Internazionale: Wanjiru al via a Chicago



Panorama dall'estero con primo piano su maratone e corse su strada del fine settimana. In pista, riflettori sui Giochi Francofoni di Beirut (conclusi oggi) e sull'attività in Giappone, che offre ancora cose interessanti. Per finire, notizie varie e un'occhiata sul calendario della settimana entrante, che culminerà nel campionato del mondo di mezza maratona a Birmingham e con una delle quarantadue chilometri più prestigiose dell'autunno, quella di Chicago, col campione olimpico Wanjiru al via.

A Colonia maratona-record

Giunta all'edizione numero tredici, nella maratona nella più importante città della Renania è stato finalmente infranto il muro delle due ore e dieci per merito di due kenyani, abituali runners in territorio tedesco, giunti assieme sul traguardo in 2:08:36. Si tratta di Evans Kipkosgei Rutto (già vincitore ad Hannover) e Samson Bungei Kiptoo (primo ad Essen). Il terzo classificato è targato Bahrain (Adam Ismail Khamis, venti anni, 2:09:09), ma è un ex-kenyano conosciuto come Hosea Kipkemboi.

Ancora Kenya nelle posizioni di rincalzo, con qualche nome di prestigio: Edwin Rutto (2:11:54), Albert Matebor (2:12:15, decimo a Roma quest'anno), Thomas Chemitei (2:12:39, sesto a Torino e già quarto a Roma anni fa) e Raymond Kipkoech (2:13:27, primo nella maratona di Venezia edizione 2005). La minuta Sabrina Mockenhaupt (un metro e cinquantasei) è rientrata vittoriosamente dopo il diciassettesimo posto ai mondiali di Berlino coprendo la distanza in 2:30:12, tempo appesantito di soli cinque secondi rispetto a quello registrato nella maratona mondiale.

Kosice,  la primogenita

Buoni risultati dalla più antica maratona d'Europa, quella di Kosice, in Slovacchia. Oltre al primato di partecipanti si è registrato il record femminile (datato venti anni), ad opera della debuttante 28enne ucraina Olena Burkovska, che ha completato il tracciato in 2:30:50 davanti alla ventenne etiope Adlo (2:35:00) ed alla kenyana Florence Chepkurui (2:36:01). Niente primato nella corsa maschile (prima metà molto veloce con proiezioni da meno 2:09), vinta da Jacob Chesire (secondo lo scorso anno a Venezia) in 2:10:59 sul duo etiope Legese (2:11:36) e Kassa (2:11:39).

Per tutti e tre i primi classificati c'è anche la soddisfazione del primato personale. Quarto una vecchia conoscenza delle corse su strada in Italia, Yusuf Songoka (2:12:51). Chesire ha corso l'ultimo terzo di gara da solo, col vento a disturbarne l'azione, in una giornata soleggiata. Della Burkovska (grazie alle informazioni di Alfons Juck) possiamo dire che ha una figlia di cinque anni e che studia Farmacologia. La scorsa stagione era giunta quarta ai campionati nazionali di mezza maratona in 1:15:06. Due anni fa si era classificata quinta nella classica 25 chilometri di Berlino. Tra le curiosità, la presenza in gara del primo ministro che è anche plurimaratoneta e dell'ex-olimpionico Cierpinski, che ha strappato applausi per una frazione di corsa, con la promessa, l'anno venturo, di coprire l'intera distanza all'età di sessant'anni.

Corse americane

Nella Twin Cities marathon di Minneapolis-St.Paul sorprendente affermazione della non ancora ventunenne Ilsa Paulson, che ha abbassato di quasi dieci minuti il primato personale imponendosi in 2:31:49, laureandosi al tempo stesso del titolo naizonale femminile. Praticamente sconosciuta, ha però maturato esperienza in alcuni eventi di primo piano quali i Mt.Sac Relays di Walnut (in pista) e nelle note corse su strada di New York (sia la mezza che la maratona) e di Utica.

Bellissimo scontro tra generazioni molto distanti: ottimo il secondo posto della 45enne Colleen De Reuck (ex-sudafricana ed antoca avversaria della notissima Elana Meyer) in  2:32:37. La corsa maschile è stata vinta da Jason Hartmann in 2:12:09 sui kenyoti Augustus Kavutu (2:13:03) e John Njoroge (2:13:26). Nella medesima manifestazione si è disputato anche il campionato statunitense delle dieci miglia, con successo ampiamente previsto di Abdi Abdirahman (46:35), che sta preparando la maratona di New York. Per finire, Mebrahtom Keflezighi ha vinto la mezza maratona di San Jose in 1:01:00, riuscendo a migliorare il primato statunitense al passaggio ai venti chilometri in 57:52, due secondi meglio di quanto ottenuto dal bianco Ryan Hall tre stagioni fa.

Le altre maratone

Bruxelles: successo del kenyano debuttante Abraham Potongole in 2:15:20 sullo specialista di casa Rik Ceulemans (2:17:36). A Bregenz (Austria) ancora un successo internazionale firmato Kenya con Samson Sparimuk in 2:15:59 su Titus Kipchumba (2:16:18). Selina Cherono was the best woman in 2:37:59 ahead of Belarus Volha Salevich 2:39:22. In Ucraina assegnati i titoli nazionali (a Belaya Tserkov) a Aleksey Rybalchenko in 2:17:55 e Anna Peshkova (2:47:55). Mancavano, come si può intuire, i migliori specialisti del paese.

Le mezze maratone del week-end

A Lisbona, nella mezza maratona del Portogallo, lo schiacciasassi Kenya impone per il secondo anno consecutivo Silas Sang in 1:00:20, ed è un grande successo, visto che il secondo classificato, Emmanuel Mutai (1:00:39), è nientemeno che l'argento mondiale della maratona. Musica ancora africana per completare il podio, con Nicholas Kiprono, terzo con 1:01:01. Dopo la kenyana Helen Kiprop (1:10:26), l'Europa ha messo sul podio della corsa femminile le due lusitane Dulce Felix (1:10:44) e Marisa Barros (1:11:07).

Francia: la primatista nazionale della maratona Christelle Daunay ha vinto la mezza di Nancy in 1:09:19, sfiorando il record francese di soli quattro secondi. Anche la Daunay, come Abdirahman, è in procinto di gareggiare a New York, dove tornerà (se guarirà in tempo dalla tonsillite che le impedirà di essere al via al mondiale di mezza maratona di Birmingham) anche la primatista del mondo Radcliffe. Olanda: a Breda Joseph Kiptoo vince in 1:01:04 su Julius Aryle (1:01:07, una settimana dopo l'1:01:14 in Lussemburgo) e Abraham Rotich (1:01:59).

Via al cross

In attesa delle campestri dell'Europa occidentale ecco i campionati russi, che hanno laureato Aleksey Reunkov e Alena Samokhvalova, un'atleta già presente, in pista, in un Europeo e un Mondiale. La giovane Grovdal si è imposta nel primo cross norvegese della stagione, a Jessheim. In USA Jenny Barringer ha vinto il cross di Boulder, Colorado.

I Giochi Francofoni

Oggi l'epilogo, con l'exploit dell'ivoriano Ben Meité, vincitore della finale dei 200 metri in 20.37 (tre turni), dopo aver vinto i cento (altri tre turni) in un 10.15 molto ventoso. Tuttavia il miglior risultato della sesta edizione dei Giochi è stato il gran 8.40 del lunghista marocchino Berrabah, nuovo record nazionale, seguito dal senegalese Badji, argento con 8.32. Nella altre gare, riscontri tecnicamente discreti sono stati ottenuti dalla martellista francese Montebrun, che ha chiuso una sfortunata stagione con una medaglia (70.26) e dal camerunense Mamba nel triplo (16.78).

Vittorie di alcuni personaggi noti: Laalou si è imposto un un lentissimo 1500 metri in 3:51.59 ed oggi sugli 800 in 1:46.68, il ruandese Disi ha vinto i diecimila metri in 29:38.68, il canadese Bertocchi ha superato quota ottomila nel decathlon con 8.053 punti. Da notare la vittoria a sorpresa nella 4x100 uomini della formazione del Burkina Faso (ex-Alto Volta) in 39.57 sui quartetti favoriti delle Mauritius (39.60), Senegal (39.87), Costa d'Avorio (39.91) e su un Canada imbottito di rincalzi. Per il Ciad oro nei 400 donne a Kaltouma Nadjina in 51.04, che oggi ha concesso il bis sui 200 in 23.09.

Mondiale a Birmingham

La stagione delle medaglie non si è ancora conclusa. Domenica a Birmingham saranno assegnati i titoli iridati di mezza maratona. Per l'Italia parteciperanno come noto cinque azzurri (Meucci, Ruggiero, Caimmi, Curzi e Bona) e tre azzurre (Iozzia, Quaglia e Desco). Vediamo i nomi più importanti tra gli atleti al via: per l'Etiopia sono iscritti Dereje Tesfaye, Hailu Mekonnen, Tilahun Regassa, Abebe Negawo e Solomon Tsegay. Al femminile, le atlete più note sono Workitu Ayanu, Meseret Tufa e Abebu Gelan. Per l'Eritrea, Zersenay Tadese è il nome di grande richiamo ed anche il campione del mondo in carica da due stagioni. Il Kenya, altro pretendente al grande slam uomini-donne, presenta una squadra maschile composta da Sammy Kitwara, Kiplimo Kimutai, Wilson Kipsang Kiprotich, Bernard Kiprop Kipyego e Wilson Kwambai Chebet. Per le donne Mary Jepkosgei Keitany, Philes Ongori Morra, Peninah Jerop Arusei, Filomena Cheyech e Caroline Cheptanui Kilel.

Cronaca nera

Un tragico fatto di cronaca ha turbato il mondo dell'atletica etiope. Dal portale di Universal Sports apprendiamo dell'uccisione dei genitori e della sorella di Leila Aman, maratoneta 31enne nota anche in Italia per il secondo posto conquistato a Venezia nel 2005. La tragedia si è verificata durante una lite domestica, degenerata fino al plurimo omicidio apparentemente commesso dal cognato, poi suicidatosi.

Wanjiru: dopo Londra, Chicago

La Chicago delusa dall'esito dell'assegnazione delle Olimpiadi 2016 torna alla ribalta con la maratona internazionale, in programma domenica prossima. Occhi puntati soprattutto su Sameul Wanjiru, campione olimpico e trionfatore a Londra in primavera. Si è preparato correndo la mezza di Rotterdam in settembre in 1:01:08. Con il kenyano sono iscritte altre stelle del firmamento africano, quali Abderrahim Goumri, Vincent Limo Kipruto, Wesley Korir, Richard Limo, Benjamin Maiyo e Isaac Macharia. Debutto sulla distanza per Charles Munyeki e per il marocchino Mohammed Amyn. Pacemaker di lusso sarà Patrick Ivuti. Non è da meno il cast della maratona femminile, con l'atteso rientro di Irina Mikitenko e Deena Kastor-Drossin, e per la presenza di Elfenesh Alemu, Teyba Erkesso, Lidiya Grigoryeva, Adriana Pirtea e Liliya Shobukhova: anche per la russa di tratta della prima maratona dopo l'eccellente debutto di Londra.

Giappone, Ucraina: ultime dalla pista

Nella 64esima edizione del National Sports Festival a Niigata è emersa la lunga sagoma (è alto 1.94) del quattrocentista a ostacoli Mahau Sugimachi, giapponese di nascita e brasiliano da tre anni. Sugimachi ha vinto la finale in 48.67, quindicesima prestazione stagionale mondiale. Sotto i 49 secondi anche il più noto Narisako (48.84), e a ridosso, con 49.04, Kawakita. Nelle altre gare 56.34 della Kubokura (ancora 400 ostacoli) e 2:02.64 della quattrocentista Tanno sugli 800 metri. Ucraina: Il formidabile lanciatore junior Nesterenko ha ottenuto la miglior prestazione stagionale a Yalta dieci giorni fa con la misura di 61.90; sale nelle graduatorie stagionali anche Dmytro Demyanyuk, 2.31 nel salto in alto.

Marcia

Giovani polacchi in vista nel corso dei campionati austriaci dei 50 chilometri disputati a Krems: 3:52:33 per Rafal Sikora (22 anni) e 3:58:57 per Lukasz Nowak (21). Ultimi cinque chilometri per Kjersti Plätzer, che a Bergen ha marciato in 21:13.6. Nella stessa manifestazione 11:20.2 per il fratello Erik Tysse sui tre chilometri. Ieri a Copenhagen Tysse ha coperto i cinquanta chilometri in 3:55:39. Si apprende intanto che il 42:04 della 19enne russa Tatyana Mineyeva nei 10 chilometri di Saransk non sarebbe in realtà la migliore prestazione mondiale junior. Due settimane prima, a Penza, la Mineyeva ha marciato in 41:52.

Ritiri

Un'intera generazione di tedesche lascia l'attività: dopo Nerius, Dietzsch, Kesselschläger e Tonn è la volta di Daniela Rath, altista da due metri, misura che superò allo Stadio Rodilfi di Firenze in quella che fu la Coppa Europa vecchia formula nel 2003. Dopo l'inverno successivo la Rath si infortunò a ripetizione, e non è più tornata ai livelli migliori.

Marco Buccellato

Nelle foto: Samuel Wanjiru trionfa a Pechino 2008 (foto Giancarlo Colombo per Omega/Fidal)




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