Internazionale: Saladino, Taylor e i giovani leoni



Grandi risultati dalle piste e dalle pedane in un altro week-end internazionale ricchissimo di avvenimenti. Apertura con l'esordio sensazionale di Irving Saladino a Rio, ed a seguire gli ottimi risultati da Doha (Qatar) e tutto il meglio dell'attività USA universitaria e non Un Saladino formato mondiale Irving Saladino ha rinviato l'esordio all'aperto per un paio di volte per le non perfette condizioni fisiche, e finalmente a posto si è presentato in pedana nel Grand Prix di Rio (dove lo scorso anno planò a 8.56) saltando 8.53, sua seconda prestazione di sempre (nella serie anche un 8.20 ed un 8.17). La dimensione della superiorità del panamense è data, oltre che dalla misura individuale ottenuta, anche dal baratro scavato tra sé e gli altri: ad oltre 70 centimentri è possibile avvistare il secondo classificato, il lunghista-ostacolista USA Ramzy, che non è tanto male avendo 8.15 di personale. Nella gara femminile di lungo si è gravemente infortunata la statunitense McKinney, leader mondiale stagionale, che ha probabilmente finito anzitempo la stagione. Le Arabe Fenici A Doha Blanka Vlasic ha tolto dallo stallo d'inizio stagione outdoor la specialità dell'alto femminile: per la croata un eccezionale 2.04 (primato nazionale all'aperto) ed una serie esente da errori fino ai 2.01, a parte l'iniziale esitazione ad 1.85. La misura vincente è stata ottenuta con l'ausilio di tre tentativi, cui sono seguiti tre assalti "di assaggio" al record del mondo con l'asticella posta a 2.10. La Vlasic non è stata la sola ad impressionare a Doha: L'ex-campionessa olimpica di lancio del martello Skolimowska ha frantumato il proprio record nazionale polacco portandolo a 76.83 (misura che na fa la quarta performer di sempre), e godendo dell'ulteriore prestigiosa soddisfazione di battere la primatista del mondo Lysenko ed una Brkljacic sempre più in palla, di nuovo in gran progresso con 74.62. L'azzurra Ester Balassini non ha ripetuto la misura di Abuja e si è classificata sesta con 69.57, battendo però la Montebrun ed addirittura Olga Kuzenkova, la plurititolata russa ex-primatista negli anni '90 che è appena rientrata dopo la maternità. Alta qualità Nelle altre gare di Doha un pimpante Chris Williams (20.24 a 35 anni), il miglior 800 della stagione con Bungei ad 1:44.14 e Laalou a 1:44.87, il personale di Choge sui 1500 con 3:31.73 (anche Simotwo sotto i 3:32) e la grande gara di 110 ostacoli che ha visto il trio americano Payne-Oliver-Trammell assestarsi su grandi crono quali 13.12, 13.14 e 13.15. Tra le donne hanno fatto bella figura Allyson Felix con una lezione di versatilità (11.27 sui 100 e 50.40 sui 400, mondiale stagionale) e Virginia Powell sui 100 ostacoli (12.66, anche questo primato mondiale stagionale). Dai lanci solo conferme per Hoffa (21.37), Alekna (68.51) e Thorkildsen (86.39, mondiale stagionale). Attenzione al giovanissimo sudafricano Oosthuizen, che da autentico outsider considerato viaggia spedito verso Osaka con la speranza di cogliere per il suo paese un'altra grande sorpresa quale fu quella di Marius Corbett, vincitore di un oro mondiale contro ogni pronostico. In conferenza dagli USA Relativamente al circuito delle "conferences" erano in cartellone ben venti manifestazioni diverse. Con il resto del calendario si è arrivati ad oltre quaranta meetings, dove si è visto di tutto, soprattutto dalle ultime generazioni. Questo il meglio, in sintesi, a cominciare col Georgia Tech di Atlanta, dove a stupire più di tutti è stato Angelo Taylor. La parabola di questo atleta è contraddittoria e sofferta. Arrivato al titolo olimpico dei 400 ostacoli a Sydney, successivamente ha patito numerosi cali di rendimento in un'attività sostanzialmente ridotta, e diversi problemi con la giustizia. Quest'anno ha iniziato bene e con continuità fin dalle indoor e, nell'ultimo mese, è andato in crescendo fino allo straordinario 44.35 di sabato scorso, un risultato che nelle graduatorie stagionali lo pone alle spalle del solo Jeremy Wariner. Dietro Taylor un magnifico Chambers (Giamaica), secondo in 44.62. Altre cronache da Atlanta: Sandra Glover ha corso a 39 anni i 400 ostacoli in 54.70, Walter Dix ha corso i 200 in 20.13 e Dexter Faulk gli ostacoli in 13.37 controvento in batteria. South Eastern Conference a Tuscaloosa Shalonda Solomon si è esaltata in batteria in 22.74 pregustando il doppio confronto con Kerron Stewart su 100 e 200. Ne è uscita ridimensionata e due volte terza. La Stewart si è imposta in entrambe le prove in 11.10 e 22.52. Nell'alto Donald Thomas, il fenomeno delle Bahamas, ha superato i 2.29 fallendo tre prove a 2.35. La rivelazione della manifestazione è stato Trindon Holliday, ventunenne nativo della Louisiana, che è sceso a 10.14 già in batteria per poi lampeggiare in finale con un sorprendente 10.08 quasi senza vento. Altra gioventù arrembante: Calvin Smith (classe '87, solo omonimo del grande velocista e per di più con le treccine rasta), corre in 45.74, Natasha Hastings conferma il momento d'oro con 50.84. A Lincoln sboccia Sellers Finalmente è scoccata l'ora di Scott Sellers, vent'anni e già da quattro stagioni in procinto di fare grandi cose nel salto in alto. La breccia della definitiva notorietà è stata infranta con un miglioramento di ben cinque centimetri, fino a 2.33, dopo aver superato anche i 2.30. Non solo salti, ma anche buoni tempi nelle corse. Nella batterie dei 200 e 400 Reginald Whiterspoon, un altro ventunenne dalle treccine, spara 20.32 e 45.56. Nella finale dei 400 lo sopravanza un incredibile LeJerald Betters, 19 anni appena, che fa la corsa della vita in 45.33, dandogli quattro decimi. Sui 200 invece Whiterspoon salva capra e cavoli con un meno intenso 20.57, ma fa dieci punti buoni per portarlo alle finali universitarie di giugno (corre con l'università di Baylor, quella di Wariner per intenderci). L'ora dei ventenni Anche nello sprint femminile grandi cose, merito della giamaicana Facey, che in 22.49 (ed 11.19 sui 100) centra il mondiale stagionale sulla distanza. La gara dei 200 fa salire nella considerazione due nuove leve della velocità made in USA, Alexandria Anderson (20 anni), che finisce alle spalle della Facey in 22.67, e la 19enne Lucas, terza in 22.79. Bene anche la giovane Hooker nell'alto, con 1.93. Sempre dai 200 22.67 di Ebonie Floyd a Houston, autrice anche di 51.74 sul giro. A Palo Alto scende finalmente sotto i 45 secondi sui 400 Lionel Larry, un 20enne da tempo in odore di salto di qualità. Con 44.73 è già il quarto "quartermiler" statunitense dell'anno. Nell'impianto di State College ecco Masheto del Botswana che corre in 45.54, ma si rivela soprattutto James Groce (specialista indoor) che ha solo 19 anni e corre in 45.89. Ad Eagle Rock buon 800 di Khadevis Robinson (1:45.40) e doppietta di Carmelita Jeter (11.22 e 22.82). Fa praticamente la stessa cosa Tiffany Townsend, 18 anni da compiere, che ad Austin vola in 11.21 e 22.84 in un meeting riservato all'attività high school. Da Durham tempi sorprendentemente buoni da parte di atleti non particolarmente noti: 45.20 di Randy Curry sui 400 (aveva 46.01), 45.75 del completamente sconosciuto McMillian, 10.10 del giamaicano Dunkley (in auge qualche stagione fa) e 10.23 di Boone (10.57 di personale..). Questi risultati sono da prendere con le molle poiché nelle ultime settimane diverse "prodezze" sono poi state notevolmente ridimensionate. Per finire, a Chapel Hill, 18.47 della trinidegna Cleopatra Borel. Cubani che rimbalzano Negli ALBA Games di Caracas in grandissima evidenza i saltatori dell'isola caraibica: Yargelis Savigne ha sfiorato i 15 metri nel triplo con 14.99 ed altri tre salti che hanno lambito i 14.90, ed Osniel Tosca, ultimo prodotto di una scuola di giganti della specialità, ha portato il mondiale stagionale maschile a 17.52. Nella tre giorni venezuelana si è rivelato anche il duecentista Herrera con 20.31 e due metri di vento a favore (aveva 20.89..). Dai giovanissimi, ecco 49.57 di Cisnero sui 400 ostacoli (limite cubano junior) e 19.57 del pesista 19enne Veliz. Nel lungo 8.17 di Wilfredo Martinez, nell'alto 2.31 di Moya. Altre donne, tutte cubane: 22.98 della iaz sui 200, 18.24 della Cumba e 18.08 della Vargas (personale) nel peso, 64.18 di Yania Ferrales nel disco e sconfitta inipinata della rientrante Menendez nel giavellotto (solo 58.98, battuta dalla Alvarez). Felix Sanchez Invitational Nel meeting di Santo Domingo a lui intitolato, il dominicano ha corso solo la 4x400, in attesa del debutto sugli ostacoli, ma l'impronta di qualità c'è stata lo stesso, grazie al 54.34 di Tiffany Ross-Williams (400 ostacoli), nuovo mondiale stagionale. Da notare che gli improbabili 49.35 di Demetria Washington e 49.78 della russa Kapachinskaya, in un primo momento segnalati come ufficiali, sono stati corretti in assai più "terrestri" tempi manuali attorno ai 53 secondi. Analogo destino, in sostanza, è stato riservato al 50.46 della nigeriana Odumosu, ottenuto lo scorso mese a Mobile e frettolosamente segnalato come mondiale stagionale dei 400. Il risultato è stato ora messo in un angolo "statistico" in seguito ad un cronometraggio presumibilmente dubbio; l'atleta, da parte sua, ha corso anche in questo fine settimana, in 52.93 a Lafayette, confermando le perplessità sollevate dal risultato ottenuto in Alabama. Risultati dall'Europa In evidenza i lanciatori, ad iniziare dai maretllisti: nei rispettivi paesi, lo sloveno Kozmus ha ottenuto 79.99, l'ungherese Pars 79.81 e lo slovacco Charfreitag 80.14. Ancora in gran spolvero Rutger Smith (19.99 e 65.70 a Hoorn). In Francia, a Montgeron, Benedetta Ceccarelli ha vinto la gara ddei 400 ostacoli in 57.03, superando la slovena Oresnik. A volte ritornano: è ancora in pedana Iryna Yatchenko, bielorussa 41enne iridata a Parigi 2003, che a Minsk, prima dello scatenarsi di una pioggia di dimensioni epiche, ha lanciato a 59.77 nell'unico lancio (il primo) che le condizioni atmosferiche le abbiano permesso. Altra discobola: la tedesca Tucholke ha lanciato sabato 62.31 a Lipsia. Bucher lascia Ancora un ritiro importante, quello di Andre Bucher, l'ottocentista elvetico campione del mondo ad Edmonton, che rinuncia alla prosecuzione della carriera a causa dei problemi fisici che ne hanno minato continuità agonistica e rendimento nelle ultime stagioni. Bucher lascia con un personale di 1:42.55 e altre due medaglie d'argento conqiustate ai Campionati Europei. Nella settimana entrante ancora meeting internazionali in Brasile, USA, Africa e la Coppa Europa di marcia a Leamington. Le nuove graduatorie mondiali complete saranno disponibili entro stasera nella sezione statistiche del sito. Marco Buccellato


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