Furlani e Battocletti Atleti dell'Anno 2025!
30 Dicembre 2025Eccoli, i campionissimi: l'Uomo dell'anno è Mattia Furlani, la Donna dell'anno è Nadia Battocletti. Per la seconda stagione consecutiva il lunghista e la mezzofondista conquistano i riconoscimenti principali negli Oscar di "Atleta dell'anno" della Federazione Italiana di Atletica Leggera. Il mix tra i voti espressi da un panel di esperti (Consiglio Federale, Direzione Tecnica, selezione di giornalisti) e le preferenze del pubblico sui social dell'Atletica Italiana (Instagram e Facebook) ha incoronato i due atleti-simbolo del 2025, protagonisti di dodici mesi memorabili: Furlani due volte campione del mondo del lungo (indoor a Nanchino e outdoor a Tokyo) nonché argento europeo indoor, Battocletti due volte sul podio mondiale a Tokyo (argento nei 10.000, bronzo nei 5000) e campionessa d'Europa nei 10 km su strada e nel cross. Assegnati anche gli altri premi: titolo di 'Squadra dell'anno' agli azzurri vincitori degli Europei a squadre (Coppa Europa) di Madrid, 'Stella nascente' al femminile la sedicenne sprinter Kelly Doualla campionessa europea U20 dei 100 metri e al maschile l'ottocentista Francesco Pernici a un passo dallo storico record italiano di Marcello Fiasconaro, 'Master dell'anno' la velocista e ostacolista Serena Caravelli e il mezzofondista Luigi Del Buono.
UOMO DELL'ANNO - Nessuno aveva mai vinto l'oro mondiale del salto in lungo a vent'anni, nemmeno il mito Carl Lewis. Nessun italiano era riuscito, così giovane, a conquistare medaglie nelle cinque principali manifestazioni (Olimpiadi, Mondiali outdoor e indoor, Europei outdoor e indoor). Tra la scorsa stagione e quella attuale, ce l'ha fatta Mattia Furlani (Fiamme Oro), in trionfo a Nanchino in marzo con 8,30, e a Tokyo in settembre con il magnifico quinto salto al primato personale di 8,39. Un bottino al quale il saltatore nato in provincia di Roma e cresciuto a Rieti ha aggiunto l'argento degli Europei indoor di Apeldoorn, il secondo posto nella finale della Diamond League e le nomination come Atleta dell'Anno di World Athletics e European Athletics, sempre in finale contro l'imbattibile Mondo Duplantis. Consenso unanime tra le preferenze social e i voti della giuria di qualità, pur con una concorrenza di altissimo profilo, dal campione del mondo indoor ed europeo Andy Diaz, ai medagliati di Tokyo Andrea Dallavalle, Iliass Aouani e Leonardo Fabbri e molti altri azzurri di primissimo piano.
DONNA DELL'ANNO - Combatte ad armi pari con le più forti degli altipiani. Soltanto due primatiste del mondo riescono a starle davanti: Beatrice Chebet nei 10.000, la stessa Chebet e Faith Kipyegon nei 5000. E' un plebiscito per Nadia Battocletti che domina sia nella classifica dei social che in quella del panel di esperti, per effetto di un'annata magica, un'altra dopo l'argento di Parigi e la doppietta di Roma. La fuoriclasse trentina delle Fiamme Azzurre divora tutte le superfici (oltre alla pista, la strada a Lovanio e il cross a Lagoa) e macina record su record: 3000 indoor, 3000, 5000, 10.000, addirittura record europeo nei 5 km su strada e primato italiano anche sui 10 km. Si conferma regina al cospetto di altre atlete che hanno brillato, eccome, in questa stagione: tra loro, per citarne solo alcune, Antonella Palmisano con il suo argento mondiale della 35 km di marcia, Zaynab Dosso oro europeo indoor e argento mondiale al coperto nei 60, Larissa Iapichino campionessa europea indoor del lungo.
SQUADRA DELL'ANNO - Confermarsi è sempre più difficile. Gli azzurri, pur con diverse assenze, ci riescono a Madrid grazie a uno spirito di squadra esemplare e con un vantaggio ancora maggiore sulla Polonia. La 'Coppa Europa' è di nuovo dell'Italia a due anni dal primo storico successo di Chorzow. Agli Europei a squadre dello stadio Vallehermoso la alzano al cielo i capitani Filippo Tortu e Nadia Battocletti insieme al presidente Stefano Mei, per un'altra vittoria emblematica della crescita del movimento. Tre firme individuali (Battocletti nei 5000, Fabbri nel peso, Iapichino nel lungo) ma è determinante soprattutto la compattezza del gruppo. Doverosa citazione per tutti gli 'eroi' azzurri guidati dal direttore tecnico Antonio La Torre: tra gli uomini Lorenzo Patta, Fausto Desalu, Samuele Ceccarelli, Filippo Randazzo, Roberto Rigali, Filippo Tortu, Edoardo Scotti, Vladimir Aceti, Lorenzo Benati, Brayan Lopez, Francesco Pernici, Federico Riva, Yeman Crippa, Ala Zoghlami, Lorenzo Simonelli, Alessandro Sibilio, Matteo Sioli, Matteo Oliveri, Mattia Furlani, Simone Biasutti, Leonardo Fabbri, Enrico Saccomano, Giorgio Olivieri, Roberto Orlando, Michele Bertoldo, Sebastiano Parolini, tra le donne Zaynab Dosso, Dalia Kaddari, Gaya Bertello, Vittoria Fontana, Gloria Hooper, Alessia Pavese, Anna Polinari, Alessandra Bonora, Alice Mangione, Virginia Troiani, Eloisa Coiro, Marta Zenoni, Nadia Battocletti, Gaia Colli, Giada Carmassi, Ayomide Folorunso, Idea Pieroni, Elisa Molinarolo, Larissa Iapichino, Erika Saraceni, Sara Verteramo, Daisy Osakue, Sara Fantini, Paola Padovan, Laura Pellicoro.
STELLA NASCENTE UOMINI - Un progresso dopo l'altro, fino a sfiorare il primato italiano di Marcello Fiasconaro che resiste dal 1973: il voto della giuria è determinante per Francesco Pernici, il 22enne ottocentista lombardo delle Fiamme Gialle, capace di migliorare il record dei Campionati Europei U23 a Bergen (1:44.06 in batteria, poi quarto in finale) e di spingersi fino a 1:43.84 nel contesto più prestigioso dell'anno, i Mondiali di Tokyo, con la finale sfiorata per soli quattro centesimi e un piazzamento complessivo di decimo al mondo.
STELLA NASCENTE DONNE - Ha impressionato già a partire dalla stagione indoor, con la migliore prestazione europea U18 di 7.19 nei 60 metri ad Ancona, seguita da un'estate da sogno, con l'oro al Festival Olimpico della Gioventù Europea di Skopje e un clamoroso limite europeo U18 di 11.21 nei 100 (terza italiana assoluta di sempre), quindi con il doppio trionfo agli Europei U20 di Tampere nei 100 e nella 4x100, contro atlete anche di tre anni più esperte. La lombarda Kelly Doualla (Pro Patria Milano Atletica) domina nelle preferenze della giuria a coronamento di un anno che l'ha proiettata già nell'atletica dei grandi. Menzione speciale per Erika Saraceni, campionessa europea U20 del triplo, popolarissima nel voto su Instagram.
MASTER UOMINI - Arriva dal mezzofondo il master dell’anno al maschile, Luigi Del Buono, che è riuscito a salire quattro volte sul podio M45 ai Mondiali indoor di Gainesville in Florida (Usa) con due ori (1500 e cross), un argento (cross a squadre), un bronzo (3000). Poi il marchigiano della Sef Stamura Ancona è stato anche il più medagliato degli italiani alla rassegna continentale di Madeira conquistando quattro ori (il titolo individuale nel cross M45 e tre a squadre nel cross, nei 10 km e nella mezza maratona) oltre all’argento nei 3000 siepi.
MASTER DONNE - Un poker d’oro vale il premio a Serena Caravelli. Quattro vittorie agli Europei master di Madeira, in Portogallo, per la pordenonese dell’Atletica Brugnera Friulintagli a cominciare dal trionfo negli 80 ostacoli in 11.51 pareggiando il record europeo W45. La serie di successi è proseguita con la doppietta nello sprint, oro nei 100 controvento e nei 200 metri dopo aver realizzato la migliore prestazione italiana di categoria ai Tricolori di Misano Adriatico, e con il titolo nella 4x400 mista correndo l’ultima frazione nella staffetta.
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File allegati:- Regolamento, criteri e nomination
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