Johnson: "Vado avanti oltre Pechino..."



Lo scorso anno la sfida fra Liu Xiang e Allen Johnson fu il piatto forte, un po’ a sorpresa, del Golden Gala, con la soluzione del fotofinish arrivata quasi fuori tempo massimo. La sfida si ripete a distanza di dodici anni, e per far capire com’è attesa dai due protagonisti, il cinese ha bellamente saltato l’appuntamento con i giornalisti andando ad allenarsi di mattina. Johnson invece si è sottoposto al rituale fuoco di fila senza remore, mantenendo la calma anche quando gli hanno chiesto ragione della sua sconfitta di Parigi: “E allora? Evidentemente quel giorno il francese Doucoure è andato più veloce di noi. Io non vorrei offendere nessuno, ma guardate sempre chi c’è e chi non c’è in gara, quel che conta è come la prova si svolge, la vittoria del transalpino non è stata una sorpresa. Almeno 4-5 di noi vanno molto forte e quindi ognuno può vincere ogni volta, però sento che sono io quello che ce la farà nell’occasione più importante”. - In che cosa si differenziano il cinese e il francese, tuoi avversari domani? Ognuno ha le sue caratteristiche, emerge in qualcosa di diverso dall’altro, ma dire quali sono queste differenze preferisco di no, questo porterebbe via il mio vantaggio competitivo. Qualità e difetti sono qualcosa di personale. - Pensi che il nuovo record mondiale lo avremo quest’anno? Credo di sì, sarei anzi sorpreso se questa estate non accadesse. - La delusione di Atene dello scorso anno ha cambiato qualcosa nel tuo approccio alla stagione? Diciamo che credo di avere iniziato quest’annata con maggiore motivazione, ma ogni anno presenta un appuntamento di rilievo. Questo è un nuovo anno, c’è un nuovo mondiale, tutti hanno la sensazione di voler e poter vincere qualcosa d’importante. Attualmente rifletto molto su ogni gara. Il risultato conta psicologicamente, e quindi questo significa che bisogna concentrarsi molto, pensare alla gara precedente per capire quello che devi e non devi fare, e visto che tutto porta ai Mondiali questo è importante per essere in quell’occasione al meglio. - E’ vero che intendi arrivare alle Olimpiadi di Pechino 2008? Veramente penso di correre anche l’anno dopo… Credo che la mia longevità sportiva sia dovuta al fatto che amo gareggiare: ogni anno per me è una nuova sfida, fisso nuovi obiettivi, partono nuove avventure. Quest’anno punto al Mondiale, all’oro, il record succede se e quando deve succedere, i Campionati invece hanno date precise, lì non puoi sbagliare. Quest’anno è il più duro, ci sono atleti molto forti, è la prima volta che ce ne sono cinque con tempi così vicini. Gabriele Gentili Nella foto: Allen Johnson (foto Omega/Fidal)

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