Liévin: Battocletti record, Fabbri 21,95

13 Febbraio 2025

L’argento olimpico con 8:30.82 toglie quasi 11 secondi al suo primato italiano dei 3000 indoor. Doppietta azzurra nel peso: Leo migliore al mondo quest’anno, Weir 21,72. Bruni a 4,65 nell’asta

Super serata per l’atletica azzurra a Liévin. È strepitosa Nadia Battocletti che firma il nuovo record italiano indoor dei 3000 metri in 8:30.82 e demolisce, di quasi undici secondi, il suo 8:41.72 stabilito sempre in Francia, a Val-de-Reuil, dopo tre anni meno un giorno: era il 14 febbraio del 2022. Entusiasmante la gara dell’argento olimpico nei 10.000 a Parigi, due volte d’oro agli Europei di Roma e campionessa continentale di cross, che aggiunge un’altra perla alla sua collezione. La trentina delle Fiamme Azzurre diventa l’ottava europea di ogni epoca nei 3000 indoor, a poco più di quattro secondi dal primato di 8:26.41 realizzato nel 2017 dalla britannica Laura Muir. Un crono nettamente migliore anche del record italiano all’aperto, 8:35.65 di Roberta Brunet datato 1997. Al traguardo la 24enne allenata dal papà-coach Giuliano è quarta, correndo a lungo da sola all’inseguimento, e riesce a chiudere forte: parziali di 2:50.81 al primo chilometro e 5:41.47 al secondo. Comanda il terzetto etiope con Freweyni Hailu, leader mondiale dell’anno in 8:19.98 e terza alltime, Gudaf Tsegay (8:25.12) e Birke Haylom (8:25.37), quinta l’olandese Maureen Koster (8:33.47). “Felice per questo risultato, mi sono sentita bene nella prima uscita stagionale indoor - commenta Nadia Battocletti - in una gara che ho voluto fare per interrompere la monotonia dell’inverno. Speravo in un lepraggio più lungo, ma c’è stato comunque il riferimento delle luci a bordo pista, e correre su questi ritmi da sola non è scontato. Se poi si considera che in questo periodo sono molto impegnata con lo studio, in vista dell’esame di tecnica delle costruzioni che a metà marzo sarà il penultimo prima della laurea, allora direi che sono decisamente soddisfatta”.

FABBRI-WEIR SHOW - Splendida doppietta nel peso: Leonardo Fabbri vince con la migliore prestazione mondiale dell’anno (21,95), Zane Weir è secondo con 21,72 davanti al giamaicano bronzo olimpico Rajindra Campbell (21,34). Non era mai accaduto di due italiani ai primi due posti in una tappa Gold del World Indoor Tour: accade sulla pedana francese, e soprattutto con l’attesa reazione di Fabbri (Aeronautica) dopo le prime due uscite senza acuti. ll campione europeo, argento mondiale e bronzo iridato indoor allunga di oltre un metro rispetto a Ostrava e Lodz, e scalza il neozelandese Jacko Gill (21,85) dalla vetta mondiale del 2025. Il miglior lancio, quello che sfiora i ventidue metri, arriva all’ultimo turno di una serie piuttosto solida: dopo un primo nullo, Leo infila 21,67, 21,78, 21,25 e 21,56 e può sorridere pensando agli appuntamenti internazionali indoor di marzo, gli Europei di Apeldoorn (6-9) e i Mondiali di Nanchino (21-23). “Mi son sentito bene - esulta al microfono, intervistato dagli speaker ufficiali - fin qui avevo fatto pessime gare, mi serviva un’emozione come questa e sentire la felicità di lanciare. A Parigi (Olimpiadi, ndr) è stata la peggiore gara della mia vita e volevo tornare in Francia per fare bella figura, come è stato oggi. Sono felice e orgoglioso di me”, conclude Fabbri che tornerà in pedana domenica a Torun, in Polonia, e poi il weekend successivo agli Assoluti indoor di Ancona. Piace anche Zane Weir (Fiamme Gialle) che a sua volta con 21,72 migliora il 21,39 di Ostrava e dimostra una condizione in crescita. Con 20,21 è ottavo Nick Ponzio (Athletic Club 96 Alperia).

INGEBRIGTSEN REGNA - Doppia impresa di Jakob Ingebrigtsen con due record mondiali indoor nella stessa gara.

Il fenomeno norvegese chiude nel miglio in 3:45.14 per battere dopo appena cinque giorni il primato dello statunitense Yared Nuguse, 3:46.63 sabato a New York, arrivando a soli due secondi dal limite all’aperto (3:43.13 del marocchino Hicham El Guerrouj al Golden Gala di Roma nel 1999). Ma di passaggio riscrive anche il primato del mondo al coperto nei 1500 in 3:29.63 che toglie quasi un secondo al suo 3:30.60 siglato proprio a Liévin tre anni fa.

CRESCE BRUNI - C’è il personale indoor eguagliato per Roberta Bruni (Carabinieri) nell’asta. L’azzurra salta 4,65 alla prima prova, dopo aver ottenuto 4,55 alla terza, e incrementa lo stagionale di cinque centimetri pareggiando la misura dell’anno scorso. Poi sbaglia tre volte alla quota di 4,75 che gli avrebbe dato il record italiano (oltre il suo 4,73 all’aperto) ma può essere soddisfatta per una prestazione convincente, al quarto posto. Settima Elisa Molinarolo (Fiamme Oro) con un percorso privo di errori fino a 4,55 senza valicare 4,65, si impone la statunitense Katie Moon con la ‘world lead’ a 4,83. Finisce settimo negli 800 metri Catalin Tecuceanu (Fiamme Oro) con 1:45.82 a circa mezzo secondo dal crono di esordio (1:45.35 a Ostrava), viaggiando in coda al gruppo prima di cercare spazio all’esterno, ma davanti il belga Eliott Crestan (1:44.81) precede il campione mondiale indoor, lo statunitense Bryce Hoppel (1:44.98). Stesso piazzamento nei 1500 per Marta Zenoni (Luiss), settima con 4:06.40 al termine di una prova coraggiosa: la bergamasca, primatista italiana con il suo 4:03.59 del mese scorso, si porta in testa al gruppo delle inseguitrici prima di perdere qualche posizione nel finale. Vince l’etiope Diribe Welteji, migliore al mondo in questa stagione con 3:58.89.

GLI ALTRI AZZURRI - Nei 1500 ottavo Federico Riva (Fiamme Gialle) in 3:38.91 con una flessione nel tratto conclusivo, in una gara lanciata su ritmi veloci: Azeddine Habz con 3:32.29 sfiora il suo recente record francese (3:32.24 a New York) e Isaac Nader migliora quello portoghese in 3:32.59. In batteria nei 60 ostacoli quinta Giada Carmassi (Esercito) con 8.13 mancando il pass per la finale (sarebbe servito almeno 8.07) davanti a Elena Carraro (Fiamme Gialle), ottava in 8.35, e nell’altra eliminatoria settima Veronica Besana (Fiamme Gialle, 8.30). Nel triplo rinuncia Dariya Derkach (Aeronautica) per un fastidio al polpaccio. Si ferma poco oltre metà gara nella seconda serie degli 800 metri Simone Barontini (Fiamme Azzurre), al debutto stagionale sulla distanza dopo aver rinviato l’esordio di un paio di settimane a causa dell’influenza, mentre a prevalere è il marocchino Abdelati El Guesse con 1:45.36.

DIECI WORLD LEAD - In un meeting stellare, migliori prestazioni mondiali dell’anno anche nei 60 ostacoli di Grant Holloway (Usa) con 7.36 e della giamaicana Ackera Nugent in 7.75, nel triplo della cubana Leyanis Perez Hernandez (14,62) e sui 400 dell’olandese Lieke Klaver (50.76). Non decolla il campionissimo del lungo, il greco Miltiadis Tentoglou, battuto da Zhang Mingkun: 8,04 per entrambi ma il cinese viene premiato con il successo dalla seconda misura (8,03 contro 8,00). Mezzofondo di nuovo in primo piano con i 3000 del non ancora ventenne Niels Laros (Olanda) in 7:29.49, terzo europeo di sempre, e dell’etiope Biniam Mehary, al record mondiale under 20 con 7:29.99.

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