Mondiali, Vallortigara in finale senza errori

16 Luglio 2022

In Oregon l’altista azzurra guadagna la promozione con un salto a 1,93, solo cinque atlete senza difficoltà. Out Cestonaro nel triplo (13,63), fuori anche Lambrughi nei 400 ostacoli con 50.18

Nessun errore e tanta fiducia verso la finale: Elena Vallortigara sbarca tra le migliori dodici ai Mondiali di Eugene con un percorso netto nella qualificazione del salto in alto, fino alla misura di 1,93, dopo aver superato senza problemi 1,81, 1,86 e 1,90. “Adesso tutto è possibile, sogno una medaglia”, il commento della vicentina che tornerà in pedana nella notte italiana tra martedì e mercoledì per il turno decisivo. Nel triplo, eliminata Ottavia Cestonaro che non va oltre 13,63 (+0.4) nel primo round. Fuori anche Mario Lambrughi con 50.18 nei 400 ostacoli: è il primo degli esclusi. Assegnati due titoli mondiali nella mattinata dell’Oregon, la serata italiana: l’oro dei 10.000 va all’etiope primatista del mondo Letesenbet Gidey (30:09.94), il trionfo nel martello, l’ennesimo, è per il polacco Pawel Fajdek, al quinto sigillo consecutivo con 81.98.

Alto donne – Qualificazioni – Decisa, convinta, con la “faccia giusta”. Elena Vallortigara conquista la finale dell’alto ma, soprattutto, lascia di sé un’ottima impressione in vista della prova decisiva, in programma martedì (per l’Italia, nella notte tra martedì e mercoledì, con inizio fissato alle 2:40). Percorso netto fino a 1,93, la misura decisiva, sempre corretta nel piazzamento allo stacco e nei tempi di superamento dell’asticella, la vicentina (seconda al mondo quest’anno con l’1,98 saltato agli Assoluti di Rieti) è certamente la nota lieta della mattinata italiana. Le difficoltà in campo sono diffuse, al punto che la qualificazione si chiude precocemente, con solo altre quattro atlete (oltre la Vallortigara) che non hanno commesso errori fino a 1,93: le due ucraine Mahuchikh e Gerashchenko (favorite assolute per il podio), l’uzbeka Sadullayeva, l’australiana Patterson. Vengono infine ripescate tre atlete a quota 1,90, per completare il lotto delle dodici finaliste. "Sono orgogliosa per questa qualificazione - le parole di Elena Vallortigara al termine della prova - riuscire a farcela senza alcune errore è bellissimo. Sogno una medaglia, certo, la sogno da tanto tempo. Spero che la finale mi apra ancora una porta, perché questa qualificazione mi ha tolto un grande peso. Ora è davvero tutto possibile".

Triplo donne – Qualificazioni – Disco rosso per Ottavia Cestonaro. La veneta non fa meglio di 13,63 (+0.4) ed è eliminata con la 22esima misura del round. Poco da dire sulla sua gara, purtroppo: il miglior salto è proprio il primo, seguito da un nullo e da un 13,60 che non cambia la sostanza. Troppo ampio il margine tra quanto fatto in pedana e quanto necessario per approdare in finale (il 14,27 della giamaicana Kimberly Williams è l’ultimo risultato utile per la promozione). Ma troppo ampia anche la distanza tra la prestazione di Eugene e il 14,22 realizzato quest’anno a Madrid.

400hs uomini - Batterie. Domanda: come sta Karsten Warholm? La risposta - al rientro dall’infortunio di Oslo - è nella fluidità d’azione sfoggiata nel primo turno dei 400 ostacoli dall’imprendibile norvegese, 49.34 letteralmente passeggiando nella terza delle cinque batterie, con impegno molto più che relativo, e gas aperto non oltre i primi cinque-sei ostacoli. È nella quinta batteria che invece correva Mario Lamburghi: all’esordio in un Mondiale, l’azzurro manca il passaggio del turno per nove centesimi, risultando il primo degli esclusi dalle semifinali. Il suo 50.18 è tempo comunque lontano dai migliori riscontri stagionali (49.03) e frutta soltanto il quinto posto della batteria (pass diretto per i primi quattro) a pari merito con il sudafricano Sokwakhana Zazini, per un’equilibrio anche nei millesimi. Tornando alla lotta per il titolo, tempo più rapido per l’americano Khallifah Rosser (48.62), tutto facile e senza dannarsi l’anima per gli avversari diretti di Warholm, Rai Benjamin (49.06) e Alison Dos Santos (49.41).

Oro dei 10000 alla Gidey, Fajdek fa cinque nel martello - Due i titoli in palio nella mattinata americana. L'oro dei 10000 metri, al termine di una gara emozionante, va all'Etiopia, con Letesenbet Gidey che si impone (30:09.94) in volata sulle keniane Hellen Obiri (30:10.02) e Margaret Chelimo Kipkemboi (30:10.07). Grande battuta, l'olandese Sifan Hassan, ultima ad arrendersi, quarta in 30:10.56. Per Gidey è il primo successo mondiale, dopo il bronzo olimpico dello scorso anno a Tokyo, e l'argento iridato di Doha. Nel lancio del martello, ancora un successo per il polacco Pawel Fajdek, il quinto consecutivo (!) realizzato con un lancio da 81,98. Il secondo posto di Nowicki (81,03) consente l'uno-due dei polacchi, con il bronzo che finisce al collo del norvegese Henriksen (80,87).

TV E STREAMING - La seconda giornata dei Mondiali di Eugene, sabato 16 luglio (e nella notte italiana tra sabato 16 e domenica 17), è trasmessa in tv e in streaming sui canali Rai e Sky con i seguenti orari: diretta RaiPlay 3: 19.20; diretta RaiSport: 19.30-20.00 e 20.50-23.00; diretta Rai 2: 1.30-5.15; diretta Sky Sport Arena: 19.30-23.00 e 2.00-5.00; diretta anche Sky Sport Uno: 2.00-5.00.

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