Lo Stadio degli Eucalipti intitolato a Berra



Più di qualcuno si commuoverà, e saranno lacrime certamente versate da chi ha amato, e ama l’atletica. Roma rende omaggio nel migliore dei modi ad uno degli uomini che più hanno fatto per la pratica della “regina”, svolgendo mille ruoli – tecnico, dirigente, giornalista – sempre con travolgente passione. Lo storico stadio degli Eucalipti di Valco San Paolo, a Roma, sarà intitolato sabato prossimo ad Alfredo Berra, torinese di nascita, baricentro del movimento capitolino negli anni ’50 e ’60, fondatore di una scuola che avrebbe sfornato atleti, campioni, ma soprattutto uomini. Alcuni dei quali capaci, ancora oggi, di mettere a frutto il suo insegnamento animando l’atletica e lo sport italiano. Con altri Berra fondò sul finire degli anni ’50 il Club Atletico Centrale, e quello fu l’inizio: nacque una società che seppe trasformare in talento atletico, anche dopo la fusione con il Cus Roma, la voglia di vivere, il desiderio di emergere, di una generazione di giovani nata sulle rovine della guerra. Da Enzo Cavalli a Roberto Frinolli, da Enrico Spinozzi a Sandra Valente e Attila Viragh, fino all’era cussina targata Giuseppe Gentile, Umberto Risi, Gianni Del Buono. Eroi dello stadio circondati da altri destinati a ricoprire ruoli importanti prima nell’atletica e poi nello sport nazionale, come (ne citiamo solo alcuni) il geologo-allenatore Renato Funiciello, il giornalista Giorgio Lo Giudice, i dirigenti Luciano Barra e Mario Pescante. Un uomo, Berra, che seppe dar forma – quella dell’amata atletica - al desiderio di sport della capitale, spendendo tutto se stesso, senza limite e contribuendo in misura probabilmente decisiva all’epopea d’oro dell’atletica romana; quella delle sfide scolastiche allo Stadio Olimpico, con le scuole “chiuse per atletica” a fronteggiarsi per titoli cittadini che avevano il sapore di un titolo mondiale. Del Berra giornalista è fin troppo facile parlare: dalla Gazzetta al Corriere dello Sport scrisse pagine memorabili sulle colonne di questi quotidiani, mettendo a frutto una esperienza diretta, una partecipazione alle cose dell’atletica che nessun testo, nessuno studio, avrebbe potuto costruire; fino a quando la malattia non lo consumò, lentamente, con inesorabile cinismo. E’ al Berra giornalista che la FIDAL ha intitolato il suo premio annuale, riservato al cronista della carta stampata che più si è messo in luce nella diffusione della disciplina. L'intitolazione dello stadio alla memoria di Alfredo Berra avrà nel fine settimana più tappe: la prima avverrà sabato mattina, alle ore 10,00 all'Università degli Studi di Roma Tre (in Largo Murialdo 1) con il convegno intitolato “Attualità dell’insegnamento di Alfredo Berra nella realtà sportiva del nostro tempo”. A seguire la cerimonia ufficiale di dedica dell'impianto. L’indomani, domenica 11, è prevista la disputa del “Memorial Alfredo Berra”, trofeo giovanile collegato alla 41esima edizione dello Juvenind CSAIN di atletica leggera. Più di qualcuno, certamente si commuoverà. Nella foto: da sinistra l'ex presidente della Fidal Primo Nebiolo e Alfredo Berra (archivio Fidal)


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