Mondiali: Schwazer nono nella 20km



La seconda giornata dei Campionati del Mondo di Daegu (Corea del Sud) si è aperta con la 20km di marcia maschile. La vittoria è andata al russo, olimpionico ed iridato in carica, Valeriy Borchin (1h19:56), davanti al connazionale Vladimir Kanaykin (1h20:27) e al colombiano Luis Fernando Lopez (1h20:38). Nono (1h21:50), con il sorriso, il campione olimpico della 50km e argento continentale della 20, Alex Schwazer. Il carabiniere altoatesino, reduce da un 2011 iniziato con l'infortunio al ginocchio, ha ripetuto lo stesso piazzamento da lui ottenuto su questa distanza nel 2007 ad Osaka. Non è, invece, arrivato al traguardo l'altro azzurro Giorgio Rubino, incappato in una squalifica a metà gara dopo essere rimasto a lungo al comando.   

LA CRONACA - 46 marciatori sfidano l'umidità (all'85%!) della mattinata coreana. La loro arena è un anello di 2km che si snoda sulle strade non lontane dal centro di Daegu. Giorgio Rubino arriva qui, lasciatosi alle spalle un inverno difficile per una serie di problemi fisici e con la voglia di esserci da protagonista dopo che, nelle ultime due edizioni della rassegna iridata, è stato quinto ad Osaka 2007 e quarto a Berlino 2009. Il finanziere prova subito ad impostare il suo ritmo ed assume il ruolo di battistrada affiancato dal giapponese Yusuke Suzuki con cui transita al 5° km in 21:03. Terzo il cinese - capolista mondiale 2011 e suo compagno di allenamento a Saluzzo sotto la guida di Sandro Damilano - Zhen Wang (21:08), mentre dietro è ancora compatto il gruppone con in mezzo l'olimpionico azzurro della 50km, Alex Schwazer (21:15). Rubino e Suzuki, intanto, prendono il largo. Il primo con al braccio destro il polsino portafortuna dei suoi tifosi, il secondo con una bandana celeste legata al collo. Si presentano al giro di boa con un margine di oltre mezzo minuto sul resto degli insegutori dove, oltre a Wang, inizia ad affacciarsi prepotentemente il russo, campione olimpico e mondiale in carica, Valeriy Borchin con il connazionale Kanykin ed anche Schwazer. Ai 10 km Suzuki passa così in 40:58, 41:01 per Rubino, ma per l'azzurro arriva anche la seconda proposta di squalifica, dopo quella rimediata nei chilometri iniziali. E' una brutta doccia fredda per il 25enne romano che è costretto a rallentare e a farsi riassorbire dal gruppo nel giro di 7-8 minuti. Proprio qui, i giudici mettono fine al Mondiale dell'azzurro che, squalificato, lancia a terra il suo berretto bianco. La gara prosegue. Borchin rompe gli indugi e si proietta rapidamente al comando seguito dal cinese Wang. Anche Suzuki viene sopravanzato e al 15° km è ormai terzo (1h00:52) staccato di 10 secondi da Borchin (1h00:42) e 3 da Wang (1h00:49). Schwazer viaggia in nona posizione (1h01:19). Negli ultimi 5km, prende sempre più forma la conferma al titolo di Borchin, vincente e irraggiungibile in 1h19:56. Argento in rimonta per Kanaykin (1h20:27) e bronzo al colombiano Luis Fernando Lopez (1h20:38) che taglia così fuori dal podio Wang, quarto in 1h20:54. Quinto il campione europeo Emelyanov (1h21:11), mentre Alex Schwazer, nel 2010 argento continentale su questa distanza, chiude nono in 1h21:50. Il carabiniere altoatesino oltrepassa il traguardo e crolla in ginocchio sulla linea d'arrivo. Rimane così per un po', ma poi si rimette in piedi e alza il braccio destro stringendo il pugno in segno di soddisfazione.

LE PAROLE DEGLI AZZURRI - "Sono stracontento - racconta uno Schwazer finalmente sorridente - perchè ho fatto una gara meglio di quanto sperassi di fare. Più di così, dopo l'infortunio al ginocchio di gennaio e la preparazione concentrata in questi ultimi mesi, non potevo chiedere a me stesso. In compenso, sono arrivato nono come avevo fatto nel 2007 ad Osaka, poi nel 2008 ho vinto l'Olimpiade sulla 50km...Mi dispiace molto per Rubino, so bene quanto ci tenesse a questa gara. L'umidità era terribile e bisognava stare attenti per non rischiare di andare fuori giri. Ora un po' di break, ma poi subito al lavoro con il mio tecnico Michele Didoni per la 50km olimpica di Londra. Sognare è sempre importante, sennò è dura".     

Grande amarezza, invece, nelle parole di Giorgio Rubino: "Chiedo scusa a tutti i miei amici, ai miei genitori, alla Federazione e alle Fiamme Gialle. Hanno sempre creduto in me e mi dispiace molto averli delusi. Quando è arrivata la seconda proposta di squalifica non ho avuto altra scelta che farmi ripendere dal gruppo e provare a rilassarmi, ma non è servito e sono stato messo fuori. Era da quando ero molto giovane che non mi capitava di essere così teso. Di solito ho sempre vissuto la tensione come uno stimolo positivo, oggi invece mi ha fatto diventare rigido. La batosta è tosta, ma voglio assolutamente riprendermi per l'Olimpiade di Londra. Sarebbe ora che la ruota girasse anche dalla mia parte". 

a.g.

Nella foto in alto, Alex Schwazer in gara a Daegu; sotto la partenza della 20km mondiale (Giancarlo Colombo/FIDAL)

File allegati:
- RISULTATI/Results
- Le FOTO della SECONDA GIORNATA/Photos



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