Goteborg Trost qualificazione brivido

02 Marzo 2013

Trost in finale ma per il rotto della cuffia (1,92 alla terza), promossa anche la Rosa nel peso (17,87), Alloh al PB nei 60 (7.30)

Mattinata più difficile del previsto per la squadra azzurra ai Campionati Europei di Goteborg. La sessione mattutina della seconda giornata si chiude con le promozioni in finale di Alessia Trost nell'alto (1,92), di Chiara Rosa nel peso (17,87) e alle semifinali dei 60 di Audrey Alloh (con il personale di 7.30, terza prestazione italiana di sempre). Eliminati gli altri dieci in gara, ed anche per Alessia Trost, capolista mondiale stagionale dell'alto con 2,00, risolvere la questione è stato tutt'altro che facile: per lei, ottavo posto, l'ultimo a disposizione, grazie all'1,92 superato nella terza prova a disposizione. Nel pomeriggio, altri cinque italiani impegnati, tre dei quali in finale: Gianmarco Tamberi (alto), Giulia Viola (1500), Daniele Greco (triplo). Michael Tumi e Simone Collio sono invece attesi dalle semifinali dei 60 metri (finale sempre stasera).

LA CRONACA DELLE GARE

Asta uomini - La qualificazione alla finale era oggettivamente un obiettivo difficile per Giorgio Piantella. Ma tra i tanti possibili modi di uscire, l'azzurro ne ha scelto uno molto più che onorevole. Alla fine è dodicesimo, con un 5,50 che eguaglia la sua miglior prestazione stagionale. Un tentativo per superare i 5,20, due per i 5,40, uno per i 5,50, prima di arrendersi a 5,60, misura alla quale si è di fatto risolta la qualificazione.

Peso donne - La capitana si batte bene e vola in finale. Chiara Rosa chiude la qualificazione del peso al qinto posto, con 17,87, alle spalle della tedesca Schwanitz (18,77), della bielorussa Kopets (18,24) e delle russe Tarasova e Kolodko (18,23 e 18,05). La Rosa però attende l'ultimo lancio a disposizione per far esplodere il suo urlo: il 17,87 segue infatti due prove a 17,34 e 17,37, misure che non sarebbero bastate per la finale (ultima ammessa: la spagnola Ruiz, 17,46). Missione compiuta, malgrado il fastidio ad un piede che da un po' tormenta la veneta. Appuntamento per la finale domenica mattina. Poca fortuna, al contrario, per Julaika Nicoletti, sedicesima con il 16,28 dell'unico lancio valido della serie.

60m donne - Una bella soddisfazione ed un pizzico di sfortuna. Si chiude così il bilancio azzurro del primo turno dello sprint al femminile. La felicità è quella di Audrey Alloh, che vola alle semifinali con il migliore tempo di ripescggio, un 7.30 che vale anche il primato personale (aveva 7.33). Il tempo piazza la fiorentina di origine ivoriana al terzo posto nelle graduatorie italiane di sempre, alle spalle di Marisa Masullo (7.19) e Manuela Levorato (7.20). La rivedremo domani in semifinale. Il rammarico è invece diviso in parti identiche tra Ilenia Driasci e Gloria Hooper, entrambe capaci di 7.41 questa mattina, escluse per un centesimo dalle semifinali. Si preannuncia una gara di notevole livello tecnico: in tre fissano la miglior prestazione europea dell'anno, correndo in 7.12. Si tratta della bulgara Naimova, dell'ucraina Ryemyen, e della tedesca Sailer, pressate da Okparaebo (record nazionale norvegese a 7.13), Schippers (7.15, primato personale), Lalova (7.16) e Soumarè (7.16).

Alto donne - I debutti non sono mai facili, specie se ci si presenta da favoriti malgrado la giovanissima età. E così, Alessia Trost riacciuffa per i capelli, all'ultimo tentativo a 1,92, una qualificazione apparsa per pochi, lunghissimi minuti, quasi compromessa. La pordenonese finisce ottava, ultima delle promosse, con un percorso iniziato a 1,80, e transitato poi per 1,85 (misure superate alla prima prova), 1,89 (alla seconda) e 1,92 (alla terza). A quel punto si ritrovano in nove ancora in corsa, con la francese Melfort fuori dalla finale per il conteggio degli errori. Si sale ancora, quindi, a 1,94. Diventa una battaglia a due tra la francese e l'italiana, con le altre (almeno, le migliori piazzate) che, sentendosi al sicuro, rinunciano a confrontarsi con la misura. Melfort sbaglia tre volte, e la Trost fa altrettanto, presentandosi in pedana (!) anche dopo il terzo errore dell'avversaria, fatto a dir poco singolare.

Poco brillante nella rincorsa (rispetto a quanto visto nelle splendide uscite di gennaio e febbraio), in difficoltà a piazzarsi correttamente sotto l'asticella, l'azzurra è apparsa alla ricerca di sé per tutta la qualificazione. Per la finale di domani, sarà necessario resettare tutto e ripartire da capo. "Ero agitatissima - racconta la Trost nel dopo gara - entrare con tutte le altre nello stadio mia ha davvero impressionata, più dell'atmosfera all'interno, che invece è bella, familiare. Avevo paura di avere paura: e poi, in pedana non riuscivo a trovare i riferimenti, né a registrare le sensazioni positive. Ho fatto una rincorsa diversa dall'altra, metto tra le cose da salvare solo il salto riuscito a 1,92. Adesso, devo resettare tutto, cancellare e ripartire da zero per la finale. Spero di aver pagato lo scotto dell'inesperienza". Il mistero dell'inutile terzo salto a 1,94 è spiegato dalla stessa azzurra: "Non avevo capito che con l'errore della Melfort la gara fosse chiusa. Per evitare problemi, mi sono presentata in pedana".

1500m - Eliminati i due azzurri.Difficile descrivere la gara di Marco Salami. Va bene che il turco di origine keniota Ozbilen lancia da subito un treno abbastanza complicato (56.58 ai 400 metri, 1:55.61 agli 800), ma l'azzurro si stacca presto, molto presto, terminando in un mediocre 3:54.04 (Ozbilen 3:39,58, Bustos 3:39.90). Mohad Abdikadar, invece, si batte abbastanza bene, ma quando gli avversari (gente come il francese Mekhissi-Benabbad) innestano le marce alte, si ritrova senza energie. Il suo tempo finale è di 3:47.21.

Lungo uomini - gruppo B - Il migliore dei tre italiani in gara risulta alla fine Emanuele Catania, che chiude al sesto posto il suo gruppo di qualificazione con 7,78 (dodicesimo nel computo complessivo). I tre salti dell'italiano sono molto simili: il secondo ed il terzo, successivi ad un nullo, addirittura separati da un solo centimentro (7,78 e 7,77). Comunque Catania si batte bene, pur senza guadagnare la promozione (sarebbe servito 7,93). Il tedesco Reif (8,15) e lo svedese Torneus (8,07) sono gli unici a centrare la misura di qualificazione diretta di 8,05.

3000m donne - Silvia Weissteiner fallisce l'approdo alla finale finendo al sesto posto nella seconda batteria in 9:12.73. Il suo crono, nel computo colessivo, è il tredicesimo, ovvero, il primo delle escluse. Dopo un primo chilometro di approccio (3:04.08), l'altoatesina prende l'iniziativa, ma viene presto sopravanzata dalla russa Aristarkhova e dalla tedesca Harrer. Ne viene fuori un secondo mille metri in 2:59 che allunga la fila. L'azzurra però si spegne con il passare dei giri (vittoria alla Aristarkhova in 9:02.61), mancando una promozione che a conti fatti sembrava alla sua portata. La portoghese Sara Moreira, in testa dall'inizio alla fine nella prima batteria, guida il gruppo delle finaliste con 9:01.00

Lungo uomini - I due azzurri impegnati nel primo gruppo di qualificazione, Kevin Ojiaku e Stefano Tremigliozzi, pagano salato il conto con il debutto. In particolare Tremigliozzi, il cui unico salto valido (il primo) è un timido 7,26, buono solo per il tredicesimo posto. Il 27enne di Benevento si comporta meglio nelle due prove successive, incappando però in altrettanti nulli di pedana, stimabili a quote decisamente più vicine al suo valore. Anche Ojiaku non riesce ad esprimere tutto il suo potenziale, ma esce con un più onorevole 7,56 (settimo posto nel gruppo, serie: 7,35; 7,56; 7,48). Il russo Menkov mette a segno un gran salto nella sua terza prova: 8,22, miglior prestazione europea dell'anno.

Marco Sicari

Iniziata la seconda giornata della XXXII edizione dei Campionati Europei indoor. a Goteborg (Svezia). Ieri, nella giornata inaugurale, subito due medaglie azzurre, entrambe nei 60 ostacoli: l'argento di Paolo Dal Molin, il bronzo di Veronica Borsi, arricchite da record nazionali rispettivamente di 7.51 e 7.94. In questa pagina la diretta news delle gare, con aggiornamento ad ogni prova che vedrà coinvolti atleti italiani. Diretta tv sulle reti Rai Sport ed Eurosport secondo questo programma. La diretta streming è disponibile sulla piattaforma dell'Eurovisione, a questo LINK.

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