Jacobs e Palmisano in trionfo ai Gazzetta Awards

14 Dicembre 2021

All’atletica i due premi più prestigiosi: lo sprinter è l’Uomo dell’anno, la marciatrice Donna dell’anno. A Tamberi il premio speciale per l’emozione più bella, i 100 metri di Jacobs i più votati sui social

Atletica pigliatutto. Atletica da sogno. L’Uomo e la Donna dell’anno. È un trionfo per l’atletica italiana ai Gazzetta Sports Awards, gli oscar di fine anno della Gazzetta dello Sport. Ben quattro i premi conquistati dagli azzurri, stelle delle Olimpiadi di Tokyo in una memorabile edizione a cinque cerchi. La giuria di esperti del quotidiano sportivo ha scelto il campione olimpico dei 100 metri e della 4x100 Marcell Jacobs come Uomo dell’anno, la regina della 20 km di marcia Antonella Palmisano come Donna dell’anno, l’oro del salto in alto e campione della Diamond League Gianmarco Tamberi per il premio speciale Emozione dell’anno. E il premio assegnato dai lettori della Gazzetta con una votazione sui social avvenuta nei giorni scorsi, è andato a Marcell Jacobs per il successo nei 100 metri. I premi sono stati consegnati stasera nella cerimonia che sarà trasmessa in tv nel pomeriggio di sabato alle 14.15. “Un anno incredibile, lo sport italiano ha fatto cose pazzesche. Gli Europei di calcio, i 10 ori alle Olimpiadi, le medaglie delle Paralimpiadi, il volley. E Jacobs è stato qualcosa di unico e speciale. Semplicemente fantastico”, le parole del presidente di Rcs MediaGroup Urbano Cairo. “Da tifoso, cosa puoi sognare di meglio che vincere l’Europeo a Wembley ai rigori contro l’Inghilterra, o di vincere due ori nell’atletica nel giro di pochi minuti? È qualcosa di romanzesco, neanche di giornalistico. Un’estate perfetta”, ha detto il direttore della Gazzetta dello Sport Stefano Barigelli. In sala anche il presidente del CONI Giovanni Malagò e il presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli.

JACOBS - Marcell Jacobs ha superato una concorrenza durissima: in primis quella di Gianmarco Tamberi, anche lui nel lotto dei candidati, che comprendeva pure il portiere della Nazionale italiana di calcio campione d’Europa a Wembley Gianluigi Donnarumma, il primo tennista italiano in finale a Wimbledon Matteo Berrettini e l’oro olimpico del ciclismo su pista Filippo Ganna. Inoltre i like sui social hanno premiato lo sprinter delle Fiamme Oro: tra le dieci medaglie d’oro di Tokyo, la sua (nei 100 metri) è quella più “cliccata”. “Ho sentito la spinta di tutti gli italiani - ha commentato l’azzurro - è stato un anno di grandi cose e spero continui nelle prossime stagioni. Il record di Bolt? Si pensa ma non si dice. Non ci sono limiti, ogni giorno lavoriamo per migliorarci e per fare soltanto ciò che fanno i numeri uno”. 

PALMISANO - Bottino pieno: con Antonella Palmisano (Fiamme Gialle) l’atletica completa la doppietta nelle categorie più prestigiose, superando le altre candidate Elisa Balsamo (ciclismo), Marta Bassino (sci), gli ori olimpici del canottaggio Valentina Rodini e Federica Cesarini, la ginnasta Vanessa Ferrari. Merito della strepitosa cavalcata con cui si è liberata di tutte le avversarie nella 20 km di marcia sulle strade di Sapporo. “Dopo le Olimpiadi, tanti sono stati i messaggi di ragazzine e ragazzini che mi hanno detto… un giorno vorrei diventare come te! Essere il loro punto di riferimento è una medaglia invisibile che resterà per sempre. Vedere così tanta gente che si sta avvicinando alla marcia è bellissimo. La gara dei Giochi? Quel giorno le altre andavano troppo lente rispetto a me”, le parole dell’azzurra, premiata dalla leggenda dello sci Deborah Compagnoni.

TAMBERI - Non poteva mancare un riconoscimento per Gimbo Tamberi (Fiamme Oro). L’emozione, e che emozione, è l’abbraccio con Mutaz Barshim e la gioia infinita per la medaglia d’oro condivisa ai Giochi di Tokyo. “…io mi sono emozionato più di tutti! Faccio ancora fatica a credere che sia vero, quando vedo quelle immagini mi vengono i brividi e mi metto sempre a piangere. È un momento che ha esaltato la vittoria ma anche l’amicizia. E adesso? La voglia di vincere non finisce, noi sportivi ci nasciamo, non siamo mai soddisfatti”. Nel ricevere il premio da Jury Chechi, protagonista di una storia di rinascita simile a quella di Gimbo, il saltatore azzurro si è commosso: “Sei stato un’ispirazione nei momenti duri”. 

GLI ALTRI PREMI - Nella serata condotta da Francesca Brienza e Jury Chechi sono stati ufficializzati anche i vincitori delle altre categorie. Allenatore dell’anno è Antonio Conte, Squadra dell’anno la Nazionale di calcio di Roberto Mancini. E poi ancora, l’Exploit dell’anno è quello di Nicolò Barella (scudetto con l’Inter, Europei in azzurro), come Rivelazione dell’anno è stato scelto l’asso della MotoGp Francesco “Pecco” Bagnaia, per la Performance dell’anno è stato premiato il vincitore della Parigi-Roubaix Sonny Colbrelli (qui in nomination c’era anche l’oro della 20 km di marcia Massimo Stano), il titolo di Paralimpico dell’anno è andato a Bebe Vio. Premi speciali a Federica Pellegrini (Premio Sportweek), Daniele De Rossi (Premio “La leggenda”) e al ciclista Lorenzo Fortunato (Premio “Giro d’Italia”).

naz.orl.

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