Mei: “La squadra azzurra più forte di sempre”

22 Novembre 2023

Il presidente FIDAL su Atletica TV tra i successi del 2023 e le sfide del 2024. “I ragazzi sono come fratelli, alle Olimpiadi di Parigi ci sorprenderanno ancora. Tamberi trascinatore. E Jacobs, se sta bene, è l’uomo da battere”

I successi azzurri, il momento d’oro dell’atletica italiana e le sfide del 2024. Ospite della puntata di AtleticaTalk di questa settimana è il presidente della FIDAL Stefano Mei. Si parte dalla cerimonia di mercoledì prossimo al Quirinale che vedrà protagonisti gli atleti azzurri vincitori della Coppa Europa-Europei a squadre, ricevuti dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “È un grande onore e soprattutto un’attestazione di quello che abbiamo fatto negli ultimi tre anni, da quando è iniziato questo nuovo corso. La cerimonia con il Presidente Mattarella sarà qualcosa di straordinario per la nostra atletica. Siamo tutti contenti dei trionfi individuali, come quelli del nostro trascinatore Gimbo Tamberi, ma quando prevale la squadra e sul podio vanno ragazzi che difficilmente potranno vincere medaglie, è una gioia unica”.

Sullo spirito di squadra degli azzurri
“Sono orgoglioso di essere presidente in un momento così bello. Ero in pista trent’anni fa e posso dire che quella di oggi è la squadra più forte di tutti i tempi. Prima avevamo alcunepunte ma la base un po’ mancava. La Coppa Europa era la cartina di tornasole, spesso ci si salvava soltanto all’ultima gara. Ora c’è una consapevolezza maggiore, una grandissima tranquillità, i ragazzi sono tutti compagni, fratelli, tutti vicini, e i tecnici possono svolgere il loro lavoro senza problemi”.

Sulle Olimpiadi di Parigi
“È vero, a Tokyo abbiamo alzato l’asticella. Ero scaramantico da ragazzo, ora mi sono reso conto che non serve: dico che a Parigi faremo meglio che a Tokyo nel numero di medaglie. Non posso dire niente sul colore, perché oggettivamente le 5 medaglie d’oro fanno parte di una serie di contingenze favorevoli che difficilmente si potrebbero ripetere. Ma sono certo che questi ragazzi ci sorprenderanno ancora”.

Sugli Europei di Roma
“Abbiamo fatto scelte molto forti. A differenza dell’iniziale collocazione post-olimpica, abbiamo tentato la carta dell’anticipo, nel periodo in cui generalmente va in scena il Golden Gala. E credo sia stato centrato l’obiettivo di creare una sorta di ‘trials’ europei in previsione delle Olimpiadi. Roma 2024 finirà a 50 giorni dai Giochi e c’è la possibilità di una doppia programmazione, molto meglio che nel 2022 quando i Mondiali di Eugene finirono tre settimane prima degli Europei di Monaco. Sarà un momento splendido per i nostri ragazzi. Per quanto riguarda la marcia e la mezza maratona, rimango sempre allibito quando vedo gare internazionali in mezzo al nulla, senza l’abbraccio dello stadio. Ecco perché ho voluto fortemente l’arrivo dentro l’Olimpico”.

Sulla candidatura di Roma per i Mondiali 2027
“È una sfida difficile, ma mi sono sempre piaciute. Abbiamo presentato il dossier al Ministro dello Sport e speriamo sia preso in considerazione. L’atletica in questo momento sta trascinando lo sport italiano e credo meriti il sostegno di tutti. Non è facile anche perché ci confrontiamo con realtà come Nanchino e Dubai, con molte risorse e possibilità. Ma possiamo provarci”.

Su Marcell Jacobs
“Abbiamo incontrato Marcell con il presidente Malagò e ci ha illustrato il suo progetto. Ha ricercato stimoli differenti e mi ha convinto immediatamente, perché questa scelta ha un solo obiettivo: vincere le Olimpiadi di Parigi. Nel momento in cui non dovesse avere problemi fisici è ancora l’uomo da battere”.

Sul giovane Mattia Furlani
“È uno spettacolo. E non è ancora conscio di quanto sia forte. Non si tira mai indietro, gli piace gareggiare, non ha paura di andare contro nessuno. Se non è andato bene ai Mondiali di Budapest non significa nulla. Aspetto lui e Larissa Iapichino, sia a Roma sia a Parigi: sono sicuro che ci faranno divertire”.

Sulle sorprese dell’anno
“È difficile scegliere e non voglio farlo. Ma l’oro di Samuele Ceccarelli nei 60 è stata ‘tanta roba’. Non solo ha vinto gli Europei indoor, ma li ha vinti battendo il campione olimpico dei 100 metri”.

Sui fondi al settore tecnico e alle società
“In Consiglio federale abbiamo deciso di dare un impulso fortissimo all’attività tecnica: sono assolutamente convinto che le vittorie possano creare un circolo virtuoso, che a sua volta crea un indotto, per esempio l’aumento dei ‘piccoli’ che vengono al campo. Abbiamo cercato di sostenere il territorio, sono state date risorse come mai in precedenza. E abbiamo avuto la bravura di vincere questi quattro progetti di Sport e Salute, cercando di mettere tutte le società nelle medesime condizioni e di abituarle alla progettualità. Dovessimo rifarlo, sicuramente le adesioni saranno ancora maggiori. Ma mi sembra ci sia stata una risposta positiva”.

Su impiantistica e meeting
“Credo che da parte delle istituzioni locali debba esserci la volontà di ricercare risorse per creare impianti di atletica, che hanno una valenza sociale straordinaria e rappresentano un centro di crescita giovanile senza eguali. Lo paragono quasi... all’oratorio. È una battaglia importante, un fatto di cultura sportiva: investire per un futuro migliore. In merito ai meeting, come Federazione possiamo dare una mano, soprattutto in quanto a servizi, ma non possiamo sostituirci agli investimenti privati. Molto spesso gli eventi sono organizzati da società che devono far fronte a spese ingenti, con il supporto delle amministrazioni. L’ideale sarebbe accorpare qualche meeting per essere più forti, evitando la ‘guerra dei comuni’”.

Sul Golden Gala
“In questi tre anni abbiamo organizzato tre edizioni straordinarie. Nel 2024 torniamo a Roma, a fine agosto, secondo me la naturale collocazione del Golden Gala. È vero che in quel periodo ci sono meeting più ricchi, ma alle spalle non hanno la Federazione bensì organizzazioni private. Noi facciamo il Golden Gala con la voglia e l’obiettivo di far crescere l’amore per l’atletica”.

Sulla fine del mandato al termine del 2024
“Vorrei continuare il lavoro che ho iniziato, credo sia mio dovere provare a portare avanti le mie idee e le progettualità. Avevo orizzonti per otto anni e cercherò di essere confermato per un nuovo mandato. Penso sia stato fatto tanto, ma so perfettamente che c’è ancora tantissimo da fare soprattutto per il territorio”.


GUARDA LA PUNTATA CON IL PRESIDENTE FIDAL STEFANO MEI


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