McLaughlin on fire: 51.90 ostacoli record

28 Giugno 2021

Primato mondiale e primo sub-52 della storia per la 21enne statunitense nella giornata conclusiva dei Trials americani di Eugene: cancellato il 52.16 della Muhammad

Un record mozzafiato, un muro che cade, ed è qualcosa che in atletica fa sempre rumore. I cinquantadue secondi non erano mai stati violati nella storia dei 400 ostacoli al femminile. La fiammata, a una manciata di giorni da Tokyo, è della statunitense argento mondiale Sydney McLaughlin, volto da modella e talento straripante, protagonista della giornata finale di un’edizione da urlo dei Trials di Eugene, in Oregon, nello stadio dei Mondiali 2022. Il tempo è spaziale: 51.90. Addirittura 26 centesimi sotto il precedente primato del mondo di Dalilah Muhammad, la campionessa iridata, che lo centrò proprio nella finale di Doha 2019 (52.16) e che oggi deve arrendersi alla ventunenne del New Jersey, fin qui 52.23, già fenomenale da ragazzina con il pass per Rio a soli 17 anni e il record del mondo U20 sgretolato a più riprese. E se il giorno precedente Rai Benjamin (46.83) aveva mancato di un soffio il primato maschile che resiste da Barcellona 1992 (Kevin Young 46.78, occhio a Karsten Warholm giovedì sera a Oslo), il record al femminile è stato aggiornato per la terza volta nel giro di due anni (Muhammad 52.20 a Des Moines nel giugno 2019 prima del bis a Doha), dopo il lungo regno di Yulia Pechonkina (52.34 nel 2003). Altro dalla giornata conclusiva dei Trials? Soprattutto il 19.74 di Noah Lyles nei 200, world lead e medaglia d’oro olimpica prenotata, ma non potrà distrarsi con un Kenneth Bednarek in palla (19.78) e con il baby Erriyon Knighton, 17 anni, 19.84 per abbassare ancora il record del mondo U20 (non soltanto U18) che apparteneva a Usain Bolt (19.93) dopo il 19.88 della semifinale.

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