Internazionale, la grande atletica a 360 gradi



Alla vigilia di una ricchissima tornata di campionati nazionali in tutta Europa, l'attenzione è ancora per i meetings. Nel fine settimana appena trascorso due appuntamenti importanti come Kalrsruhe e Gand. In sommario, nella rubrica di questo martedì, anche i temi principali della restante attività in Europa e negli USA e una prima panoramica sulle gare all'aperto.


Isaiah Koech, è nata una stella

Nella "Flanders Cup" fiamminga molti risultati di rilievo, ad iniziare dalla conferma della nuova dimensione raggiunta dal diciottenne keniano Isaiah Kiplangat Koech (è nato nel dicembre del 1992), che dopo il clamoroso 12'53"29 nei 5000 metri a Düsseldorf (dove ha battuto nientemeno che Eliud Kipchoge e assai più nettamente il siepista Paul Kipsiele Koech), ha stupito nuovamente correndo i 3000 metri in 7'37"50, primato africano junior al coperto e migliore prestazione mondiale indoor under 20 (la seconda in pochi giorni dopo quella sulla distanza più lunga). Proprio Paul Kipsiele Koech è stato l'altro protagonista del meeting belga, migliorando la già sua miglior prestazione mondiale dei 2000 siepi (stabilita proprio a Gand l'anno scorso in 5'17"05) fino a 5'13"77, un crono che sarebbe primato africano, sulla poco frequentata distanza, anche all'aperto.

Sui tre giri dei 600 metri, un classico dell'attività al coperto, 1'15"65 del belga Kevin Borlée, terza prestazione di sempre, e ben tre secondi affibbiati al gemello Jonathan, quarto. Ismael Kipngetich Kombich, dopo l'avvio senza bagliori di Liévin (quinto sugli 800 metri) ha ritrovato smalto sui 1500, stabilendo il nuovo record mondiale stagionale in 3'34"13, dodicesima prestazione di sempre al coperto. Nelle altre gare in evidenza nel triplo la belga ex-russa Bolshanoka (14.31, primato nazionale indoor), e soprattutto il polacco Wojciechowski, un astista 21enne già argento mondiale junior nel 2008, che dopo un discreto avvio di stagione è improvvisamente salito a 5.86, primato nazionale al coperto.
              
Chepseba docet

E' il momento di Nixon Chepseba, miler kenyano di razza appena ventenne, che nei migliori meeting europei indoor sta facendo faville. Prima, a Liévin, si è espresso al ritmo di 3'34"98, poi ha fatto ancora meglio a Düsseldorf, abbassando ancora il mondiale stagionale fino a 3'34"63, quindicesima prestazione all-time al coperto. A Gand, come visto, Kombich farà ancora meglio in 3'34"13. All'aperto Chepseba vanta già 3'32"42, risultato ottenuto nell'ultimo meeting di Rieti. A Liévin, uno dei protagonisti più attesi, il sudanese Kaki, è stato sfortunato perdendo una scarpa nell'iniziale trambusto della gara degli 800 metri e si è dovuto ritirare. Gareggerà prossimamente a Birmingham e Stoccolma.

Altro da Karlsruhe

Tanti i risultati di spessore, con atleti in crescita: la Spiegelburg ha migliorato il primato dell'asta con 4.76, la statunitense Wells ha concluso una settimana trionfale con l'ennesimo mondiale stagionale sui 60 ostacoli (7"82, con Oliver a 7"40 nella gara maschile), il kenyano Birgen, conosciuto per le attitudini a scendere spesso in pista con compiti da pacemaker, si è preso il lusso di mbattere Mehdi Baala sui 1500 metri in 3'35"38.

Salti: Baba torna a 2.30

Due buone gare di seguito per il saltatore ceko Jaroslav Baba, che prima ha vinto il meeting di Brno con 2.28 (quarto con 2.22 Talotti, ottavo Finesi con 2.18), poi 48 ore dopo a Praga, in una gara allestita all'interno di uno dei più grandi centri commerciali della capitale ceka, ha superato i 2.30. Mentre a Banska Bystrica si consumavano le prodezze di Antonietta Di Martino e Ivan Ukhov, a Weinheim (Germania) il campione d'Europa di salto in alto Shustov tornava a valicare i 2.30; ancora sotto le aspettative l'ex-campionessa olimpica Slesarenko, ferma a 1.87.

Settimana decisiva per Lemaître

Il tre volte campione d'Europa deciderà se partecipare ai Campionati Europei solo dopo lo svolgimento dei campionati nazionali francesi, in programma nel prossimo fine settimana. La possibilità di una rinuncia del velocista si sono fatte concrete dopo le prime uscite stagionali, non in linea con le attese. Sempre in Francia, primato di Tamgho nel salto in lungo a Eaubonne (8.01).

Chambers

Dwain Chambers ha trovato la quadratura dopo l'avvio poco ridondante dei Birmingham Games. Ai Trials nazionali di Sheffield ha stabilito la miglior prestazione europea stagionale sui 60 metri in 6"57. La bambina-prodigio Jodie Williams ha vinto il suo primo titolo nazionale assoluto battendo di un centesimo Benice Wilson in 7"24. Nell'alto maschile 2.31 di Parsons. Non farà gli Europei l'ostacolista Turner, che ha vinto il titolo dei 60 ostacoli e si è classificato secondo sui 200 metri.

L'attività americana

Molti buoni risultati nel Tyson Invitational di Fayetteville, ad iniziare dal 2.33 del giovane altista nero Kynard (già a 2.29 in questo scorcio di stagione) e dal 36"41 di Bianca Knight sui 300 metri. Torrin Lawrence è tornato a pieno regime dopo un anno di guai fisici correndo i 400 metri in 45"82, due centesimi meglio del grenadino Bartholomew. Altri risultati: 6"54 di Rakieem Salaam sui 60, 51"44 di Natasha Hastings sui 400. La slovena Sutej continua a scalare il cielo ogni sette giorni: stavolta ha portato il record nazionale dell'asta a 4.47. Nell'Husky Classic di Seattle (con pista superiore ai 300 metri) Chris Solinsky ha vinto il miglio in 3'54"52. Prosegue il recupero di Alan Webb, sesto sui 3000 in 7'51"85 (vince Nelson in 7'49"95).

Casa Bubka

Nel meeting di Donetsk Yelena Isinbayeva ha confermato il felice momento dopo il rientro alle competizioni. Si è imposta per l'ottava volta in carriera nel meeting di Donetsk, dove ha realizzato in passato molti dei suoi primati mondiali indoor Tra cui gli ultimi cinque), vincendo con 4.85 e sbagliando per tre volte la quota-record di 5.01. La russa è entrata in gara a 4.60, ha poi superato i 4.75 ed i 4.85 alla seconda prova. La rivedremo in pedana tra una settimana a Stoccolma. Ottimo 4.70 per la seconda classificata, l'iridata di Berlino Rogowska. Assai più combattuta la gara maschile per far scaturire il vincitore. Dopo aver superato i 5.82, il francese Lavillenie e l'ucraino Mazuryk sono rimasti in parità sbagliando la misura di 5.93. Misuratisi entrambi positivamente per il "jump-off" a 5.88 (personale di Mazuryk), sono tornati a provare i 5.93, con successo del francese e nuovo mondiale stagionale.

Ecco Olsson

Il biondo triplista svedese ha esordito a Göteborg con un salto di 16.99. Malin Dahlström, nello stesso meeting, ha portato il record naziolale dell'asta femminile a 4.43. Tra gli altri risultati del fine settimana europeo ricordiamo che in Grecia è stato migliorato il primato nazionale nell'asta maschile con Filippidis (5.71 ad Atene) e che c'è stata una buonissima gara delle tripliste (Papahristou 14,40, Paneta 14.39 con stacco a circa 20 cm dall'asse).

Primato per Lagat
 
Bernard Lagat ha migliorato il primato statunitense delle due miglia indoor in 8'10"07 a New York, circa cinque secondi meglio di quanto fece Douglas Padilla nel 1990 sulla pista di Inglewood. Per Lagat si tratta della settima prestazione nelle graduatorie all-time sulla distanza, corsa in verità raramente. Ai 3000 è transitato in 7'39"35. La miglior prestazione mondiale dista ancora poco più di un secondo e mezzo, ed appartiene a Kenenisa Bekele.

Outdoor

La notizia è l'esordio di Asafa Powell, ultimo frazionista del team dell'MPV che a Montego Bay (con Waugh, Carter e Frater) ha corso la 4x100 in 38"53, ma l'attività degli ultimi giorni si è concentrata soprattutto nel settore lanci, dove sono successe cose interessanti: nel consueta cornice sudafricana di preparazione all'attività estiva, la martellista tedesca Kathrin Klaas ha realizzato il primato personale a Potchefstroom con 75.30, facendo meglio della campionessa europea Heidler, seconda con 74.72. In Moldavia, l'altra martellista Zalina Marghieva ha stabilito a Chisinau il nuovo primato nazionale con la misura di 72.74.

Nel Lunev Memorial di Adler (Russia) Aleksey Zagornyi ha sfiorato gli ottanta metri: il suo lancio migliore è stato misurato a 79.99. In Ungheria 76.91 del magiaro Pars nell'impianto di Szombathely. In Israele lo junior Dmitriy Kroyter ha raggiunto i 2.28 nel salto in alto. A Cuba si parte all'insegna dei saltatori: a L'Avana Osniel Tosca ha saltato 17.22, Mabel Gay 14.36 (battuta la Savigne con 14.20).

Cross in Giappone

A Chiba vittoria non senza sorpresa del giovane kenyano Karoki, che sul percorso di 12 chilometri ha staccato di ben 24 secondi un personaggio di primo piano quale Martin Mathathi, quasi raggiunto al traguardo da un altro giovanissimo kenyano, Charles Nyandarua Ndirango.

Maratone

Sempre in Giappone, ma su strada, vittoria di Kenji Takeuchi nella maratona di Nobeoka in 2h12'44". A Siviglia si sono disputati i campionati spagnoli di maratona: vince l'ospite etiope Daniel Abera 2h09'53"; il campione nazionale è Villalobos, quarto al traguardo in 2h12'21". Anche la neo-campionessa Tamara Sanfabio (2h37'24") si è classificata quarta, preceduta da due etiopi e una kenyana. Vittoria per Alemnesh Eshetu Habtemikael in 2h33'26".

Kim Smith a New Orleans

La maratoneta neozelandese ha stabilito a New Orleans il primato "all-comers" di mezza maratona sul suolo statunitense, correndo la "Rock'n'Roll Mardi Gras Half Marathon" locale in 1h07'36", otto secondi più veloce di quanto fatto da Meseret Defar in passato.

Boston si fa bella

Gran cast nella prossima maratona di Boston, in calendario il 18 aprile. Tra gli iscritti, oltre ai campioni uscenti Robert Kiprono Cheruiyot e Teyba Erkesso, molti maratoneti africani di qualità (Kenyani ed etiopi) quali Geoffrey Mutai (2h05'55" di primato personale), Gilbert Yegon (2h06'18"), Evans Cheruiyot (2h06'25"), Tadese Tola (2h06'31"), Sylvester Teimet (2h06'49"), Bekana Daba (2h07'04") e Tekeste Kebede (2h07'23"). Tra le donne, Sharon Cherop (2h22'43"), Tirfi Tsegaye Beyene (2h22'44"), la junior Merima Mohammed (2h23'06"), Selina Kosgei (2h23'22"), Caroline Kilel (2h23'25"), Dire Tune Arissi (2h23'44") e Alice Timbilili (2h25'03").

Nei prossimi giorni

Al via, da domani fino a venerdì, i campionati nazionali russi: da seguire soprattutto alcune gare femminili (800, 1500, asta e lungo) e l'alto maschile, dove l'assente di spicco sarà Ivan Ukhov, impegnato nello stesso giorno a Bydgoszcz (Polonia) in un nuovo assalto al record mondiale indoor. Nel meeting polacco anche una gran gara di asta femminile con la Spiegelburg fresca di primato, la Rogowska, la Feofanova e l'altra polacca Pyrek. Venerdì si corre la nota mezza maratona degli Emirati, a Ras Al Khaimah: tra le celebrità al via, Mary Keitany (contro Mare Dibaba, Dure Tune e Aberu Kebede) e Patrick Makau contro Bernard Kipyego.

Arrivano i campionati nazionali

Oltre alla Russia, nel corso della settimana si disputeranno i campionati nazionali indoor nella maggior parte dei paesi europei, Italia compresa. Si parte già da oggi con l'Ucraina (a Sumy), poi sarà la volta di Polonia, Grecia (nel nuovo impianto di Peania), Spagna, Romania, Francia, Repubblica Ceka, Slovacchia, Irlanda, Austria, Belgio, Finlandia, Svizzera, Ungheria, Danimarca, Lituania, Slovenia, Croazia e Bulgaria.

 




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