Internazionale, Narisako e Mokoena ancora ai verti



Risultati dalla pista (Giappone) e dalla strada (Francoforte) rappresentano il piatto tecnico più prelibato delle news dell’atletica internazionale di questa settimana. Si inizia con l’Oriente, poi ci sposteremo in Europa. Narisako sulla cresta dell’Honda La stella del sessantesimo Festival dello Sport Nazionale di Okayama è stata Kenji Narisako, il secondo grande atleta del Giappone che si insedia ai vertici attuali della specialità dei 400 metri ostacoli, dopo il famoso Dai Tamesue. Il ventunenne Narisako, semifinalista mondiale, ha migliorato ancora il limite di 48"35 ottenuto ai campionati di club di giugno, scendendo a 48"09, un centesimo meglio di quanto fatto da Tamesue ad Helsinki, nella finale mondiale che lo ha visto tornare, con la medaglia di bronzo, su un podio internazionale. A differenza di Tamesue, Narisako è molto più alto, usa una frequenza di tredici passi fino al sesto ostacolo (in prospettiva tecnica c'è il progetto di portare la frequenza di tredici passi due ostacoli più in là) e caratterizza la sua azione con una distribuzione dello sforzo meno dissennata. Reduce dal 48"40 di Yokohama (settembre), col suo 48"09 il giapponese si piazza al sesto posto nelle graduatorie mondiali stagionali. Nel resto del programma poche le delizie tecniche da rilevare: molti dei migliori atleti giapponesi erano assenti (compreso Murofushi, ai box dopo la sfortunata stagione). Francoforte, aspettando new York In attesa del bagno di folla per le strade della Grande Mela, Francoforte ha ospitato la maratona di miglior caratura della settimana. L'ormai classica "Eurocity Marathon" ha prodotto un poker di marca kenyana al maschile ed un ottimo uno-due europeo al femminile. Wilfred Kigen, il vincitore, ha realizzato in un sol colpo primato personale e della corsa con 2h08'29", con conseguente ingresso nel top 20 statistico della stagione. In primavera Kigen si era classificato secondo nella maratona di Amburgo in 2h09'18", sconfitto con onore dallo spagnolo Rey. L'arrivo si è risolto in volata, in sfavore di un solo secondo per l'altro kenyano Jason Mbote, podista già espressosi a buoni livelli nelle corse su strada del calendario olandese. Un altro Kigen, Wilson, si è classificato al terzo posto in 2h08'34", due secondi meglio di Charles Kibiwott. La risonanza cronometrica di questa maratona è stata tale da farne la seconda al mondo nell'anno in corso. Solo a Chicago, infatti, i primi quattro classificati hanno fatto meglio. Più sorprendente l'esito della maratona femminile, con la russa Alevtina Biktimirova (23 anni appena ed una gran bella figura a Torino, in aprile, dove perse per un minuto dalla kenyana Omwanza conquistando un ottimo secondo posto) che ha sensibilmente migliorato il personale scendendo a 2h25'12", lasciandosi alle spalle anche una veterana di mille corse come la belga Renders (2h26'26"). In successione, nella classifica, un mix afro-russo attorno alle due ore e trenta minuti. Maratona anche a Dublino Nell'altra maratona disputata sul suolo europeo (la Adidas Marathon di Dublino) le affermazioni sono state entrambe di marca continentale: l'ucraino Osadchiy ha vinto la corsa maschile in 2h13'14" davanti al sudafricano Molema, mentre le russe Zinaiyda Semyonova (43 anni..) e Larisa Zyusko hanno dominato quella femminile in 2h32'50" e 2h33'23". Terza la kenyana Anne Kibor in 2h34'75". Riecco il Sud Africa In barba a due metri di vento contrario, Godfrey Mokoena ha dato un altro saggio del suo eccezionale potenziale saltando 8,27 in una gara di salto in lungo disputatasi a Pretoria, che rappresenta anche il nuovo record nazionale, poiché il precedente 8.37 di Johannesburg non ha conseguito il beneplacito tecnico per l'omologazione nell'albo d'oro dei primati nazionali. Tra gli albori della nuova stagione sudafricana, che offrirà il meglio da gennaio in poi, per ora si ha notizia anche di un 10"1 del velocista Sergio Mullins e di un ostacolista diciottenne, Lehann Fourie, capace di esprimersi a 13"7. Ultime segnalazioni per le giovanissime pesiste Knoetzee 8una under 20) e du Toit (una under 18), i cui recentissimi risultati (rispettivamente 17,14 e 17.13) non potranno essere considerati primati juniored ed allievi per assenza del controllo antidoping. Macao ospita i Giochi dell'Est asiatico A metà del programma, che si concluderà domani, sono da rilevare il 13"21 ottenuto dall'infaticabile Liu Xiang, ancora in pista nonostante i sei mesi di ininterrotta attività, contrastato più che dignitosamente dal connazionale Shi Dongpeng (13"36), ed il consueto dominio della Cina nei concorsi: discreto il 14,08 di Huang Qiuyan nel triplo ed il 18,12 della pesista Li Meiju. Ancora, l'1h23'51" di Yu Chaohong sui venti chilometri di marcia, a pochi giorni dal sensazionale 3h36'06" ottenuto sulla cinquanta dei Giochi Nazionali cinesi disputati a Pechino, la conferma della giovanissima Liu Qing sugli 800 (2'00"11), e due ultime chicche: il 64,32 della discobola Song Aimin ed il 55"33 di Huang Xiaoxiao sui 400 metri ostacoli. Siamo pur sempre a novembre, e la stagione di moltissimi dei cinesi presenti a Macao è iniziata in marzo. Maratona verde Risale a domenica scorsa la maratona di Dalian (diciannovesima edizione), con un cartellone un po' sottotono rispetto alle ultime stagioni. Tutte giovanissime le specialiste che hanno composto il podio: ventuno anni per la vincitrice Zhu xiaolin (2h36'04"), venti per la seconda (Sun Weiwei con 2h36'12"), ed ancora ventuno per la terza, Jin Man, accreditata di 2h36'53". C'è da dire che tutte e tre le atlete erano reduci dalla maratona di Pechino (metà ottobre); la Sun Weiwei si era piazzata al terzo posto con 2h27'35", mentre Zhu Xiaolin e Jin Man si erano classificate rispettivamente sesta e settima. Prende piede il decathlon femminile Anche in Spagna si è disputato un decathlon femminile, ad una settimana da quello organizzato ad Udine. La vittoria è andata a Maria Peinado, che ha totalizzato 6614 punti, davanti ad Ana Capdevila (5742). Se la performance sarà ratificata varrò come migliore prestazione nazionale da parte di una decatleta spagnola. Messaggi dall'etere Come letto sui giornali, la gara dei tremila siepi femminili farà parte del programma olimpico a partire da Pechino 2008. Forse un po' troppo in là anche per le ambizioni di Letitia Vriesde, la notissima ottocentista nativa del Surinam, ora quarantunenne, che ha deciso di allungare i propri orizzonti proprio verso le siepi. Con l'intenzione di migliorare il primato del mondo dei 400 ostacoli detenuto da Kevin Young, il dominicano Felix Sanchez si trova attualmente in California, e sta preparando la stagione del riscatto assieme a Danny McFarlane ed a Naman Keita. La rubrica delle news riprenderà regolarmente da martedì prossimo, con nomi e numeri da New York e dalle altre latitudini dell'atletica internazionale. Entro martedì anche un nuovo aggiornamento delle graduatorie internazionali, nel settore statistiche del sito federale. Marco Buccellato

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