L’Italia più bella: 6 ori, vinto il medagliere!

10 Agosto 2025

Europei U20 da sogno a Tampere con una giornata finale mai vista prima: 8 medaglie in poco più di due ore, trionfano 4x100, Crotti e Togni, bronzi De Noni, Succo, Nalesso e le due 4x400

di Luca Cassai e Nazareno Orlandi

Meravigliosa Italia agli Europei under 20 a Tampere, in Finlandia, dove per la prima volta si festeggia il primo posto nel medagliere con 6 ori, 3 argenti e 5 bronzi. Un fantastico trionfo di squadra, senza precedenti nelle 28 edizioni della rassegna, con il record di successi azzurri: il massimo era finora di 5 vittorie e 11 piazzamenti sul podio nel 2019 a Boras, in Svezia. L’Italia con un totale di 14 medaglie precede la Gran Bretagna (5-7-1) e la Spagna (5-3-6) mentre nella ‘placing table’ è quarta con 128 punti e 24 finalisti dietro a Germania (147,5), Gran Bretagna (141,5) e Spagna (139). Nelle ultime stagioni l’Italia dell’atletica era già riuscita a conquistare il primo posto nel medagliere agli Europei assoluti (Roma 2024), under 23 (Tallinn 2021) e under 18 (Banska Bystrica 2024). È sensazionale l’ultimo pomeriggio di gare con una serie entusiasmante di otto medaglie in poco più di due ore.

La staffetta 4x100 delle azzurre vola all’oro con lo straordinario crono di 43.72 per Alice Pagliarini, Elisa Valensin, Margherita Castellani e Kelly Doualla, la campionessa europea dei 100 che vince il suo secondo titolo in questa rassegna con una formidabile ultima frazione davanti a Gran Bretagna (43.98) e Polonia (44.07). È il primo successo della storia nella specialità per l’Italia con il record nazionale di categoria (demolito il 44.40 di Aurora Berton, Moillet Kouakou, Alessia Carpinteri e Vittoria Fontana nel 2018 a Jesolo) e il quarto tempo continentale U20 di sempre, all’indomani della sofferta qualificazione ottenuta in batteria (con Elisa Calzolari in squadra e dopo squalifica della Germania). Clamorosa affermazione nel triplo per Francesco Crotti che atterra al record personale di 15,93 (+1.3) con il secondo salto, migliorandosi di sette centimetri: il cremonese classe 2007, già argento europeo U18 nella scorsa stagione, vince 32 anni dopo Paolo Camossi. Battuti il turco Emre Colak (15,75/+1.3) e il bulgaro Zinga Barbosa Firmino (15,71/+0.3), quinto l’altro azzurro Aldo Rocchi (15,68/+1.7) e squalificato per scarpe irregolari il francese Emmanuel Idinna (15,85/+1.6) che si era piazzato secondo: l’Italia fa doppietta nel triplo a due giorni dall’oro di Erika Saraceni al femminile. Due ori in appena 12 minuti, ma poi c’è anche lo strepitoso successo di Matteo Togni nei 110 ostacoli in 13.27 (+0.6) con il record italiano under 20 (tolto a Lorenzo Perini, 13.30 a Rieti nel 2013): primo storico oro di un azzurro in questa gara, al termine di una progressione irresistibile del bergamasco tra le barriere superando il bulgaro Hristiyan Kasabov (13.31) e il ceco Matyas Zach (13.33).

Dai lanci arriva il bronzo nel peso di Anita Nalesso con il personale all’aperto di 15,62 alla prima prova. La diciottenne veneta si trova in testa per due turni e poi al secondo posto provvisorio fino all’ultimo tentativo dell’ucraina Anhelina Shepel che la scavalca per la seconda miglior misura (15,30 contro 14,72), oro alla greca Maria Rafailidou con 16,16. L’unica pesista azzurra sul podio agli Europei U20 era stata Assunta Legnante, bronzo nel 1997. Esulta per il bronzo negli 800 metri l’altra trevigiana Lorenza De Noni, terza con grinta in 2:01.86 sorpassando nel finale una delle principali favorite, la spagnola Marta Mitjans che è quarta in 2:01.90, con il titolo per la tedesca Jana Marie Becker (2:01.67) seguita dalla slovena Ziva Remic (2:01.76). A soli sedici anni è di bronzo Alessia Succo nei 100 ostacoli, con una dimostrazione di carattere e di talento in 13.32 (-1.5) contro atlete più grandi anche di tre anni: oro alla svizzera Jil Sanchez (13.24), argento alla francese Melissa Benfatah (13.29) e quella dell’allieva torinese è la prima medaglia azzurra di sempre su questa distanza alla rassegna continentale giovanile. Si chiude con i due splendidi bronzi delle staffette 4x400 metri a cominciare da Francesca Meletto, Laura Frattaroli, Alice Caglio e Giulia Macchi in 3:34.65 dopo aver lottato anche per il titolo, dietro a Francia (3:33.56) e Germania (3:34.35). Tra gli uomini Destiny Omodia, Daniele Salemi, Diego Mancini e Simone Giliberto si prendono il terzo posto con 3:07.39 in rimonta sulla Germania (quarta con 3:07.66) nella gara vinta dalla Repubblica Ceca (3:05.79) sulla Spagna (3:06.83). Si ferma invece al primo cambio la 4x100 maschile con Luca Corradin, Francesco Pagliarini, Diego Nappi e Daniele Orlando, nei 1500 metri undicesimo Marco Coppola in 3:53.35.

Alice Pagliarini (Fiamme Gialle, marchigiana allenata dal papà Andrea Pagliarini): “È stata una grandissima emozione, partire dai blocchi mi piace tantissimo quindi sono contenta di aver potuto correre la prima frazione, vincere insieme a loro è stato meraviglioso, la conclusione perfetta per questo campionato, oro e record italiano”. Elisa Valensin (milanese delle Fiamme Oro, allenata da Fausto Frigerio): “Sono molto contenta, avevo proprio bisogno un cento metri a cannone, sapendo oltretutto di farlo insieme a queste fantastiche ragazze. È quello che mi serviva dopo i 200 di ieri”. Margherita Castellani (Arcs Cus Perugia, allenata da Rudy Gandola): “Questo gruppo dà una carica in più, sempre, a prescindere. La mia frazione mi è piaciuta molto, ma avessi fatto la prima, la seconda, l’ultima, sarebbe stato uguale”. Kelly Doualla (Cus Pro Patria Milano, allenata da Walter Monti): “Questo oro ha un gusto diverso, è molto più bello vincere insieme a loro che farlo da sola. Sì, è meglio del mio titolo dei 100. Molta più adrenalina e molta più carica. Loro tre hanno fatto frazioni potentissime e sapevo che avremmo vinto, ero sicura che l’avremmo vinta”.

Francesco Crotti (Cus Pro Patria Milano): “Pomeriggio pazzesco, una gara emozionante, non me lo sarei mai aspettato all’inizio della stagione, è il coronamento di tutta la fatica che ho fatto. Volevo quei sedici metri ma sarà per un’altra volta. Il tifo dei compagni sugli spalti mi ha caricato tantissimo. È bellissimo.

Lo dedico alla mia famiglia e al mio allenatore Paolo Brambilla”.

Matteo Togni (Fiamme Oro): “Entusiasta, non vedevo l’ora di riuscire a correre questo record italiano, lo sentivo nelle gambe ormai, anche se non è stato un anno facile, ho saltato le indoor, ho avuto tanti infortuni, ma quello che valgo si è visto qui a Tampere. Non riesco a crederci, a dicembre ero infortunato alla schiena, un problema che mi sono trascinato per mesi e tuttora sento strascichi ma sono riuscito a correre. Mi ha ispirato Diego Nappi con la gara di ieri, mi ha dato una forza enorme, mi ha emozionato e non potevo non vincere. Lo devo a lui, alla mia famiglia e al mio coach Mattia Folli”.

Anita Nalesso (Trevisatletica): “Non so dire se me l’aspettavo, perché avevo il secondo risultato di accredito. Ma l’ho sognato, l’ho voluto e ho preso il podio che volevo. Sono riuscita a piazzare subito il primo lancio, inconsciamente sapevo che era una misura da medaglia, quindi è stato difficile gestire la gara ma ho tenuto duro. La dedica è per la mia famiglia e il mio allenatore Simone Broccolo che mi segue sempre. Ho i brividi, ce l’ho fatta”.

Lorenza De Noni (Atl. Silca Conegliano): “Sono contentissima di aver vinto una medaglia, in una giornata come questa. Sapevo che dovevo dare tutto dall’inizio alla fine, che sarebbe stata una gara molto tirata, ho corso al massimo e ne valeva la pena. L’abbraccio con gli altri azzurri dopo l’arrivo è anche per ringraziare tutti, è un lavoro di squadra, non è solo mio. Dietro questa medaglia c’è tanta fatica ma anche tanto divertimento, tanta passione per quello che faccio”, racconta la mezzofondista allenata da Massimo Furcas.

Alessia Succo (Atl. Settimese): “Una bellissima emozione, non mi aspettavo di salire sul podio perché arrivavo qui da quarta e volevo rappresentare al meglio la mia Nazione”. “Qualche problema in batteria, ho saputo controllarli di più in semifinale - prosegue la torinese allenata da Gianni Mattiazzi e Pierluigi Crisai - e poi in finale ho dato tutto quello che avevo. Vedevo le altre ragazze accanto a me, ho detto ‘devo spingere’ e ora sono davvero felice. Il primo pensiero dopo il traguardo? ‘Oddio cosa ho fatto!’ Siamo una squadra fortissima, grandissimi tutti”.

Francesca Meletto (Atl. Brescia 1950, comasca allenata da Marco Marinetti): “Un’emozione bellissima, raggiungere questo risultato è fantastico, alla mia prima gara internazionale importante”. Laura Frattaroli (Tespiense Quartu, allenata da Massimo Fanni): “Anche questo è stato l’anno delle staffette per me, con due vittorie all’Eyof dopo l’oro della scorsa stagione agli Europei U18. Quando prendo il testimone, è tutta un’altra gara e la stanchezza quasi non si sente”. Alice Caglio (comasca della Vis Nova Giussano, allenata da Alessandro Simonelli): “È un gruppo davvero spettacolare, sono arrivata qui per divertirmi e con queste ragazze mi sono divertita veramente tantissimo, in pista e fuori”. Giulia Macchi (varesina della Bracco Atletica, allenata da Daniele Carminati): “Sono super soddisfatta di questa staffetta, soprattutto dopo la gara individuale che non è andata come speravo, e ringrazio tutte le compagne di squadra perché il sogno è diventato realtà”.

Destiny Omodia (Sef Stamura Ancona, allenato da Stefano Luconi): “Ero al quarto 400 in quattro giorni, come Diego Mancini, ma ognuno di noi ha dato tutto ed è stata veramente una gran bella gara”. Daniele Salemi (Siracusatletica, allenato da Pasquale Aparo): “Ci sentivamo un po’ in dovere di fare qualcosa, in questo stadio dove sette anni fa l’Italia ha vinto l’oro mondiale under 20. Tutti abbiamo dato il massimo in questa Nazionale che probabilmente è la più forte di sempre”. Diego Mancini (romano della Studentesca Rieti Milardi, allenato da Carlo Regalzi): “Grandissima soddisfazione, dopo le vittorie all’Eyof non ero sicuro di essere convocato e indossare la maglia azzurra agli Europei U20 è tanta roba. È qualcosa di bellissimo poter aiutare questa squadra”. Simone Giliberto (siracusano delle Fiamme Gialle, allenato da Pasquale Aparo): “Per me non è stata una stagione semplice, con uno stop di quasi due mesi, e non pensavo di arrivare fin qui. La forza l’ho trovata in tutte le persone che credono in noi, ma soprattutto per dimenticare la 4x400 che nella scorsa edizione arrivò quarta e la dedica è anche per i miei compagni di squadra di due anni fa”.

Campionati Europei under 20 - Tampere 2025 - Medaglie e piazzamenti
Oro (6): Diego Nappi (200); Matteo Togni (110 ostacoli); Francesco Crotti (triplo); Kelly Doualla (100); Erika Saraceni (triplo); Alice Pagliarini, Elisa Valensin, Margherita Castellani, Kelly Doualla (4x100, in batteria anche Elisa Calzolari)
Argento (3): Daniele Inzoli (lungo); Giuseppe Disabato (marcia 10.000); Serena Di Fabio (marcia 10.000)
Bronzo (5): Destiny Omodia, Daniele Salemi, Diego Mancini, Simone Giliberto (4x400); Lorenza De Noni (800); Alessia Succo (100 ostacoli); Anita Nalesso (peso); Francesca Meletto, Laura Frattaroli, Alice Caglio, Giulia Macchi (4x400)
Quarto posto (1): Alice Pagliarini (100)
Quinto posto (3): Umed Caraccio (800); Tommaso Ardizzone (400 ostacoli); Aldo Rocchi (triplo)
Sesto posto (2): Alessio Coppola (marcia 10.000); Viola Canovi (200)
Settimo posto (2): Omar Moretti (marcia 10.000); Licia Ferrari (5000)
Ottavo posto (2): Daniele Orlando (100); Elisa Marini (marcia 10.000)


Francesco Crotti (foto Grana/FIDAL)


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