Larissa Iapichino 6,79 nel vento di Agropoli

18 Giugno 2023

La lunghista conquista il titolo ai Tricolori U23 (vento +2.8), mettendo a segno anche un 6,62 regolare. Successi per gli azzurri degli Europei a squadre Ricci (nei 200) e Fina (giavellotto)

Si prende la scena Larissa Iapichino nella seconda e conclusiva giornata dei Campionati italiani promesse ad Agropoli. L’azzurra salta 6,79 nel lungo all’ultimo turno, anche se con troppo vento a favore (+2.8), ma nella serie c’è anche un 6,62 regolare (+1.8) al secondo tentativo. Quando mancano ormai pochi giorni agli Europei a squadre del prossimo weekend a Chorzow, la fiorentina delle Fiamme Gialle dimostra ancora una volta la sua tempra agonistica. È la stessa misura con cui ha vinto al Golden Gala di Firenze, anche se in quel caso con una brezza di +0.7 nella norma, nella stagione all’aperto iniziata con il personale outdoor di 6,83 controvento. L’evento tricolore mette in luce i migliori prospetti della categoria, in vista dell’appuntamento internazionale con gli Europei under 23 di Espoo, in Finlandia, dal 13 al 16 luglio. Nei 200 metri si impone Marco Ricci (Nissolino Sport), a sua volta convocato con il gruppo della 4x100 agli imminenti European Games in Polonia, correndo in 20.68 ventoso (+3.7) e un altro prossimo azzurro come il giavellottista Michele Fina (Esercito) conquista il titolo con 72,08. Brilla nei 400 metri il ventenne Luca Sito (Cus Pro Patria Milano) sceso a 46.31. Nei 400 ostacoli è festa in famiglia per Alberto Montanari (La Fratellanza 1874 Modena) che domina in 50.42, con oltre un secondo di progresso, all’indomani della vittoria del gemello Enrico nel triplo. Sfiora gli otto metri nel lungo Kareem Mersal (Vv Management) che atterra a 7,94 con un vento di +2.8. Doppietta nel mezzofondo per Livia Caldarini (Studentesca Rieti Milardi), al successo anche nei 1500 in 4:25.90 dopo gli 800 della prima giornata.

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FOTOGALLERY (di Francesca Grana/FIDAL)


LUNGO - Sotto il sole di Agropoli, con il termometro intorno ai 30 gradi, c’è da prendere confidenza con il vento variabile: il primo salto di Larissa Iapichino è un nullo. Al secondo tentativo atterra a 6,62 regolare (+1.8), staccando con anticipo per evitare il rischio di un’altra bandierina rossa, e concede quasi tutti i venti centimetri dell’asse di battuta. L’azzurra trova una pedana migliore al terzo turno, senza però incrementare la misura con 6,58 ventoso (+2.7). Dopo il quarto a 6,35 (+3.2), torna sopra i sei metri e mezzo con 6,55 entro la norma (+1.5) prima dell’acuto finale. “Non è stata una gara facile, era molto caldo - commenta la ventenne fiorentina delle Fiamme Gialle - ma sono contenta dell’ultimo salto, di essere riuscita a rifarmi. Ho litigato un po’ con il vento, mi sono dovuta aggiustare nella rincorsa, comunque è venuta fuori una serie consistente ed è una prova di maturità che mi infonde sicurezza. Sempre bello gareggiare in questo contesto giovanile, condividere questi momenti con le mie coetanee, c’è una splendida atmosfera. Dopo gli Europei a squadre ho in programma due tappe di Diamond League, a Stoccolma e Montecarlo, con in mezzo gli Europei under 23”. Cinque volte sopra i sei metri Lucrezia Sartori (Ga Bassano) con il miglior salto a 6,29 (+3.3) ma anche un 6,17 (+1.4) nella serie, ben oltre il personale, mentre è terza Chiara Smeraldo (Cus Genova) a 6,09 (+2.8).

200 - Esulta nei 200 metri Marco Ricci (Nissolino Sport) in 20.68 con forte vento alle spalle (+3.7). Non è mai in discussione la vittoria dello sprinter pontino, che farà parte della squadra azzurra agli ormai imminenti European Games. Sul traguardo Jacopo Albertin (Assindustria Sport, 20.91) precede Edoardo Luraschi (Osa Saronno Libertas), terzo con 20.97. Al femminile si riscatta Laura Rami (Cus Bologna) con il titolo dei 200 in 23.94 (+1.9) dopo il secondo posto nei 400 del mattino. L’emiliana manca di un soffio il personale di 23.90 per avere la meglio nei confronti di Alessandra Iezzi (Bracco Atletica, 24.04) e Ginevra Ricci (Studentesca Rieti Milardi, 24.14).

400 - Protagonisti emergenti nei 400 metri, in due gare mozzafiato. Al maschile in quattro si giocano il titolo ma è irresistibile lo spunto finale di Luca Sito con un notevole 46.31. Continuano i miglioramenti per il ventenne milanese, già campione juniores nella scorsa stagione, che toglie oltre quattro decimi al proprio limite. È una doppietta del Cus Pro Patria Milano con il nuovo progresso di Francesco Domenico Rossi in 46.65 per il secondo posto ai danni del campione indoor Riccardo Meli (Fiamme Gialle), stavolta terzo con 46.71 a una settimana dal 46.51 dei Societari assoluti a Palermo. Finisce quarto invece Matteo Raimondi (Pro Sesto Atl. Cernusco) in 46.84 e c’è quindi profondità per il movimento azzurro. Anche tra le donne si concretizza una parziale sorpresa con il primo titolo italiano della ligure Ilaria Accame (Libertas Unicusano Livorno) alla sua prima discesa sotto i 53 secondi con 52.97 e il personale abbattuto di quasi mezzo secondo. La tricolore al coperto Laura Rami (Cus Bologna) è seconda in 53.29 davanti a Eleonora Foudraz (Atl. Sandro Calvesi), terza in rimonta con 53.83.

400HS - Festa in famiglia. All’indomani della vittoria del gemello Enrico nel triplo, è magnifica la prova sui 400 ostacoli di Alberto Montanari (La Fratellanza 1874 Modena) che divora l’ultimo rettilineo in piena spinta e chiude in 50.42, un crono di valore assoluto, con il personale demolito di oltre un secondo dal ravennate. Si migliorano anche Riccardo Berrino (Cus Genova), 51.40 per difendere la seconda posizione dopo aver agganciato l’ottava barriera, e Edoardo Pasquale (Atl. Firenze Marathon, 51.52). Esce di scena invece prima del via il campione in carica Michele Bertoldo (Atl. Vicentina), out per falsa partenza. Torna alla ribalta tra le donne Alessia Seramondi (Atl. Brescia 1950), padrona della gara in 58.36 al primo anno di categoria, dopo essere finalista mondiale U20 nella scorsa stagione in cui era scesa a 57.29. Alle sue spalle crescono Giorgia Marcomin (Osa Saronno Libertas, 59.58) e Sofia Faggion (Assindustria Sport, 59.68).

SALTI - Sfiora gli otto metri nel lungo Kareem Mersal (Vv Management) che atterra a 7,94 con un vento di +2.8 e perciò oltre la norma. Dopo aver raggiunto le finali Ncaa con 7,83 oltreoceano, si dimostra in forma il figlio d’arte del campione egiziano Hatem Mersal (8,31 in carriera). Troppa brezza a favore anche nel 7,63 (+4.0) conclusivo di Leonardo Pini (Cremona Sportiva Atl. Arvedi), autore anche di un 7,52 regolare (+1.8), e nel balzo a 7,51 (+2.4) di Jacopo Quarratesi (Atl. Livorno). Nell’alto 1,81 alla prima prova di Idea Pieroni (Carabinieri) e la toscana è l’unica a valicare la quota, con Asia Tavernini (Us Quercia) a 1,78 e il terzo posto di Rebecca Pavan (Assindustria Sport, 1,75).

MULTIPLE - Vittoria e record personale nell’eptathlon a quota 5594 per Marta Giaele Giovannini (Atl. Cascina) che aggiunge novanta punti dopo due anni al suo primato. Sfuma invece l’obiettivo dello standard per i prossimi Europei U23, mancato di appena sei lunghezze dalla toscana con questi parziali: 13.84 (+2.1) sui 100 ostacoli e 1,68 nell’alto, 12,45 nel peso e 25.42 (+1.5) sui 200 metri, poi 5,73 (+1.7) nel lungo e il personal best di 37,93 nel giavellotto, per chiudere gli 800 in 2:19.77. Cresce anche la ventenne Giulia Riccardi (Gs Trilacum, 5295), terza Anna Riccomagno (Atl. Fossano ’75) con 4829 punti. La due giorni del decathlon incorona Alessandro Arrius (Osa Saronno Libertas) che sbarca per la prima volta sopra i settemila punti con 7152 e si migliora in cinque prove su dieci: alto (1.95), 400 (49.22), 110hs (14.69/+0.5), disco (32,19) e asta (4,60) oltre ai 100 ventosi in 10.83 (+2.5). Al personale anche Yoro Menghi (La Fratellanza 1874 Modena), secondo con 6856, e Francesco Amici (Libertas Atl. Forlì, 6779) che guadagna la terza piazza all’ultima gara.

LANCI - Tre lanci sopra i 70 metri, con un picco di 72,08 al quarto turno per Michele Fina (Esercito) che indossa la maglia tricolore del giavellotto a pochi giorni dalla partenza per gli Europei a squadre di Chorzow, dove il friulano sarà in gara da matricola in Nazionale assoluta. Sul podio anche Kristian Lazzaretto (Atl. Vicentina, 68,28) e Paolo Puppo (Gs Avis Barletta, 66,46). All’ultimo turno Margherita Randazzo (Assindustria Sport) afferra il tricolore del giavellotto con 53,37 ed è un bis, dopo quello invernale vinto dalla trevigiana. Superata quindi la principale indiziata per il titolo, la leader stagionale Federica Botter (Atl. Brugnera Friulintagli) che si deve accontentare del secondo posto a 52,35 in attesa di volare in Polonia per gli Europei a squadre del prossimo weekend. Anche per la terza piazza è decisiva l’ultima prova con il 51,73 di Adele Toniutto (Team Treviso). Nel peso non esagera il calabrese Riccardo Ferrara (Carabinieri) con un lancio a 18,28 per aggiudicarsi il titolo davanti a Emmanuel Musumary (Cus Pro Patria Milano, 16,36) e Matteo Garofalo (Toscana Atletica Jolly, 15,49). Al femminile ancora a segno la campionessa indoor Sara Verteramo (Battaglio Cus Torino) con 15,18 affiancata sul podio da Anita Bartolini (Atl. Brescia 1950), seconda con 14,11, e da Benedetta Benedetti (Esercito, 13,95).

MEZZOFONDO - Vince ancora Livia Caldarini, tricolore nei 1500 dopo gli 800 della prima giornata, per completare la doppietta ad Agropoli come nel 2019 da allieva. La romana della Studentesca Rieti Milardi, già campionessa indoor quest’anno, si impone con 4:25.90 davanti a Melissa Fracassini (Atl. Arcs Cus Perugia, 4:27.37) e Aurora Bado (Freezone, 4:29.11). È il giorno di Matteo Guelfo (Fiamme Gialle) al maschile. Dopo un paio di anni difficili, il genovese delle Fiamme Gialle trova la gioia del titolo nei 1500 in 3:49.73 con una volata in rimonta su Giuseppe Gravante (Calcestruzzi Corradini Excelsior), mentre arriva dalla prima serie il terzo tempo con Giancarlo Roselli (Aden Exprivia Dai Optical Molfetta) vicino al colpaccio in 3:50.54. Ritorno al successo per Maddalena Pizzamano (Atl. Firenze Marathon): nel 2019 il titolo allieve ad Agropoli, stavolta quello promesse nei 3000 siepi per la toscana che si porta in testa prima dell’ultima riviera, toglie quasi venti secondi al personale con 10:22.28 e resiste al ritorno di Silvia Gradizzi (Cus Pro Patria Milano, 10:22.32). Per il terzo posto Agnese Carcano (Atl. Verona Pindemonte, 10:24.40) precede Ilaria Bruno (Atl. Brugnera Friulintagli, 10:27.45), al comando nella prima parte di gara, mentre la capolista stagionale Katja Pattis (Südtirol Team Club) è quinta in 10:42.48. Si lotta fino alla fine anche al maschile con una bella prova in 8:55.13 di Cesare Caiani (Atl. Brugnera Friulintagli), due anni fa bronzo europeo tra gli under 20, che risponde all’attacco di Carmelo Cannizzaro (Libertas Running Modica, 8:56.48) mentre c’è la Sicilia anche sul terzo gradino del podio con Zouhir Sahran (Milone Siracusa, 9:03.91).

4x400 - Gran finale della rassegna dedicato alle staffette 4x400 metri. Tra gli uomini svetta il Cus Pro Patria Milano (3:08.66) con i migliori due della gara individuale, il campione italiano Luca Sito in terza frazione e Francesco Domenico Rossi in prima, insieme a Giorgio Isacco e Andrea Panassidi per lasciarsi alle spalle Atletica Vicentina (3:12.90) e Atletica Riccardi Milano 1946 (3:20.59). Molto più combattuta la sfida femminile con il titolo per le “4centiste” della Fratellanza 1874 Modena: Irene Pini, Alessia Baldini, Alessandra Morandi e Lisa Martignani in 3:44.12 davanti a Bracco Atletica (3:44.58) e Atletica Brescia 1950 (3:44.89).

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