Internazionale: Kogo, il 2007 nel mirino



La stagione 2006 volge verso la conclusione con un calendario che prevede ancora qualche importante evento su strada e l'arricchimento dell'agenda del cross. Questa settimana gli appuntamenti di maggior risonanza erano in Giappone ed in Olanda. Fuga per la vittoria Alla terza vittoria sulla distanza dei 42 chilometri, Reiko Tosa (terza quest'anno a Boston in 2:24.11) si è imposta nella maratona di Tokyo cambiando ritmo dopo il trentesimo chilometro e lasciando sul posto Naoko Takahashi, l'olimpionica di Sydney 2000, forte di un personale di 2:19:46. La Tosa vanta altresì un palmares di un certo lignaggio, contando l'argento di Edmonton 2001 ed il quinto posto nella maratona olimpica di Atene. Freddo e vento hanno condizionato la resa cronometrica della Tokyo Marathon oltre le aspettative: la Tosa ha chiuso in 2:26:15; la Takahashi, superata dalla rimontante Akemi Ozaki (seconda in 2:28:51), si è acocntentata del terzo posto in 2:31:22. La prima europea, la serba Jevtic, ha concluso al quarto posto in 2:33:11, davanti alla lituana Balciunaité, già quarta in estate agli Europei di Goteborg. Contemporaneamente alla maratona di Tokyo si è disputata la mezza maratona di Kobe, con gran riscontro della kenyana Evelyne Kimwei (1:08:41, quinta prestazione mondiale dell'anno e seconda africana), che ha preceduto un'altra giovane kenyana, Julia Mombi (1:10:56) e la giapponese Shimahara (1:11:15). La Kimwei aveva vinto un diecimila in pista in 31:16.50 proprio a Kobe in ottobre, King Kogo Hosea Kogo, al terzo anno di attività, sta ritagliandosi uno spazio importante nelle gerarchie mondiali del mezzofondo. Esploso nella Golden League di Bruxelles con lo straordinario mondiale stagionale dei diecimila metri (26:35.63, tempo che ne ha fatto il quinto performer di sempre), ha confermato domenica a Nijmegen di essere la bestia nera di Zersenay Tadesse, campione del mondo di corsa su strada, battuto da Kogo sia a Bruxelles che nella corsa olandese di 48 ore fa, sulla distanza dei dieci chilometri. Entusiasmante l'arrivo della battaglia di Nijmegen, nel freddo successivo ad una incessante pioggia che ha preceduto la gara, con quattro atleti racchiusi in soli tre secondi: Micah Kogo 42:42, miglior prestazione mondiale stagionale, Abebe Dinkesa (Etiopia) 42:43, Bernard Kiprop Kipyego e Tadesse 42:44. Il kenyano non ha programmato al momento ulteriori apparizioni, pensando fin d'ora ad un roseo 2007 in pista. Nella corsa femminile strapotere dell'Etiopia, con vittoria di Mestawet Tufa in 47:22 (altro crono world leader) sulla ben più titolata Gete Wami, condizionata però dai dolori mestruali ed arresasi dopo un lungo testa a testa. Cross d’Europa: Germania Battuta nel cross di Darmstadt dalla kenyana Chepkwony, la vicecampionessa europea di cross Sabrina Mockenhaupt ha annunciato che non parteciperà ai prossimi Europei di cross. Nella gara maschile doppietta del solito Kenya, per merito di Elijah Keitany e Philemon Kiplichat. Francia A Fontenay les Briis folgorante vittoria della transalpina Julie Coulaud, che ha battuto la kenyana Kwambai e tutte le migliori specialiste francesi. Meno fortuna per i mezzofondisti "bleu" di sesso maschile, travolti dall'onda africana. Ad Allonnes ancora una sorpresa tra le ragazze: la lusitana Jessica Augusto ha preceduto ben tre kenyane (Martha Komu, Josephine Wanjiku e Joan Maiyo). Peter Muriuki ha ripreso il "maltolto" vincendo la gara maschile davanti a Rui Silva e Driss El Himer. Portogallo: la campagna di Kamais In attesa dei mostri del cross, Peter Kamais sta raccogliendo i frutti di un ottimo inizio di stagione campestre, alla seconda vittoria consecutiva in due settimane. Stavolta è andato ad affermarsi a Torres Vedras (Portogallo) davanti a Kiprono Menjo e Festus Langat. Analia Rosa, che correva in casa, ha demolito la resistenza delle connazionali Bastos e Teixeira e della kenyana Chemjor. Spagna, non solo cross Riportate le notizie sulla trasferta positiva dei giovani Lalli e Gariboldi, ecco quanto ha offerto il week-end iberico nelle altre manifestazioni in calendario: a Madrid, nel trofeo Jose Cano (ciedi chilometri su strada) vittoria per Alemayehu Bezabeh (Etiopia) in 28:39, davanti ai kenyani Yegon e Mudogo. Scorrendo la classifica, in quattordicesima posizione, spunta il nome di un grande del passato, Jose Manuel Abascal, a due minuti esatti dal vincitore. Nella mezza maratona di Saragozza, con crono di nessun particolare interesse, si sono imposti il marocchino Landassem e la kenyana Chepwony. Un'altra corrida di dieci chilometri, quella di Ourense, è andata ad un discreto protagonista del mezzofondo spagnolo, Miguel Angel Penas. Futuro arabo A qualche giorno fa risalgono i campionati pan-arabi juniores, disputati al Cairo: sono scesi in pista i migliori talenti targati Medio Oriente, protagonisti della passata estate, ad iniziare da Ali Bilal Mansour, che ha vinto senza faticare gli 800 in 1:46.92 ed i 1500 in 3:45.88, Khamis Adam Ismail (13:57.1 e 28:49.1), e Taher Tarek Mubarak (8.42.08 nelle siepi). Tutti sotto la profilica bandiera dal Bahrein. Nel medagliere, però, L'Egitto ha prevalso con ben 45 podi, di cui ben dodici d'oro. Al passo del Chihuahua Nella località messicana dal nome piuttosto singolare, Chihuahua per l'appunto, buonissima mezza maratona datata circa venti giorni fa: 1:09:42 il tempo impiegato dalla vincitrice, la kenyana Genoveva Kigen. Primati personali anche per la messicana Maria Elena Valencia (1:09:51) e per la terza classificata, l'altra kenyana Neriah Asiba (1:10:24). Assai meno inetressante, sul piano cronometrico, la maratona di Philadelphia: Hosea Kimutai e la russa Marina Bychkova hanno chiuso rispettivamente in 2:17:09 e 2:40:31. Dischi di repertorio Dalla selezione di risultati internazionali continuano ad arrivare performances sorprendenti: apprendiamo così con notevole ritardo che Virgilijus Alekna ha lanciato ancora oltre i settanta metri a Tallinn due mesi fa (70.10, con Tammert secondo con 65.33), e che otto giorni dopo ha quasi eguagliato l'impresa a Jurbarkas, con una parabola da 69.69. L'estone Tammert, ancora lui, invece ha messo a segno ancor prima altri due buoni successi in patria, un altro 65.33 a Kernu ed un 67.11 a Tartu. Indoor anticipate Quasi un mese fa si è gareggiato al coperto in Argentina, a Santa Fe. German Chiaraviglio, di cui abbiamo parlato anche la scorsa settimana, ha valicato i 5.52 del nuovo record sudamericano junior indoor, e Fabiana Murer, brasiliana in piena ascesa nel gotha internazionale dell'asta femminile, ha vinto la sua gara con un modesto 4.22. L'università del cross Josh Rohatinsky e Sally Kipyego hanno vinto i campionati universitari statunitensi di cross. Nella gara maschile sono stati sconfitti alcuni personaggi di sicuro interesse quali il giovanissimo talento USA Galen Rupp ed il kenyano Robert Cheseret. Rohatinsky, atleta di ventiquattro anni, è riuscito nell'impresa di uscire dall'anonimato a Terre Haute. Il suo risultato più significativo su pista risale alla scors stagione, 28:39.93 e quinto posto nei diecimila delle Mount Sac Relays di Walnut, in aprile. In attesa della maratona di Fukuoka (tra due settimane), con il ritorno di Haile Gebrselassie, la settimana appena iniziata ci offre soprattutto la maratona a staffetta di Chiba, in Giappone (dopodomani) ed il cross belga di Roeselare. Nella sezione delle statistiche sono scaricabili le liste mondiali aggiornate a 48 ore fa, ma un ulteriore e corposo "update" è previsto per i prossimi giorni. Marco Buccellato


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