Milano: Furlani sul mondo, 2,16 nell’alto

19 Giugno 2022

Nella mattinata finale dei Tricolori Allievi, il saltatore vince anche l’alto (dopo il 7,87 di sabato nel lungo) con la migliore prestazione mondiale stagionale per un under 18. Kabangu 54.93 nei 400

di Nazareno Orlandi

In vetta al mondo nella sua fascia d’età. Il talento di Mattia Furlani incanta di nuovo i Campionati Italiani Allievi di Milano. Nella giornata conclusiva della rassegna U18, all’indomani del fenomenale 7,87 nel lungo, il diciassettenne azzurrino della Studentesca Milardi Rieti conquista anche il titolo italiano del salto in alto con la misura di 2,16, attualmente la migliore prestazione al mondo per un under 18 nel 2022. Furlani aggiunge un centimetro allo stagionale, alla prima prova, e poi dà l’assalto senza fortuna a 2,20 (tre errori). Con la misura saltata all’Arena Civica Gianni Brera in un’afosa mattinata milanese si assicura anche lo standard per i Mondiali della categoria superiore, la rassegna iridata under 20 in programma a Cali, in Colombia, dal 1° al 6 agosto. Ma soprattutto si presenterà con ottime chance agli Europei under 18 di Gerusalemme (4-7 luglio). Nel prossimo weekend, Furlani tornerà in pedana agli Assoluti di Rieti, nello stadio Guidobaldi che ospita i suoi allenamenti con papà Marcello e mamma Khaty Seck. Il day 3 di Milano offre altre prestazioni di buon livello come il 54.93 di Gloria Kabangu (Acsi Italia) nei 400 metri e il 13.70 (-1.3) di Celeste Polzonetti (Bracco Atletica) nei 100hs al rientro da un infortunio muscolare. Raddoppia Mifri Veso (Atl. Brugnera Friulintagli): titolo nel triplo con 12,68 (+1.1) dopo la vittoria di ieri nel lungo. 

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FOTOGALLERY (di Francesca Grana/FIDAL)

400 E 4x400 - Come profondità di prestazioni, il 400 femminile si distingue tra le migliori gare della rassegna: esprime tutta la propria potenza Gloria Kabangu (Acsi Italia), per la prima volta sotto i 55 secondi con il 54.93 che la spinge al decimo posto delle liste italiane alltime di categoria. La romana cresciuta con Giorgia Di Paola stacca due atlete del primo anno di categoria come Elisa Marcello (Atl. Valeria, 55.24 PB) e la tricolore indoor Valentina Vaccari (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter, 55.70) ma altre due quattrocentiste scendono sotto lo standard per gli Europei U18 di Gerusalemme: Clarissa Vianelli (Polisport. Novatletica Chieri, 55.73) e Francesca Grisenti (Cus Parma, 55.81). Apertissima la gara maschile: nel rettilineo finale si presentano in tre praticamente sulla stessa linea, la spunta però Luca Marsicovetere (Libertas Atl. Forlì) con 49.63. Il forlivese allenato dall’ex decatleta azzurro Alberto Donati ha la meglio su Tommaso Iorio (Atl. Futura Roma, 49.69) e Davide Gariglio (Battaglio Cus Torino, 49.81). Kabangu gioisce anche con la staffetta 4x400 dell’Acsi Italia Atletica, insieme a Veronica Lombardi, Alice Calvaruso e Ilary Di Gennaro (3:48.60), meglio di Bracco Atletica (3:52.52) e Trevisatletica (3:53.36). Vittoria romana anche al maschile per la 4x400 dell’Atletica Futura: Andrea Ferrara, Luca Bernardini, Alessandro De Murtas e Tommaso Iorio (3:26.45) battono Studentesca Rieti Milardi (3:26.74) e Battaglio Cus Torino (3:26.78).

MEZZOFONDO - A sostenerla in tribuna c’era anche suo fratello maggiore Francesco Pernici, neo-primatista italiano U20 degli 800 metri. Sulla stessa distanza, tra le allieve, è poderosa la rimonta finale di Samira Manai (FreeZone) che con 2:12.72 beffa Virginia Bancolini (Sef Stamura Ancona, 2:13.21) dopo i primi seicento metri più tattici. Alle spalle della mezzofondista della Val Camonica allenata da Dalmazio Bersini, e della marchigiana tricolore indoor, chiude Lorenza De Noni (Atl. Silca Conegliano, 2:14.70). Al maschile, negli 800, nessun problema per Davide De Rosa (Esercito Sport&Giovani) che si conferma dopo il titolo al coperto: 1:52.95 per il romano seguito da coach Emilio De Bonis, in fuga negli ultimi duecento metri. Sprintano per le altre posizioni di prestigio Otmane Salihi (Cus Pro Patria Milano, 1:55.11) e Luca Bernardini (Atl. Futura Roma, 1:55.48). Nei 1500 Manuel Zanini (Atl. Gavirate) accende la miccia al suono della campana, avviando il lungo testa a testa con Nicola Baiocchi (Atl. Livorno). Chi ha più benzina nel finale è il varesino allenato da Silvano Danzi (4:00.22), mentre il livornese tricolore indoor perde terreno (finirà quarto, 4:03.24), recuperato da Latena Cervone (Uisp Atletica Siena, 4:01.91) e da Jacopo Risi (Osa Saronno, 4:02.65) per completare un tris da “medaglie” interamente del 2006, primo anno di categoria. Al femminile scappa via in progressione nell’ultimo giro la romana Ginevra Di Mugno (Acsi Italia) per la seconda gioia del giorno regalata alla sua coach Giorgia Di Paola (4:32.16). Stesso tempo per la seconda e la terza classificata (4:35.75), Anna Galli (Cus Parma) e Chiara Pedol (Atl. Dolomiti Belluno). 

OSTACOLI - Il ritorno di Celeste Polzonetti (Bracco Atletica). La brianzola di Desio, fermata da un infortunio muscolare all’inizio della stagione indoor, torna in grande stile e ribadisce la supremazia nei 100hs: 13.70 con vento contrario (-1.3) per l’atleta che si allena con Aldo Maggi, dopo il 13.73 (+0.1) della batteria. È seconda la velocista-ostacolista Sofia Pizzato (Valsugana Trentino) con 13.79, terza Martina Agostini (Assindustria Sport) con 14.03. Al maschile, brucia tutti il figlio d’arte Giovanni Zuccon (Trevisatletica), per la gioia del papà-coach Rolando e della mamma ex azzurra degli ostacoli Mary Massarin: 14.12 (-0.8). Prevale su Andrea Da Dalt (Atl. Gorizia, 14.15) e Giacomo Catalano (Amatori Cisternino Ecolservizi, 14.20). 

SALTI - Nell’alto, ecco la progressione di Mattia Furlani (Studentesca Milardi Rieti): 1,95, 2,00, 2,04, 2,08, poi 2,12 alla seconda, 2,16 alla prima e tre ‘x’ al 2,20 che sarebbe stato il primato personale, a un centimetro dalla MPI di Roberto Cerri datata 1978 (2,21). Resiste, invece, e chissà per quanto, il suo 2,17 dello scorso settembre a Brescia. Due metri e seconda piazza per Filippo Rodeghiero (Assindustria Sport), terzo con 1,95 Gabriele Avagnina (Foce Sanremo). Va ad un saltatore del Lazio anche il titolo del triplo maschile: l’uomo del giorno è Niccolò Cannavale (Formia Poligolfo) che plana a 15,38 agevolato da un vento alle spalle di +3.0. L’atleta allenato da Dimitri Chinappi precede Leandro D’Amore (Fiamme Gialle Simoni) che manda a referto 14,48 (+1.7) e Mattia De Angelis (Asa Ascoli Piceno) capace di 14,41 ventoso (+3.5). Doppietta per Mifri Veso (Atl. Brugnera Friulintagli): dopo il lungo di ieri, la pordenonese seguita da Matteo Chiaradia si ripete nel triplo con 12,68 (+1.1) battendo Erika Saraceni (Bracco Atletica, 12,42/+2.5) e Chiara Dal Maso (Atl. Schio, 12,06/+0.2). Nell’asta, un salto a 3,60 consegna il tricolore a Elena Pezzali (Interflumina È più pomì): la saltatrice di Rivarolo Mantovano, forgiata da Marco Falchetti, sale cinque centimetri più su di Asia Tognoli (La Fratellanza 1874 Modena, 3,55 PB) e dieci in più di Giulia Busatta (Fiamme Oro, 3,50 PB eguagliato).

LANCI - Nel disco, il campione italiano Leonardo Selmani (Cus Pro Patria Milano) allunga di 99 centimetri il primato personale con 54,38 e mette in fila tre lanciatori dell’Atletica Vicentina: Pietro Dal Soglio (53,66 PB), il tricolore del decathlon Nicola Testa (49,91 PB) e Andrea Crestani (48,37). Nato in Italia da genitori albanesi, il milanese di Vanzaghello allenato da Enrico Piantanida festeggia il titolo nell’attesa di ottenere la cittadinanza italiana e indossare la maglia azzurra, che purtroppo non potrà vestire agli EuroU18 di Gerusalemme. Il disco se lo aggiudica Martina Lukaszek (Foggia Atl.): la lanciatrice allenata da Ivano Del Grosso fattura 39,86 all’ultimo turno e prevale su Sofia Tralli (Cus Pavia, 39,48) e su Annalisa Micco (Atl. Malignani Libertas, 38,87).

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