Indoor: 7 vittorie e un record a Nantes

03 Marzo 2018

Nell'incontro internazionale under 20, seconda la squadra azzurra femminile. La triplista Zanon realizza la migliore prestazione italiana U18 con 13,08.

di Alessio Giovannini

Sette vittorie e un primato nazionale per l'Italia dell'atletica all'Incontro Internazionale indoor under 20 di Nantes. Nella trasferta francese non hanno rivali il triplista Andrea Dallavalle (16,22), la sprinter Zaynab Dosso nei 60 metri (7.39), la mezzofondista Gaia Sabbatini nei 1500 (4:30.49), la quattrocentista Letizia Tiso (55.78) e la pesista Sydney Giampietro che con 16,25 sale al secondo posto delle liste italiane junior alltime dietro soltanto ad Assunta Legnante. A segno anche il primatista junior dei 60hs Mattia Montini che primeggia nella "combo" delle due prove con un doppio 7.70, mentre il record arriva dalla pedana del triplo dove la 17enne Veronica Zanon riscrive con 13,08 la migliore prestazione italiana Allieve fin qui detenuta da Ottavia Cestonaro con 13,04 nel 2012. Nella classifica combinata vittoria ai padroni di casa della Francia (200 punti) che precedono la Germania (171,5) e i nostri giovani portacolori (162). Al femminile, azzurrine seconde con 81 punti dietro alle tedesche (96), mentre nel ranking maschile affermazione francese (103) e Italia terza con 64,5 punti.

TRIPLO: ZANON DA PRIMATO 13,08 - Il record under 18 indoor del salto triplo ha sempre l'accento veneto, ma passa di mano dalla vicentina Ottavia Cestonaro (13,04 nel 2012 a Val de Reuil) a Veronica Zanon, padovana di Galliera Veneta, che oggi a Nantes si è spinta 4 centimetri più avanti con 13,08. Non mancano le coincidenze: stessa data (3 marzo), sempre in Francia e in occasione dello stesso incontro internazionale. Veronica ha 17 anni, veste la maglia dell'Atletica Vis Abano ed è allenata da Ormisda De Poli. Nel 2017 all'Eyof di Gyor era uscita di scena con tre nulli, la prossima estate vuole tornarci per giocarsi le sue carte agli Europei U18. "Quell'esperienza mi è servita a imparare a gestire le emozioni in gara, ora guardiamo avanti e a crescere su queste misure" racconta l'azzurrina che in questa occasione fa registrare un progresso di ben 25 centimetri. 

SYDNEY SULLE ORME DI ASSUNTA - Sorpasso e controsorpasso. Gara avvincente quella del getto del peso femminile con una combattiva Sydney Giampietro che non si tira indietro di fronte alla tedesca Selina Dantzler che esordisce in pedana con 15,31. L'azzurra risponde al secondo turno di lanci con 15,46, ma la sua avversaria sfodera in serie un 15,65 e un 15,63. La 19enne delle Fiamme Gialle non ci sta, raccoglie forze e concentrazione e spedisce la palla di ferro da 4 chili a 16,25. In un colpo solo: vittoria, 33 centimetri di primato personale indoor ad un centimetro anche dal PB all'aperto e, soprattutto, il secondo posto nelle liste italiane junior alltime in sala pareggiando la misura di Cinzia Petrucci a Genova nel 1974. Nella storia dell'atletica azzurra, di meglio in questa categoria ha fatto solo Assunta Legnante con 16,56 a Genova nel 1997. "Questo risultato - racconta la Giampietro - è frutto di una scelta di vita. Da alcuni mesi mi sono trasferita ad Ascoli Piceno per farmi seguire da Nicola Silvaggi che per tanti anni è stato anche il tecnico della Legnante. Adesso voglio confermarmi anche all'aperto".  

ASSOLO DALLAVALLE - Ormai lui e la fettuccia dei 16 metri si danno del tu. L'argento europeo U20 Andrea Dallavalle riesce a trasformare una gara quasi senza avverarsi in una sfida contro se stesso e il 16,38 del suo recente record italiano indoor al coperto. I migliori salti del triplista dell'Atletica Piacenza arrivano nei primi due turni: 16,15 e 16,22 con un terzo hop-step-jump da 16,03. Vittoria a 16 centimetri dal suo primato, davanti all'altro azzurro Simone Biasutti capace di migliorarsi a 15,44. E' doppietta per l'Italia Team.

DOSSO VOLEVA IL RECORD - Zaynab Dosso ci credeva fortissimamente. Dopo averlo sfiorato di un solo centesimo con 7.36 ad Ancona, la neo portacolori delle Fiamme Azzurre puntava al primato nazionale junior dei 60 metri (7.35 di Vincenza Calì nel 2002). E così nel primo round la 18enne sprinter domina in 7.40 destando l'impressione di non aver schiacciato tutto l'acceleratore. Nella seconda prova l'azzurra fa di nuovo il vuoto e sul display dell'arrivo si materializza un 7.39. Niente primato, ma "se ci fosse ancora un'altra gara per provarci di nuovo - dice Zaynab - la correrei sicuramente!". Dietro di lei, Margherita Zuecco fa 7.63 (quinta) e poi 7.62 (quarta). Doppio terzo posto, invece, nello sprint maschile per Ruskin Molinari che nella prova numero 2 chiude in 6.86 (6.90 in gara 1) avvertendo, però, un risentimento muscolare alla coscia sinistra in zona traguardo. 6.94 (sesto) e 6.93 (quinto) per il trentino Lorenzo Paissan.

LARISSA, 6,12 AL DEBUTTO IN AZZURRO - Si cresce così. Un salto alla volta. Per Larissa Iapichino oggi era il giorno dell'esordio con la maglia della Nazionale. Uno di quei momenti che, anche se hai già saltato 6,36 e stabilito il primato italiano under 20 al coperto, l'emozione in ogni passo della tua rincorsa c'è sempre. E come se si sente. Ha soltanto 15 anni Larissa e a Nantes ha fatto una piccola scalata verso il podio, aggiungendo preziosi centimetri dal primo all'ultimo ingresso in pedana. Una serie di sei salti iniziata con 5,63 e culminata con un 6,12 che l'ha proiettata al secondo posto superata solo dal 6,34 della 18enne tedesca Merle Homeier. La figlia d'arte di mamma Fiona May e papà Gianni Iapichino eguaglia così la terza misura personale di una carriera che è appena sbocciata. "Ho avuto qualche problemino a beccare lo stacco - racconta la portacolori dell'Atletica Firenze Marathon - poi nel corso della gara ho preso più confidenza con la pedana e sono riuscita ad aggiustarmi un po'. Ero l'atleta più giovane in gara, mi sono emozionata e anche divertita. Messaggio whatsapp per mamma e papà: anche stavolta massimo mezza tavoletta, però è stato tutto molto bello!". Quinta l'altra azzurra Giorgia Sansa con 5,52.

MATTIA, MATTIA - Due ostacolisti, due round e due belle prestazioni. Il recordman italiano under 20 dei 60hs Mattia Montini non si smentisce in azzurro, tra gara 1 e gara 2, fotocopia due 7.70. Nel primo caso gli vale la vittoria, nel secondo il francese Leo El Achkar deve ricorrere al personale per superare di 2 centesimi il lombardo che perde un paio di appoggi in fase di avvio. Nessuno, però, gli toglie la leadership nella prova, grazie alla somma di entrambi risultati. Quarto posto-bis, invece, per Mattia Di Panfilo che coglie un 7.88 e poi un 7.79 a solo centesimo dal PB. Sui 60hs delle donne, Desola Oki parte lanciatissima, ma si sbilancia sull'ultima barriera e finisce a terra, rialzandosi di corsa per chiudere quinta in 9.01. Nel secondo round è seconda in 8.61, mentre l'altra ostacolista Fabrizia De Meo colleziona un 8.76 e un 8.77 da quarto posto.

SIBILIO 47.57, TISO COGLIE L'OCCASIONE - Stavolta quella formidabile volata che è il suo marchio di fabbrica non è bastata per la vittoria. Ma Alessandro Sibilio può comunque archiviare la trasferta francese con un bel sorriso perchè il 47.57 del suo secondo posto è primato personale (fino ad oggi aveva 47.85) e ne fanno il quinto under 20 italiano di sempre al coperto sui 400 metri. Il tenace partenopeo dell'Atletica Riccardi Milano, argento continentale junior dei 400hs, alla campana aveva tentato di partire all'attacco, ma nel finale è stato ripreso e superato dal francese Fabrisio Saidy, al traguardo in 47.35. Quinto con 48.95 l'altro alfiere della fantastica 4x400 campione d'Europa a Grosseto 2017, Klaudio Gjetja. Epilogo turbolento nella prova femminile dove la viceprimatista italiana junior Elisabetta Vandi, autrice di un convincente giro d'avvio, resta invischiata in una brutta caduta con un'avversaria all'uscita dell'ultima curva (taglierà comunque il traguardo in 60.15). Davanti, però, c'è sempre l'Italia Team che con Letizia Tiso non si fa sfuggire l'occasione per acciuffare il successo e il personale con 55.78 sulla tedesca Mise Sophie Hartmann (55.81).

DUECENTO - Le ripide curve dell'impianto indoor intitolato a Pierre Quinon vedono due azzurrine, entrambe allieve, al secondo posto dei rispettivi round. La primatista italiana under 18 Chiara Gherardi deve vedersela con la turbo-francese Marine Mignon, l'unica oggi capace di infrangere il muro dei 24 secondi con 23.91. La romana della Studentesca Rieti Milardi porta a termine il suo giro di pista in 24.37, mentre la sarda Dalia Kaddari nella serie successiva chiude in 24.63 superata dall'altra transalpina Eloise De La Taille (24.24). Nella gara maschile 21.98 di Mattia Donola dietro il 21.72 del francese Paul Tritenne. Peccato per il giovanissimo romano Lorenzo Benati che nell'altra serie inciampa all'uscita dell'ultima curva, ma malgrado la brutta caduta l'azzurrino non demorde e conclude comunque in 29.17.

MARIN, DUE VOLTE QUARTO - Arrivare in Francia e fare il personale con un'asta prestata. E' successo ad Andrea Marin che a Nantes è salito a quota 5,20 dopo che le sue aste insieme a quelle di altri due azzurri non erano giunte a destinazione per gli incovenienti nei voli provocati dal maltempo dei giorni scorsi. Il 19enne dell'Atletica Vicentina ha avuto ragione sull'asticella all'ultima prova a disposizione e poi si è avventurato senza fortuna a 5,30. Una misura che incrementa di 5 centimetri il personale realizzato ai Tricolore Juniores di Ancona e che lo installa al quarto posto delle liste italiane alltime di categoria a 11 centimetri dal record di Claudio Stecchi (5,31 nel 2010). L'azzurro è quarto anche in gara dove svetta il tedesco Bo Kanda Lita Baehre con 5,50 sui francesi Thibaut Collet (5,40) e Ethan Cormont (5,30). Quinto il primatista nazionale under 18 Ivan De Angelis (4,70). Al femminile terza Rebecca De Martin (3,85) e sesta Francesca Zafrani (3,70).

LADY GAIA - Gaia Sabbatini torna a casa dalla Francia - dove è stata simpaticamente ribattezzata Lady Gaia - con un primo posto in maglia azzurra che va in fila con la doppietta 800+1500 ai Tricolore juniores e il 4:22.87 degli Assoluti Indoor. La mezzofondista teramana liquida agevolmente la concorrenza in 4:30.49. Battuta la tedesca Alina Schonherr (4:33.08) davanti all'altra azzurrina Flavia Ferrari che, oltre al terzo posto, festeggia il PB indoor nei 1500 con 4:33.53. Tra gli juniores secondo Pietro Arese che deve cedere il passo solo al francese Quentin Malriq (3:51.02). 3:51.29 il crono dell'azzurrino piemontese a cui sfugge il personale per appena 15 centesimi. Giornata no per Simone Barontini che non riesce a uscire dalle retrovie e chiude quinto in 3:59.72. Non va meglio all'amico-rivale di sempre Andrea Romani che, ingolfato da una brutta bronchite, si limita ad un'apparizione senza velleità agonistiche (sesto in 2:29.40). Quarto Giovanni Crotti in 1:55.72 nella gara vinta dal tedesco Maximilian Sluka (1:55.31).

GLI ALTRI PIAZZAMENTI - Terzo posto nell'alto - vinto con 1,82 dalla tedesca Bianca Stichling - per la toscana Idea Pieroni che precede di quattro centimetri, 1,74 a 1,70, l'altra azzurrina Marta Morara. Nell'analogo concorso maschile terzo il lombardo Andrea Motta con 2,08, misura che eguaglia anche il PB di Federico Camuffo. In cima alla classifica il francese Taylor Minos che si migliora fino a 2,15. 7,62 il salto vincente del lunghista tedeso Yannick Wolf; quarto Lorenzo Mantenuto (7,36) e sesto Davide Rossi (7,08). Passando al peso maschile dove non ha rivali il tedesco Valentin Moll (19,26), Alessandro Pace e Andrea Proietti finiscono rispettivamente quarto (17,15) e sesto (15,38). Capitolo marcia con Ida Mastrangelo quarta nei 3000 metri (14:11.10) e Anthea Mirabello sesta (14:27.73). Sui 5000 metri degli under 20, terzo Diego Chirivi (21:33.76) e quinto Matteo Gallo (21:43.46 PB). La tedesca Julia Richter (14:00.33) e il francese David Kuster (19:41.46) i migliori delle due gare. Ultimo atto della giornata le staffette: il quartetto femminile (Gherardi-Kaddari-Polinari-Cappabianca) è terzo (1:38.84), idem quello maschile (Libera-Donola-Marchei-Benati), ma un cambio troppo lungo mette fuori gioco gli azzurri.

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