Internazionale: Gregorio 17.90, a Carson super-US



L'ultimo evento in ordine temporale del week-end è stato l'Adidas Track Classic di Carson, in California, ricco di prestazioni di valore assoluto. Oltre all'attività USA, news dal Brasile (con un super-Gregorio) e soprattutto dal settore lanci, che a maggio, per condizioni climatiche solitamente ideali offre ancora grandi risultati. Dream Runs Semplicemente il meeting della West Coast che ha rimescolato i numeri di sprint, di salti e lanci di questa prima parte di stagione, servendoli in tavola come portata prelibata. Non una sola gara che non abbia lasciato il segno: in particolare vanno citati ben sette mondiali stagionali ed una migliore prestazione mondiale, stabilita da Meseret Defar sulle due miglia in 9:10.47 (precedente 9:11.97 di Regina Jacobs). Non si tratta di record del mondo, è bene ricordarlo, ma solo di "world best". Lo sprint innanzitutto, che ha fatto vedere cose importanti: Tyson Gay ha corso in 9.79, aiutato da 2 metri e mezzo di vento alle spalle, anticipando di mezzo metro l'uomo di Bahamas, Derrick Atkins, segnalatosi recentemente con 9.98. Atkins non sembra una meteora, e con 9.86 ha implicitamente bissato il primo sub-10 regolare della sua carriera. C'era anche Maurice Greene, mestamente fuori in batteria con un tempo innominabile, ancora una volta incapace di distendersi. Spearmon, ma anche Merritt Sui 200 l'impronta data dai velocisti statunitensi nella scorsa stagione continua a produrre numeri: LaShawn Merritt trova il tanto atteso primo sub-20 della carriera (19.98), perdendo da un fantastico Spearmon (19.91), ma battendo il campione olimpico Crawford (20.21) ed il super-eroe (l'X-Man) Xavier Carter (20.26). Ostacoli e 400 Assente Bershawn Jackson, il 23enne Ferguson ha avvicinato il mondiale stagionale in un eccellente 48.15, superando Clement (48.46) e parte dei migliori specialisti in circolazione. Peccato che il vento, generoso altrove, abbia frenato gli ostacolisti, lasciandoli alle prese con se stessi: pur senza aiuti particolari, Trammell ha vinto in 13.17 su Payne (13.28) e Oliver (13.29). Per ultimo Jeremy Wariner: il suo 44.60 fa notizia al contrario. Col fruire dei risultati si attendeva un finale di meeting al fulmicotone, ed invece no. Dopo il 44.02 di Osaka l'erede di Michael Johnson ha interpretato lo show di chiusura del meeting un po' sotto le attese, destinando ad un'altra occasione il proposito di scendere nuovamente sotto i 44 secondi. Donne in favore di vento Le donne: il vento amico di due metri esatti ha fatto fare faville alle velociste. Torri Edwards è tornata finalmente in prima pagina centrando un clamoroso 10.90 condito dalla soddisfazione maggiorata di aver preceduto Veronica Campbell (10.91) e Me'Lisa Barber (10.95, altro personale). La gara è andata davvero oltre le aspetttative, grazie al seppur legale aiuto del vento, mostrando anche la 28enne Jeter progredire fino ad 11.05 e Marshevet Hooker giungere appena quinta in 11.06. Le condizioni favorevoli hanno portato anche Allyson Felix a un grande risultato (i 200 metri corsi in 22.18) sulla Moore, seconda in 22.46). Altro dagli ostacoli: otto atlete a meno di 12.85 nella stessa gara non si vedevano da tanto tanto tempo. Successo per Michelle Perry in 12.58, velocissime anche Lolo Jones (12.61) e la canadese Whyte (12.63). Da segnalare la vittoria in 4:05.56 della giamaicana Sinclair sui 1500 femminili. La Sinclair guida le liste stagionali degli 800, ed è singolare trovare un'atleta caraibica ai vertici del mezzofondo. I tempi cambiano, ma le russe devono ancora mettersi le scarpette. Greer mai così lontano Al dettaglio, i concorsi: Jennifer Stuczynski con 4.84 ha migliorato il primato statunitense di salto con l'asta aggiungendo un centimetro a quanto fece Stacy Dragila nel 2004 ad Ostrava, risultato che fu record del mondo. La Dragila era in pedana a Carson, ha superato i 4.29 e poi si è arresa. Da un serie tutto sommato "normale" Christian Cantwell ha estratto un gioello (al secondo turno di lanci), scagliando la palla di ferro a 21.96, facendo suo l'ennesimo duello al sole dei pesisti (Nelson secondo con 21.47, Hoffa terzo con 21.36). Il risultato più clamoroso dei concorsi è arrivato dal giavellotto, grazie all'incredibile serie di Breaux Greer, trentenne texano pluri-campione nazionale, che ha esordito con una spallata di 90.71, nona prestazione mondiale di sempre e migliore al mondo di un atleta extra-europeo. Nella prosecuzione della gara anche 87.25, 89.44, 86.49, un nullo e l'87.58 di chiusura. Gregorio a 17.90 Nella riunione di Belem il saltatore Jadel Gregorio ha stupito, non tanto per il risultato in sé, ritenuto alla portata dell'atleta carioca, quanto per i recenti risultati, che non lasciavano presagire un exploit di tale portata. Il gigante brasileiro ha realizzato la migliore serie della stagione iniziando con 17.66, nullo, 17.47, rinuncia, quindi il 17.90 del nuovo primato del Sud America ed un nullo finale. Con un personale precedente di 17.73, Gregorio si è portato al sesto posto nelle graduatorie di tutti i tempi. L'ultimo a saltare così lontano era stato nientemeno che Jonathan Edwards. Il 17.90 di Gregorio migliora il precedente limite nazionale e di area appartenente a Joao Carlos de Oliveira (17.89), ottenuto trentadue anni fa tra le nuvole di Città del Messico. Molto bene anche il cubano Tosca (17.52 dieci giorni fa) che con 17.35 è stato degno secondo. Nella riunione brasiliana anche la sconfitta di Tiffany Ross-Williams (imbattuta fino a domenica), che sui 400 ostacoli è stata superata da Sheena Johnson (54.60), ed il nuovo progresso di Keila Costa, ora a 6.88 nel lungo dopo i recenti ottimi risultati nel triplo. Nel peso bel successo della tedesca Kleinert (18.66) che ha battuto un intero continente (quello americano) rappresentato in pedana da Cubane, sud-americane e specialiste USA). Lanci-super a Halle Iniziamo dal classico meeting tedesco di Halle, dai numeri eccellenti come da tradizione: donne sugli scudi, grazie al sensazionale 68.08 della primatista europea del giavellotto Obergfoell (anche altri due lanci oltre i 66 metri), che ha sconfitto una grande Nerius (64.74). Quasi una fotocopia nel risultato, ma nel lancio del disco, il 68.06 della straordinaria Franka Dietzsch, che in chiusura di gara ha lanciato anche a 67.87. Gli exploits della lanciatrici hanno pareggiato, in quanto a significato tecnico, il 69.97 che il lituano Alekna ha sfoderato nel disco maschile. Nella gara, come tempestivamente segnalato sabato scorso, Hannes Kirchler si è classificato quinto col nuovo personale di 63.29 (anche 62.73 in apertura ed un 61.72, oltre a tre lanci nulli). Nel martello Marco Lingua ha ottenuto quinto posto e 76.27 (serie: nullo, 76.06, 76.27, 75.43, nullo e 74.25); vittoria al solito charfreitag con 79.63. La giovane Lammert ha vinto il peso con 19 metri (seconda misura della stagione). Ancora dai lanci e dai salti A Louoghborough clamoroso 65.05 della britannica Sayers, record nazionale che migliora di diciotto centimetri il precedente limite detenuto da Kelly Morgan. Nella riunione inglese anche il 38.88 della 4x100 nazionale composta da Gardener, Grant, Devonish e Lewis-Francis. In Germania, a Garbsen, mondiale stagionale eguagliato nell'alto maschile per Eike Onnen, autore di 2.34. Bene anche un altro giavellottista, il lettone Vasilevskis, che a Kaunas ha lanciato a 86.36. La riunione di Tucson ci ha lasciato l'ennesimo progresso di Russ Winger (20.55) e l'esordio del finlandese Mikkola nel giavellotto con 81.09. In precedenza ottima doppia riunione a Salinas, a distanza di 24 ore. In particolare nella seconda successo per Rome (67.76) sullo svedese Arrhenius (65.77, un significativo miglioramento), Kuehl (64.98) e l'indiano Gowda (64.96, record nazionale). In Danimarca si è ripresentato Joachim Olsen (20.41). In Bielorussia (Giochi Universitari a Minsk) 78.21 di Devyatovskiy e 61.14 di nonna-Yatchenko. Come per Parigi, quando c'è aria di mondiale, rieccola in pedana. Altre volate L'oggetto misterioso Brian Dzingai (Zimbabwe) fa sul serio. Dopo il 20.48 di aprile eccolo sfrecciare sui cento a Clermont (Florida) in 10.03 con appena 2,1 metri di vento favorevole. Anche in batteria, con un aiuto della stessa entità, aveva impressionato in 10.06. Babies I teen-agers della settimana: il favoloso discobolo ucraino Mykyta Nesterenko ha stabilito a Yalta in nuovo mondiale under 18 di specialità (attrezzo da 1.5 kg) con un eccezionale 71.95, che migliora il precedente limite dell'estone Hunt. Col disco da 2 kg Mesterenko ha già superato i 60 metri lo scorso mese a Kiev. Trasferiamoci negli USA: a Norwalk gran 200 di Bryshon Nellum (diciott'anni da pochi giorni) che vola in 20.58. Le aste Il risultato della Stuczynski ha monopolizzato l'attenzione generale relativa alla specialità dell'asta, ma non dimentichiamo che Brad Walker e Jeff Hartwig hanno superato i 5.85 a distanza di pochi giorni. Walker a Rio Vista, in California) e Hartwig nella solita Jonesboro, dove si è migliorata la 27enne Pickens, salita a 4.50. Rientro per Tim Mack, olimpionico ad Atene: per ora un 5.60 a Chula Vista, battuto dal messicano Lanaro e da Buller, entrambi a 5.70. Brava Cattaneo Micol Cattaneo ha vinto i 100 ostacoli domenica nel meeting tedesco di Brema nel tempo di 13.22 (vento + 0.7), a soli sette centesimi dal personale stabilito nel corso dei campionati d'Europa di Goteborg. In batteria la Cattaneo aveva ottenuto il miglior tempo con 13.27 (vento + 1.4). Italiani in Spagna Buoni risultati nel meeting spagnolo di Herrera, con qualche italiano im gara. Maurizio Bobbato (quinto) ha corso in 1:49.87 un 800 non particolarmente veloce vinto dal polacco ventenne Lewandowski in 1:49.07. Paolo Capponi si è classificato settimo nel peso con 18.58, Luca Verdecchia quinto sui 100 in 10.72 (primo Obikwelu in 10.34). Eleonora Berlanda ha corso i 1500 in 4:17.09 (terza) a poco più di quattro secondi dalla canadese Stelingwerff-Edmondson. Tra i migliori risultati, 65.18 del discobolo polacco Malachowski, 1.94 della Beitia nell'alto e 6.81 (ventoso) di un'altra polacca. Malgorzata Trybanska. Novità sui 1500 maschili: dopo aver vinto il titolo nazionale ad Addis Abeba, il poco conosciuto Deresse Mekonnen Tsigu ha infilato un buon 3:36.41 precedendo specialisti di valore quali Maataoui e Gallardo. Altro dall'Europa La kenyana Florence Kiplagat ha corso i 10000 metri in 31:06.20 (mondiale stagionale) ad Utrecht, nel corso dei campionati olandesi di specialità. Alle spalle della kenyana ecco l'etiope Erkesso (31:13.67) e la belga De Vos (31:22.80). Ancora dieci chilometri, ma su strada, con il successo di Micah Kogo a Manchester in 27:21. Non si tratta della cosa migliore che abbia fatto finora, ma è bastato per migliorare il primato "all-comers" di Gebrselassie in terra britannica. A Praga 2.30 di Ton nell'alto, ed ancora dall'alto l'ennesimo due metri della croata Vlasic, a Spalato. Ecco anche la Kluft, che "legge" gli ostacoli in previsione dell'eptathlon di Goetzis: per lei 13.38 a Skruv, in Svezia. Cina, Africa, mondo arabo A Zhaoqing via al Grand Prix cinese: Shi Dongpeng ha vinto gli ostacoli in assenza di liu Xiang in 13.47, il ventenne Gao Hongwei ha saltato 8.04 in lungoa la solita Xie Limei ha esordito con 14.24 di triplo. Il meglio arriva, come da copione, dai lanci femminili. La pedana del peso ripropone al mondo stupefatto il nome della sedicenne Gong Lijiao, che dopo aver strabilliato in chiusura di stagione indoor con 19.07, apre l'attività all'aperto con 18.77, battuta solo dalla ben più matura Li Meiju (18.84). Detto delle discobole (Sun Taifeng a 62.71 e Ma Xuejun a 62.57) e delle martelliste (inopinata sconfitta casalinga di Zhang Wenxiu, appena quarta e successo di Liu Yinghui con 68.91), eccoci all'Africa. Ai Trials nigeriani di Lagos (validi per i Giochi Africani) vittoria di Fasuba sui 100 in 10.32 (forte vento contrario) e infortunio di Aliu in semifinale. Si è rivisto anche Seun Ogunkoya, 9.92 quasi dieci anni fa nell'altura di Johannesburg, che aveva annunciato il rientro alcune settimane fa ma ha visto vanificati gli sforzi da una febbre tifoide che l'ha colpito nei giorni precedenti la gara. Da segnalare il record nazionale di Blessing Okagbare nel triplo donne con 14.15. Nei campionati arabi di Amman ottimo 11.27 della sprinter Al-Gasra. L'egiziano El-Ghazaly ha lanciato ancora lontano il disco, vincendo il titolo con 63.66. Lutto Si è tolto la vita l'austaliano Mizan Mehari (27 anni), atleta nato in Etiopia e giunto in Australia in occasione dei mondiali juniores del 1996. Da Australiano corse la finale delle Olimpiadi 2000 giungendo dodicesimo sui 5000 metri. Nelle ultime stagioni la sua carriera si era interrotta a causa di ripetuti infortuni. I suoi funerali si sono celebrati sabato scorso. Nelle prossime ore le nuove dettagliatissime liste mondiali. Nel prossimo week-end fari puntati sul primo grande meeting europeo della stagione (Hengelo) e sui supermen (e superwomen) delle prove multiple in gara a Goetzis, in Austria. Marco Buccellato

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