Internazionale, donne da primato



Senza respiro a cavallo del Golden Gala e col Super Grand Prix di Grecia, passando per la Coppa Europa di prove multiple e con Firenze e Grosseto nel mirino: l’atletica mondiale e quella italiana non conoscono sosta, ed i Trials USA sono ormai alle porte. Breve poscritto sulle prove di Super League a Tallinn: ricordiamo il quarto posto maschile con Frullani-Casarsa-Ceglie (e Gasparro quarto italiano) ed il sesto femminile con Dalla Piana-Trevisan-Boffelli (ancora sfortunata la Bacher, ritirata). I risultati completi sono facilmente fruibili attraverso il sito della federazione europea. In chiave tecnica, mostruoso 6.97 di Carolina Kluft nel "tranquillo" 6769 finale. I punti per avvicinare nuovamente quota settemila li ha “non acquisiti” nell'alto e nei 200 (appena 1.86 e 23.47). Li recupererà al momento giusto e nella sede dove potrà esaltarsi. Un tranquillo weekend di delirio Delirio sportivo, per fortuna, quello vissuto dalla Grecia tutta, in loco e sparsa per il mondo, per una domenica senza paragoni. Il Super Grand Prix di Heraklion ha portato ottimi segnali dagli atleti di casa ed il solito turbine di cavallette russe. Addirittura due i primati del mondo stabiliti domenica. Il ping-pong fra Yelena Isinbayeva e Svetlana Feofanova prosegue: ogni volta che la più giovane sembra stia per prevalere la piccola rossa reagisce con orgoglio e la scavalca in cima al mondo. Ora l'asta vale 4.88 e potrebbe salire ancora nelle prossime settimane. Come una settimana fa, all'ombra delle due trapeziste russe si segnala Anna Rogowska, salita anche lei al personale con 4.65. Due settimane fa, a Rethymno, Gulnara Samitova aveva preparato il terreno per il mondiale delle siepi correndo in 9:09.84, secondo crono di sempre. La russa (che ad Atene farà i cinquemila non essendo le siepi femminili nel programma olimpico), ha sfiorato l'ideale muro dei nove minuti chiudendo in 9:01.59. Alle sue spalle l'ugandese Inzikuru ha abbassato di dieci secondi il primato africano, frantumato anche dalla marocchina Chaabi. Al record anche la romena Casandra-Iloc, l'ungherese Toth, la lusitana Rosa e l'algerina Bahi. Marzena Michalska, fresca primatista d'Italia, è terminata undicesima in 10:09.92. Nel resto del "Tsiklitiria" molte altre cose: apertura con l'ultima apparizione annunciata di Kederis sui duecento metri prima dei Giochi (20.24), e con l'ottimo ottocento risoltosi a favore di Borzakovskiy (1:43.92) nei confronti di quel Billy Yiampoy (1:43.95) che ha Roma aveva tenuto la leadership mondiale dell'anno per un'oretta. Il momento è favorevolissimo ai 1500, arrivano i tempi ed è un'orgia di prestazioni di alto livello. Paul Korir segna 3:31.10, mettendosi alle spalle ben otto altri africani prima del pirata russo Shabunin. Le siepi al maschile riportano alle cronache l'immenso talento di Shaheen-Cherono che chiude solitario in 8:01.97. Grandi cose anche da Rawlinson che trova il miglior tempo stagionale d’Europa con 48.19 e dal cubano Martinez che salta 8.25 tenendo a bada di poco il russo Shkurlatov (8.21). Lo sprint femminile conferma il momento di grazia di Yuliya Nesterenko, velocista bielorussa; secondo knock out importante per la Pechonkina, dopo quello romano. Il killer è sempre lo stesso, l'australiana Pittman, una con un aspetto tutt'altro che docile. Aggredisce il cronometro e segna il 53.52 che toglie a Sheena Johnson il mondiale stagionale. La russa non sfigura in 53.72 ed alla fine chi giosce di più è la greca Halkia che con 53.99 porta sotto i 54" il primato nazionale, lei che tre gare fa correva sopra i cinquantasei. Abbiamo tenuto in caldo le gemme degli altri concorsi femminili: il 67.99 della cubana Menendez (in gara la Coslovich decima con 56.25 e la Marin undicesima con 49.14..le due azzurre devono aver accusato evidentemente qualche problema) e soprattutto il fantastico triplo di Tatyana Lebedeva, che per il modo di saltare merita in tutto e per tutto l'appellativo di cavalletta: con 15.34 ha ancora avvicinato il "Beamoniano" primato della Kravets solo due giorni dopo aver saltato 7.01 a Roma. A quindici metri è atterrata anche la senegalese Ndoye. Eccezionali anche l'Aldama con 14.84 e l'altra russa Pyatykh con 14.80. Bielorussia.. Attività intensa a Minsk e dintorni: il top delle varie riunioni viene dal campione del mondo Tikhon, che spodesta Murofushi nel ruolo di world-leader del martello con un lancio di 83.36 a Stayki. Dalla Russia bianca le notizie arrivano ogni anno con un certo ritardo, e tutte assieme. Da inizio maggio alla fine di giugno l'attività ha mandato in archivio il sorprendente 13.37 sugli ostacoli dell'ucraino Demydyuk (record nazionale), ed il ritorno di Ellina Zvereva (43 anni!), che lancia ancora il disco a 60.90. Torna a discreti livelli il giovane pesista Belov (nel 2003 oltre i 21 metri, pochi giorni fa tornato con 20.23), che in una primaverile Malta di fine inverno si era dannato l'anima attorno ai 17.80. Ancora da segnalare la filiforme martellista Menkova, 70.23 a Minsk. ..ed Ucraina Dai campionati nazionali di Kiev, conclusi ieri: 50.74 per Antonina Yefremova sui 400, 1.99 della Styopina nell'alto ed il record nazionale della definitiva rinascita di Anzhela Balakhonova, ex-primatista mondiale indoor ed europea all'aperto, nonché campionessa continentale a Budapest '98: per lei 4.57, misura che sembra d'altri tempi vista la gara al rialzo delle russe. Grosseto quasi al via: ultimi bagliori Qualche altro nome, dopo tutti quelli passati in rassegna dall'inizio dell'anno nel panorama mondiale junior: emersi nelle ultime settimane dalla Bielorussia l'ottocentista Koreyvo (2:04.46) e la già nota martellista Smolyachkova (addirittura a 70.39, che è anche record nazionale assoluto). Menzione anche per il decatleta Andrey Kravchenko (7963 punti con il peso da 6kg ed il disco da 1.75kg). Da Manchester, sabato scorso (l'occasione era un equilibratissimo match junior fra australiani e britannici, con vittoria di quest'ultimi per soli due punti), prodezze di alcuni cangurini: 75.60 del giavellottista Joshua Robinson che si issa in cima alle liste di specialità under 20, migliorandosi di cinque metri esatti! Ancora 16.30 del triplista Alwyn Jones (quasi mezzo metro di incremento..) e 19:55.35 del marciatore Rutter. Ancora notizie dall'universo junior: migliore prestazione europea nei 3000 siepi da parte della russa Yuliya Mochalova, ottenuta la scorsa settimana a Cheboksary (10:00.32); migliora il limite europeo della tredesca Dreier, realizzato nella Super League di Bydgoszcz. A Tokyo, nei campionati intercollegiali, il kenyano Nadmbiri (27:46.10 quest'anno) corre in 27:55.81. Da cuba l'ostacolista Dayron Robles emerge con 13.75. Bulgari: il pesista Ivanov ha lanciato a 21.24 (peso da 6 chili), ed a 19.15 con l'attrezzo senior; il triplista Ivanov è già a 16.40. Attenzione al duo Yotova-Denkova nei salti in estensione. Campionati polacchi A Bydgoszcz, che ormai ospita tutto dopo gli europei under 23 e la Super League, presenti tutti i migliori o quasi: si fanno notare la Skolimowska (71.51), Korzenioski al quindicesimo titolo (1:21:40), ed il saltatore Wolski che supera i 2.30 per la prima volta in carriera. Varie dall'Europa Sabato scorso a Varazdin il Memorial Kozar, dedicato ai lanci. Oltre i 78 metri i martellisti Pars (Ungheria) e Kozmus (Slovenia). Nel peso femminile nessun risultato di spicco ma il nome della croata Eszter Balazsicz balza agli occhi per ricordarci molto da vicino quello di un'atleta azzurra di livello internazionale. Ancora sabato il meeting di San Sebastian, in Spagna, con un fiorire di primati personali e stagionali: il meglio l'offre il mezzofondo grazie a Nuria Fernandez (4:03.98) che batte la marocchina Benthami di due decimi e la russa Chizhenko di sei. Nei 5000 non sfonda il muro dei 15' per un nulla la kenyana Chenonge; sugli 800 il segnale più interessante, e viene da Kelly Holmes. Libera di scorrazzare senza l'amica Mutola vince in 1:58.71. In campo maschile ottimo 3:33.66 di Alvaro Fernandez e molti tempi interessanti sotto i 13'20" da parte degli spagnoli sui 5000. In evidenza nello sprint la Mothersill con 22.68. La festa di Mario Pestano viene guastata dall'estone Tammert che vince il disco con 66.42. Entrambi avevano gareggiato la sera prima a Roma. Presenze italiane: Marco Dodoni è quarto nel peso con due lanci a 18.50 e quattro nulli; doppio impegno per la O'Reilly (male il lungo con 5.80, terza nel triplo con 13.47). Antipasto degli attesissimi campionati nazionali russi, la rassegna under 23 di Mosca ha mandato in orbita Gulfiya Khanafeyeva (martello a 71.31), e la Nazarova, che con 50.62 ha ripreso a correre sui livelli cui ci ha abituati. Da notare il 22.88 sui 200 della quattrocentista Levina. Montebrun sempre più lontano: a metà settimana scaglia l'attrezzo a 72.73 a Aunay sur Odon. Anche la piccola Perrin si migliora con 67.12. Venerdì gran disco della Robert-Michon, la proporzionata atleta francese, che a Salon-de-Provence arriva a 64.54. Lanci notevoli anche in Finlandia, nel festival dei giavellotti di Pihtipudas: dopo lunga assenza rientra in grande stile Nahri (86.61), accompagnato oltre gli ottantatre metri da Pitkaemaeki e Alaraisanen. Campionati dei Balcani: la sede è Istanbul: molti successi vanno ad atleti romeni, fra cui il peso di Guset a 20.54 ed il triplo balzo della solita Gavrila a 14.45. Grandi salti in Germania Il ghanese Gaisah prosegue la marcia di avvicinamento verso la pedana ateniese. L'atleta africano potrebbe essere protagonista, ed a Bad Langensalza eguaglia il personale di 8.30 precedendo Beckford (8.23). Terzo Streete-Thompson con 8.14. USA: ecco i Trials In officina per la messa a punto, i protagonisti dell'atletica a stelle e strisce sono in meditazione per guadagnarsi la qualificazione olimpica: il solo Allen Johnson ha messo la testa fuori nell'ultima settimana, beffando all'Olimpico Liu Xiang. Dal weekend per ora solo i "club champs" di Indianapolis, dove fra i big ha gareggiato solo la Morrison sugli ostacoli. Giro d'Oriente Entrerà nella top-form per le Olimpiadi, ma Lyubov Perepelova a Manila ha dimostrato di esserci: l'uzbeka già viaggia a 11.17 alla seconda uscita stagionale. Continuano a fare sul serio le indiane della 4x400 (3:31.94), e c'è un bel salto della cinese Liang Shuyan a 6.71. Mezza Sapporo Annunciata come protagonista, l'ex-primatista mondiale ed iridata di maratona Ndereba si è dovuta accontentare del quinto posto nella mezza maratona giapponese di Sapporo, staccata di oltre due minuti dall'atleta di casa Hiromi Ominami (68:45). James Mwangi ha difeso la tradizione kenyota in 61:28, vincendo la gara maschile. Nelle prossime ore “Athletissima” a Losanna, e poi i campionati americani. Marco Buccellato


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