Milano, due obiettivi per la prossima maratona



Sono due gli obiettivi principali della Milano City Marathon che si correrà il 23 novembre prossimo e che è stata presentata ieri. Il primo ha valenze soprattutto climatiche: la Sampung Milano City Marathon avrà un impatto ambientale pari a zero. Come avverrà ciò? È stato già approvato un progetto che prevede la costruzione di un parco di 25 ettari a Pavia per assorbire le 70 tonnellate di Co2 prodotte dalla manifestazione, che quest'anno, per avere un minore impatto sulla cittadinanza, non prevede la chiusura totale del traffico: appena la coda della corsa sarà passata, le transenne verranno rapidamente smontate e verrà subito rimessa in funzione la circolazione automobilistica.

Il secondo obiettivo è quello riservato alla parte agonistica: gli organizzatori hanno ulteriormente modificato il percorso, con partenza e arrivo in Piazza Castello per renderlo ancora più scorrevole e adatto al conseguimento del tempo maschile più veloce mai ottenuto in Italia, attualmente identificato nel 2h07:44 corso a Torino dall'etiope Alemayehu.

Il cast delle presenze della gara finora prevede la partecipazione del portoghese Ornelas, già vincitore a Milano due anni fa, il tanzaniano Isegwe vicecampione del mondo nel 2005, l'ucraino Kuzin, il kenyano Kibet, il sudafricano Dlomo e per i colori italiani il carabiniere Danilo Goffi. In campo femminile grandi speranze sono riposte in Anna Incerti, la migliore azzurra ai Giochi Olimpici di pechino che a Milano conta di scendere abbondantemente sotto le due ore e mezza e che se la vedrà con la kenyana Chepchumba e soprattutto la serba Jevtic.

In totale le iscrizioni sono arrivate già a quota 4.500 ma gli organizzatori contano di sfondare quota 6.000. A gestire la manifestazione ci saranno oltre 1.700 volontari nella speranza che finalmente il matrimonio fra Milano e la maratona si dimostri un matrimonio vincente.

Nella foto: Danilo Goffi, portacolori italiano a Milano (archivio Fidal)




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