La Console si ferma: sarà mamma



Dopo qualche settimana di doverosa “scaramanzia”, ieri Rosalba Console e Daniele Caimmi hanno dato il felice annuncio: la maratoneta gialloverde, da anni ai vertici assoluti della specialità in Italia e già protagonista in numerose rassegne internazionali sui 42km, è in dolce attesa. Una maternità che ha reso ovviamente felicissimi i due atleti, intorno ai quali si sono strette affettuosamente tutte le Fiamme Gialle. “Siamo qui per festeggiare Daniele e Rosalba” – ha detto il Comandante del Centro Sportivo della Guardia di Finanza, il Generale Gianni Gola, nel corso di un incontro con la stampa, “e per garantire soprattutto alla futura mamma tutto il sostegno e la tranquillità possibile. L’aspettiamo, tornerà più forte di prima”. Rosalba Console sarà la terza mamma delle 51 atlete gialloverde tesserate nelle diverse specialità. Prima di lei Isolde Kostner, che si è ritirata dalle competizioni dopo le primissime settimane di gravidanza, e Marianna Longa, che invece dopo la maternità è tornata allo sci di fondo con risultati ancora più significativi di quelli ottenuti in precedenza. Un precedente di buon auspicio per la Console, che ovviamente non potrà partecipare ai prossimi mondiali di Osaka di fine agosto, ma che già si prenota per l’Olimpiade di Pechino del 2008. “Voglio prima di tutto scusarmi con quei giornalisti cui ho detto qualche piccola bugia sui reali motivi del mio forfait alle ultime gare, ma per ovvie ragioni volevo aspettare qualche settimana prima di parlare di maternità” - ha spiegato la maratoneta – “Comunque continuo a tenermi in attività, ed anche se il buon senso mi dice che non si possono fare adesso programmi per il mio futuro atletico, è chiaro che farò l’impossibile per staccare il biglietto per Pechino”. Nel frattempo, l’occasione della conferenza stampa è stata colta per formulare a Daniele - tra l’altro impegnato tra poco più di dieci giorni nella maratona di Torino, test fondamentale in vista dei Campionati del Mondo – e Rosalba gli auguri più affettuosi da parte non solo dei dirigenti, dei tecnici e degli atleti delle Fiamme Gialle, ma da tutto il mondo dell’atletica italiana. (Ufficio stampa Fiamme Gialle)


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