Internazionale: Isinbayeva regina di Donetsk



Week-end particolarmente intenso, col primo record del mondo della stagione (anzi, due), molti risultati di prestigio e notevoli spunti in chiave europea un po' da tutto il continente.  

 

25 e 26 volte Isinbayeva

 

Sono i due diamanti che Yelena Isinbayeva ha aggiunto alla lunga collana di record mondiali stabiliti nel corso della carriera. Ne aveva già realizzati due in un colpo, sempre a Donetsk, nel 2004 (4.81 e 4.83), e lo ha rifatto al Pole Vault Stars Meeting di Donetsk in occasione dell'esordio stagionale, a casa di Sergey Bubka. E pensare che a 4.86 ha rischiato di finire la gara, riuscendo solo all'ultima rincorsa a togliersi di dosso il peso. Il 4.97 del record del mondo è arrivato al primo tentativo, per i cinque metri ce ne sono voluti due, ma ha prolungato lo spettacolo di qualche minuto.

 

Sono sei anni consecutivi che la Isinbayeva cerca e trova il primato del mondo indoor sulla pedana di Donetsk. Un record del mondo anche questo. Ottimo il comportamento della brasiliana Murer (4.81), un po' pasticcione Hooker (tre prove per 5.62, tre per 5.92, poi un po' di folklore a 6.16, ma vano). 

Vlasic sconfitta 

Per batterla bisogna superarsi: è capitato alla belga Hellebaut a Pechino, ora ad Ariane Friedrich a Karlsruhe. Nessuna era mai stata sconfitta con una simile misura (2.05), e va dato atto alla tedesca di aver giocato una perfetta partita a poker sulla pedana di Karlsruhe. Una gara da vertigini. Qui Heike Henkel volò oltre i 2.07, 16 anni fa. Grandi risultati: il mondiale stagionale di Elisa Cusma (tra le migliori trenta di sempre), di Lolo Jones (7.82), gli abbrivi radenti dei nostri velocisti che vanno all'estero e finalmente vincono, lasciandosi dietro gente che corre i 100 in dieci secondi e un respiro. Record di Francia per Mehdi Baala sui 1500 (3:34.71), un grande spettacolo serrato e luminoso. 

Varie dall'Europa 

Qualche risultato da recuperare dalle notizie di metà settimana: bellissima gara di alto a Banska Bystrica, dove lo svedese Thornblad e lo statunitense bianco Jess Williams hanno entrambi superato 2.36. Per l'americano è primato personale, per entrambi mondiale stagionale al pari del russo Ukhov, che poi farà meglio domenica ai campionati russi. Per la Vlasic l'ennesimo due metri, per i colori italiani l'ottima prestazione di Nicola Ciotti (2.30). A Vienna miglior crono europeo sui 400 dell'austriaco Zeller (46.27), poi superato dall'irlandese Gillick a Dusseldorf (46.18).  

Proprio a Dusseldorf la bahamense Sturrup si è presa la soddisfazione di essere la numero uno al mondo sui sessanta metri grazie alla vittoria sulla pista tedesca in 7.17. Non è andata altrettanto bene a Lolo Jones, che non ha concluso la gara dei 60 ostacoli. Già incocciata in batteria ed entrata in finale per il ritto della cuffia, è finita lunga sulla pista bissando quanto fatto nella finale olimpica di Pechino. Si rifarà con gli interessi quarantott'ore dopo a Karlsruhe.  

Nella stessa serata di Dusseldorf si è disputato il meeting di Bercy, dove è rimbalzato lontanissimo il ventenne Tamgho, un talento spettacolare con una storia adolescenziale complessa e dolorosa. Il 17.58 di Parigi lo colloca al vertice della specialità del salto triplo, ad un centimetro dal record di Francia, col quale Camara si laureò campione del mondo indoor allo Skydome di Toronto quindici anni fa. Due soli salti validi, ma che salti (nel carniere anche 17.45). Di Hooker si è detto, è il suo momento, e con la gara di Parigi fanno tre "over-6" consecutivi. Poi abbasserà il tiro a Donetsk, come visto. 

Valencia: arriba Espana 

In cornice il risultato di Nuria Fernandez (4:01.77, mondiale stagionale e record spagnolo frantumato), ecco un altro cliente per la sprint azzurro proiettato verso Torino: si tratta del polacco Kuc, in crescendo di forma, che ha corso in 6.59. Nel mezzofondo molta qualità dagli africani (Keitany, la CVheruyiot, Cherkos) e tanta Spagna su 800, 1500 e 3000 maschili. 

Campionati russi a Mosca 

Qualche gara sottotono rispetto a passate edizioni, come i salti in estensione femminili (ma mancavano tutte le migliori), e diversi acuti, il più fragoroso dei quali è rappresentato dall'esplosione di Antonina Krivoshapka, che prima in semifinale e poi in finale ha tolto quasi due secondi al crono con il quale si era presentata a Mosca. Con 50.56 e 50.55 ha fatto il vuoto.  Gli altri due grandi risultati sono venuti dal solito Ukhov, tornato da solo in cima al mondo con 2.37, e dalla Alminova, che dopo aver fatto faville sui 3000 di Stoccarda (8:28.49), ha vinto i 1500 in 4:02.32. Dalle altre finali 1:59.45 della Savinova sugli 800 (ma in batteria c'è stato anche un 1:59.36 di Irina Maracheva) e 18.74 della pesista Adveyeva. 

La Russia 

Dopo la conclusione dei campionati è stato diramato l'elenco dei selezionati per gli Europei di Torino. Assenti di gran nome Isinbayeva, Lebedeva, Chicherova, Slesarenko, Silnov. Tra i presenti Borzakovskiy, Ukhov, Krivoshapka, Alminova, Gordeyeva.  

Questo l'elenco completo maschile. 60 metri: Idrisov; 400 metri: Alekseyev, Dyldin; 800 metri Borzakovskiy, Koldin; 1500 metri: Yezhov, Sokolov; 3000 metri: Orlov; 60 metri ostacoli: Borisov, Shabanov; alto: Ukhov, Shustov, Dmitrik; asta: Gerasimov, Starodubtsev, Chistyakov; lungo: Gataullin, Petrov; triplo: Spasovkhodskiy, Plotnir; peso: Sofyin, Lyuboslavskiy, Sidorov; eptathlon: Drozdov, Kislov.  

Per le donne: 60 metri: Murinovich, Polyakova, Geflikh; 400 metri: Krivoshapka, Safonova, Antyukh; 800 metri: Savinova, Zbrozhek, Maracheva; 1500 metri: Alminova, Zolotova, Yevdokimova; 3000 metri: Alminova (doppierà), Zarudneva, Sidorchenkova; 60 metri ostacoli: Kondakova, Solovyeva, Antonova; alto: Klyugina, Gordeyeva, Shkolina; asta: Golubchikova, Kiryashova; lungo: Kucherenko, Sokolova, Voykina; triplo: Taranova-Potapova, Udmurtova; pesp: Avdeyeva, Omarova: pentathlon: Bogdanova, Kurban. 

Altri campionati nazionali 

Prima tornata della stagione: in Bielorussia la pesista Ostapchuk (che venerdì sera sfiderà la neozelandese Vili-Adams a Waitekere) si è collocata al vertice delle graduatorie stagionali del getto del peso con un lancio di 19.55, un centimetro meglio di quanto fatto una settimana fa dalla romena Heltne. Dal canto suo, la romena ha ribadito di attraversare un momento magico, vincendo a Bucarest il titolo nazionale con 19.31.  

In Grecia non ha deluso Tsatoumas, al titolo nazionale del lungo con un salto da 8.13. Il colpo migliore della prima abbuffata di National Championships lo ha fatto Dwain Chambers, resistentissimo ai turni ravvicinati e mai così veloce: 6.53 in batteria, 6.51 in semifinale, bis al centesimo nella finale. E' successo ai Trials di Sheffield, dove lo sprinter controverso ha realizzato il miglior risultato della due giorni di sabato e domenica. 

USA: il Tyson Invitational 

Ancora primati statunitensi: Shalonda Solomon ha migliorato il primato dei 300 metri in 36.45. Galen Rupp ha corso i 5000 in 13:18.12, superato solo dall'etiope Daba (13:17.89), abbassando dopo 26 anni il primato di Doug Padilla. DOpo una mediocre esibizione sui 60 (giorni addietro e nella stessa serata) Bianca Knight ha raggiunto la vetta mondiale dei 200 correndo in 22.88. Da notare anche la vittoria di Hoffa nel peso (21.06, cinque centimetri più lontano di Nelson), e la soddisfazione che si è preso l'ostacolista Trammell, vincitore dei 60 piani in 6.56 su alcuni dei migliori specialisti locali (Patton, Padgett, Crawford, Rodgers). Ha esordito anche X-Man Carter, con un enigmatico 46.98 sui 400.  

Orizzonte americano 

Ottima prestazione dell'irlandese Mary Cullen, che a Boston ha vinto i treimla metri in 8:43.74, facendo gara praticamente da sola. La Cullen ha abbassato di poco più di mezzo secondo il vecchio limjite nazionale della O'Sullivan. A Seattle (pista di oltre 300 metri) riecco il cavallo di razza Wheating (sua la serie più rapida degli 800 in 1:47.03). Gran cinquemila di Jennifer Barringer (una siepista) che corre in 15:01.70, e ciliegina sulla torta di German Fernandez, il ragazzino di 19 anni che ha già abbassato il mondiale junior del miglio indoor, che ha vinto i 3000 in 7:47.97. 

Bolt 2009 

Come la scorsa stagione, Usain Bolt è stato autore di un 400 per l'esordio. Ha corso veloce fin quando ha voluto, poi ha fatto jogging all'uscita dall'ultima curva, chiudendo in 46.35. Sempre in Giamaica (ma altrove) Asafa Powell ha corso una 4x100 in ultima frazione: 38.72. Si avvicina l'appuntamento con la Coppa Europa di lanci di metà marzo, e in Germania sirivede Franka Dietzsch, al rientro dopo una stagione, quella olimpica, sfortunata: la tedescona è stata però battuta da Nadine Muller nel test di Kienbaum (62.30 per la Muller, 61.98 per la Dietzsch). Tra gli altri risultati 76.61 del martellista Esser e 67.39 della Heidler, sempre nel martello. 

A Cuba, mentre i triplisti sono in tournée europea, le colleghe di pedana fanno cose discrete con 14.34 (Mabel Gay), 14.25 (Yarianna Martinez) e le due junior Alcantara (14.23) e Rivalta (13.94). Novità dello sprint: Nelkys Casabona sfreccia sui 100 donne in 10.9 manuale. A proposito di cubani, stagione indoor finita prima di iniziare per il campione olimpico dei 110 ostacoli Robles. Arrivederci all'estate. Niente indoor anche per Pamela Jelimo, inizialmente in programma.

Marco Buccellato




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