Internazionale, orizzonte sul cross



Primo piano sull'attività crossistica, i cui appuntamenti si sono intensificati nel fine settimana appena concluso. Gran fermento in Francia, Spagna, Portogallo, con l'occhio dell'Europa puntato su Dublino, teatro della massima competizione continentale tra due settimane. Nel report settimanale anche attività su strada e all'interno degli stadi.

Cross, panoramica europea del fine settimana

Escluso il cross francese di Leffrinckoucke, trattato in una precedente news per la presenza di Elena Romagnolo, si è gareggiato un po' ovunque: a Soria (Spagna), vittorie di due campioni del mondo, l'etiope Gebre Gebremariam (iridato in carica di cross) e Linet Masai, la castigamatti delle etiopi a Berlino sui 10000 metri. Nel vicino Portogallo (ad Amora) un doppio successo targato Kenya con Nicholas Korir e Milka Jerotich, due atleti non di vertice. Quarta la romena Cristina Casandra, atleta di lungo corso e specialista sui tremila siepi.

Esito afro-europeo nel cross belga di Roeselare, dove si sono imposti l'ugandese Stephen Kiprotich e la portoghese Dulce Félix, candidata a ben figurare nell'imminente Europeo di Dublino. In Francia agenda ricca di appuntamenti: a St.Priest vince l'ex-marocchino Berioui, uomo da 27:30 sui 10000 in pista, sul burundiano Nkunzimana. La forte siepista Duarte ha vinto il cross di Gujan-Mestras precedendo Martha Komu, ottima maratoneta di stanza oltr'alpe (quarta la Ejaffini), vittoriosa il giorno prima a Volvic, dove ritroviamo anche Berioui (settimo) e Nkunzimana (primo).

Nella gelida Liverpool affermazione di Hayley Yelling, al rientro ad alto livello dopo il ritiro di un anno fa, nel McCain Cross Challenge. In Kenya si rivede anche Hosea Macharinyang, fermo da diversi mesi per un intervento chirurgico ed una lenta ripresa. L'ex-campione nazionale di cross in Kenya (tre anni fa) si è imposto sabato nei dintorni di Eldoret su Joseph Ebuya, finalista mondiale dei 5000 metri. Al successo, nella categoria junior, anche la giovanissima Purity Cherotich Rionoripo, oro under 18 a Bressanone sui 3000 metri. A Stalowa Wola vittorie fuori classifica di Lukasz Parszczynski (24enne) e della junior Katarzyna Broniatowska nei campionati nazionali polacchi under 23. 
     
Cross, Dublino

Altre squadre nazionali hanno già diffuso i nomi degli atleti selezionati per i Campionati Europei di cross di Dublino: tra essi citiamo quelli di sicuro interesse, come le portoghesi Augusto, Monteiro, Félix, Rosa, Dias e Moreira e la junior norvegese Grovdal. Tra gli uomini merita la menzione il turco naturalizzato ex-etiope Bayrak, noto in precedenza come Shimelis Legese. I padroni di casa irlandesi schiereranno come nomi di punta Martin Fagan (ancora non certa la presenza di Cragg) e Mary Cullen.

Wanjiru k.o.

Non poca sorpresa ha destato la netta sconfitta, complice il jet-lag di un arrivo ritardato a Melbourne, di Samuel Wanjiru nella Great Australian Run di domenica. Il campione olimpico di maratona, quest'anno trionfatore a Londra e Chicago, ha chiuso al quarto posto la 15 chilometri australiana preceduto dall'austriaco Weidlinger (43:01), e dai "canguri" Birmingham e Dent.

Un austriaco in Australia 

A Weidlinger va attribuito un percorso agonistico recente decisamente buono, dopo il primato nazionale sulla maratona ottenuto a Francoforte (2:10:47), e soprattutto in contraltare agli episodi sfortunati (cadute e capitomboli nelle siepi) che ne hanno rallentato l'ascesa in passato. Ora che nella stessa gara si è lasciato alle spalle ben due campioni olimpici e un campione d'Europa (Wanjiru, Baldini e Martinez), il morale è alle stelle.

In assenza della tedesca Mikitenko (forfait per infortunio) e della statunitense Deena Kastor-Drossin, la 15km femminile è stata vinta dalla 28enne Chapple su Benita Willis (ex-iridata di cross, ora non più Johnson-Willis per l'anagrafe), sulla britannica Clitheroe e l'eterna Fernanda Ribeiro. Per la Willis un buon ritorno, dopo che negli ultimi due anni ne ha passate di tutti i colori sia nella vita familiare che per i ripetuti infortuni.
       
Risultati dal Giappone

Negli ultimi sette giorni solita ondata di corse sulle lunghe distanze, in pista e su strada. Nella mezza maratona di Nagoya l'unico risultato di spessoreinternazionale, l'ottimo 59:50 del kenyano Ngatuny, con quarto posto (in 1:02:01) di Mekubo Mogusu, che sta preparando il debutto sui 42 chilometri a Fukuoka tra pochi giorni. Discreto diecimila in pista del debuttante etiope Mesfin, finalista mondiale delle siepi, che a Yokohama ha corso in 28:10.91.

Maratone

Aspettando Fukuoka e Singapore, ultimi fuochi di una stagione in cui ben cento maratoneti si sono espressi sotto le due ore e dieci: ecco due maratone europee con discreti risultati per gli specialisti del vecchio continente. Nella 42km di La Rochelle, in Francia, vittoria dell'ucraino Oleksandr Sitkovskiy nel tempo-record di 2:10:27, uno dei migliori crono europei della stagione (laddove il leader europeo stagionale è Ruggero Pertile). Nella maratona spagnola di San Sebastian il primo classificato è Rafael Iglesias (2:10:44), spagnolo già in evidenza in febbraio a Siviglia.

Corse su strada

A Nyeri, in Kenya, 1:01:39 di Ernest Kebenei sulla mezza maratona in cui il più noto Mitei è giunto terzo in 1:01:51. Kebenei aveva vinto il mese scorso la mezza maratona di Nairobi in 1:01:54. Sul fronte femminile Gladys Kerubo si è imposta in 1:11:44 su Magdalene Mukunzi (1:11:47) e Monica Wangari (1:12:51). In Spagna ritorno al successo per Natalia Rodriguez, al centro del clamore la scorsa estate per la squalifica che le costò la medaglia d'oro nei 1500 metri ai Campionati del Mondo di Berlino. La spagnola ha vinto l'ottantaseiesima edizione della Jean Bouin Race precedendo nientemeno che Marta Dominguez. Al kenyano Menjo il successo maschile, senza avversari di rilievo particolare.

Ecco altre due mezze maratone spagnole con una solida tradizione: nella 25° edizione a Cordoba vince l'eritreo Tsegay in 1:03:01. A Benidorm (ventiseiesimo anno) è primo il marocchino Blad in 1:03:46 ma c'è il sesto posto di Martin Fiz, grande del passato, che si è ritirato dall'attività ufficialmente eppure chiude in 1:10:02.

News varie

Per la federazione USA il coach dell'anno è Alberto Salazar, mentore di Dathan Ritzenhein, Galen Rupp e Kara Goucher-Wheeler, alcune delle punte del mezzofondo a stelle e strisce. Sarà premiato ai Jesse Owens Awards sabato prossimo. Dalla Germania apprendiamo che Sebastian Bayer, campione d'Europa di salto in lungo a Torino con il fantasmagorico 8.71 che chiuse la manifestazione, quasi certamente salterà la stagione al coperto dopo essersi accasato (atleticamente) ad Amburgo.

Outdoor, riparte il Sud Africa

La stagione è appena iniziata: a Potchefstroom 61.01 della giavellottista Robbeson, pienamente recuperata dall'infortunio che l'ha messa k.o. fino ai Mondiali di Berlino. In Argentina primato nazionale nel miglio femminile di Rosa Liliana Godoy in 4:38.62.

Marco Buccellato




Condividi con
Seguici su: