Mondiali Allievi, Zenoni con autorità

18 Luglio 2015

Bergamasca travolgente nelle semifinali degli 800 metri, miglior tempo del turno (2:05.47). In finale la martellista Beneduce (58.68), decima Marchetti nell'alto (1.75).

di Raul Leoni

Ai Mondiali allievi di Cali va in scena una Marta Zenoni travolgente: nella semifinale che la vedeva opposta all’etiope Gadese Ejara – una delle sue rivali più accreditate, audace di un tentativo di attacco – la bergamasca tiene la testa in pratica dall’inizio alla fine e segna il miglior tempo del turno (2:05.47). Appuntamento per l’oro fissato a domenica sera. Va in finale anche la martellista pescarese Alessia Beneduce (decima misura, 58.68), dopo la triplista Chiara Bertuzzi nella mattinata colombiana. Nella notte italiana Erica Marchetti è 10^ nella finale dell’alto dominata dalla ceca Micahela Hruba (1.90).

IL MONDIALE DEGLI ALTRI – Detto in cronaca dell’alto allieve, il protagonista di giornata è Christopher Taylor: sul web aveva spopolato il giamaicano che aveva battuto il primato nazionale allievi di Usain Bolt in semifinale (45.30 contro 45.35 della “folgore”). Ancor meglio per l’oro, primato mondiale stagionale a 45.27, distrutti gli americani che pensavano ad un duello in famiglia per il titolo. Gran finale anche al femminile, sul giro di pista: in sette fanno il PB, compreso il terzo progresso consecutivo diella canadese Kyra Constantine, che però resta fuori dal podio di una spanna, oro alla ragazza del Bahrein Selwa Eid Naser (51.50, top dell’anno). Uno-due ucraino nel martello: con quattro lanci sopra gli ottanta metri, vince il figlio d’arte Hlib Piskunov (84.91, record dei campionati). Poi tutto da copione nel mezzofondo: dominio kenyano tra 1500m maschili (Kumari Taki show, 3:36.38) e le siepi allieve (Celliphine Chespol, 6:17.15), ma nella morsa africana brilla soprattutto il quarto posto della portoricana Alondra Negron, che batte una delle etiopi nei 2000st. Resterà l’oro negli annali, ma il confronto con le glorie del passato è tecnicamente impietoso: un po’ “deboli” i numeri del triplo – vinto dal cubano Napoles (16.13, sia pure con -3.1 di vento) – e anche dei 110hs, oro nella bacheca del francese Matteo Ngo con 13.53 (-1.2).

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LE GARE DELLA TERZA GIORNATA (17 luglio - pomeriggio)

Alto F (finale) – Difficile non ripensare all’exploit di Erika Furlani sulla pedana d’’argento di Donetsk: un’altra Erica, la pisana Marchetti, non riesce a ripetere quel magico pomeriggio ucraino. Per l’allieva di Stefano Giardi lo stop arriva a 1.79, ossia la quota del PB: ma che non fosse giornata si era già visto, errore in entrata a 1.65, poi tre prove per aver ragione dell’asticella a 1.75. L’azzurra è tra le prime ad uscire di scena, comunque un 10° posto più che onorevole: per le medaglie si arriva ancora a 1.82, come due anni fa. Ma l’oro è tutt’altra questione, esattamente come a Donetsk: stavolta la regina è Michaela Hruba, la ragazzina ceca che lo scorso anno era stata argento ai Mondiali juniores di Eugene da perfetta sconosciuta e poi bronzo ai Giochi Giovanili di Nanchino. Per lei 1.90 alla seconda: non avrà il carisma di Morgan Lake, che ora sta cercando l’oro agli Europei juniores di Eskilstuna, ma la corona dell’alto le spetta in modo degno e tra le ancelle c’è la compagna di squadra Lada Pejchalova, al bronzo.

200m F (eptathlon) – Sembra un copione ripetitivo: Sofia Montagna cede ancora qualche centesimo al tempo dei Tricolori allievi, 25.51 (-0.5) a fronte del 25.41 di Roma. In termini di punti fa 841, una decina in meno: il totale della prima giornata diventa 2993 (32^). E davanti la lotta si fa molto interessante: sempre leader la cubana Rodriguez (3678), ma Sarah Lagger risale la china ed è quinta (3537) grazie ad uno sprint da 24.53, niente male.

800m F (semifinali) – Per la spedizione azzurra è il momento clou del pomeriggio, una specie di spartiacque nella trasferta di Cali: e Marta Zenoni non tradisce. Se in batteria la bergamasca aveva giocato sul piano tattico, qui cambia totalmente veste: prende la testa, mena le danze alla campana (63.85), mette alla prova l’etiope Gadese Ejara, una delle sue rivali più accreditate, e alla fine - rintuzzando con autorità l'attacco dell'africana nell'ultima curva - si prende il posto che le spetta. Che sarebbe il miglior tempo del turno, 2:05.47. A giudicare da queste due esibizioni, francamente non si vede chi la possa insidiare nella corsa al titolo: ma nella finale le etiopi saranno due e si sa che le atlete degli altipiani possono stritolare tatticamente le avversarie nel gioco di squadra. Quindi, attenzione: e appuntamento a domenica sera per il gran finale.

Martello F (qualificazione) – Ci si sperava, ma incrociando le dita dietro alla schiena: confortata dal risultato del primo gruppo – in cinque sopra i 60 metri, alla portata dell’azzurra - Alessia Beneduce comincia a martellare il prato in prossimità della fatidica fettuccia: una specie di calibro, 58.60 – 58.58 e infine 58.68, sufficiente al ripescaggio. Bravissima la pescarese: entra come 10^ in una finale nella quale la Lucia Prinetti di Nanchino sarebbe stata tra le favorite per l’oro.In attesa di Sofiya Palkina – la russa è stata l’unica oltre i settanta in stagione – il miglior lancio di giornata è della francese Melissa Coquillas (66.75).

110hs M (semifinali) – Gli ostacolisti hanno già fatto il loro in batteria, qualificazione e personale: solo che l’esito delle semifinali non sarà poi il ricordo migliore per la coppia azzurra. Nella prima Loris Manojlovic pasticcia sugli ostacoli ed esce di scena, poi Marco Bigoni chiude mestamente ultimo nella terza (14.02/-1.4), 20° nel summary. Nel complesso, a livello internazionale, non è una generazione di fenomeni: il miglior Lorenzo Perini edizione U18, che a Lille 2011 aveva sofferto tra i comprimari, qui avrebbe puntano alla finale.

Peso F (eptathlon) – Sul fatto che Adriana Rodriguez avrebbe prontamente ripreso la leadership provvisoria c’erano pochi dubbi; 14.19 in pedana e si arriva a 2758 punti, superando la tedesca Maihofer. Le favorite Shukh e Lagger non fanno certe scintille e ancora non si vedono dalle parti del podio virtuale. Sofia Montagna cede sempre qualcosa rispetto ai suoi migliori: 10.43 in questo caso, significano una manciata di punti in meno rispetto alla gara di Roma. Ma l’atleta di Vigevano aveva guadagnato bene nell’alto, confrontando il percorso tricolore alla Farnesina: e così mettiamo a referto questi 2152 punti, 36° posto al momento.

GLI AZZURRI IN GARA NELLA QUARTA GIORNATA (18 luglio, ora italiana)

Ore 16.45 – marcia 10000m M (finale) Giacomo Brandi
Ore 17.00 – Lungo F (eptathlon) Sofia Montagna
Ore 17.55 – Giavellotto M (qualificazione/73.00) Simone Comini
Ore 18.00 – marcia 5000m F (finale) Anthea Mirabello, Vanessa Tomei
Ore 18.50 – 4x400m M/F (batterie) ITALIA (Rebecca Borga, Alessia Tirnetta, Andrea Romani, Vladimir Aceti)
Ore 19.15/20.45 – Giavellotto F (eptathlon) Sofia Montagna
(Sessione pomeridiana 18 luglio, ora italiana 19 luglio)
Ore 00.05 – Triplo F (finale) Chiara Bertuzzi
Ore 00.15 – 200m F (semifinali) Alessia Pavese
Ore 00.45 – 200m M (semifinali) Michele Rancan    
Ore 01.05 – Alto M (finale) Stefano Sottile
Ore 01.15 – 800m F (eptathlon) Sofia Montagna
Ore 01.45 – Martello F (finale) Alessia Beneduce
Ore 01.55 – 400hs F (finale) Ilaria Verderio



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