Internazionale, report di sette giorni mondiali



Tanti meetings, discreti risultati qua e là, nessuna prodezza da meritare un titolo. In questo quarto appuntamento del nuovo anno con le news internazionali prendiamo in considerazione quanto successo nell'attività indoor oltreoceano ed europea, nelle gare all'aperto nell'emisfero australe, e nel mondo del cross e delle corse su strada. Summit dell'asta L'appuntamento era a Reno, in Nevada, tradizionale fucina di eventi per gli astisti: il meglio della specialità made in USA era presente, e si sono imposti un vecchietto (il quarantenne Hartwig con 5.70) e la rivelazione dell'ultimo anno Stuczynski, che con 4.70 ha migliorato il personale ed ha dato invano l'assalto al primato nazionale. Bene anche Brad Walker, secondo con 5.60 e sfortunato sulla quota di 5.80, meno bene Toby Stevenson (5.50). Saranno fenomeni Dopo un avvio piuttosto lento sui 60 metri una quindicina di giorni fa, LaShawn Merritt si è fatto rivedere sui 200 a Fayetteville, vincendo in 20.71 (mondiale stagionale). Enigmatico l'avvio di Wallace Spearmon, una stagione straordinaria sui 200 lo scorso anno, che ha allungato fino ai 400 trovando un terzo posto nel tempo da dimenticare di 48.01 (quasi un secondo meglio il bahamense Bain, 47.10). In estate sarà tutt'altra musica. Il migliore di tutti, per il momento, è Trell Kimmons, velocista già ammirato a Grosseto 2004, che ha vinto i 60 metri in 6.60. Il miglio di New York Non quello classico su strada di fine stagione, ma quello indoor dell'Armory New Balance: ad imporsi è stato Alan Webb in 3:56.70, precedendo il kenyano Njubi (3:58.64). Mary Cullen in 4:32.29 ha invece battuto Sara Hall (4:32.68), che altri non è che la moglie di Ryan Hall, neo primatista americano di mezza maratona, e conosciuta in precedenza con il cognome di Bei. Hoffa di slancio in Germania Il campione del mondo indoor Reese Hoffa ha ottenutola migliore prestazione mondiale stagionale di getto del peso a Nordhausen, in Germania. Con un miglior lancio di 21.31 lo statunitense ha preceduto Ralf Bartels (20.01) e Detlef Bock (19.76). Petra Lammert ha vinto la gara femminile con 18.31, superando Nadine Beckel (17.44) e la svedese Engman, all'ennesimo primato nazionale con 17.17. Bettinelli e gli altri italiani Andrea Bettinelli si è classificato nono con la misura di 2.20 nel primo dei meeting che compongono il trittico del Moravia Tour. Ad Hustopece la vittoria è andata ad Andrey Tereshin con il 2.33 del nuovo mondiale stagionale. Peter Horak, lo slovacco che si è già migliorato due volte in questo inizio di stagione, si è fermato a 2.27. Solo terzo il molleggiato cubano Moya, anche lui salito a 2.24. Blasonata la gara femminile, con vittoria di Blanka Vlasic (1.96) davanti alla bulgara Veneva (stessa misura) ed alla Kuntsevich (al personale di 1.94). Al decimo posto Elena Brambilla, ferma sull'1.75. A Dessau Marina Caneva non ha fatto molto meglio (1.78) classificandosi decima nella gara appannaggio di Viktoriya Slivka-Klyugina (1.92, stessa misura della tedesca Hartmann, seconda). Più ricca di significati la gara di asta maschile, dove Bjorn Otto (5.75, mondiale stagionale) ha superato l'ex-iridato Pavlov e l'altor tedesco Borgeling, entrambi a 5.70. Tim Lobinger, al debutto, si è fermato a 5.60. Due vittorie, invece, in Slovenia, nel meeting di Celje risalente a venerdì scorso: Paolo Camossi ha fornito un debutto più che interessante con 16.68, mentre Anna Giordano Bruno ha superato i quattro metri nell'asta. Infine in Arizona ha gareggiato ancora mari Bassani, che dopo aver vinto la propria batteria dei sessanta metri in 6.90 si è piazzato terzo nella finale in 6.88. Nello stesso meeting (a Flagstaff, dov'è ambientato il nuovo romanzo di Giorgio Faletti), anche un ritorno importante, quello di Johnny Godina, che dopo un anno esatto è rientrato con un "assaggio" di 18.63 (vittoria a Vincent Mosca con 19.71). Un bianco in cima Capita così raramente che fa davvero notizia: un velocista di pelle bianca (nella fattispecie bianchissima) è per ora l'uomo più veloce del mondo. Si tratta del campione europeo junior Craig Pickering, un grintoso combattente che a Londra ha portato primato personale e mondiale stagionale dei sessanta metri a 6.56. Pickering aveva iniziato la stagione con 6.68, poi migliorato con 6.63. Dalla Russia l'anti-Assunta Proseguono gli appuntamenti al coperto: a San Pietroburgo 7.26 di Marina Kislova sui 60 e 7.93 di Ruslan Gataullin nel lungo. A Volgograd, domenica, la Governor's Cup: tra i migliori risultati 19.73 di Sofin nel peso e 6.66 del velocista Yegorychev nel settore maschile. Perle ragazze 7.22 della Polyakova sui 60, 23.59 della Gushchina sui 200 (seconda sui 60 in 7.24), 8.01 dell'ostacolista Antonova (mondiale stagionale eguagliato), 14 metri della triplista Bufalova (altro mondiale stagionale). Anna Omarova è invece la migliore al mondo nel peso dopo Assunta Legnante, grazie ad un lancio di 18.63. Delle bielorusse, migliori europee della specialità come da tradizione delle ultime stagioni, ancora nessuna traccia. La fortissima saltatrice Udmurtova è rientrata con 6.45, battuta dalla Melnikova (6.59). Sempre a Volgograd, sulla pedana di casa, un rientro importante, quello della campionessa olimpica Yelena Slesarenko, che ha vinto con 1.91 senza strafare. Indoor mix: USA Finalmente un week-end pieno di appuntamenti: solo negli USA si sono contate oltre quaranta manifestazioni, oltre quelle già citate. In questa sede ecco un censimento dei principali risultati: a Lawrence, in Kansas, 20.17 del pesista Sheldon Battle e sprint vincente per l'ex-ragazzo prodigio Ivory Williams (6.67). A Clemson lieve progresso per Travis Padgett (6.68), ma nelle batterie il più veloce era stato Jacoby Ford con 6.65. Ad Albuquerque 7.25 sui 60 metri della nigeriana Osayomi e 23.33 della trinidegna Baptiste sui 200. Reggie Witherspoon, autore di 20.85 la scorsa settimana, è emigrato sui 400 aggiudicandosi la più veloce delle numerose serie in 47.21. A Lexington prima uscita per Mickey Grimes, al rientro dopo la squalifica per doping, che vince la gara più breve dello sprint in 6.67 e giunge secondo sui 200 in 21.03. Qui la pista misura 297 metri di sviluppo, e permette cose discrete ad Angelo Taylor (20.98 e 46.72) ed a Shalonda Solomon (23.16). Un altro Taylor, il pesista Daniel, ha lanciato a 20.40 a Carbondale. Indoor Mix : Germania e resto d'Europa Carolin Hingst, dopo il 4.70 della scorsa settimana, è tornata sulla pedana di Ludwigshafen per realizzare stavolta 4.50 (seconda Anna Battke con 4,30). A Neubrandenburg 4.40 per la Struta ed ancora i pesisti in scena (19.26 per Bartels e 18.04 per la Lammert). Il triplista Pohle ha saltato 16.63 a Erfurt. Sempre dal triplo, debutto del britannico Idowu con 16.48. Ancora un record spagnolo per Naora Agirre: la saltatrice con l'asta ha migliorato il fresco 4.51 valicando la misura di 4.53 a Saragozza. Nelson Evora è il più bravo nel salto triplo, per ora. Ad Alpiarca ha saltato 16.88, migliorando di due centimetri il mondiale stagionale del russo Petrenko. A Malmoe cresce Linus Thornblad, dopo il 2.28 della vigilia di di San Silvestro. Con 2.31 ha offerto il miglior risultato tecnico degli Adecco Games. Sempre dal Nord Europa, la norvegese Eieland ha superato l'1.92 nel salto in alto a Kristiansand. Tempo di martelloni Con l'attività indoor tornano le gare di peso con maniglia. Primi due squilli maschili di A.G. Kruger, che con 24.27 realizza la quarta prestazione di sempre. Meglio dello statunitense ha fatto lo slovacco Charfreitag, che a Lubbock ha lanciato a 24.71. A Landover Amber Campbell ha lanciato a 24.22, risultato che, se confermato, misurerebbe solo un centimetro sotto il "mondiale" di Erin Gilreath. Off-side Fuori dalla mischia tre atleti ungheresi, sospesi per due anni per violazione delle norme sull’uso di sostanze non consentite: si tratta del velocista Geza Pauer e dei lanciatori Roland Varga e Gergely Horvath. Due anni di stop anche per la kenyana Lydia Cheromei, la mezzofondista francese Essarokh (sotto i quattro minuti sui 1500 metri nella scorsa stagione), e la siepista russa Ivanova (che perde il quarto posto ottenuto a Goteborg). Dardi Outdoor Dall'Australia: grandi progressi per Jarrod Bannister, giavellottista di vent'anni, che a Victoria ha lanciato ad 82.17 (oltre quettro metri di miglioramento). Gara indimenticabile anche per Joshua Robinson, secondo, che si è migliorato fino ad 80.73. Sempre a Victoria ottimo il 1500 di Lisa Corrigan (personale con 4:08.72), ed il 45.87 di Sean Wroe sui 400 metri. Occhio al secondo, il diciassettenne Mulcahy, atteso presto sotto i quarantesei secondi. Duello tra giovani a Sydney, il territorio era il salto in lungo. Vittoria per Chris Noffke, uno junior, con 8.05, davanti a Crowther (7.94). Vola ancora alto Paul Burgess (5.70 a Perth), sbatte contro un muro di vento Josh Ross (10.44). Lanci: in Germania subito una buona traiettoria per Steffi Nerius, che a Colonia ha lanciato il giavellotto a 61.02. Dietro la pluridecorata tedesca emerge la ventunenne Stahl, che avvicina i sessanta metri con 59.51. La martellista Klaas he esordito con un lancio di 67.08 a Francoforte. Neomamme La più celebre è senz'altro Paula Radcliffe, che ha dato alla luce nei giorni scorsi una bambina. Suo marito è l'ex-mezzofondista Gary Lough. Nella lista c'è anche la discobola greca Voggoli (titolo europeo nel 2002 e primatista nazionale con 67.72), divenuta mamma il 16 gennaio scorso di una femminuccia. Ciao Tatiana Viktor Chistyakov, astista russo da tempo divenuto cittadino australiano, vuole tornare a gareggiare con i colori della patria originaria. Sua moglie, l'australiana (ed ex-russa a sua volta) Tatiana Grigorieva, ha invece annunciato il ritiro. Nella sua lunga carriera vanno ricordati l'argento olimpico 2000, il bronzo mondiale 1999, un oro ed un argento ai Giochi del Commonwealth e quattro titoli nazionali, l'ultimo dei quali nella scorsa stagione. Vi ricordate del longevo lunghista croato Sinisa Ergotic? Ormai trentottenne e ritiratosi dall'attività, è stato nominato selezionatore tecnico della nazionale croata di atletica. Nella sua carriera ricordiamo l'argento agli Europei del 2002 ed il titolo ai Giochi del Mediterraneo 2001, nonché un doppio 8.23 che gli vale tuttora il record nazionale croato. La morte di Maria Cioncan La specialista dei 1500 metri Maria Cioncan (Romania) è deceduta in un incidente stradale occorsole in Bulgaria, al ritorno da un allenamento. La Cioncan aveva conquistato la medaglia di bronzo sui 1500 alle Olimpiadi di Atene, ed era stata finalista anche sugli 800 metri, dove si era classificata settima. Ricevuta da pochi giorni la notizia di un altro lutto nel mondo dell'atletica femminile, quello relativo alla scomparsa di Chinatsu Mori, pesista e primatista nazionale giapponese, morta di cancro a soli ventisei anni. Family affair Che Kenenisa Bekele fosse approdato a Siviglia da favorito non c'erano dubbi, ma che il responso del cross spagnolo si risolvesse in una questione tra fratelli apaprivameno scontato. Kenenisa vincitore quindi, ma Tariku, il giovane fratello, ottimo secondo, e dietro di loro un vuoto colmato dopo ben ventitré secondi da Abraham Chebii, al debutto stagionale. Gli altri due etiopi Dinkesa e Zewdie, vincitori delle due ultime edizioni, sono rimasti a guardare, rispettivamente quarto e quinto. Il primo europeo è Martinez, sesto. Mezzo flop per De la Ossa, nono ed appena quarto atleta del continente, preceduto anche dal francese Zoubaa e dall'altro spagnolo Jimenez. La ventenne Gelete Burka ha vinto il cross femminile, interrompendo la serie positiva di Vivian Cheruiyot. In gara per la quinta settimana consecutiva l'ungherese Kalovics, prima bianca al traguardo, quinta a venticinque secondi dall'etiope reginetta di Siviglia. Bel parterre ai campionati militari kenyani di cross: J.C. Korir, Kibowen ed Ivuti sono stati battuti da William Chebon,un venticinquenne che finora ha raccolto poco. Irene Kwambai ha rispettato nel cross femminile quei pronostici che erano tutti dalla sua parte. Maratona indiana A Mumbai vittoria per il kenyano John Kelai (successi a Singapore e Bruxelles nel suo palmarès) in 2:12:27. Quinto Robert Cheruiyot, che non è il vincitore di Chicago caduto sul traguardo, ma il suo omonimo più anziano. In una gara femminile priva di grandi nomi (fatta eccezione per la Loroupe, quinta), è emersa una cinese diciottenne, Yang Feng Xia, che ha corso in 2:36:16. Accensione Si scalda la stagione: nel prossimo week-end appuntamenti principali a Glasgow ed in Russia. All'aperto, il meglio d'Australia sarà di scena a Canberra, ma è previsto anche il rientro di Valerie Vili-Adams a Dunedin, in Nuova Zelanda. Per le maratone, Osaka sarà la più importante, ma avremo anche quelle di Marrakech e Miami. Per chi è interessato alle statistiche, sono in rete da alcuni minuti le graduatorie mondiali stagionali aggiornate a ieri sera, per quanto ricevuto dal mondo. Marco Buccellato


Condividi con
Seguici su: