I record liguri di atletica

20 Gennaio 2016

Storie e personaggi nel libro di Angela Cartesegna e Edoardo Giorello 

Angela Cartesegna e Edoardo Giorello hanno in comune tre cose: la vita quotidiana, la passione per l’atletica e, in giorni ormai lontani, gli ostacoli. Ora sono giunti alla quarta opera a due teste e quattro mani: “I record liguri di atletica, storia e personaggi”, 156 pagine in gran formato di cronologie di tutti i limiti raggiunti in un secolo abbondante, arricchite da un inedito “supplemento di indagine”: la circostanza agonistica in cui il record è stato ottenuto. Nel caso di Emilio Lunghi, sono i campionati italiani del 31 maggio 1908, quando sulla pista di Piazza di Siena, sotto i giganteschi pini a ombrello, l’affascinante genovese corse il chilometro in 2’31”, record mondiale prima della nascita della federazione internazionale di atletica. E così, fatalmente, la copertina è toccata a lui e a questo “numero di alta scuola” centrato alla vigilia dei Giochi di Londra, dove Emilio conquistò l’argento negli 800, prima medaglia olimpica nella storia dell’atletica azzurra.

E’ un libro di atletica ligure ma naturalmente, quando si ha a che fare con la “regina”, non ha confini. Sufficiente sfogliarlo per imbattersi in una fotina di sessant’anni fa in cui due azzurrini, sulla pista in terra rossa di Aosta hanno la meglio sui pari età francesi: a spuntarla sul filo di lana (c’era ancora…) è Franco Galbiati davanti a Livio Berruti che esibiva già gli occhiali scuri destinati a diventare un simbolo. Domanda: gli stessi di Roma 1960? Come si dice in casi come questi, una miniera di notizie, un giacimento di scoperte e un viaggio commosso nel tempo, con solide leggende e vecchi e meno vecchi amici e amiche che fanno capolino nella successione classica delle corse, dei concorsi e della marcia: Giacomo Carlini e Armando Valente, Alfredo Gargiulo (il Mozart dell’atletica, scomparso dopo un prodigioso apparire: 49”0 ne 1925) e Manlio Cristin, Angela Cressi (la donna dal braccio d’oro è giunta felicemente a 101 anni) e Paola Bolognesi, Rita Bottiglieri e Laura Milano.

Nel ranking finale, Oscar ad Abdon Pamich, che non ha bisogno di presentazioni, e a Silvana Pierucci che nel dopoguerra recitò poliedrica da Fanny Blankers Koen nostrana. Il lungo viaggio nel tempo costa 15 euro. Per chi è interessato, l’autore risponde al 3339945416.

G.Cim.

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