Mondiali indoor, la rincorsa iridata della Levorat



Ha fatto le cose per benino, andando anche ad allenarsi per una settimana sulla magica pista francese di Lievin, dove tanti primati, negli anni, sono caduti. Manuela levorato è curiosa. Curiosa di vedere che cosa le capiterà - in senso agonistico, ovviamente - qui a Birmingham, ai Mondiali al coperto. \"Sì, voglio proprio vedere che cosa riuscirò a fare. Certo, erano anni che non si presentava un lotto di avversarie così agguerrito, e la competizione, di conseguenza, sarà altissima. Ma va bene, voglio testarmi, capire se e quanto posso crescere sui 200 metri indoor, anche in questo contesto\". Domani mattina, primo turno alle nove del mattino, o giù di lì. E bisognerà subito spingere a fondo, per guadagnare turni e corsie agevoli. \"Spero di essere ben sveglia. Normalmente non lo sono mai, al mattino. Ma qui non c\'è da scherzare. Del resto, non ho voglia di rovinare la stagione: è stata tutta una rincorsa, dopo l\'infortunio del 9 gennaio. Dodici giorni di stop, e poi via a testa bassa, cercando la miglior condizione. Dopo Genova, ho deciso per i 200. I 60 sono legati a troppe condizioni, e poi, le avversarie tra 7.20 e 7.30 sono davvero troppe. Sul giro di pista, invece, penso di poter giocare le mie carte\". La regola delle partenze è un\'incongnita in più. \"Ma in fondo mi piace, perché in passato se ne sono viste troppe. Così si limiteranno, finalmente, le false partenze o le partenze al limite. E\' una regola dura, ma necessaria\". In estate, Manuela annuncia un punto di svolta. \"Deciderò bene cosa fare in futuro, concentrando le mie energie su una sola gara\". Probabilmente, saranno proprio i 200 metri. Parigi, è dietro l\'angolo.

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