Garanzia Zane Weir: 21,88 a Rovereto

06 Settembre 2023

Il pesista azzurro ancora vicino ai 22 metri, Fabbri 21,35, Kovacs 21,34. Nei 3000 Del Buono scende a 8:46.84, vittoria per Tecuceanu negli 800 (1:45.25), seconda Coiro (1:59.90). Dosso 11.18, Diaz 17,03

La fettuccia dei 22 metri è sempre lì, diventata ormai familiare: stavolta il peso rimane di qualche centimetro ‘al di qua’ ma la prestazione (21,88) è sempre da applausi per Zane Weir (Fiamme Gialle) che inanella un’altra vittoria al Palio della Quercia di Rovereto dopo quella roboante di domenica a Padova (22,44), in virtù di una serie in crescendo nei primi quattro lanci (21,34, 21,41, 21,45 e appunto 21,88). Il duello per il secondo posto si risolve in favore dell’argento mondiale Leonardo Fabbri (Aeronautica) di un solo centimetro sullo statunitense bronzo iridato Joe Kovacs (21,35 a 21,34). La gara che offre i contenuti tecnici di maggior spessore nella tappa Silver del Continental Tour è arricchita anche dal 21,10 del britannico Scott Lincoln per il quarto posto. 

MEZZOFONDO - I 3000 metri evidenziano la buona condizione di Federica Del Buono (Carabinieri), convocata per i Mondiali di corsa su strada a Riga il 1° ottobre (correrà i 5 km). La vicentina scende per la prima volta sotto i nove minuti, e con decisione, salendo al sesto posto italiano alltime all’aperto con 8:46.84 e chiudendo la gara al quinto posto. Primati personali anche per Sintayehu Vissa (Atl. Brugnera Friulintagli) sesta con 8:47.40 e Valentina Gemetto (Dk Runners Milano) settima con 8:50.57, nella prova vinta dall’etiope Wubrist Aschal (8:44.13). Una vittoria e un secondo posto negli 800 tra uomini e donne. Merito di Catalin Tecuceanu (Fiamme Oro) che si porta in testa ai duecento dal termine e chiude in spinta (1:45.25), respingendo il tentativo di rimonta degli avversari, su tutti lo spagnolo Javier Miron (1:45.29). Chiusura di rimonta invece per Eloisa Coiro (Fiamme Azzurre) che si porta di nuovo sotto i due minuti, per la terza volta in stagione, con 1:59.90, sulla scia della keniana Vivian Kiprotich (1:59.56), entrambe davanti a Noelie Yarigo (Benin, 1:59.97) e all’altra italiana Elena Bellò (Fiamme Azzurre, 2:00.05). Nei 3000 al maschile, teatro dell’assolo di Grant Fisher (7:33.32) si mette di nuovo in luce Mohad Abdikadar (Aeronautica) capace di un altro primato personale dopo quello dei 1500 a Padova: 7:44.33 (settimo) per diventare il nono italiano di sempre nella specialità. Netto progresso anche per Jacopo De Marchi (Esercito) con 7:45.23.

IN PISTA - Sul rettilineo si difende discretamente Zaynab Dosso, ancora sotto gli undici e venti nei 100: stasera la co-primatista italiana delle Fiamme Azzurre si esprime in 11.18 (+1.5) a quattro centesimi dal record nazionale di 11.14 realizzato a Budapest. Davanti a lei la giamaicana Natasha Morrison (11.00), la statunitense Twanisha Terry (11.06) e la gambiana Gina Bass (11.08). L’ultima di un anno magico non è la miglior serata per Samuele Ceccarelli, che sostanzialmente si rialza dopo un paio di appoggi, ingannato dal movimento di alcuni dei rivali sui blocchi e dalla convinzione di una falsa partenza, non rilevata. Il campione europeo indoor dei 60 prova comunque a mettersi in moto quando ormai la concorrenza se n’è andata e finisce al passo in un 11.13 senza significato, mentre il giamaicano Oblique Seville sfreccia in 10.00 (+0.7), meglio del keniano Ferdinand Omanyala (10.15). Nei 400 metri Alice Mangione (Esercito) raccoglie un terzo posto con il crono di 52.27 (successo alla britannica Laviai Nielsen 51.51), al maschile è settimo Lorenzo Benati (Fiamme Azzurre) con 46.51, sul set del giamaicano Rusheen McDonald (45.46). Ostacoli: Hassane Fofana (Fiamme Oro) centra il terzo posto nei 110hs in 13.52 (il senegalese Louis Mendy 13.40). Nei 100hs primeggia l’irlandese Sarah Lavin in 12.76 (+0.9), quinta Giada Carmassi (Atl. Brugnera Friulintagli, 13.44).

IN PEDANA - È di poco oltre i diciassette metri il primatista italiano del triplo Andy Diaz (Libertas Unicusano Livorno) che indirizza la gara con il primo salto da 17,03 (-0.7) e si rende irraggiungibile per Andrea Dallavalle (Fiamme Gialle) secondo in 16,61 (-0.6). Una botta al piede destro rimediata al secondo turno di salti suggerisce a Ottavia Cestonaro di fermarsi a scopo precauzionale dopo il quarto tentativo nel triplo. La sua prova, a due giorni dalla tappa di Diamond League che la attende a Bruxelles venerdì sera, si conclude al quarto posto a un centimetro dai quattordici metri (13,99/+1.2): al Memorial Van Damme la saltatrice dei Carabinieri ritroverà le prime due classificate di stasera, la giamaicana Shanieka Ricketts autrice di un notevole 14,92 (+2.0) e la dominicense Thea LaFond (14,67/+1.8). La terza gara in quattro giorni per Elisa Molinarolo (Fiamme Oro) produce un 4,45 che vale la terza posizione nell’asta: primo posto per Molly Caudery (Gran Bretagna, 4,58). Manuel Lando (Aeronautica) è quinto con 2,20 nell’alto, sigillo per un altro britannico, Tom Gale, con 2,23.

naz.orl.

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