Madrid: Molinarolo terza, Dal Molin 7.62

22 Febbraio 2023

Nel meeting Gold della capitale spagnola 4,45 per l’astista. Sui 60 ostacoli l’azzurro terzo in batteria e poi sesto in finale (7.70), nel triplo Cestonaro quarta con 13,87

Al meeting di Madrid, penultima tappa Gold del World Indoor Tour, il miglior piazzamento in chiave azzurra è il terzo posto di Elisa Molinarolo. L’astista supera la quota di 4,45 al secondo tentativo, a pochi giorni dal 4,52 del personale al coperto ottenuto nello scorso weekend agli Assoluti di Ancona e sul cammino verso gli Europei in sala della prossima settimana a Istanbul. Poi la veneta delle Fiamme Oro, ottava ai Mondiali indoor della passata stagione, commette tre nulli alla misura di 4,55 che avrebbe eguagliato il suo primato all’aperto, con un’ultima prova tutt’altro che velleitaria. A imporsi è la canadese Alysha Newman (4,65) sulla cinese Xu Huiqin (4,55).

Meglio in batteria che in finale nei 60 ostacoli Paolo Dal Molin (Fiamme Oro), terzo nel turno eliminatorio con 7.62 alle spalle del cubano Roger Iribarne (7.51) e dello spagnolo Enrique Llopis (7.56). Nel secondo round però colpisce la prima barriera, quindi tocca anche la terza e la quarta, per chiudere sesto in 7.70 dopo il probante 7.54 di sabato, a soli tre centesimi dal suo record italiano. Vince lo statunitense Daniel Roberts che scende a 7.39. Tra le donne un altro progresso della finlandese Reetta Hurske con 7.79, battendo la francese campionessa mondiale Cyrena Samba-Mayela (7.84), e nei 60 piani sbalordisce Aminatou Seyni (Niger) in 7.08.

È quarta nel triplo Ottavia Cestonaro che atterra a 13,87. Soltanto all’ultimo salto l’azzurra viene sorpassata dal 13,98 della portoghese argento olimpico Patricia Mamona, terza in classifica. La sfida vede ancora una volta protagoniste le cubane: Liadagmis Povea con 14,65 ha la meglio su Leyanis Perez (14,50). C’è anche un 13,81 nella serie della vicentina dei Carabinieri, domenica scorsa al personale indoor di 14,11 timbrato nella rassegna tricolore.

Al terzo impegno nel giro di pochi giorni, non riesce a seguire il treno dei migliori Pietro Arese (Fiamme Gialle) nei 1500 metri: all’arrivo è nono con 3:40.48 in una gara lanciata su ritmi decisamente veloci con lo statunitense Yared Nuguse a prendersi il successo in 3:33.69 sugli spagnoli Mohamed Katir (3:34.32) e Adel Mechaal (3:34.82). Nei 400 metri Edoardo Scotti (Carabinieri) si piazza terzo nella serie B con 47.12 (settimo tempo complessivo) alla sua seconda uscita dell’anno dopo il 46.84 di Ostrava e in ripresa da un fastidio alla schiena, dietro agli iberici Manuel Guijarro (46.47) e Lucas Bua (46.72) mentre domina la serie principale con 45.84 lo spagnolo Oscar Husillos.

Esulta il pubblico di casa anche negli 800 con Saul Ordonez che gioca d’anticipo per tagliare il traguardo in 1:46.22 sullo svedese Andreas Kramer (1:46.52), al femminile prevale Noélie Yarigo (Benin) con 2:01.47 e nei 3000 metri il keniano Amos Bett in 7:42.53 precede Birhanu Balew (Bahrein, 7:43.20). Tre atleti in due centimetri nel lungo: 8,15 per il greco Miltiadis Tentoglou, che stavolta non esagera, e anche per il secondo posto del cubano Maykel Masso, con lo svedese Thobias Montler terzo a 8,14. Nel peso Sarah Mitton infligge una sconfitta all’iridata Chase Ealey: 19,76 per la canadese contro il 19,64 della statunitense. [RISULTATI]

IN CROAZIA - Trasferta a Osijek per l’astista Sonia Malavisi. Nel meeting croato, targato Bronze e interamente dedicato alla specialità, la romana delle Fiamme Gialle chiude terza con la misura di 4,27 superata alla prima prova, dopo aver iniziato la gara con un salto riuscito a 4,17, e sbaglia tre volte a 4,37 abbattendo l’asticella in fase discendente negli ultimi due tentativi. Vittoria alla danese Caroline Bonde Holm (4,44) davanti alla brasiliana Juliana de Menis Campos (4,37). [RISULTATI]

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