Internazionale: tutti i figli del vento



Questa settimana l'attenzione della rubrica si sofferma soprattutto sulla grande quantità di risultati della stagione americana, oltre che sulla maratona di Londra, evento mediatico di maggior richiamo della domenica internazionale. USA: in pista le stelle Molti risultati interessanti nella velocità dall'ultima tornata di meetings negli Stati Uniti, la maggior parte però viziata dall'eccessiva intensità del vento, e molti protagonisti dell'atletica a stelle e strisce di nuovo in pista. Alcune delle cose migliori, e soprattutto omologabili, si sono viste nell'Auburn invitational, dove la giamaicana Kerron Stewart ha doppiato entrambe le gare dello sprint con risultati ampiamente positivi quali 11.10 e 22.60. Nella stessa manifestazione decolla, ora anche all'aperto, il talento naturale del bahamense Donald Thomas, subito a 2.34 alla prima uscita. Interessante anche l'avvio di stagione di un altro bahamense, l'ostacolista Shamar Sands, che sta finalmente progredendo dopo due stagioni problematiche: ora è sceso a 13.55, terzo personal best di quest'anno. Merritt 20.25 Nel meeting di Greensboro LaShawn Merritt ha corso i 200 metri in 20.25 con vento contrario, contrapponendosi al congolese Kikaya, stella dei 400, che ha esordito sulla distanza dimezzata con 20.64. Sempre da Greensboro ancora un miglioramento per David Oliver, ed un altro mondiale stagionale. L'atleta che vive e si allena ad Orlando, in Florida, ha abbassato il limite 2007 a 13.22, superando un ottimo Payne (13.33) e Bramlett (13.45). Ancora dagli ostacoli, l'altro Merritt (Aries) ha corso in 13.30 a Nashville. A Baton Rouge 12.97 di Lolo Jones sui 100 ostacoli e doppia volata vincente delle staffette femminili della Louisiana: 43.26 con la 4x100, 3:30.13 (mondiale stagionale) con la 4x400. Nelle altre gare brutta prima uscita di Francique sui 400 (solo 46.39, bastonato da Brew con 45.77), e duello sul filo dei millimetri per i lunghisti Moffitt (argento olimpico) e Pate. Vittoria per Moffitt con 7.96, secondo Pate con 7.95. C'era anche Walter Davis, un'autorità dei salti in estensione, che ha vinto il triplo con 16.79. Wariner 44.66 Ecco Jeremy Wariner: il campione olimpico lancia la stagione dei mondiali vincendo la propria serie nel Michael Johnson Invitational in 44.66 ed una dei 200 in 20.81. Sulla stessa pista mondiale stagionale per la cinese Huang Xiaoxiao sui 400 ostacoli con 55.81. Annunciata ed invece assente Sanya Richards, colpita da un forte raffreddore. A College Park, nel Maryland, le nuove leve a confronto nella velocità: Travis Padgett (dieci netti la scorsa stagione) ha vinto i cento in 10.22 ma è mancato il duello con Jacoby Ford, squalificato per falsa partenza dopo aver corso in batteria in 10.23. Ford si è messo ampiamente in luce nelle indoor correndo i 60 metri in 6.52. Colpa del vento Continua invece l'ottimo avvio di stagione di Walter Dix, che dopo il 20.30 delle batterie si è concesso il nuovo mondiale stagionale in 20.19, sempre a College Park, oltre a vincere la 4x100 col team della Florida in 38.78. In luce anche la novità femminile Simkins, che ha polverizzato il personale sui 200 in 23.08, e la diciannovenne Castlin, che ha vinto i 100 ostacoli in 12.82 con vento a 2,1 metri al secondo. Fosse stato di due metri, avrebbe realizzato con molta sorpresa in unatteso record del mondo junior (regge ancora il 12.84 di Aliuska Lopez). Padrone assoluto a Fort Worth, in Texas: DaBryan Blanton ha corso in 10.02 con 4 metri di vento a favore sui giamaicani Anderson (10.05) e Ricardo Williams (10.13). Una velocista di St.Kitts & Nevis, Virgil Hodge, ha approfittato della brezza per correre i cento in 11.19, ma è stata graziata sui 200 dove con 22.81 (e vento finalmente legale) ha centrato il nuovo record nazionale. Spearmon 19.87 Sempre il vento a fare il guastafeste a Fayetteville, ma con quali numeri! Wallace Spearmon è volato sui 200 in 19.87 (spinta di poco superiore al consentito, solo 2.2 metri al secondo), ed ha vinto anche i 100 in 10.05, davanti all'ex-bambino prodigio J-Mee Samuels (10.13). Veronica Campbell, all'esordio individuale ed al tanto sospirato rientro vero, ha dominato i 200 in 22.39 ventoso su Latonia Wilson (22.80). La Wilson si è anche imposta sui 100 in 11.13, anch’esso ventoso. Le Kansas Relays di Lawrence Dopo l'introduzione dei lanci (20.88 di Cantwell nel peso ed 80.67 del giavellottista canadese Russell), ecco il festival delle gare veloci: sui 100 ostacoli miglior gara della stagione con vittoria di Nichole Denby (12.72) sull'olimpionica Hayes (12.78) e la canadese Lopes (12.84), ma anche gran volate sui 100 maschili, con un solo incomodo, manco a dirlo..il vento. Mark Jelks ha vinto la serie ad inviti in 10.03 su Ivory Williams (10.12), mentre la finale riservata ai Colleges è stata vinta dall'ex-statunitense, da qualche anno titolare dei colori di Antigua e Barbuda, Brendan Christian, autore di un magnifico 10.01. Stuczynksi a 4.73 Vento invece entro i limiti (ma molto al limite, due metri esatti) per Anwar Moore (13.38 sugli ostacoli). Sempre dagli ostacoli 48.75 di Bershawn Jackson (top mondiale 2007), e 5.72 nell'asta per il sempiterno Hartwig, classe 1967. Chiudiamo ancora con l'asta, e con un nuovo limite mondiale stagionale, quello ottenuto da Jennifer Stuczynksi, che in un meeting minore a Rochester ha valicato quota 4.73, ottava prestazione di sempre. Le Hyogo Relays..di Kobe Le già foltissima compagnia kenyana che vive e gareggia per la maggior parte dell'anno in Giappone è resa ora ancor più nobile dal talento di Gideon Ngatuny, già apparso dal nulla sul finire della scorsa stagione e arrivato in breve a sfiorare il podio ai mondiali di cross. Ngatuny ha corso ieri a Kobe i diecimila metri in pista in 27:11.36, sconfitto solo dall'altrettanto straordinario (e molto più esperto) Martin Irungu Mathathi, autore del nuovo mondiale stagionale in 27:09.90. Attorno ai 27:30 hanno corso Josephat Muchiri Ndambiri e John Kariuki. A cinquanta secondi i primi giapponesi, surclassati. Ngatuny aveva corso la settimana precedente a Yokohama un 5000 in 13:13.06. Molto buona anche la prova femminile a Kobe, con nove specialiste sotto i 32 minuti: vittoria per Lucy Wangui in 31:33.20 sulla giapponese Kinukawa (31:35.27) e l'altra kenyana Kimwei (31:38.16). Orizzonti mondiali Alekna docet: il poderoso lituano ha aperto la stagione ai campionati di Vilnius con una serie sensazionale (tre lanci sopra i 69 metri) e la perla al quarto turno, con 70.01, quattordicesima volta in carriera oltre i settanta metri. Nessuno come lui. Prima del debutto di Alekna, il mondiale stagionale era stato nuovamente registrato nella Hawaii (lunedì scorso) grazie a Jarred Rome che aveva trovato un favoloso 68.37 (personale) su Ian Waltz (67.98). Benissimo anche le donne, con Becky Breisch a 67.37 e Suzy Powell a 65.34 e successivamente (stesso giorno) a 66.23. Al-Khuwalidi 8.25 Parte la stagione anche in Arabia Saudita. Primo squillo dal lunghista Mohamed Salman Al-Khuwalidi, che con vento nella norma apre la rincorsa alla finale mondiale con 8.25. Lungo in vista anche a San Paolo del Brasile, grazie al 6.76 della Maggi, rientrata da non troppo tempo dalla sospensione. Debutto per Naman Keita in Mali, paese natìo: il francese ha corso i 400 ostacoli a Bamako in 50.13. Sabato sarà a Dakar, in Senegal. Maratone: non solo Londra Lo ha fatto ancora. Spuntato a sorpresa due anni fa, Martin Lel ha rivinto a Londra la maratona edizione 2007, quella delle amarezze: le stesse che hanno unito in un unico disappunto Haile Gebrselassie ("non so cosa sia successo, forse qualcosa che ho bevuto"), Paul Tergat (ancora in lizza con un solo miglio da percorrere e solo sesto alla fine) e Stefano Baldini, al primo ritiro a Londra, vittima di crampi. Felici al debutto: il marocchino Goumri, splendido secondo in 2:07:44, ed il sempre più incredibile statunitense Hall, miglior esordiente di sempre del suo paese con 2:08:24, giunto al traguardo davanti al vincitore dell'ultima New York, il brasiliano Marilson Gomes dos Santos. Prima volta di una cinese a Londra: Zhou Chunxiu aveva il miglior tempo ma era una delle meno conosciute, pur essendo alla tredicesima maratona della carriera. Ora ha impressionato davvero, e pensa ad Osaka e Pechino, col malsano proposito di realizzare il mondiale proprio a casa sua. In gara c'era la grandissima del passato Liz McColgan (che a Londra vinse nel '96) che ha terminato venticinquesima in 2:50:38. Nella maratona di Pyongyang (Nord Corea) vittorie per Pak Song-Chol in 2:12:41 ed un'impressionante profondità di buoni risultati tra le donne, dove le atlete di casa hanno monopolizzato le prime diciotto posizioni e ben sei sono scese sotto le due ore e trentadue minuti: vincitrice è stata Jong Yong-Ok con 2:26:02 davanti a Kim Kum-Ok (2:26:56) e Jo Bun-Hui (2:28:25). Delle settantuno concorrenti che hanno chiuso sotto le tre ore, ben 65 sono specialiste locali. A Belgrado vittoria per John Maluni in 2:11:53 e Olivera Jevtic (2:35:46). A Bonn un altro sconosciuto kenyano, David Kuino, ha vinto la locale maratona in 2:14:05. Ad Enschede si completa il tris per il Kenya, con la vittoria di Thomson Cherongwony in 2:11:35. Torna a far parlare di sé Wilson Boit Kipketer, ex-iridato e primatista del mondo dei 3000 siepi, che debutterà nella maratona correndo a Dusseldorf. Spagna stradaiola Oltre alla manifestazione che ha visto la bella vittoria di Cosimo Caliandro, ecco il resto del programma locale del fine settimana apena trascorso: Jonathan Kipkosgei ha vinto la maratona di Madrid in 2:12:42 su Philip Sanga (2:13:44) ed Augustus Kavutu (2:14:54). A Tenerife la mezza maratona di La Laguna p andata a Jacob Yator in 1:02:07 su Peter Korir (1:02:40). Un altro miglio, a Gijon, è stato vinto da Jesus Espana in 4:15, con finale spalla a spalla con Rui Silva e Sergio Gallardo (Mayte Martinez prima tra le donne, quarta la Dominguez). Varie dall'estero Lashinda Demus non gareggerà nel corso della stagione perché in attesa di in lieto, anzi lietissimo evento. La vice-campionessa del mondo è in attesa di due gemelli, la cui nascita è prevista tra la fine della primavera e l'inizio dell'estate. Viktor Chistyakov è di nuovo russo: l'astista che alcuni anni fa optò per la cittadinanza australiana ha scelto di tornare alla nazionalità originaria. Chistyakov è il marito di Tatiana Grigorieva, altra ex-russa poi australiana, ritiratasi di recente dalle competizioni. Invece Brahim Lahlafi, marocchino ex-stella del mezzofondo in pista, ora 39enne, da poco più di un mese compete con i colori della Francia. Niente Asafa Asafa Powell ha un ginocchio in disordine e salterà le Penn Relays ed il Jamaica Invitational, gli eventi in cui era già annunciato. Al momento, la prima apparizione individuale per il primatista del mondo dei cento metri potrebbe coincidere con il Prefontaine Classic di Eugene il 10 giugno. Ritorno per Tom Pappas: il decatleta campione del mondo nel 2003 è prossimo al rientro dopo lunghe tribolazioni per cause fisiche. Sarà in pedana nel lungo alle Drake Relays di Des Moines, e ritroverà il decathlon a Goetzis, alla fine di maggio. Il meeting di Nairobi (5 maggio) è stato invece cancellato per problemi dovuti alle mancate sponsorizzazioni. Ultime notizie Willie Gault, campione del mondo con la staffetta USA ai mondiali di Helsinki '83 ora quasi 47enne, ritrova la pista per divertimento e ci dà dentro: a Los Angeles ha corso in 10.89 (vittoria a Garry Jones in 10.27). L'atletica mondiale piange la scomparsa di Parry O'Brien, 75 anni, vittima di un attacco cardiaco. O'Brien vinse due volte l'oro olimpico del getto del peso (1952 e 1956) e stabilì dieci primati del mondo. Marco Buccellato


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