Mondiali, brivido Levorato, Collio-Rabino OK



Primo turno con brivido per Manuela Levorato ai Campionati del Mondo indoor, che hanno preso il via questa mattina a Budapest. La veneziana ha conquistato l'accesso alla semifinale dei 60 metri di oggi pomeriggio, ma ricorrendo ai ripescaggi tra i migliori tempi della batterie. Ha chiuso infatti la sua prova al quinto posto (in 7.38, prima la francese Arron in 7.15, miglior tempo delle batterie, come la statunitense Devers), venendo poi inserita nell'elenco delle semifinaliste come secondo tempo delle escluse. Oggi pomeriggio (ore 18.30) correrà contro avversarie di grande valore (tre le semifinali, andranno in finale le prime due più i due migliori tempi), come la belga Gevaert, la statunitense Edwards e la bielorussa Nesterenko. "Non capisco cosa mi sia successo - il commento dell'azzurra - non ho proprio sentito lo sparo (0.148 la sua reazione, ndr), sono rimasta sui blocchi". Disco verde e accesso ale semifinali dei 60 anche per Andrea Rabino e Simone Collio. Bravissimo Rabino, secondo nella sua batteria in 6.66 - e quindi qualificato direttamente, dietro Streete Thompson, 6.62 -, performance che ha relegato l'americano Grimes al terzo posto (stesso tempo di Rabino), costringendolo ai ripescaggi. Eccellente il tempo di reazione dell'azzurro: 0.118, a sorprendere tutti gli avversari. Simone Collio ha fatto meglio di Rabino, correndo in 6.65, ma ha centrato la semifinale come ripescato (miglior tempo), dopo aver chiuso al terzo posto la batteria (primo Asafa Powell, 6.60, secondo il russo Yepishin, 6.64). "Non sono partito benissimo - il commento di Collio - ma proprio per questo motivo sono contento del crono. Ora in semifinale, cercherò di azzeccare la partenza giusta, l'obiettivo-finale rimane valido". Rabino correrà la prima delle tre semifinali (con il favorito numero uno, Jason Gardener), Collio la terza. Bocciato invece Nicola Trentin, che ha chiuso le qualificazioni del lungo con la misura di 7.84 (tredicesima assoluta), frutto di un solo salto valido (il primo). Rammarico per il terzo tentativo, davvero chiuso molto lontano sulla sabbia, ma nullo di un'inezia. Tra in non qualificati, anche lo spagnolo Lamela. Disco rosso anche per le due pesiste, Assunta Legnante e Cristiana Checchi. Nel primo gruppo, la Checchi ha chiuso con una miglior misura di 18,11 (e due nulli). Insufficiente per centrare la finale, ma comunque ben oltre la soglia della sufficienza. Discorso simile per Assunta Legnante, arrivata a un 18,15 (serie: 18,15; 17,95, N) che non è da disprezzare, ma comunque non basta per tornare nuovamente in pedana questa sera. Per le due azzurre, la classifica finale dice tredicesimo e quattordicesimo posto. m.s.
Nelle due immagini da Budapest, Manuela Levorato e Andrea Rabino (Omega/FIDAL)




Condividi con
Seguici su: