Internazionale, rotta sull'Asia



Il giro d'orizzonte internazionale di questa settimana non ha regalato nuovi primati né appuntamenti di particolare rilievo. In attesa dei Campionati Asiatici (da domani a sabato) l'agenda è stata costellata di maratone e dall'avvio concreto della stagione campestre. Oltre ai risultati del week-end, daremo uno sguardo alle consuete notizie "out of competition" dall'estero.

Le maratone della settimana: Atene, Porto, Cannes

Nella capitale greca Atene maratona internazionale con risultati assai modesti, complice la pioggia torrenziale che ha compromesso ogni eventuale velleità cronometrica: vittorie del 23enne kenyota Josephat Kipkirui Ngetich (alla seconda maratona della carriera) in 2:13:44 e della giapponese Akemi Ozaki in 2:39:56. Portogallo: dopo essersi imposta nei 15 chilometri di Porto a fine giugno, la 25enne kenyana Priscah Jeptoo è tornata a vincere nella stessa città in occasione della sesta edizione della maratona internazionale. Al debutto sulla distanza, l'africana si è imposta in 2:30:40 in un finale avvincente sull'etiope Yeshimebet Tadesse Bifa (2:30:41), e sull'altra etiope Debola Wudnesh Nega (2:30:56). Valida per il titolo nazionale portoghese, la classifica femminile ha laureato campionessa del Portogallo Fernanda Ribeiro, quarta in 2:31:11. In campo maschile il primo portoghese è Alberto Chaica in 2:13:18, a sei secondi dal vincitore Johnstone Kipkorir Chepkwony.

Cannes: successo di partecipazione (circa diecimila partenti) nella seconda edizione della maratona delle Alpi Marittime (Nizza-Cannes). L'etiope Kasime Adilo Riba (il mese scorso vincitore a Istanbul) si è aggiudicato la gara in 2:10:17 con due metà quasi perfette (passaggio ai 21 chilometri in 1:04:07). Suspence fino all'ultimo metro, che ha visto soccombere al secondo posto il connazionale 22enne Gebo Burka per un secondo (2:10:18), ed un altro etiope, Gemechu Lemma, terzo in 2:10:19. Quarto il kenyota d'Italia Philip Kiplagat Biwott in 2:10:27 (personale eguagliato al secondo), quinto il compagno di squadra Philemon Kiprono Kemboi (2:10:58). Nelle retrovie un vecchio specialista francese come Philippe Remond. Nella maratona femminile l'appena diciassettenne l'etiope Merima Mohammed (finalista nel mondiale allievi di Bressanone) ha debuttato sulla distanza vincendo in 2:33:56. Maratone minori: a Indianapolis successo di Matt Chesang in 2:21:00. A Hangzhou (Cina) il kenyano Morris Mwangi si è impsto in 2:18:37.

Altri risultati

Australia e Sud Africa lasciano qualche numero in quello che, da quelle parti, è l'inizio di stagione: il giavellotto ritrova la sudafricana Justine Robbeson, ex-iridata junior di prove multiple, che è rientrata con le misure di 59.59 e 59.50 dopo la lunga convalescenza dovuta ad un intervento chirurgico; sempre dal pianeta-giavellotto in evidenza lo junior sudafricano Damon, arrivato a 78.58. Dall'Australia il ritorno di Craig Mottram, che alla prima gara dopo quasi un anno e mezzo ha corso i 5000 metri in 13:50.84. Nella non lontana Asia si fa largo il 18enne coreano Park Bong-Ko, che la scorsa settimana ha portato il record nazionale junior dei 400 metri a 46.16.

Tempo di Ekiden

Il 3 novembre primo appuntamento con la maratona a staffetta: si è imposto il team Nissin Foods, che tra le sue file annovera Gideon Ngatuny (frazione di nove chilometri e mezzo in 26:40). Il club delle Toyota Industries ha vinto l'Ekiden femminile in 2:20.19 (la star kenyana Ongori, seconda col suo club Hokuren, ha corso 4 km in 12:43). Ieri a Gero il kenyano John Thuo (recentemente a ridosso dei 27 minuti sui 10000 metri) ha contribuito con una frazione di 15,4 km in 43:54 al successo del suo team (Toyota Auto) in un super-Ekiden lungo quasi quanto una doppia maratona (poco meno di 83 chilometri). Sempre ieri a Fukui un Ekiden solo femminile con Kayoko Fukushi che ha portato alla vittoria il suo "Wacoal" con un'ultima frazione di otto chilometri in 24:40. Ancora battura la kenyana Ongori, terza col suo club.

Campestri

Nel cross spagnolo di Atapuerca vittorie del campione del mondo Gebremariam e della più piccola delle sorelle Dibaba, Genzebe, iridata di cross anche lei, seppur nella categoria under 20. Gebremariam ha vinto in volata sull'ex-connazionale Bezabeh, che ora difende i colori della Spagna ed è campione nazionale uscente. La Dibaba ha battuto la kenyana Ines Chenonge e la portoghese Monteiro. Debutto in sordina per la Dominguez (diciannovesima ed eletta recentemente atleta europea dell'anno). Sempre in Spagna, a Jaen, vittoria di Castillejo su Antonio Jimenez e Redolat.

A Mol, in Belgio, primi posti per Atelaw Bekele (belga, ma ex-etiope) e Almensch Belete (ancora etiope di fatto). I migliori natìvi Pierre Desmet e Veerle Dejaeghere sono stati ampiamente battuti. I titoli nazionali di Moldavia sono stati assegnati a Ion Luchianov e Natalia Cherches. In Germania la Coppa nazionale di cross, al primo step a Pforzheim, ha visto la vittoria di Steffen Uliczka e Julia Viellehner, che ha battuto la favorita Dreier. Titoli ucraini a Baranovskyy ed alla Holovchenko, prima sia sul cross corto che sul lungo. Via ai cross anche nello smisurato serbatoio chiamato Kenya: i primia mettersi in evidenza sono John Mwangangi (1:00:36 nella mezza maratona nel 2009) e Caleb Mwangangi (3:38.2 sui 1500), che hanno vinto rispettivamente le gare senior e junior nei dintorni di Nairobi. A Margaret Wangari e Jackline Chepngeno le gare femminili.

Cambi di nome e nazionalità

Il maratoneta del Qatar Faisal Bader Shebto, che ha corso recentemente in 2:12:54 la maratona di Istanbul (secondo posto) è già noto alle cronache come Vincent Vincent Kiptoo Kiplagat (Kenya), settimo a Roma in primavera in 2:10:33. La trentenne astista russa Anastasiya Shvedova-Ivanova, vice-campionessa nazionale con 4.60, ha ottenuto la nazionalità bielorussa.

Ritiri

La decisione dello sloveno Kozmus di ritirarsi dall'attività appare definitiva. La notizia ha destato non poca sorpresa, vista l'età ancor giovane per un martellista (30 anni) e per le recenti conquiste delle medaglie d'oro ai Giochi Olimpici di Pechino ed ai Mondiali di Berlino. Dopo lo spagnolo Rey un altro grande maratoneta lascia l'attività: si tratta del coreano Lee Bong-Ju, argento olimpico ad Atlanta e vincitore a Boston otto anni fa. Lascia anche il velocista elvetico Cribari, 24 anni, per dedicarsi con maggior impegno agli studi universitari, inconciliabili con l'atletica di alto livello.

Lutto africano

Alfons Juck ci informa della scomparsa di Patrick Ndururi, 40 anni, finalista mondiale sugli 800 metri ad Atene nel 1997, e tuttora undicesimo nelle graduatorie mondiali di sempre grazie all'1:42.62 che ottenne nello stesso anno al meeting di Zurigo.

Precisione cingalese

Ai campionati nazionali delo Sri Lanka, disputati nella capitale Colombo a fine settembre, un record c'è stato, e piuttosto singolare. I primi tre classificati della gara di lancio del giavellotto hanno ottenuto, per una eccezionale casualità, la stessa misura di 67.39, misurata e rimisurata più volte prima di ratificare a registro. Anche nel Guinness dei primati.

Polls stagionali

Archiviata la stagione in pista, spazio ai sondaggi di riviste specializzate e organismi ufficiali. In Russia Yelena Isinbayeva e Yaroslav Rybakov sono risultati gli atleti dell'anno per i naviganti del sito della federazione russa. In Bulgaria è toccato nuovamente, a distanza di quattro anni, al triplista Karailiev. Popolarissimi i divi del lancio del giavellotto: terza elezione consecutiva ad atleta dell'anno, in Repubblica Ceka, per Barbora Spotakova. In Norvegia (e come non aspettarselo?) un plebiscito per Andreas Thorkildsen. Lo stesso Thorkildsen, con Bolt, Gay, Hooker e Bekele è uno dei cinque finalisti per l'elezione dell'atleta dell'anno da parte della IAAF. La rosa delle cinque candidate femminili sarà resa nota domani.

L'Europa del futuro

Come noto, i Campionati Europei di atletica avranno cadenza biennale. Il primo step a programma ridotto (niente maratona e marcia), dopo l'appuntamento di Barcellona nel 2010, sarà a Helsinki nel 2012. La capitale finlandese, cui è stata assegnata oggi l'organizzazione della manifestazione nel corso del Consiglio della Federazione Europea, ha già ospitato la manifestazione nel 1971 e nel 1994 (un'edizione cui sono legati molti felici ricordi in chiave azzurra), oltre a due edizioni dei Campionati del Mondo. Nel 2014 riavremo la versione degli Europei con programma completo, nel 2016 ancora solo competizioni all'interno dello stadio, e così via.

Coming soon

Domenica prossima si correrà la prima maratona internazionale di Yokohama. Al via molte specialiste già a medaglia in competizioni globali quali Catherine Ndereba (2:18:47) e Constantina Tomescu-Dita (2:21:30), ma anche Hiromi e Takaki Ominami (2:23:26 e 2:23:43), l'etiope Robe Guta (2:24:35), Kiyoko Shimahara (2:25:10), Zivile Balciunaite (2:25:15), Bruna Genovese (2:25:28) e Inga Abitova (2:25:55), oro europeo in pista sui diecimila metri.

Sempre domenica il debutto sulla distanza dei quindici chilometri su strada per Tirunesh Dibaba, nella classica "Seven Hills" di Nijmegen, dove sarà al via anche il marito Sileshi Sihine. Sul percorso olandese Felix Limo stabilì nel 2001 il primato del mondo di 41:29 che resiste tuttora (recentemente solo eguagliato), mentre nella gara femminile il primato della corsa appartiene alla etiope Tufa, che lo scorso anno corse in 46:57, a soli due secondi dal mondiale della giapponese Fukushi, poi migliorato per due volte nell'ultimo mese dalla kenyana Keitany.

Via ai Campionati Asiatici

In pista, è questione di ore per l'avvio della diciottesima edizione dei Campionati Asiatici di Guangzhou (10-14 novembre). Molte le star orientali presenti, ad iniziare da Liu Xiang, ex-primatista del mondo dei 110 ostacoli e campione olimpico 2004. La Cina presenta una super-selezione di 84 atleti. A seguire l'India con 56, il Giappone con 54. Iscritti 332 atleti di sesso maschile e 227 di sesso femminile, in rappresentanza di ben 38 stati. Oltre Liu Xiang, in gara l'oro cinese della maratona mondiale femminile Xue Bai (correrà i diecimila), la pesista Gong Lijiao (bronzo mondiale, recentemente oltre i venti metri), ed il qataregno James Kwalia C'Kurui, bronzo a Berlino sui 5000 metri.

Marco Buccellato




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