Mondiali sotto la pioggia, rinviati i 200



E’ stata la pioggia l’indiscussa protagonista della quarta giornata dei Mondiali di atletica ad Helsinki. Una pioggia che per lunghi tratti si è tramutata in un vero uragano, costringendo gli organizzatori a una sospensione del programma pomeridiano di oltre un’ora e alla riduzione dello stesso, spostando a domani sia i quarti di finale dei 200 metri (attesissimi per la presenza di Andrei Howe) sia le qualificazioni del triplo maschile con in pedana il nostro Paolo Camossi. In mezzo al nubifragio, si è comunque riusciti a portare a termine le tre finali previste in pista (spostato anche il disco femminile), che hanno detto cose importanti, a cominciare da quella dei 3000 siepi maschili. Doveva essere la sfida dei maestri keniani al “trasfuga” Cherono, che oggi si fa chiamare Saaeef Shareen e corre per il Qatar, e così è stato. I corridori africani avevano provato nei meeting a stroncare il rivale sul ritmo, cosa impossibile trattandosi del primatista mondiale, così a Helsinki hanno impostato una gara dalle cadenze più blande, complici anche le difficili condizioni atmosferiche. La gara si è risolta così nella volata finale, ma qui è emersa la regalità di Shareen, che si è imposto in maniera netta sui keniani Kemboi e Kipruto, con quest’ultimo che solo al fotofinish ha avuto ragione dell’ex primatista mondiale, il marocchino Boulami. Buona anche la prova di due atleti europei (e per il mezzofondo del Vecchio Continente è una notizia), l’olandese Vroemen e lo spagnolo Jimenez finiti a poca distanza dal podio. Il tempo finale di Shareen, 8:13.31, la dice lunga sull’impostazione della gara (è uno dei suoi crono più alti). I tifosi cubani hanno seguito con le lacrime agli occhi il post-800 metri femminili. La vittoria della Calatayud ha riportato alla mente i trionfi di Ana Fidelia Quirot, un monumento dello sport cubano che oggi ha trovato un’erede nella venticinquenne connazionale, la più brava sotto la pioggia battente, che sul rettilineo finale è riuscita ad allungare sulla muta delle rivali chiudendo in un notevole 1:58.82. Argento alla marocchina Benhassi, bronzo alla Andrianova (poco per la Russia che aveva tre sue rappresentanti in finale) e solo un quarto posto per la mozambicana Mutola, la numero uno degli ultimi anni che stavolta non è riuscita a fare la differenza. La gara dei 400 ostacoli maschili è stata come spesso succede molto emozionante: intanto è finito dopo il primo ostacolo il sogno del dominicano Sanchez di confermarsi campione. Il due volte iridato e olimpionico ad Atene era stato vivamente sconsigliato dai medici a gareggiare viste le condizioni del suo ginocchio, ma il centroamericano non ha voluto sentire ragioni. Ha superato i primi turni ma in finale ha scontato la fatica ritirandosi per un guaio muscolare, un prezzo alto pagato a un pizzico d’incoscienza. La gara è diventata un monologo degli americani, con la novità Jackson che ha vinto con il fantastico tempo di 47.30, tredici centesimi meglio del più maturo Carter. Gli statunitensi potevano fare tripletta, ma il campione del mondo junior Clement nel finale ha tirato troppo presto i remi in barca, facendosi infilare ingenuamente dal giapponese Tamesue, approdato al bronzo in 48.10. Domani programma arricchito dai rinvii odierni. In mattinata da seguire le qualificazioni del triplo maschile con il già citato Camossi, le batterie dei 200 femminili prive della Levorato, le batterie dei 400hs femminili con la Ceccarelli che nella seconda serie ha sulla carta tutte le possibilità di entrare nelle prime quattro e passare il turno, cosa che invece sembra più ardua per la Niederstaetter impegnata nella quinta serie con quattro atlete con tempi migliori del suo. Alle 13,45 i quarti dei 200 maschili con Howe, poi le qualificazioni del martello femminile con Balassini e Claretti. Nella sessione pomeridiana ben sei le finali: asta femminile con la Isinbayeva pronta all’ennesimo record, il lungo femminile orfano della May, i 400 femminili che si preannunciano estremamente incerti, il giavellotto maschile che infiammerà il pubblico locale, e i 1500 maschili che hanno il loro favorito in Ramzi (Bah), senza dimenticare la conclusione del decathlon. Da seguire anche le semifinali dei 400 maschili dove Barberi punta a migliorare ulteriormente il suo personale. Gabriele Gentili Nella foto: Andrew Howe impegnato in batteria ad Helsinki (foto Omega/Fidal) File allegati:
- TUTTI I RISULTATI
- IL PROGRAMMA DI DOMANI



Condividi con
Seguici su: