Internazionale, il report dai cinque continenti



Nell'attività estera fioccano i talenti giovani e giovanissimi, sia nelle corse su strada che negli stadi. Nella rubrica di questa settimana la vetrina principale spetta alle corse nelle città (in Europa, America e Africa), in attesa delle grandi maratone di primavera, ormai prossime. In sommario anche i meeting e le manifestazioni che interessano la pista e le pedane in America, Asia e Oceania.

Praga da record

Nella tredicesima Hervis Prague Half-Marathon sono caduti entrambi i primati della corsa, sia maschile che femminile. Il caldo registrato nella capitale ceka ha favorito le prestazioni di Philemon Kimeli Limo (59'30", terzo un anno fa alla Stramilano) e di Lydia Cheromei (1h07'33"). Si tratta anche dei migliori risultati mai segnati sul suolo della Repubblica Ceka. Dietro Limo l'etiope Azmeraw Bekele (1h00'35") e il kenyano Masai (1h00'40"). La Cheromei (2h23'01" in gennaio a Dubai sui 42 km), ha staccato nettamente Belaynesh Zemedkun Gebre (1h09'17") e Rose Kosgei (1h09'33").

Berlino verde

Caldo anche a Berlino e altra doppietta kenyana, grazie ai successi di due giovanissimi, il già affermato Geoffrey Kipsang in 1h00'38" (è l'oro mondiale junior nel recente cross di Punta Umbria ed esordiva in un circuito cittadino), e della sorpresa Valentine Kipketer (1h10'12", alla prima uscita agonistica fuori dal Kenya, diciotto anni). Dietro Kipsang, Eliud Kiplagat (1h00'52") e Daniel Chebii (1h00'56").
 
Sefer e Kogo primattori

Nella Humarathon di Ivry (mezza maratona) l'etiope Dino Sefer ha battuto di un secondo il vincitore della Roma-Ostia Tujuba Megersa in 59'42". e più nettamente il kenyano Peter Muriuki (1h00'55"). Molto veloce anche la mezza femminile con Sarah Chepchirchir prima al traguardo in 1h08'07" sulla poco conosciuta etiope Fatuma Dergo (1h09'02"). A Brunssum Micah Kogo non ha smentito le attese vincendo per la terza volta in carriera la dieci chilometri olandese in 27'15", lasciando ad undici secondi Michael Kigen (27'26"). La Mikitenko ha vinto la 10 km femminile, un test più che soddisfacente in vista della maratona di Londra.

Desisa instancabile

Doppio impegno per l'etiope Lelisa Desisa (59'37" a L'Aja in marzo), che sabato si è imposto nella Cooper Bridge River Run di Charleston (10km in ventinove minuti circa), e domenica ha vinto la ben più prestigiosa Cherry Blossom Race di Washington (10 miglia) in 45'36". Era arrivato sul suolo statunitense venerdì. C'è poco da aggiungere. Vittoria targata Etiopia anche nell'altra grande corsa statunitense del weekend, la cinque chilometri di Carlsbad, con Dejen Gebremeskel primo tra gli uomini in 13'11" (secondo Eliud Kipchoge in 13'14"), e Aheza Kiros vincitrice femminile in 15'13" in volata sulla kenyana Pauline Korikwiang (15'14").

Chiudiamo il capitolo-strada con la mezza maratona di Rabat, dominata dai corridori dell'Africa Orientale: John Mwangangi si è imposto nella mezza maschile in 1h01'08" sull'etiope Tsegay Atsedu (1h01'12"). L'etiope Feyse Tadese Boru (2h30'23" sui 42 km a Dubai in gennaio) ha colto una brillante prestazione nella corsa femminile, chiudendo in 1h08'44" sulle kenyane Doris Changeywo (1h08'49") e Filomena Chepchirchir (1h08'51").

Australia, Pearson e Pittman in luce

Vola l'argento olimpico Sally Pearson, che a Perth ha vinto i 100 metri in 11"20 e i 100 ostacoli in 12"85, il tutto nella prima delle due giornate di gare (il giorno dopo ha vinto anche i 200 in 23"22). In crescita la campionessa del mondo di disco Samuels (62,20) ed il triplista Brigg (16,97). Nella giornata conclusiva dell'Australian Athletics Tour efficace rientro di Jana Pittman-Rawlinson, assente da un anno e mezzo. La Pittman, due volte all'oro mondiale nel corso della carriera, ha vinto i suoi 400 ostacoli in 55"75, pur trovando insidia nella connazionale Boden, scesa a 55"97 (vanta 55"25). Jana Pittman ornerà a gareggiare tra due settimane ai Trials australiani. Sempre lontano Mitchell Watt, il lunghista medaglia di bronzo a Berlino, che controvento ha ottenuto un nuovo risultato di valore internazionale (8,21).

USA, Bartholomew in orbita

Tanti i risultati di qualità, e non sempre ad opera di atleti statunitensi. A Lubbock, Texas, il numero della settimana è del 20enne quattrocentista di Grenada Rondell Bartholomew, che ha disintegrato il primato personale scendendo a 44"65, migliorandosi di oltre mezzo secondo. Nell'attesa dell'altro grenadino Kirani James, Batholomew (due anni più grande) gli ruba la scena. Sempre a Lubbock in luce l'ostacolista americano Osaghae, gran protagonista della stagione indoor, che con 2,2 metri di vento a favore ha vinto i 110 in 13"29. Sempre sugli ostacoli, un secondo netto di progresso per la trinidegna Bellille (55"80), e circa 60 centesimi in meno rispetto al precedente personale per Jamele Mason, scuola Portorico, che ha un valido leader in Javier Culson, atteso tra non molto all'esordio stagionale nella gara-madre dopo due esperienze sugli 800 nelle scorse settimane.

50"50 di Francena McCorory

Nelle Florida Relays di Gainesville, prima giornata all'insegna della velocità pura e prolungata con in luce Jeffery Demps (10"07 ventoso), Maurice Mitchell (20"36), Natasha Hastings (22"77), Francena McCorory (50"50) e Christian Taylor (45"46, ma presto tornerà al salto triplo). Assenti dell'ultima ora David Oliver sugli ostacoli (ha vinto Joel Brown con 13"55) e Justin Gatlin, iscritto preventivamente nei cento metri. L'ex-campione del mondo dei 400 ostacoli Bershawn Jackson ha corso gli 800 in 1:53.40 per poi ben figurare nella 4x400 chiusa in 3'00"80. Nel disco 64,49 del croato Maric. Nelle gare riservate alla gioventù più acerba, 11"21 della nera Octavious Freeman e 10"26 di Marvin Bracy con vento appena oltre il limite. Seconda giornata per lo più in chiave staffette: 42"75 nella 4x100 donne ad opera del quartetto di Speed Divas (con Lauryn Williams, Natasha Hastings, Bianca Knight e Marshevet Myers-Hooker), 38"74 nella staffetta maschile per la formazione di Pure Athletics con altri due quartetti sotto i 39 secondi. In tribuna e a bordo pista, Tyson Gay, prossimo all'esordio in staffetta nelle Texas Relays di Austin.

Henry sotto i 45 secondi

Nell'Arkansas Invitational a Fayetteville, sui blocchi Aries Merritt, autore di un esordio nei 110 in 13"36. Nel Lousiana Invitational di Baton Rouge il bianco Nugent vince a sua volta gli ostacoli alti in 13"58 con forte vento a sfavore. Dai 400 metri maschili il picco tecnico del meeting con il 44"83 di Tabarie Henry davanti al campione universitario indoor Pinder (Bahamas, 45"06). In palla le staffettiste texane Collier (una ragazzina), Tarmoh, Dominique Duncan (altra giovanissima) e Beard, che chiudono in 43"16. L'altra Duncan (Kimberlyn) vola nei 200 in 22"76 controvento in rettilineo.

Ad Auburn torna in pedana Donald Thomas, stella dell'alto caraibico, che si impone con 2,30. Il vento ha condizionato, come da tradizione, il meeting texano di Arlington, dove si è rivisto Patton, appena tornato dopo lunga assenza per infortunio. Il finalista olimpico e mondiale dei 100 metri ha vinto la sua serie dei 200 in 20"61, ma nella serie successiva meglio di lui ha fatto il quattrocentista Boyd in 20"47. Sui 100 10"17 del canadese Connaughton, col vento a farla ancora da padrone. Tra le donne 12"91 dell'ostacolista McReynolds. Vento dispettoso, invece, in Illinois, che inficia sui 100 il 10"15 di Zye Boey, e invece resta nei limiti legali per il 20"67 dello stesso Boey sui 200.

Vivian Cheruiyot allunga

La campionessa del mondo in carica dei cinquemila metri ha esordito sui 10000 nel Trofeo Iberico di Pontevedra, centrando subito il minimo per i mondiali di Daegu in un tonante 31'07"02, ovviamente miglior prestazione mondiale stagionale (15'37"10 a metà gara). Sotto il minimo anche la portoghese Dulce Felix con 31'33"42, ritirata la Augusto. In campo maschile vittoria di Vincent Rono in 27'52"19 sul lusitano Rui Silva (27'53"55).

A scuola in Giamaica

La fucina di talenti caraibici è inesauribile: nei campionati scolastici giamaicani di Kingston (con Usain Bolt in tribuna), ben due secondi di miglioramento dell'ostacolista Tracey, quinta ai Mondiali junior del 2010 ed ancora meno che ventenne, che ha fermato il cronometro a 55"81. La sedicenne Chris-Ann Gordon ha tolto un secondo e mezzo dal personale dei 400 metri, scendendo a 51"62!

Lanci

Avvio del circuito cinese a Chengdu: miglior risultato in assoluto, il 74,26 della martellista Zhang Wenxiu, a poco più di mezzo metro dal record asiatico. Nelle altre gare 61,65 del discobolo Wu Jian, e nel giavellotto 77,82 di Qin Qiang tra gli uomini e 59,49 di Liu Chunhua tra le donne. In Serbia campionati invernali: emergono la discobola Tomasevic (60,40) ed il giavellottista ventenne Samac (77,72). Negli USA 63,33 e 63,19 nel disco rispettivamente per Rebecca Breisch e per Aretha Thurmond. Nel peso, 20,21 di Zachary Lloyd in un meeting minore.

Notizie dalla pedana

Anna Chicherova, argento a Berlino nel salto in alto femminile, è tornata ad allenarsi dopo la maternità. Gareggerà ai campionati nazionali russi per guadagnarsi la selezione per Daegu. Le attuali condizioni non permettono previsioni: la ripresa della saltatrice russa è stata più difficile del previsto. Fuori per tutta la stagione per un infortunio a un piede, invece, il canadese Drouin (2,33), recente vincitore del titolo universitario USA indoor. Sta riprendendo, al contrario, il cipriota Ioannou (bronzo a Osaka e argento a Berlino), che potrebbe esordire direttamente in Diamond League a Doha.

La settimana a venire

La maratona di Rotterdam sancirà l'esordio sulla distanza di Michael Kipyego senza passare per la via intermedia della mezza maratona. Viene dalle siepi, dove è un interprete di primo piano, e vanta poche esperienze in competizioni su strada. Anche a Parigi un cast di primo livello per la trentacinquesima edizione della 42 km della capitale francese: tra i migliori iscritti gli etiopi Eshetu Wondimu (2h06'46" di primato personale) e Terefe Wodajo (2h07'45"), e i kenyoti Bernard Kipyego Kiprop (2h07'01"), Alfred Kering (2h07'11"), Benjamin Kiptoo (2h07'17") e Jackson Kipkoech (2h07'30"). Nel cartellone femminile, sulla carta, la miglior iscritta è Agnes Kiprop (2h24'07", già vincitrice a Torino nel 2009 sia nella maratona che nella mezza). Ci sarà anche la connazionale Priscah Jeptoo (2h27'02"), prima a Torino 2010 e seconda a Padova, e lo stuolo di etiopi guidato da Mamitu Daska (2h24'18"), Koren Yal (2h24'33") e Ashu Kasim (2h25'49"). Esordio francese per Mestewet Tufa, argento mondiale di cross tre anni orsono.

Nella settimana seguente si correrà a Vienna, con al via Paul Kirui (2h06'44" di personale), Dmytro Baranovsky (2h07'15"), Isaac Macharia (2h07'16") e Nicholas Chelimo (2h07'38"). Haile Gebrselassie è iscritto nella mezza maratona: le sue condizioni sono sensibilmente migliorate nelle ultime settimane. In pista, tra pochi giorni, fari puntati sulla ricchissima attività statunitense e su Oscar Pistorius, che dopo il sensibile progresso sui 400 metri (45"61) sarà di nuovo in gara ai campionati nazionali di Durban. Da tenere d'occhio il 21enne Moeng, che ha corso la prima gara ufficiale della vita solo in gennaio, e che tre giorni fa è sceso a 20"59 sui 200 metri, correndo in prima corsia.

 




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