Internazionale, Bekele forza 6



La stagione del cross si è conclusa con il mondiale di Edimburgo ed il ritrovato strapotere etiope targato Bekele e Dibaba. Nel fine-settimana anche una discreta qualità nell’attività americana e notizie dal settore strada e dalla marcia. Poker scozzese Il rilancio al tavolo verde dell'Holyrood Park non poteva essere più schiacciante. L'Etiopia torna dai mondiali di cross di Edimburgo con quattro titoli iridati individuali e due titoli a squadre, a cui vanno aggiunti quattro argenti equamente distribuiti tra classifiche a squadre e individuali, ed un bronzo. Undici medaglie su ventiquattro disponibili non lasciano spazio a fronzoli e recriminazioni, tant'è che Mombasa (cinque medaglie, nessun oro individuale) è dimenticata e vendicata con una forza d'urto travolgente. Il Kenya che un anno fa ospitò e stracciò gli eterni rivali etiopi, dodici medaglie, lascia i prati scozzesi con un cesto pur sempre ricco di otto medaglie, ma senza acuti. Etiopia e Kenya hanno requisito 19 delle 24 medaglie in palio. Delle restanti cinque, due sono rimaste in Africa, due sono approdate in Asia (ma una è mezza africana per via dei molti ex-africani schierati dal Qatar) ed una è dell'Australia. 6 il più grande Con il trionfo di domenica, come largamente scritto ovunque, Kenenisa Bekele è diventato il primatista di vittorie nella più importante manifestazione campestre del mondo, con sei titoli. La striscia vincente nel cross lungo si era interrotta lo scorso anno a Mombasa per le non buone condizioni dell'atleta, costretto al ritiro. Nei primi cinque anni di trionfi, dal 2002 al 2006, Bekele ha saputo cogliere altrettante doppiette (accoppiando l'oro nel cross corto a quello del lungo). Le altre medaglie che ha conquistato gareggiando nella categoria junior ed altre ancora dei tanti medaglieri a squadre fanno di Bekele l'asso pigliatutto della storia del cross. Il sesto sigillo è stato all'insegna della determinazione e dell'intelligenza. Dibaba Dynasty Tirunesh Dibaba, classe 1985 e già al titolo mondiale dei cinquemila su pista da diciottenne, ha conquistato il terzo oro individuale da senior (sempre nel cross lungo). Il tempo gioca in suo favore, e potrebbe senz'altro emulare Bekele nel conquistare il primato di vittorie, che appartiene alla leggendaria norvegese Waitz, con cinque. Per ora ha affiancato la connazionale Derartu Tulu, che seppe arrivare all'oro per tre volte come lei. Sia Tirunesh Dibaba che Kenenisa Bekele saranno in pista ai prossimo campionati d'Africa che si svolgeranno tra un mese ad Addis Abeba. Bekele ritroverà la pista ad Hengelo, in maggio, dove correrà i 5000. Sui 10000 ci sarà, come annunciato da tempo, il suo maestro e mentore, Haile Gebrselassie, di ritorno (temporaneo) dal pianeta maratona. Il direttore del meeting spera di far convergere anche Bekele sulla distanza più lunga. All'oro, nella categoria junior, è arrivata la sorella più giovane di Tirunesh, la diciassettenne Genzebe, che in Kenya un anno fa si classificò al quinto posto. L'altro neo-campione mondiale junior, l'etiope Ibrahim Jelian Gashu, è una vecchia conoscenza della pista: a 17 anni corse i diecimila a Bruxelles in 27:02.81. La scorsa stagione corse i 5000 metri del Golden Gala in 13:18. Vecchio continente, anzi vecchissimo Europa anno zero. Nella classifica del cross senior maschile il miglior specialista continentale è il solito spagnolo Juan Carlos de la Ossa, ventiquattresimo, ad oltre un minuto e mezzo dal vincitore. Poi il vuoto fino al trentasettesimo posto, con l'altro spagnolo (importato dal Marocco) Lamdassem. Nei primi cinquanta atleti classificati non vi sono altre tracce di crossisti europei. L'azzurro Buttazzo, cinquantanovesimo, è alla fine il quarto europeo, preceduto dall'anziano Chema Martinez. Lalli è il nono. La media dell'età dei primi quattro europei è superiore ai 32 anni. Quella dei primi quattro africani è di 23 e mezzo. Il Qatar, con una rappresentanza ricca di "imported", coglie il terzo posto a squadre. Donne senior: la prima europea è la neo-olandese Hilda Kibet, kenyana fino a pochi mesi orsono. Tutto sommato fa bella figura la britannica Yelling, quindicesima ad un solo minuto dalla Dibaba. Poi una francese naturalizzata dal Maghreb, l'altra Yelling e la nostra Romagnolo, quinta del vecchio continente. Va meglio all'Australia, che nel nome dell'Oceania sale sul podio dei teams. Juniores: manco a parlarne. Il migliore europeo tra i maschi è ventitreesimo, solo in tre nei primi trenta. Quattro le ragazze europee nel computo delle prime trenta classificate, con la migliore (al solito una inglese) al sedicesimo posto. Stagione USA Il debutto di Sanya Richards in Texas è stato il fatto più importante del week-end appena trascorso. 11.28 e 22.56 rappresentano un buon esordio in vista dei futuri impegni sui 400 metri. Nella stessa manifestazione Jeremy Wariner ha vinto i duecento metri in 20.37. Per entrambi si tratta del mondiale stagionale sulla distanza. L'uomo che ha accompagnato Wariner sul podio mondiale di Osaka, LaShwan Merritt, ha migliorato il mondiale stagionale dei 400 (che era nelle mani dello stesso Wariner) a Raleigh, correndo in 44.72. Per tornare ad Arlington, appuntiamo il 78.84 dello slovacco Charfreitag nel martello (mondiale stagionale). Nella riunione ad alta quota di El Paso sono da segnalare il 6.78 ventoso della lunghista nigeriana Akagbare, venti anni, e la memorabile doppietta del francese Hanany, studente all'università locale, che ha vinto l'alto con 2.31 ed il lungo con 8.03 ventoso. Churandy Martina, velocista antillano con auspici di finale olimpica, ha esordito correndo i 400 in 46.51, perdendo dal kenyano Koech. A Tallahassee mondiale stagionale dei cento femminili per Porscha Lucas (11.20), che ha poi corso la prima frazione della 4x100 con la Texas A&M University (43.18). Dalle pedane, 17.22 di Rafeeq Curry, ampiamente primato personale. Cavalletta La statunitense Funmilayo Jimoh, classe 1984, si è portata a 6.91 nel salto in lungo a Houston, dove vive. La scorsa stagione saltò 6.46 e fece un po' meglio in favore eccessivo di vento. Nata a Seattle, famiglia di origine nigeriana, ha gareggiato un po' in tutte le discipline, comprese le prove multiple. Appena un mese fa si era classificata terza ai campionati USA indoor di Boston con 6.33, personale al coperto. Lanci pesanti Per il giamaicano Dorian Scott, ad una settimana di distanza dal primato nazionale con 20.65, ancora fortuna dalla pedana di Tallahassee: stavolta è strabordato con un eccezionale 21.45, la sua prima volta oltre i settanta piedi, e anche primato dell'area del Centro America. Si affaccia sulla soglia dei ventuno metri anche Garrett Johnson, pesista USA che vive gran parte dell'anno nel Regno Unito, cresciuto fino a 20.94. A Tempe nuova apparizione di Johnny Godina, nuovamente nel disco: terzo con 60.59, preceduto da Brian Trainor (61.86) e dal pesista-rivelazione Whiting, secondo con 61.11. Da Cuba i 75 metri esatti della martellista Yipsi Moreno, dalla Cina il 64.31 della discobola Song Aimin ed il 70.56 di Zhang Wenxiu nel martello. Dalla Nuova Zelanda la nuova bordata di valerie Vili-Adams, che ai campionati neozelandesi di Auckland ha toccato la fettuccia dei venti metri esatti. In crescita l'ex-iridata Faumuina nel disco (61.73). Ad Auckland anche il cinquemila di Kimberly Smith, che ha fatto corsa contro se stessa, ed ha taligato il traguardo in 15:19.61. Mitico Mykyta Dopo la delusione della Coppa Europa di Spalato (sei nulli), l'ucraino non ancora diciassettenne Mykyta Nesterenko ha migliorato di ben due metri il proprio mondiale under 18 (con il disco da un chilo e 500 grammi) lanciando a 74.32 in Turchia, ad Antalya. Il vecchio limite era stato ottenuto lo scorso anno all'EYOF di Belgrado (72.31). Nesterenko ha già lanciato in questa stagione, con l'attrezzo da senior, ad un eccezionale 62.83. Africa ovunque Vittorie africane nella mezza maratona di Praga. Tra gli uomini il successo èa rriso al debuttante kenyano Elijah Muturi Karanya in 1:02:08, tra le donne la sempreverde etiope Asha Gigi ha bloccato il cromonetro in 1:12:00. A Varsavia stessa musica: kenyani vittoriosi tra gli uomini (Mike Karonei in 1:02:49 ed a sette secondi Joel Komen), una etiope al successo tra le donne (Hursa Mare Dibaba, che combinazione, in 1:11:24). Nella maratona di Montecarlo (collocata in primavera anziché nel consueto spazio autunnale), vittoria di Geoffrey Mutai in 2:12:40. Nella maratona di Kuala Lumpur vittoria di Nelson Kirwa Rotich in 2:15:32 su Luka Kipkimoi Chelimo, secondo in 2:15:39. Il begla Rik Ceulemans ha vinto una maratona a Taipei in 2:18:13. Magnifico il cast della maratona di Rotterdam, in programma tra due settimane: al via ben undici specialisti con un primato personale inferiore alle due ore e otto minuti (tra gli iscritti figura anche il nostro Errabbah), ed alcuni debutti da seguire: prima maratona della vita per Francis Kibiwott e Ines Monteiro, e seconda esperienza per l'ex-campione del mondo dei 10000 Kamathi, dopo il debutto di dicembre a Milano. Marcia Il polacco Sudol ha realizzato la migliore prestazione mondiale stagionale sui 50 chilometri a Dudince, in Slovacchia, coprendo la distanza in 3:45:47. In carriera vanta il settimo posto ad Atene 2004. Nel freddo e nella pioggia la norvegese Tysse-Plaetzer ha vinto la dieci chilometri dei campionati norvegesi in 44:08. In Spagna ottimo 43:21 di Maria Vasco, dieci secondi più veloce di Beatriz Pascual. In Francia vittoria della sorella di Korzeniowski, Sylwia, che ha corso una venti chilometri in 1:35:07. Spifferi giamaicani Veronica Campbell debutterà tra pochi giorni in Florida correndo la 4x100. Il debutto individuale è previsto per il meeting di Kingston, in maggio. L'altra star della velocità, Sherone Simpson, punta a quattro medaglie ai Giochi di Pechino: nel mirino le due gare di velocità ed entrambe le staffette. In Florida sarà in pista anche Xavier Carter, per il quale è previsto un superlavoro: tre staffette (4x100, 4x200, 4x400) ed un'altra gara ancora da decidere. Blanka a corte In occasione della visita ufficiale del presidente della repubblica croata Mesic negli Stati Uniti, la campionessa mondiale di salto in alto Blanka Vlasic è stata invitata alla cena ufficiale di venerdì prossimo alla Casa Bianca, dove sarà ospite, assieme alla delegazione politica croata, del presidente Bush. Coming soon Nel prossimo fine settimana sono in programma i mondiali universitari di cross, in Francia, la maratona di Parigi, il Grand Prix delle Isole Mauritius, la grande marcia a Rio Maior, in Portogallo, oltre ad una robusta dose di meeting e festival delle staffette negli Stati Uniti. Marcia anche in Bielorussia, con i campionati nazionali a Nesvizh. Nella sezione statistiche sono scaricabili le graduatorie mondiali outdoor con tutti i risultati della stagione. Marco Buccellato


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