Magica Hassan, è record del mondo nei 10.000

06 Giugno 2021

A Hengelo eccezionale 29:06.82 per l’olandese, in gara giovedì al Golden Gala. Duplantis vola a 6,10. Desalu secondo in 20.63, Di Lazzaro 13.00, Tamberi 2,20 e sbaglia 2,24, Randazzo 8,01, Sibilio 49.56

di Nazareno Orlandi

Clamorosa prestazione di Sifan Hassan a Hengelo: l’olandese firma uno strepitoso record del mondo nei 10.000 metri con il tempo di 29:06.82, battendo di oltre dieci secondi, dopo quasi cinque anni, il 29:17.45 dell’etiope Almaz Ayana realizzato nella finale olimpica di Rio de Janeiro nel 2016. La fenomenale mezzofondista, 28 anni, toglie praticamente trenta secondi al suo miglior tempo sulla distanza, il 29:36.67 dello scorso ottobre sempre a Hengelo, che già valeva come record europeo, e giovedì sera sarà di nuovo in pista per proseguire lo show al Golden Gala Pietro Mennea di Firenze, terza tappa della Wanda Diamond League, in quest’occasione nei 1500 metri, l’altra specialità di cui è campionessa del mondo in carica. Ai FBK Games in Olanda, tappa Gold del circuito Continental Tour, secondo posto nei 200 metri per Fausto Desalu (Fiamme Gialle) con il tempo di 20.63 (+0.6) battuto con 20.37 da Isaac Makwala (Botswana) che gareggerà a Firenze nei 400 metri. Terza piazza per Elisa Di Lazzaro (Carabinieri) nei 100hs, con 13.00 (+0.5), nella gara dominata dalla portoricana Jasmine Camacho-Quinn (12.44) attesa al Golden Gala tra quattro giorni, davanti alla ventenne polacca Pia Skrzyszowska (12.80), a sua volta nel cast dell’evento dell’Asics Firenze Marathon Stadium. Terzo anche Gianmarco Tamberi (Atl-Etica San Vendemiano) che al debutto stagionale outdoor nell’alto non può sorridere: salta soltanto 2,20, alla prima prova, dopo un nullo alla misura d’ingresso di 2,15, e poi esce di scena a 2,24 con tre errori. È una giornata sfavorevole per tutti i saltatori: solo il campione europeo indoor Maksim Nedasekau supera 2,24 e poi fallisce 2,30. Nella stessa prova, tre “x” a 2,15 per Marco Fassinotti (Aeronautica). C’è il quarto posto nel lungo per Filippo Randazzo (Fiamme Gialle) che sbanca di nuovo gli otto metri (8,01/1.3), vittoria al francese Augustin Bey in 8,16 (1.5). Quarto anche Alessandro Sibilio (Fiamme Gialle) in un’altra bella conferma internazionale nei 400 ostacoli: 49.56 e il solito finale arrembante per rimontare tre posizioni, nella gara vinta dal qatarino Abderrahman Samba (48.56). Super 6,10 per lo svedese Armand Duplantis nel salto con l’asta: è la migliore prestazione mondiale dell’anno.

HASSAN DA URLO - Firenze la aspetta. È un diamante che illuminerà il Golden Gala Pietro Mennea nei 1500. Quella di oggi, a Hengelo, è un’altra giornata monumentale per l’olandese Sifan Hassan, un altro passo nella leggenda del mezzofondo mondiale. Si mette già in proprio dopo 2000 metri (5:52.19 il passaggio) e cavalca in solitaria verso il record, senza cedimenti, con una regolarità impressionante: stavolta le riesce l’impresa, mancata su questa stessa pista nel 2020 in una serata di bufera. A metà gara (14:38.75) è perfettamente in linea con il primato della Ayana, poi davanti al suo pubblico incrementa ulteriormente il ritmo e a un chilometro dal termine passa in 26:21.05, per completare l’ultimo mille in un sontuoso 2:45. Tutte le altre possono soltanto guardarla da lontano: la keniana Irine Jepchumba 30:37.24, la connazionale Daisy Cherotich 30:37.31. Va aggiornata la lista dei record mondiali della Hassan, già ricchissima dopo quelli del miglio (4:12.33), dell’ora di corsa (18,930 km) e dei 5 km su strada (14:44) oltre ai primati europei di 1500 (3:51.95), 3000 (8:18.49), 5000 (14:22.12) e mezza maratona (1h05:15).

GLI AZZURRI - Aggredisce in curva, Fausto Desalu, poi come già accaduto a Chorzow domenica scorsa si irrigidisce nella fase finale: ne esce comunque un onorevole secondo posto in 20.63 alle spalle di Makwala (20.37) e davanti al francese Christophe Lemaitre (20.79). “Sì, mi sono irrigidito quando ho visto Makwala rimontarmi negli ultimi 40 metri, quando avrei invece dovuto continuare con la mia corsa - spiega a caldo - È stata una bella esperienza, al di là del tempo perché non conta sempre e solo quello: sono sulla strada giusta, è correndo con gente da 19.70 che si cresce”. Ci mette un po’ a carburare Elisa Di Lazzaro, efficace nella seconda parte dei 100hs che ribadiscono il talento della Camacho-Quinn: “Ho fatto una prima parte di gara particolarmente brutta, poi un ottimo lanciato - racconta - Sono contenta del terzo posto, sono state due settimane davvero complicate e fisicamente non stavo molto bene. Quindi porto a casa questo piazzamento e parecchi punti nel ranking, ora penso solo al Golden Gala. So che posso migliorare il mio PB (12.90, ndr) se corro stando bene al 100%”. 

Non è la giornata che sperava Gianmarco Tamberi - pronto al riscatto giovedì sera al Golden Gala contro Barshim e Ivanyuk - e non è di consolazione il fatto che la gara dell’alto non decolli per nessuno: Nedasekau 2,24, l’australiano Brandon Starc 2,20, stessa misura per Donald Thomas, l’olimpionico Derek Drouin, Thomas Carmoy, Douwe Amels, Edgar Rivera e Jamal Wilson. Giornata “no” per tutti. Gimbo rientrava dallo stop di Chorzow e di Samorin, gare alle quali aveva dovuto rinunciare a causa di un fastidio al piede destro. Poca voglia di parlare, tanta delusione e il commento su Instagram è lapidario: “Vergognoso”. Fassinotti paga invece la tensione dell’esordio stagionale e chiude senza misura: “In gara non sono lo stesso degli allenamenti”, osserva. Filippo Randazzo, nel lungo, è ancora oltre gli otto metri ma senza l’auspicato scatto in più: il primo salto è il migliore della propria serie, poi un nullo, un 7,98, un altro nullo, la rinuncia al quinto salto e un sesto turno da 7,80. “Avevo bisogno di finire questo ciclo di gare con un’altra misura intorno agli 8 metri e ci sono riuscito - il suo commento - per me è importantissimo essere stabile su queste misure in qualsiasi contesto e sono molto fiducioso per il futuro. Mi dispiace soltanto che finalmente oggi c’erano delle ottime condizioni per saltare ma le mie energie nervose dopo 4 gare in 4 settimane non erano al massimo, ma rimane comunque un risultato positivo”. Meglio del siciliano fanno il francese Augustin Bey (8,16), il sudafricano Rushwal Samaai (8,10/1.4) e l’australiano Christopher Mitrevski (8,04/2.0). 

Per Alessandro Sibilio, il consueto rettilineo finale spumeggiante dopo una prima metà di gara più cauta. Avanti il bronzo iridato Samba, secondo il bronzo olimpico Yasmani Copello (48.88), terzo l’olandese Nick Smidt (49.43), poi c’è il partenopeo che nei metri conclusivi si sbarazza dei vari Ludvy Vaillant (49.91) e Alastair Chalmers (50.42): “Abbastanza contento - le sue parole - pensavo forse di poter chiudere terzo ma va bene così, adesso sono ancora più sicuro del mio ranking per i Giochi. Sto gareggiando da un mese ininterrottamente e ora bisogna metter dentro un po’ di allenamento prima degli Assoluti e degli Europei under 23 di Tallinn. Oggi ero ancora più emozionato della mia prima gara importante a Ostrava, perché ero in pista con Samba, uno dei migliori al mondo, una possibile medaglia olimpica”.

LE ALTRE GARE - Primi sei metri all’aperto del 2021: chi se non Armand Duplantis? Lo svedese primatista mondiale centra la misura tonda al secondo assalto, poi prova per tre volte 6,10 e va a segno nell’ultima stoccata, prima di tre tentativi senza successo al record del mondo di 6,19. Il 13.08 (+1.7) del giamaicano campione olimpico Omar McLeod (un’altra delle stelle più attese al Golden Gala) sfiora il mondiale stagionale: solo un centesimo in più del 13.07 di Grant Holloway. Sotto gli undici secondi nei 100 metri l’argento mondiale Dina Asher-Smith: 10.92 (+1.4) a quattro giorni dallo sprint nei 200 all’Asics Firenze Marathon Stadium. Quattrocento per lo statunitense Fred Kerley senza esagerare (44.74), l’olandese Femke Bol 54.33 nei 400 ostacoli: c’è Firenze anche per lei.

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