Europei U20: Doualla e Saraceni d’oro!

08 Agosto 2025

Festa azzurra a Tampere: la sprinter trionfa in 11.22, a 15 anni è l’oro più giovane di sempre nei 100 metri. La triplista domina con il record italiano juniores di 14,24. Argento per Inzoli nel lungo

di Nazareno Orlandi e Luca Cassai

Magnifica giornata per l’Italia dell’atletica: due ori e un argento ai Campionati Europei under 20 di Tampere, in Finlandia. Un’onda azzurra travolgente, due finali dominate da due meravigliosi talenti. Nei 100 metri l’impresa è di Kelly Doualla in 11.22 (-0.1) a un solo centesimo dal suo record italiano U20, padrona della gara con ben diciannove centesimi di vantaggio sulla meno lontana delle avversarie. È la più giovane vincitrice della storia su questa distanza nelle 28 edizioni dell’evento, a 15 anni e 261 giorni di età, dopo il recente oro all’Eyof di un paio di settimane fa. Parte bene la lombarda del Cus Pro Patria Milano che poi si scatena sul rettilineo con la sua formidabile azione di corsa, imprendibile per tutte, contro atlete più grandi anche di tre anni: argento alla britannica Mabel Akande (11.41), bronzo all’ucraina Uliana Stepaniuk (11.53) che precede di un solo centesimo l’altra azzurra Alice Pagliarini, quarta in 11.54. La regina del triplo è Erika Saraceni, in testa dall’inizio alla fine: arriva a 14,24 con vento nullo all’ultimo tentativo per migliorare di sedici centimetri il suo record italiano juniores di 14,08 (+1.2) che la capitana azzurra aveva eguagliato in apertura, atterrando poi a 14,15 appena ventoso (+2.1) al terzo. Si prende anche il primato della manifestazione, ottenuto con un distacco enorme di quasi mezzo metro (49 centimetri) sulla seconda classificata, la romena Daria Vrinceanu (13,75/-1.2), diventando la sesta europea di sempre nella categoria e la settima italiana alltime a livello assoluto. Dopo il bronzo ai Mondiali U20 di Lima nella scorsa estate e la serie di progressi messi a segno in questa stagione, continua a crescere la diciannovenne della Bracco Atletica che dimostra una superiorità schiacciante nei confronti delle avversarie. Sulla pedana del lungo conquista l’argento il non ancora 17enne Daniele Inzoli con 7,69 (+0.9) guadagnando una posizione all’ultimo salto, con la seconda miglior misura, dopo aver cominciato con un nullo millimetrico intorno agli otto metri: il portacolori dell’Atletica Riccardi Milano è di nuovo sul podio, a un anno dal bronzo agli Europei U18. Tra gli uomini nei 100 metri ottavo Daniele Orlando in 10.71 (-0.7), titolo allo spagnolo Ander Garaiar con 10.40. Nel decathlon il polacco Hubert Troscianka firma il record mondiale under 20 con 8514 punti, battuto il primato del tedesco Niklas Kaul (8435) a Grosseto 2017.

RISULTATI E PROGRAMMA ORARIO - FOTOGALLERY (Grana/FIDAL)GLI ORARI DEGLI AZZURRI - LA SQUADRA ITALIANA

KELLY: “QUALCOSA DI GRANDE” - “Speravo tantissimo di poter fare qualcosa di grande - racconta Kelly Doualla - e posso dire di esserci riuscita, è quello che mi ero prefissata dall’inizio dell’anno. In pista ero abbastanza tranquilla, sui blocchi c’era un po’ di ansia ma meglio così perché mi ha aiutato ad andare più forte. Senza il tifo degli azzurri penso che non ce l’avrei fatta. Questa vittoria l’ho sognata molte volte, se la merita anche il mio allenatore Walter Monti per tutto l’impegno che ci ha messo, è nata grazie a lui e ai miei compagni di allenamento che mi hanno sempre spronata. Per il futuro voglio andare avanti così, migliorandomi sempre di più”.

ERIKA: “L’OBIETTIVO DELL’ANNO” - “Avevo tantissime energie, era l’obiettivo stagionale e ci credevo in questo Championships Record - le parole a caldo di Erika Saraceni - È stata una gara abbastanza difficile però l’ultimo salto ha migliorato tutto. Ho iniziato a sentire un fastidio dietro al ginocchio durante le rincorse in riscaldamento, per fortuna sono riuscita a gestirlo al meglio. Partire da favorita non è semplice, un po’ di timore c’era, ma mi reputo grintosa, e se non ho avversarie da superare mi metto in testa misure da superare. Sì, è una prestazione da ‘grande’, e penso di essere abbastanza pronta per competere con loro: per Tokyo aspettiamo il 24 agosto sperando di essere tra le qualificate tramite il ranking. Che bello, c’erano tutti i miei amici in tribuna: adesso ci sarò io, nei prossimi giorni, per tifare loro”.

NELLA STORIA - Non c’era mai stata una campionessa europea under 20 così giovane nei 100 metri e potrebbe bastare questo per inquadrare il valore dell’exploit di Kelly Doualla. La tedesca est Petra Koppetsch nel 1975 aveva 16 anni e 309 giorni quando ad Atene salì sul gradino più alto del podio, l’azzurra ha un anno in meno. Ma c’è molto di più: al debutto nella categoria allieve era già riuscita a impressionare con l’oro nel Festival olimpico della gioventù europea di Skopje in 11.21, migliore prestazione continentale U18. E adesso si ripete nella categoria superiore, soltanto diciotto giorni dopo, quasi con lo stesso crono: 11.22 (-0.1) a conferma della sua straordinaria capacità di rendere al massimo nelle occasioni che contano. Ottimo l’avvio (0.115 il tempo di reazione), esplosiva nell’accelerazione, inafferrabile nella fase lanciata: è l’unica ‘under 18’ delle partenti, ma le altre possono correre soltanto per il secondo posto. L’Italia torna a vincere i 100 metri a sei anni dall’oro di Vittoria Fontana a Boras nel 2019. Sfiora la medaglia Alice Pagliarini, a un centesimo dal bronzo, tra le migliori d’Europa dopo l’infortunio dell’anno scorso. Due azzurre nelle prime quattro e anche nella staffetta 4x100 metri (batteria sabato, finale domenica) si può sognare in grande.

REGINA D’EUROPA - Al primo salto la medaglia d’oro è già in cassaforte per Erika Saraceni. La milanese allenata da Aldo Maggi ed Eugenio Paolino è carica a mille e chiarisce subito le proprie intenzioni. Del resto, l’obiettivo è ancor più prestigioso di quello in palio a Tampere e si chiama Mondiali di Tokyo, con un ranking da scalare per blindare la qualificazione. Erika regala tutta l’asse di battuta, venti centimetri tondi tondi, uno stacco in sicurezza che non le impedisce di pareggiare il record italiano U20 (14,08/+1.2), stessa identica misura di quanto saltato agli Europei a squadre di Madrid nel giorno del debutto in Nazionale assoluta. Una fascia all’altezza del ginocchio sinistro compare prima del secondo salto, per tenere a bada il fastidio a un tendine. È comunque di nuovo vicina ai quattordici metri (13,94/+1.1) e un’altra stoccata arriva al terzo turno con un 14,15 viziato da un soffio di vento in eccesso (+2.1), senza il quale avrebbe migliorato il record dei campionati che resiste da Grosseto 2001 (14,12 per la russa Anastasiya Ilyina). Prosegue con 13,24, ‘passa’ il quinto e termina con uno splendido volo a 14,24 senza vento, lasciando finalmente esplodere tutta la sua felicità. La figlia d’arte Saraceni (papà Enrico ex azzurro dei 400, mamma Rosa Anibaldi) riporta l’Italia sul gradino più alto del podio nel triplo a distanza di dodici anni dall’oro di Ottavia Cestonaro nell’edizione casalinga di Rieti 2013. Al secondo posto la romena Daria Vrinceanu con 13,75 (-1.2) e terza la lettone Adriana Kruzmane con 13,62 (+1.3), entrambe al personale. Un altro dato statistico rilevante: mai un distacco così ampio sull’argento nella storia dei campionati, erano stati al massimo 40 centimetri nel 2021 e stavolta sono 49.

INZOLI ARGENTO - Brivido nei primi due salti, entrambi nulli: il primo, lasciando il segno sulla sabbia dalle parti degli otto metri, è davvero millimetrico. Peccato. Daniele Inzoli risolve comunque la questione al terzo ingresso in pedana, regalando quasi tutta l’asse di battuta: con 7,69 (+0.9) guadagna la possibilità dei successivi tre turni. Il milanese, 17 anni da compiere tra quattro giorni, appare però dolorante al piede destro e si sfila la chiodata più volte, commette un nullo al quarto prima del quinto salto (7,50/+0.3) che non migliora la sua misura ma lo porta momentaneamente al secondo posto (per effetto della seconda prestazione). Il 7,56 del serbo Boskovic lo respinge subito in terza piazza. Al sesto salto può giocarsi ancora qualcosa e atterra a 7,62 (+0.6) che gli consegna l’argento, ancora da allievo, dopo il bronzo della scorsa stagione agli Europei under 18 di Banska Bystrica. L’oro è del ceco Petr Meindlschmid con il 7,89 (+1.0) del secondo turno. “Questo argento me lo prendo e me lo porto a casa - commenta Daniele Inzoli - soprattutto per come si era messa la gara e anche la stagione, un mese fa non ero sicuro di poterci essere. Molto felice rispetto all’anno scorso, quando invece mi era rimasto un po’ di amaro in bocca. Ho lottato, arrivando qui nella miglior condizione possibile. Sono orgoglioso della mia famiglia, dei miei allenatori Riccardo Longinari e Fabrizio Donato, della squadra azzurra che mi ha fatto il tifo, si è creata un’atmosfera bellissima. Sapevo di potermela giocare per qualsiasi medaglia, peccato per i primi due nulli. Il segreto di questa Italia? La voglia e l’unione di squadra, siamo una grande famiglia. Con Kelly Doualla abbiamo le stesse origini del Camerun, i nostri genitori si conoscono, facciamo Capodanno insieme e sono molto felice, per me è come una sorellina e vederla vincere mi fa gioire”.

ARDIZZONE IN FINALE, MANCINI MPI - Un azzurro va in finale nei 400 ostacoli: ci riesce Tommaso Ardizzone che toglie oltre mezzo secondo al personale con 51.23, settimo junior italiano di sempre. Il romano, bronzo europeo under 18 un anno fa, chiude quarto nella sua semifinale e coglie l’ultimo tempo di ripescaggio. Stesso piazzamento per l’allievo Diego Mancini, secondo degli esclusi in 51.49 ma superando la sua migliore prestazione italiana under 18 con le barriere assolute, il 51.68 di metà giugno nella Finale Oro dei Societari a Brescia. Eliminato anche Paolo Bolognesi, terzo al traguardo nella ‘semi’ con 51.96. Nei 400 metri, finale-tabù per i tre azzurri, comunque a testa alta. Destiny Omodia è il secondo degli esclusi con 47.15 nonostante il tentativo di rimonta sul rettilineo finale, Francesca Meletto esce con 54.03, Giulia Macchi con 54.31.

DE NONI OK - A segno Lorenza De Noni negli 800 metri, in un difficile turno eliminatorio che premia con il passaggio diretto in finale soltanto la vincitrice. La veneta si dimostra all’altezza del contesto internazionale gestendo bene la gara (2:03.57), seconda con il miglior crono di recupero in scia alla slovena Ziva Remic (2:02.98). Il secondo posto di Elena Irbetti (2:07.30) non basta invece per andare avanti, out anche l’allieva Caterina Caligiana (2:10.79). Nei 5000 metri finisce nono il 17enne Alessandro Santangelo che sfiora il personale con 14:23.29, diciottesimo Giacomo Bellillo in 14:44.48 mentre l’oro è del belga Willem Renders (14:14.59).

DIRETTA TV E STREAMING - Il programma pomeridiano degli Europei U20 di Tampere (Finlandia) è trasmesso su RaiSport in diretta tv con i seguenti orari: sabato 15.35-20.35, domenica 15.10-20.30. Le sessioni mattutine potranno essere seguite in diretta streaming su www.eurovisionsport.com.

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Erika Saraceni (foto Grana/FIDAL)


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