghebreslassie (già autore di 1:00:07 quest'anno), che è giunto quarto in 1:02:27. Nella mezza femminile vince l'ucraina Lyudmyka Kovalenko in 1:08:59 sull'etiope Konjit Tilahun Biruk (1:09:00).

A seguire tre giapponesi, Hanae Tanaka (1:10:02), Tomomi Tanaka (1:10:03), e Asami Kato (1:10:21).

In Europa

A Ústí nad Labem, nella Repubblica ceca, doppio primato della corsa: nella gara maschile vittoria del campione uscente Philemon Kimeli Limo in 1:00:38, che ha preceduto di due secondi l'etiope Abebe Negeno (più indietro l'altro jenyano Julius Arile Lomerinyang in 1:01:15). Nella mezza femminile, 1:09:08 della kenyana Josephine Chepkoech Jepkorir (reduce dal successo nei 10 km di Praga in 32:00) su Caroline Chepkwony (1:10:52).

Austria: a Wachau una mezza dai discreti risultati, con Lukas Kimeli Rotich che vince in 1:01:15 sui connazionali Benson Oloisung'a (1:01:16) e Kennedy Kimutai Kaptila (1:01:18), mentre la kenyana Pauline Wanjiku ha vinto la corsa femminile in 1:10:48 su Joyce Kiplimo (1:10:56). Nella gara maschile ha chiuso nelle retrovie l'austriaco Günther Weidlinger (1:15:56). Nella mezza maratona di Porto un altro successo kenyano, firmato da Samuel Ndungu in 1:01:48 su Elijah Kemboi (1:02:19). Uno-due anche al femminile, con Mercy Kibarus (già quinta alla Roma-Ostia) prima al taguardo in 1:11:11 su Viola Yator (1:12:41). Donne: notevole 1:09:20 di Mariya Konovalova-Pantyukhova a Novosibirsk. A Stoccolma vince Isabellah Andersson-Omoro, primatista nazionale di maratona, in 1:11:31, in preparazione alla maratona di Berlino.

Numeri in discesa

Grazie alla mezza maratona di Newcastle-South Shields, brevi note ispirate soprattutto dall'impresa di Priscah Jeptoo. La kenyana in un sol colpo ha messo d'accordo le grandi duellanti Defar-Dibaba, e realizzato il terzo tempo di sempre sulla mezza maratona (1:05:45), un crono tuttavia non omologabile (così come i due più veloci nella storia della distanza) in considerazione delle caratteristiche del percorso della Great North Run (sviluppo "point-to-point" e declivio di 30 metri e mezzo). Aldilà dell'impossibilità di ratificare la prestazione, va ricordato che il crono più veloce di sempre è quello realizzato 10 anni orsono, sempre a Newcastle, da Paula Radcliffe (1:05:40), cui segue un 1:05:44 della kenyana Susan Chepkemei a Lisbona nel 2001 (declivio ancora maggiore, 69 metri). A Lisbona, negli ultimi anni, il percorso è stato rinnovato e reso conforme ai regolamenti internazionali. Il record del mondo ufficiale, perciò, continua a essere l'1:05:50 di Mary Jepkosgei Keitany, quest'anno ferma per la seconda maternità.

Maratone autunnali: Makau K.O.

Il primatista mondiale di maratona Patrick Makau Kusyoki non correrà, causa un'infiammazione al ginocchio, la maratona di Berlino del 29 settembre, che però potrà contare sulla partecipazione di un numero sensazionale di maratoneti di altissimo livello, a iniziare da Wilson Kipsang Kiprotich, Geoffrey Kipsang, Eliud Kipchoge (alla seconda esperienza dopo il debutto di Amburgo in 2:05:30), per proseguire con le maratonete Florence Kiplagat, Sharon Cherop, Georgina Rono, Helah Kiprop (all'esordio), Irina Mikitenko, Desiree Davila. Nelle prossime settimana parleremo delle maratone di Chicago (previsto un "field" fantastico) e Amsterdam, in calendario in ottobre. Già circola, invece e con largo anticipo, la notizia di una possibile replica del meraviglioso duello visto ieri a Newcastle tra Kenenisa Bekele e Mo Farah. La sede potrebbe coincidere con quella del debutto di entrambi sui 42 km, cioè la maratona di Londra del prossimo aprile, una corsa peraltro già disputata parzialmente, con ritiro programmato dopo venti chilometri, proprio da Farah nell'aprile di quest'anno.

Marco Buccellato



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