Internazionale, al passo dell'Africa



Prima di passare in rassegna il ricco fine settimana dell'atletica internazionale, ci soffermiamo per qualche istante sul mondiale di corsa su strada di Udine con qualche breve nota di significato tecnico. A seguire le più importanti corse del week-end (Eindhoven, Bruxelles) e tutte le altre notizie del consueto giro d'orizzonte all'estero. La più grande di sempre? Cifre come i 62 primati personali stabiliti in campo maschile (su 79 atleti classificati) ed i 40 in campo femminile (su 56 atlete classificate), costituiscono, aldilà del duplice mondiale della Kiplagat e della formidabile quality-deep maschile delle prime posizioni, un bilancio straordinario dal punto di vista tecnico. Il mondiale di corsa su strada di Udine sarà ricordato statisticamente per aver inferto ben più di uno scossone alle graduatorie all-time della mezza maratona mondiale. Non sono mancate le sorprese in negativo, come in ogni rassegna globale che si rispetti: il cinquantunesimo posto di Samuel Wanjiru Kamau, per esempio. Il kenyano si presentava con un corredo di tre primati del mondo sulla distanza. Debutterà nella maratona a Fuluoka il prossimo 2 dicembre. Ancora, il quarantacinquesimo posto di Francis Kibiwott (59:26 in questa stagione). In campo femminile è rimasta nell'ombra la russa Shobhukova, che lo scorso anno fece segnare il primato del mondo indoor dei 3000 metri prima di assicurarsi l'argento mondiale al coperto cedendo solo alla Defar. Un altro nome altisonante, quello di Susan Chepkemei, ha abbandonato la gara prima della fine. Il crono finale della Kiplagat (1:06:25) è peggiore solo dell'1:05:44 ottenuto proprio dalla Chepkemei a Lisbona nel 2001 e dell'1:05:40 della Radcliffe a Newcastle 2003. I due risultati si sono però scontrati con l'ineleggibilità a primato perché ottenuti con percorso in declivio (rispettivamente 69 metri e 30 metri e mezzo). Maratone nel mondo: il meglio della settimana Philip Singoei ha ottenuto ad Eindhoven, grazie anche a condizioni climatiche pressoché ideali) la quattordicesima prestazione mondiale stagionale della maratona (la quarta se consideriamo la seconda parte di stagione, cioè la fase autunnale): il 32enne kenyano ha corso in un brillante 2:07:57, precedendo Biwott (2:09.56) e Kiprotich (2:11:05). Si tratta anche del primato della corsa, giunta alla ventiquattresima edizione, che migliora il 2:08:18 ottenuto dallo stesso Singoei lo scorso anno. Nella Rock'n'Roll Half Marathon di San Jose ottimi riscontri da parte di McDonald Ondara (23 anni, Kenya), primo in 1:01:11 sul conosciutissimo tanzaniano Yuda (due secondi meno veloce), e di Magdalene Makunzi (24 anni, 1:09:58). L'ex-primatista del mondo di maratona Khannouchi ha condotto un test pre-Trials olimpici (saranno validi i piazzamenti che gli statunitensi otterranno a New York), correndo in 1:05:04. Nella maratona di Bruxelles il podio, tanto per cambiare, è stato tutto sotto l'egida del Kenya: primo Jonathan Kiptoo in 2:12:16, secondo Josphat Keiyo in 2:12:19, terzo Shadrack Maru in 2:13:39. A Parigi si è corso sulla distanza dei venti chilometri: Mwanzia Musau (58:07) e Miriam Wangari (1:07:35) hanno consolidato la tradizione kenyana in questa classica corsa autunnale. Maratone minori Ad Essen vittorie tedesche per il debuttante Stefan Koch (2:17:09) e Romy Spitzmueller (2:41:49). Diciottomila dollari a testa per i vincitori della maratona di Baltimora (sabato): si tratta dei corridori kenyani John Itati (2:16:24) e Gladys Asiba (2:36:27). A Poznan (Polonia) il Kenya si assicura un altro successo grazie a Paul Tangus (2:16:24). A Kiev, in occasione dei campionati nazionali di maratona, titoli a Yuriy Hichun (2:18:56) e Tetyana Bulyshchenko (2:43:03). Kipchoge succede a se stesso Non è mancato un "world best", ottenuto da Eliud Kipchoge, che a Groningen ha incrementato la già sua migliore prestazione mondiale sulla distanza delle quattro miglia correndo in 17:07.0 (precedente 17:09.6 del 2005), con una media per miglio percorso di 4:16.75. Maratone minori Ad Essen vittorie tedesche per il debuttante Stefan Koch (2:17:09) e Romy Spitzmueller (2:41:49). Diciottomila dollari a testa per i vincitori della maratona di Baltimora (sabato): si tratta dei corridori kenyani John Itati (2:16:24) e Gladys Asiba (2:36:27). A Poznan (Polonia) il Kenya si assicura un altro successo grazie a Paul Tangus (2:16:24). A Kiev, in occasione dei campionati nazionali di maratona, titoli a Yuriy Hichun (2:18:56) e Tetyana Bulyshchenko (2:43:03). Restiamo in Europa, terra di conquista per i maratoneti kenyani: a Graz (Austria) si sono imposti Michael Rotich (2:14:19 ed un 2:06:33 risalente ormai a quattro anni fa) su Eliud Kering (2:15:17) e Richard Ngolepus (2:18:49). Come riportato dai media austriaci, il maratoneta non vedente Francis Karanja ha migliorato sempre a Graz il mondiale della sua categoria, coprendo la distanza (la mezza maratona) in 1:10:02. Quante miglia in Spagna Ultimi giorni ricchi di appuntamenti con le corse del miglio su strada in territorio iberico: Sergio Sanchez (su Espana e Alvaro Fernandez) ed Esther Desviat si sono imposti nel miglio di Zamora. In un'altra corsa sul miglio (a Berango) successi per il portoghese Rui Silva (su Higuero e Gallardo) e per Iris Fuentes-Pila, che ha preceduto le sorelle Zulema e Margarita, anch'esse atlete di buon livello. Nelle Baleari un successo straniero, ad opera del tedesco Wolfram Mueller, ma i migliori specialisti spagnoli erano dirottati altrove: Reyes Estevez, ad esempio, ha vinto il miglio di Pamplona su Quesada ed Olmedo. Bis delle sorelle Fuentes-Pila nella classifica femminile, ma stavolta ad imporsi è stata Zulema. A Jaen successi di Mayte Martinez e Juan Carlos Esteso. In chiusura segnaliamo un altro successo di Rui Silva (a Avila), gara condita dal bis ottenuto da Mayte Martinez. Zulema Fuentes-Pila ha colpito ancora domenica, a Madrid, vincendo il miglio locale. La corsa maschile è andata all'etiope Gebremedhin. Altre distanze spagnole A La Coruna successi (distanza di dieci chilometri) per Jacob Yator (28:48) e Gladys Cherono (32:06). Tra i battuti si contano Wilson Chebet (quindici giorni orsono a 1:00:13 in Lussemburgo nella mezza maratona di Grevenmacher) e Fernanda Ribeiro. Julio Rey ha preparato il mondiale su strada (settantesimo..) correndo a Saragozza una cinque chilometri in 14:49. Nelle corse più lunghe annoveriamo una mezza maratona a Segovia, vinta da Alex Kirui (1:03:22) e da Joan Aiyabei (1:11:41). Nessuno escluso I campionati russi 2008 si svolgeranno in una città che sarà scelta tra Zhukovskiy, Tula e Cheboksary. Nell'edizione pre-olimpica della rassegna nazionale non saranno ammesse eccezioni, e tutti gli atleti di punta saranno obbligati alla partecipazione. La federazione russa ha anche creato uno staff di preparazione olimpica nel quale sono stati inclusi degli atleti: i nomi già conosciuti sono quelli di Tatyana Lebedeva, Yuriy Borzakovskiy e Svetlana Feofanova. Stagione giapponese In un diecimila su pista corso domenica a Fukuroi, ben otto specialisti hanno concluso la competizione al di sotto dei ventotto minuti: la vittoria è arrisa (con primato personale) all'etiope Girma Assefa in 27:43.67. Secondo Davis Kabiru in 27:45.63 e terzo Samuel Wanjiku in 27:48.03. Evelyn Wambui (Kenya) ha vinto i cinquemila femminili in 15:08.08. Ad Akita un buon Narisako sui 400 ostacoli (49.09) e 10.23 di Tsukahara sui 100 (ha un personale di 10.15 ottenuto in settembre). Sempre ad Akita record nazionale dei 10000 di marcia femminili per Sachiko Konishi in 44:29.56. Per tornare alle lunghe distanze su pista, ecco i diecimila femminili di Kobe (sabato): in tre hanno chiuso sotto i trentadue minuti, e precisamente Julia Mombi (31:55.73), Megumi Seike (31:57.50) e Biruk Konjit Tilahun (una etiope) in 31:58.45. Marco Buccellato


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