Fiamme Gialle, un trionfo atteso 27 anni



Ha fatto ritorno in Italia la squadra delle Fiamme Gialle di Ostia che domenica a Lagos (Portogallo) ha conquistato il titolo europeo per club, riportandolo in Italia dopo 12 anni. Il sodalizio laziale si aggiunge nell’albo d’oro ad Alco Rieti (1976), Iveco Torino (1979-80), Fiamme Oro Padova (1982-83-93) e Pro Patria Milano (1984-85). I finanzieri avevano colto nelle ultime stagioni una pioggia di quarti posti: “Ma è stato nel lontano 1978 che abbiamo sfiorato la vittoria – racconta il comandante del Gs Fiamme Gialle e presidente della sezione atletica leggera Vincenzo Parrinello – quando qualche decisione dubbia consentì ai padroni di casa tedeschi di vincere. Da allora la nostra ambizione è sempre stata quella di ben figurare, ed anche a Lagos puntavamo al podio, soprattutto dopo aver visto le varie starting list: non nascondo che dopo la prima giornata un pensierino alla vittoria abbiamo cominciato a farlo, ma quando Gibilisco ha fallito i 5,40 nell’asta abbiamo rimesso nel cassetto le nostre ambizioni. Invece è stato lì che la squadra ha mostra la sua forza, la sua coesione, prendendo esempio dall’abnegazione di Fabrizio Mori. Non nascondo che la staffetta finale, affrontata con 3 punti di vantaggio, è stata una delle più grandi sofferenze della mia vita da appassionato di atletica”. Una vittoria inaspettata della quale Parrinello tiene a mettere in evidenza un aspetto legato al regolamento, che consente di utilizzare “prestiti” di atleti anche appartenenti ad altre Nazioni: “Innanzitutto tengo a sottolineare che il regolamento è validissimo e consente anche a noi, gruppo militare, di usufruire della stessa possibilità. Ma noi ci teniamo particolarmente a rappresentare il nostro Paese con atleti nostrani, ne siamo fieri e ne facciamo un nostro punto d’orgoglio. Non è un dato di poco conto, se si considera che poter utilizzare due stranieri per quattro gare significa poter contare su 32 punti, qualcosa come il 25% dell’intero bottino della squadra vincente. Ci piace invece sottolineare come del gruppo siano tanti gli atleti nati e cresciuti con noi, un nome su tutti: Barberi, vincitore a sorpresa dei 400”. Una vittoria inaspettata, giunta grazie a quattro successi individuali (oltre a Barberi, Giaconi nei 110 hs, Vizzoni nel martello e Andrei nel disco) e a tante prestazioni al di là delle aspettative: “Qualche battuta d’arresto c’è stata, inutile negarlo, come detto per Gibilisco che contiamo si riprenda subito, già da Milano; poi c’era anche qualche giovane, come Angius sugli 800, che ha scontato l’emozione. Ma è andata bene così, ora vedremo se ci sarà la possibilità di organizzare la prossima edizione, ci è stato chiesto dalla Federazione Europea e la Fondiaria Sai (sesta nella Coppa femminile, ndr) si è già detta disponibile ad affiancarci nello sforzo organizzativo. Ci penseremo dal giorno dopo i Societari di Cesenatico, ora è quello il nostro primo pensiero”. Nella foto: Nicola Vizzoni, primo nel martello (archivio Fidal)


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