Helsinki ecco Abate e la 4x100

29 Giugno 2012

Il primatista italiano assoluto dei 110hs e il quartetto veloce maschile alla vigilia dell'esordio agli Europei

Il primatista italiano assoluto dei 110hs, Emanuele Abate e i velocisti della 4x100, Simone Collio, Fabio Cerutti, Emanuele Di Gregorio e Jacques Riparelli, si presentano a Casa Italia Atletica. Oggi, all'hotel Kamp di Helsinki, gli azzurri hanno raccontato le loro aspettative in vista dei rispettivi impegni ai Campionati Europei. "Sto bene e mi aspetto molto da questo Europeo - dichiara Abate - L'obiettivo, non sono scaramantico e lo dico: è una medaglia. Dopo il meeting e il record italiano di Torino, ho avuto modo di recuperare. Sento che la condizione è in crescendo, spero di fare ancora meglio. Rispetto ad un contesto mondiale, qui la situazione mi sembra più "umana", io sono il terzo delle liste europee dietro al russo Shubenkov e al francese Darien. Finora ho dimostrato una buona continuità con una serie di gare mai sopra i 13.40. Ho una base molto veloce che può far pensare ad un ulteriore salto di qualità. Da quando il mio allenatore Pietro Astengo è in pensione può dedicarmi più tempo. Sto seguendo gli Europei di calcio, ma prima vorrei pensare che domenica ci sarà la mia di finale. Lì, nel bene e nel male, potrà accadere di tutto. Un pensiero anche per Londra: in finale all'Olimpiade ci potranno essere al massimo un paio di europei. E sinceramente spero che uno di loro possa avere la maglia azzurra. Sarebbe un traguardo grandissimo. Qui, però, conta di più il piazzamento, soprattutto per il passaggio dei turni, non voglio fissarmi sul tempo".  

"Abbiamo quattro staffette da schierare. - le parole del caposettore azzurro della velocità, Filippo Di Mulo - Per l'ultima parola su alcune formazioni siamo in attesa di vedere gli atleti impegnati stasera tra 200 e 400 metri. Cerutti, Collio, Di Gregorio e Riparelli costituiranno il quartetto base della 4x100 maschile. Nella 4x400 aspettiamo di vedere se Vistalli, dopo la finale di oggi, sarà in condizione di affrontare subito la batteria. Eventualmente almeno per la batteria potremmo pensare di fare a meno di lui e risparmiarlo per la finale. Nella 4x400 femminile puntiamo sulla formazione classica con Milani, Spacca, Bazzoni e la Grenot che potrebbe correre la terza o la quarta frazione. La Milani viene da un ottimo test sui 500 metri al raduno di Formia cronometrato in 1:08.34 (1:08.26 di Libania Grenot la migliore prestazione italiana di sempre su questa distanza, ndr). Marta è una ragazza che in staffetta dà sempre tutta sè stessa e risulta trascinante anche per le altre. Non possiamo fare a meno di una come lei. La 4x100 femminile è un quartetto giovane e rinnovato con Hooper, Alloh, Amidei e Draisci, tutte ragazze in crescita e con una gran voglia di dimostrare quanto possono fare insieme. Non sorprendetevi della Hooper in prima, è una ragazza giovane che ancora deve mettersi a punto nel ricevere il testimone. E' un aspetto che una volta sistemato ci permetterà di sfruttare al massimo il suo enorme potenziale in una delle altre frazioni". 

"Ho passato una notte insonne - racconta Collio - Ieri ho provato una sensazione mai vissuta: da un lato, la gioia per la medaglia d'ora della mia compagna Ivet Lalova, dall'altra la delusione per la mia squalifica nella finale dei 100 metri. Sentimenti opposti e un po' difficili da gestire. Qui con questa curva così chiusa dovremo gestire molto bene i cambi perchè si rischia di perdere molta velocità. Stiamo tutti bene e motivati. Ieri sera abbiamo fatto una riunione e ci siamo chiariti come gruppo. Siamo pronti per affrontare questi Europei con serenità e professionalità". "Dopo il black-out della mia gara individuale - prosegue Cerutti - sono qui per rifarmi con la 4x100. Sulla carta non mi sembra che ci siano avversari molto più forti di noi". "Le mie sensazioni ora sono buone - le parole di Di Gregorio - sono pronto a dare il mio contributo alla staffetta soprattutto perchè nel 2010 abbiamo vinto l'argento con il record italiano e, a maggior ragione, cercheremo di dare il massimo". "In semifinale - chiude Riparelli - ho corso bene per 80 metri, poi mi sono un po' spento. A me spetta l'ultima frazione, è una grande responsabilità e conto di affrontarla al meglio.

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