Kinder+Sport Cup, tre cadette quasi da primato



A Jesolo (VE) la seconda giornata della Kinder+Sport Cup - Campionati Italiani Cadetti 2011 è un tour-de-force che non conosce soluzioni di continuità. Ma ne escono prestazioni di alto livello e tanti dei nuovi campioni sono al primo anno di categoria, soprattutto nel settore femminile. Due delle nuove maglie tricolori vanno proprio sulle spalle di debuttanti nella categoria che sono già arrivate in questa stagione alla MPN nelle rispettive specialità: e qui si confermano su livelli d'eccellenza. Come Nicole Reina, arrivata a Novate Milanese per adozione dall'Ucraina a 5 anni, che fa dei 2000 metri un'esibizione solitaria in 6'14"99 (a circa 2" e mezzo dal suo limite italiano), mentre la tarantina di Grottaglie Noemi Stella marcia per circa metà gara ai suoi migliori ritmi e poi chiude i 3000m di marcia in 14'00"49, a circa 9" dal primato di categoria. E la pugliese Francesca Semeraro chiude la giornata con un grande personale a 3.50 (aveva 3.35), 2^ di sempre: e prova perfino a migliorare il limite italiano in mano ad Amalia Cinini (3.55 nel 2003) fallendo quota 3.56 anche per la comprensibile stanchezza accumulata in una gara dallo svolgimento lunghissimo. Anche la sprinter più forte d'Italia, Julia Calliari, è della classe '97, bolzanina di Settequerce già campionessa italiana studentesca a Roma. Al primo anno da cadette, entrano nel top-10 di sempre sia la martellista Lucia Prinetti Anzalapaya (51.93 per la vercellese di papà zairese) si al triestina Miriam Martini (44"33 sui 300hs, 4^ di sempre nelle liste di categoria). Nei 2000 maschili conferma il suo titolo di Cles 2010 e la sua seconda posizione all time (alle spalle del compianto Mimmo Caliandro) il trentino di origini etiopiche Yemaneberhan Crippa (5'34"15 tutto da solo), mentre la gradita novità dei 300hs è un palermitano dalla bella struttura e la buona tecnica come Giuseppe Biondo (con 38"83 diventa il 3° cadetto di sempre).

LA CRONACA DELLA SECONDA GIORNATA [LE FOTO/Photos]

100hs M (pentathlon): Temperature sempre invernali, ma almeno il vento concede una tregua. I favoriti per il titolo sono nella prima serie e il trevigiano Giacomo Zuccon conferma le sue doti di ostacolista (d'altronde è figlio dell'ex ostacolista azzurra Mary Massarin: qui fa 13"83, con vento -1.3: pari a 908 punti), davanti al toscano Stefano Mistretta (13"85, 904 punti), mentre il freschissimo primatista italiano Simone Fassina inizia le sue fatiche limando qualcosa alla sua prestazione d'apertura nella gara-record di Busto Arsizio (14"09 per 868 punti, contro il 14"22 dei Regionali).

100hs M (batterie): In sede di riepilogo ci si rende conto che hanno fatto meglio i ragazzi delle prove multiple. Anche perché il ragazzo col miglior accredito, il lombardo Guglielmo Tadini, finisce per "addormentarsi" sui blocchi della seconda batteria e riesce a salvare una corsia in finale solo con il ripescaggio. Solo due scendono sotto i 14", il reatino Leonardo Bizzoni (13"91, -0.2) e il marchigiano Andrea Pacitto (13"97).

Peso F (finale): Il Lazio continua ad essere protagonista dopo i due titoli conquistati ieri: stavolta tocca a Claudia Bertoletti, romana di Montesacro, che si migliora due volte e domina la finale con 13.59. E' figòlia di Claudio, già martellista della Forestale, che è anche il suo tecnico: e si presenta sul podio con al collo una sciarpa giallorossa che tradisce la sua fede calcistica. In classifica seguono un po' di visi esotici: 2^ e 4^ sono due ragazze provenienti dal Camerun (entrambe da Douala), Nadia Maffo (ora a Mereto di Tomba, in Friuli) e Danielle Madam (di stanza in Lombardia), mentre il bronzo va alla dominicana residente in veneto Yohelis Jimemez Luna.

Disco M (finale): La miglior gara della stagione, visto che i primi cinque arrivano tutti al personale. Il nuovo campione è un bergamasco di Vertova, Giulio Anesa, che si allena su una pedana di fortuna nel campetto del suo paese. In pratica una semplice circonferenza di cemento. Si diletta di pesca (trote) tra i boschi e i torrenti nei dintorni del suo paese. L'argento va ad una novità assoluta, perché il fiorentino Marco Primaveri fino a otto mesi fa faceva il portiere nell'Affrico Calcio: una bella struttura (1.94 per 95kg) che aveva attirato l'attenzione dei tecnici toscani, che lo hanno "corteggiato" per due anni fino a convincerlo a transitare dalla palla rotonda al disco. Il campano Antonio Basile, 5° classificato, è il fratello minore di Maria Antonietta, campionessa cadette nel 2009 e 2010 e quest'anno azzurra ai Mondiali allievi di Lille.

80hs F (batterie): Come sulle barriere alte dei ragazzi anche qui la favorita, Daisy Osakue, rischia parecchio incocciando quasi tutti gli ostacoli sul rettilineo. E così la migliore del lotto è la nuorese della Delogu Giulia Mannu (12"36, vento -0.5).

80m M (batterie): Lo spoletino Filippo Pecchioli è reduce da un problema muscolare e quindi non è al meglio: per di più si lascia sorprendere in partenza dalla rapidità del brevilineo Francesco Tarussio, ragazzino brasiliano adottato a due mesi da una famiglia vicentina e poi portato all'atletica da Sergio Cestonaro. Tarussio (9"32 in batteria), che è alto solo 1.62 per una cinquantina di chili, è un folletto in pista e sui campi della palla ovale, mediano di mischia nelle giovanili del Rugby Vicenza. Meglio di Pecchioli (9"38) fa anche il romano di Casal Palocco Gabriele Gargano (9"34), vincitore della terza batteria: da un anno frequenta i centri giovanili della Simoni alla Caserma Italia di Ostia sotto la guida dell'ex 400ista delle Fiamme Gialle Luca Menicocci.

Alto M (pentathlon): Simone Fassina migliora anche in questa specialità e sale fino a 1.93, miglior prestazione stagionale della categoria (finora in mano al toscano Filippo Lari con 1.91). Si difende Giacomo Zuccon, che agguanta l'1.84 al 3° tentativo.

80m F (batterie): Julia Calliari ha già in bacheca il titolo nazionale studentesco e ci tiene a dominatre il campo qui al "Picchi" come fece alla Farnesina in maggio: il suo 10"27 (-0.4) è di gran lunga il miglior "crono" del turno. Magari le altre si nascondono, fatto sta che la capolista stagionale Chiara Rollini (9"95 nell'incontro interregionale di Campi Bisenzio, senza anemometro e forse con un po' di vento a favore) si limita a vincere la sua batteria in 10"47.

Giavellotto M (pentathlon): Rialza la testa anche il toscano Stefano Mistretta, leader della prova con 45.69 2519 punti totali dopo tre gare): ma Fassina conserva la testa della classifica provvisoria (2661) grazie ad un lancio da 45.39. Sul podio virtuale (2406 punti) anche Zuccon, 36.90 di parziale.

Triplo F (finale): La leader stagionale Benedetta Cuneo mette il punto esclamativo alla sua stagione raggiungendo il limite dei 12.00 esatti. E' un'aretina che ha iniziato con l'alto studentesco e poi con il lungo: sotto la guida di Paolo Tenti cerca di mettere a posto l'inevitabile gap tecnico riferito ad un gesto non proprio naturale per un'atleta con poco più di un anno di militanza. La siua compagna di allenamento abituale è Anna Visibelli, azzurra ai recenti Campionati Europei juniores di Tallinn.

Martello F (finale): Rischia molto Lucia Prinetti Anzalapaya, capolista stagionale, che mette sul suo conto due nulli prima di liberarsi al terzo turno con un 46.24 già suscettibile di risolvere la gara a suo favore. Poi, senza pressione, spara un 51.93 che rappresenta il suo nuovo personale e la porta diretta nella top-10 di sempre della categoria. Non male per una ragazza al primo anno cadette che compirà 14 anni solo il prossimo 2 novembre: e comunque mostra già una struttura di livello superiore. Un po' come la corregionale Francesca Massobrio, della quale sta ripercorrendo le tracce: solo che Lucia non è astigiana ma vercellese di Olcenengo, allenata dai fratelli Reggiani. Il doppio cognome deriva dal papà, di origine zairese (Anzalapaya), ma adottato all'età di due mesi (Prinetti). Tra le piazzate, se la veneta Anna Simonetto rende euforica la tribuna di Jesolo, il bronzo di Aurora Cuzzocrea premia una famiglia calabrese tutta votata ai lanci (una sorella, Caterina, già finalista oggi nel peso e un fratello maggiore - Domenico - discobolo attualmente militante nella categoria allievi e 8° ai Tricolori di Rieti la scorsa settimana).

80hs F (pentathlon): E' vero che sul "Picchi" è uscita anche una bella lama di sole dopo l'atmosfera gelida della mattinata, ma le specialiste dei musltipli fanno meglio delle ostacoliste come già avvenuto tra i cadetti. Nettamente meglio il 12"12 della 1^ serie da parte della favorita lombarda Giulia Sportoletti, rispetto a quanto segnato nelle batterie della gara singola.

80hs F (finale): Completamente trasformata rispetto all'incerta batteria mattutina, Daisy Osakue mette le cose a posto e ristabilisce la sua leadership, sia pure non riuscendo a scendere sotto i 12" (12"03 con vento contrario -1.0). Con misure come 1.80 per 68kg la ragazza nata a Torino da genitori nigeriani (entrambi con un passato sportivo: papà nel judo e mamma nella pallamano) è decisamente un "crack" per la categoria. Ancora non si sa decidere tra peso e ostacoli, anche se - optando per le barriere - dovrà necessariamente mettere a posto la tecnica.

100hs M (finale): Guglielmo Tadini rimette le cose a posto dopo l'incerta batteria, ma questo non basta per conquistare il titolo. E così il nuovo campione è Leonardo Bizzoni, un reatino che - caso più unico che raro - non è stato reclutato con le leve studentesche da Andrea Milardi, ma ha deciso per sua iniziativa di presentarsi al Campo Scuola per fare atletica, dopo aver praticato il basket. Altra novità, il portacolori della Cariri si ispira a Liu Xiang e non al campione di casa Andrew Howe: tuttavia, come l'azzurro, si diletta almeno a suonare la batteria.

Lungo F (finale): Contenuti tecnici non eccelsi, ma sicuramente la tensione agonistica non è mancata. Tanti avvicendamenti sul podio, in una finale condotta sul filo dei centimetri. Alla fine la più delusa è Francesca Bianco, che non riesce a confermare il titolo dello scorso anno a Cles. Mentre la sorpresa (relativa) è quella di una semi-debuttante come Sarah Selleroli, romana di Anzio che si allena a Nettuno sotto la guida dell'ex lunghista russo Vladimir Kalmykov: il quale è poi il papà di Valentina Kalmykova, qui tra le pretendenti al podio degli 80 metri dopo essere stata nel 2010 la migliore lunghista della categoria "ragazze".

Marcia 3000m F (finale): Stavolta la scuola Don Milani non può fallire l'obiettivo: tale è la superiorità della pluriprimatista italiana Noemi Stella. Tuttavia la ragazza, tarantina di Grottaglie, non è arrivata in prima battuta alla corte di Tommaso Gentile: prima era una validissima specialista del mezzofondo proprio all'Atletica Grottaglie, club di casa. Solo dopo aver vinto una gara di marcia a Matera sui 2000 metri ragazze, Noemi ha chiesto al tecnico di Mottola di seguirla nel tacco e punta. Una decisione che ha trovato riscontro negli straordinari risultati ottenuti quest'anno, sulla scia di illustri apripista come Antonella Palmisano e Anna Clemente. Dopo la neo-campionessa (passaggi da 4'39"71 e 9'26"95) migliorano in tante e riesce ad emergere la campionessa studentesca Giorgia Menis.

Asta M (finale): Il successo di Gabriele Spatafora a 3,90 è una mezza sorpresa, anche se il portacolori del Cus Torino vantava in partenza un discreto 3.80.

80m M (finale): Il vento ci mette del suo e così il brasiliano di Vicenza Francesco Tarussio paga dazio con la sua struttura leggerissima. Più provvisto Gabriele Gargano, che si conferma dopo l'ottima impressione destata in batteria.

80m F (finale): Una conferma degli Studenteschi di Roma, ma questa maglia tricolore ha tutt'altro sapore per Julia Calliari, bolzanina di Settequerce allenata da Hans Pircher. La leader stagionale Chiara Rollini viene insidiata anche da un'altra ragazza al primo anno di categoria (come la vincitrice), Valentina Kalmykova. La nettunese è compagna di allenamento della vincitrice del lungo Sarah Selleroli nella società nata sul litorale romano per iniziativa del papà Vladimir Kalmykov.

300hs M (finale): Nuovi personali per i primi quattro, ma è chiaro che il 38"83 di Giuseppe Biondo (3° di sempre in Italia) ruba lo sguardo. Ci prova per 2/3 di gara il romano Manuel De Iacovo (fratello minore di Maria Carmen, altra ostacolista di buon livello), ma il rettilineo del nuovo campione - palermitano allenato da Giuseppe Polizzi - è irresistibile.

300hs F (finale): Una gran gara, nella quale la triestina Miriam Martini conferma il suo talento - ancora inesplorato - e risale le classifiche all-time fino al 4° posto. Ayomide Folorunso, solo "Ayo" per le amiche coglie un grande risultato (44"95 nella top-10 al limite dei 15 anni) alle spalle della neo-campionessa: vive a Fidenza con la mamma, ma i genitori sono entrambi nigeriani ed il papà - geologo per il governo nigeriano - è spesso in Patria per lavoro.

300m F (finale): Una costante di questa rassegna sono i successi degli atleti al primo anno cadetti: riesce a farcela anche Anna Schena, ragazza di San Zeno di Montagna allenata a Bussolengo dall'ex saltatore veronese Diego Appoloni. Tra le battute nomi illustri, come quelli di Chiara Plazio e Denise Rega.

300m M (finale): Finale agonisticamente molto valida: il confronto tra i più accreditati è apertissimo e solo la grinta di Marco Ribotta riesce ad avere la meglio sul tentativo di ritorno di Simone Serafini. Il vincitore si allena con Roberto Rastello a Biella, mentre Serafini è di scuola frascatana, seguito dal mitico "professore" Sandro Di Paola: il quale, ovviamente, lo aveva in prima battuta avviato al mezzofondo.

Giavellotto M (finale): il primo a muovere la classifica è l'altoatesino Andreas Zagler con un secondo lancio da 55.08: ci vuole una spallata da oltre 60 metrio (60.63 al 5° turno) per restituire la testa al mantovano di Casatico, Alessandro Battesini, unico ad andare oltre la fatidica fettuccia in questa stagione. Ha iniziato con lo sprint, poi è stato stregato dal fischio del Vortex, il giavellottino-missile della categoria ragazzi: e anche adesso lo segue l'ex azzurro dello sprint Giovanni Grazioli. Alessandro ha la passione della musica e suona il clarinetto nella banda comunale di Castellucchio, nel Mantovano.

Alto F (eptathlon): Giulia Sportoletti insiste e si migliora anche nell'alto (1.72). Tra l'altro è una misura che le avrebbe consentito di vincere ieri la gara singola, anche se le condizioni in cui hanno gareggiato Erika Furlani e colleghe erano decisamente più difficili. Buono anche l'1.60 della bolzanina Lisa Seppi, che a Jesolo avrebbe potuto gareggiare con buone possibilità di nben figurare anche nei 300hs e nel lungo.

Giavellotto F (pentathlon): Solo Maria Elena Agostini ferma, sia pure nel parziale di specialità, la marcia impetuosa di Giulia Sportoletti: 34.93 per la ragazza veneta (figlia del tecnico regionale Enzo), mentre la lombarda resta ovviamente nettamente leader della classifica (2833 punti, davanti a Seppi, 2556, e Agostini, 2529).

2000m M (finale): Per metà gara è un duello tra ragazzi etiopi adottati da noi - Crippa in Trentino e Chiappinelli a Siena - poi il campione uscente di Cles prende il largo (2'50"73 ai 1000 e sul piede di 4'13" ai 1500 metri), mentre il toscano classe ‘97 (allievo di Maurizio Cito), subisce l'impetuoso ritorno di Giulio Perpetuo. Il ragazzo di Sulmona, allenato alla Serafini da Annalisa Chemol, è la vera rivelazione di una prova che dimostra la vitalità del mezzofondo giovanile.

2000m F (finale): Come volevasi dimostrare, un assolo firmato Nicole Reina: per lunghi tratti il ritmo è da MPN, con passaggi di 2'26"81 (800m), 3'05"11 a metà gara, poi intorno ai 4'44" sui 1500. Non basta però alla 14enne di Novate Milanese una chiusura da 1'14" dopo lo sforzo solitario, con le avversarie presto distanti oltre 100 metri. Nicole è una ragazzina ucraina, adottata a 5 anni da una famiglia milanese: all'anagrafe è nata il 25 settembre 1997 (appena compiuti 14 anni), ma lei ignora perfino la località dell'Ucraina che le ha dato i natali. Leggerissima, appena 38kg per 1.58, le piace correre e fa parte dell'esercito di normali ragazze della sua età: solo che va molto più forte delle altre.

Triplo M (finale): Anche in questo caso parliamo di un ragazzo che non ha solo sangue italiano nelle vene, perché la mamma Marjut è finlandese e il neo-campione cadetti Donatello Dallai è un pratese nato a Manstala (nel nord della Finlandia). Invece l'argento piemontese Simone Ramirez appartiene alla foltissima schiera dei figli d'arte, dal momento che il papà Danilo è stato un valido lunghista di scuola biellese e azzurro juniores della specialità.

Asta F (finale): La giornata si chiude con l'ennesima impresa di una ragazza del '97: nel caso Francesca Semeraro, che incrementa a più riprese il suo precedente personale di 3.35 portandolo a 3.50, 2^ prestazione italiana di sempre, e prova anche a migliorare il limite di categoria in mano dal 2003 alla toscana Amalia Cinini con 3.55. Vani, anche per comprensibile stanchezza, i tre tentativi a 3.56.

LE FINALI DELLA SECONDA GIORNATA

CADETTI

80m: (-1.8) 1.Gabriele Gargano (laz) 9"32, 2.Francesco Tarussio (ven) 9"35, 3.Filippo Pecchioli (umb) 9"40
300m: 1.Marco Ribotta (pie) 35"88, 2.Simone Serafini (laz) 36"23, 3.Leonardo Vanzo (ven) 36"35
2000m: 1.Yemeneberhan Crippa (tre) 5'34"15, 2.Giulio Perpetuo (abr) 5'43"24, 3.Yohannes Chiappinelli (tos) 5'44"27
100hs: (-1.6) 1.Lorenzo Bizzoni (laz) 13"67, 2.Guglielmo Tadini (lom) 13"72, 3.Andrea Parenti (tos) 14"05
300hs: 1.Giuseppe Biondo (sic) 38"83, 2.Matteo Beria (ven) 39"27, 3.Manuel De Iacovo (laz) 40"14
Asta: 1.Gabriele Spatafora (pie) 3.90, 2.Nicola Ferro (sar) 3-80, Ilyass Messadiyene (amr) e Daniele Zobbi (emr) 3.80
Triplo: 1.Donatello Dallai (tos) 13.71 (-1.0), 2.Simone Ramirez (pie) 13.48 (-0.1), 3.Daniele De Caro (ven) 13.35 (-0.1)
Disco: 1.Giulio Anesa (lom) 47.37, 2.Marco Primaveri (tos) 42.94, 3.Filippo Vaidanis (ven) 41.96
Giavellotto: 1.Alessandro Battesini (Atl. Gonzaga 2011) 60.63, 2.Andreas Zagler (bz) 55.08, 3.Edoardo Lisciandra (ven) 52.81

CADETTE

80m: (-0.3) 1.Julia Calliari (bz) 10"22, 2.Chiara Rollini (pie) 10"31, 3.Valentina Kalmykova (laz) 10"31
300m: 1.Anna Schena (ven) 40"32, 2.Chiara Plazio (pie) 40"61, 3.Denise Rega (lom) 40"85
2000m: 1.Nicole Reina (lom) 6'14"99, 2.Angelica Olmo (lom) 6'36"43, 3.Bahjia El Aoufy (tos) 6'36"53
80hs: (-1.0) 1.Daisy Osakue (pie) 12"03, 2.Lisa Proserpio (lom) 12"22, 3.Giulia Mannu (sar) 12"28
300hs: 1.Miriam Martini (fvg) 44"33, 2.Ayomide Folorunso (emr) 44"95, 3.Jessica Peterle (ven) 45"51
Asta: 1.Francesca Semeraro (pug) 3.50, 2.Helen Falda (pie) 3.00, 3.Elena Gattei (emr) 3.00
Lungo: 1.Sarah Selleroli (laz) 5.44 (-1.6), 2.Francesco Bianco (ven) 5.36 (-1.1), 3.Stefania Ackon (pie) 5.35 (-1.2)
Triplo: 1.Benedetta Cuneo (tos) 12.00 (-1.4), 2.Paola Ercoli (lom) 11.54 (+0.5), 3.Maria Teresa Aldini (emr) 11.32 (-1.3)
Peso: 1.Claudia Bertoletti (laz) 13.59, 2.Nadia Maffo (fvg) 12.24, 3.Yohelis Jimenez Luna (ven) 11.81
Martello: 1.Lucia Prinetti Anzalapaya (pie) 51.93, 2.Anna Simonetto (ven) 43.92, 3.Aurora Cuzzocrea (cal) 43.22
Marcia 3000m: 1.Noemi Stella (pug) 14'00"49, 2.Giorgia Menis (fvg) 14'29"42, 3.Alessandra Caslini (lom) 15'06"87

Raul Leoni

Nella foto in alto, la cadetta Nicole Reina, campionessa e primatista italiana dei 200 metri; sotto i 3000 di marcia con in testa la tricolore Noemi Stella (Giancarlo Colombo/FIDAL) 

File allegati:
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- RISULTATI/Results
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