Il Premio Cannavò ad Antonietta Di Martino



Un premio dedicato alla memoria di Candido Cannavò, non è, non potrà mai, essere un premio qualunque. La straordinarietà dell'uomo a cui è intitolato lo rende per forza di cose speciale, a maggior ragione, poi, se assegnato nell'ambito dello sport da lui più amato, l'atletica leggera. Se n'è resa conto, questa mattina, a Milano, Antonietta Di Martino, vincitrice della terza edizione del premio voluto dall'organizzazione della Notturna meneghina. "E' un premio speciale per me - il commento emozionato della regina dell'alto - ho conosciuto il direttore nel 2007, e so che seguiva sempre con attenzione le mie gare". Già, proprio così, perché Cannavò, anche da Direttore della Gazzetta dello Sport, non saltava mai un appuntamento dell'atletica a Milano, e nelle grandissime occasioni (a cominciare, naturalmente, dall'Olimpiade) non mancava di farlo nemmeno all'estero. Questa mattina, il premio le è stato consegnato dal figlio di Candido Cannavò, Alessandro, alla presenza, tra gli altri, del presidente della regione Lombardia, Roberto Formigoni, e del presidente del Comitato organizzatore del meeting dell'Arena (in programma domenica pomeriggio), Franco Angelotti. "Domenica alla Notturna - ha proseguito la Di Martino - ci sarà una grande gara di salto in alto, con ben cinque ragazze che hanno preso parte alla finale mondiale di Daegu, a cominciare dalla medaglia d'oro, Anna Chicherova. Sarà l'ultima gara della mia stagione, voglio trovare tutte le energie per esprimermi al meglio. Qui all'Arena, nel 2007, ho fatto il primato italiano (il 2,03 della First League di Coppa Europa, ndr), ho grandi ricordi di questa pedana".

Nella foto in alto, Antonietta Di Martino mostra il premio Cannavò; in basso, da sinistra, Alessandro Cannavò, Monica Rizzi, Antonietta Di Martino, Roberto Formigoni e Franco Angelotti (Giancarlo Colombo/FIDAL)




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