Internazionale: il 2005 si chiude nel segno dell'E



In chiusura di anno solare l'attività internazionale rimanda ancora alla pista con i meeting oceanici e con i Giochi Francofoni di Niamey, oltre che con il cross e con brevi note dall'atletica “stradaiola”. L'ultimo appuntamento dell'anno con la rubrica rende omaggio ad un personaggio importante dell'atletica "aussie", per poi approdare alle note dell'attività campestre e su strada sul suolo europeo. L'eco dal passato: Steve Moneghetti Il celebre mezzofondista australiano, ora 43enne, si è reso protagonista dell'impresa di stabilire il nuovo record del mondo "veterani" dell'ora di corsa su pista, sabato notte a Geelong, coprendo in sessanta minuti la distanza di 19 chilometri e 710 metri. La manifestazione, intitolata a Ron Clarke (che stabilì su questa stessa pista il primato nel lontano 1965 percorrendo 20 km e 232 metri), è stata condizionata dal freddo e dal forte vento. Il primato precedente apparteneva al belga Jozef Eyckmans, che nel 1996 percorse, in un'ora, 19 chilometri e 149 metri. Il presente dell'Australia: Pat Johnson Dopo una stagione vissuta all'ombra della grande ribalta ecco rispuntare il nome del velocista aborigeno Patrick Johnson, conosciuto per lo più per il sensazionale 9"93 che nel 2003 gli permise di issarsi in cima alle liste mondiali stagionali dei cento metri, e di rimanervi fino alla fine dell'anno. Ieri l'altro il Perry Lake Stadium di Perth ha ospitato un meeting nazionale davvero interessante, nel quale Johnson è tornato a fare la voce grossa coprendo la distanza classica della velocità in 10"01. Il risultato non verrà omologato per via del vento irregolare, tuttavia non avendo un tornado alle spalle (entità misurata in 2,4 metri al secondo) il velocista australiano ha ottenuto intrinsecamente una delle migliori prestazioni della carriera. Dietro Johnson segnaliamo un versatile specialista che spazia dai 100 ai 400, quel Daniel Batman che dopo aver abbandonato l'atletica in favore del rugby è tornato sui suoi passi. Si tratta di passi sufficientemente rapidi, che gli hanno consentito di chiudere in 10"17 (10"14 in batteria). La novità è invece rappresentata dal 22enne Chris Troode, un quattrocentista che si era già segnalato allo Zatopek Classic, dove aveva chiuso spalla a spalla con Clinton Hill ma era stato squalificato per invasione di corsia. Ora il pesantissimo miglioramento di Perth a conferma dei progressi del mese scorso, decifrabili in un sonante 45"60. Nelle altre gare di Perth troviamo conferme da parte dell'ostacolista-sprinter Sally McLellan (11"38 e 13"16), dell'astista Kym Howe (ora neo-signora Nadin) con 4,35, di Brownyn Thompson (6,64 nel lungo) e del giavellottista Dziubak (78,97). Botti di fine anno per la Vili-Adams La gigantesca lanciatrice neozelandese è già in forma-Melbourne, dove sarà attesa ad inizio primavera dai Giochi del Commonwealth. Prima il 19,38 di Hamilton nell'ambito del Porritt Classic, ora il 19,44 nel Northsport Classic di sabato scorso ad Auckland. Non sono ancora altrettanto lunghe le traiettorie del disco di Beatrice Faumuina (un oro mondiale in carriera), che ha lanciato appena a 58,61. Dal Sud Africa invece il rientro alle competizioni per Okkert Brits, argento parigino dietro Gibilisco e già nel club dei seimetristi, che a Bellville ha saltato 5,65. Pista senza fine La stagione dell'atletica in pista, ferma in Europa ed in gran parte del continente americano, ha vissuto un appendice ufficiale con i Giochi Francofoni di Niamey, in Niger, conclusisi venerdì scorso. Ricapitoliamo i migliori risultati usciti dalla rassegna: tra i maschi l'1'47"11 del marocchino Bengshir sugli ottocento metri (doppierà sui 1500 in un "tattico" 3'46"58), l'ennesimo over-8000 stagionale del decatleta Romain Barras (8046 punti), il 13"68 dell'ostacolista francese Lavanne, il 2,24 dell'altro transalpino Raifak nell'alto ed il 16,91 del maghrebino Bougtaib nel triplo. Tra i risultati delle ragazze, abbiamo già dato notizia dei progressi della velocista Mang (scesa a 11"34), ed aggiungiamo il 22"92 di Kaltouma Nadjina (Ciad, già vittoriosa sui 400 in 52"12), la doppietta di Sultana Ait Hamou su 800 e 1500 metri e quella di Zhor El Kamch su cinque e diecimila metri, ed infine il 65,12 della martellista francese Falzon, al primo successo internazionale in assenza della Montebrun. Cross ed altro dalla Spagna Nella ventiseiesima edizione del cross Venta de Banos (Palencia), disputato domenica scorsa, segnaliamo l'ottavo posto di Gian Marco Buttazzo, capace di precedere personaggi di spicco del mezzofondo spagnolo passato e presente quali Isaac Viciosa e Jose Rios. L'azzurro dell'Esercito, recentemente ventiduesimo agli Europei di cross di Tilburg, ha chiuso con poco meno di un minuto di distacco dal vincitore Alberto Garcia, che ha portato con sé sul podio della classica campestre spagnola il connazionale Juan de la Ossa e l'algerino Saidi-Sief. La grande promessa del mezzofondo etiope, la diciottenne Burika, si è altresì imposta nella corsa femminile (poco più di sei chilometri e mezzo) sulla francese Ghezielle-Benthami, bronzo iridato sui 1500 metri, e sulla siepista di casa Rosa Morato. Deludente, col suo nono posto, Marta Dominguez, lontano dallo smalto dei giorni migliori. Cross anche a Valencia: nel lungo (10 chilometri) un monologo spagnolo con protagonisti Eliseo Martin ed i compagni di nazionale Villalobos e Espana. In quello corto (quattro chilometri) tre grandi di Spagna divisi da pochi secondi (Castillejo, Luis Miguel Martin e Redolat). Sui sette chilometri del tracciato femminile ennesimo colpaccio stagionale di Fernanda Ribeiro, tornata a sorridere dopo la magra degli Europei. Tutto-Marocco invece a Saragozza: Said el Wardi, seguito dai poco conosciuti Jaouad (non Gharib, bensì Boulamane) e Lamalem, hanno dominato sui resti della legione spagnola, impegnata pressoché al completo, come visto, a Palencia e Valencia. Dalla Spagna chiudiamo con la mezza maratona di Los Palacios (Siviglia), caratterizzata dal monopolio degli atleti del Kenya: Tra gli uomini buon 1h01'58" di Festus Langat su Phil Kipchumba (1h02'07") e Alfonse Yatich (1h02'10"). A Caroline Kwambai il successo femminile in 1h14'54" su Mercy Cherubet e la nuovissima Lisa Bomme. La legge di Dinkesa Succede a se stesso Abebe Dinkesa a Bruxelles, centrando un nuovo successo nell'Iris Lotto Cup (cross IAAF) di 48 ore fa. L'etiope ha battuto l'ucraino Lebid, abbonato al secondo posto (quarto anno consecutivo). Teyiba Erkesso, altra etiope, ha superato Maryan Jamal (ex-connazionale conosciuta come Tola), una delle rivelazioni in pista del 2005, e la serba Jevtic, migliore delle europee davanti alla magiara Kalovics ed alla belga Dejaeghere. In gennaio rivedremo gran parte dello squadrone che sempre più si dimostra razza padrona nel panorama invernale del cross mondiale dopo aver dominato l'attività estiva in pista e su strada (Gebrselassie sui 42 chilometri). Indoor Ancora anticipi sulla stagione vera, che inizierà in gennaio inoltrato: in USA da segnalare il 2,30 di Tora Harris a Princeton nel salto in alto ed il 23,42 nel "martellone" del solito Kibwe Johnson a Kent, nell'Ohio; in Francia un meeting di asta ad Aulnay-sous-Bois, nel quale l'unico risultato passabile è stato il 5,51 del 23enne Soler, al primato personale. Nella Svezia dei grandi saltatori un diversivo per Emma Green, rivelazione nell'alto ai Mondiali di Helsinki, che sui 60 metri ha ottenuto il primato personale in 7"52. Mamma Nikola La giavellottista ceka Nikola Tomeckova-Brejchkova, quarta ai Giochi di Atene, è diventata mamma pochi giorni fa di una bambina di oltre quattro chili e di ben cinquantacinque centimetri. A causa della gravidanza ha saltato l'intera stagione 2005, e da quanto si apprende non riprenderà a breve termine gli allenamenti. Nero su bianco Sono divenuti ufficialmente records mondiali i seguenti risultati, dopo la conclusione del protocollo di omologazione da parte della IAAF: il 59'16" di Samuel Wanjiru (Kemya) ottenuto nella mezza maratona di Rotterdam dello scorso 11 settembre ed il doppio primato di Mizuki Noguchi (Berlino, 25 settembre), sui 25 e 30 chilometri, rispettivamente con 1h22'13" e 1h38"49. Nel frattempo c'è già chi ha fatto meglio (1h21'57" e 1h38'49" di Deena Kastor-Drossin in quel di Chicago, prestazioni in via di omologazione). La rubrica rivolta all'attività internazionale tornerà con l'anno nuovo a seguito dei risultati di fine anno (corride su strada a San Paolo e Madrid, cross, attività in sala). Per le statistiche relative alla stagione in via di conclusione rimandiamo ai prossimi giorni, dove in calce alle liste mondiali stagionali sarà possibile fruire delle prime mini-liste della stagione agonistica indoor 2006, con i risultati avuti nei mesi di novembre e dicembre. Marco Buccellato

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